7 apr 2011

QUOTIDIANI APPUNTAMENTI



Scrivere un blog è un po' come creare una specie di mondo, un posto che in un primo tempo si cerca di realizzare sulla base dell'immagine che uno vuole dare di se, ma che con l'andare del tempo rivela la vera essenza di chi si cela dietro il monitor di un pc, aderendogli addosso come una seconda pelle.

Tutto ciò è abbastanza normale, è quasi scontato che avvenga questo passaggio perché se si vuole mettere in piazza un personaggio, questa è un'esperienza che non si può procastinare all'infinito, a furia di scrivere ed esternare alla fine viene sempre fuori l'IO più intimo di ogni blogger. Senza dimenticare che non si possono rendere per iscritto e per tanto tempo delle emozioni che non ci appartengono, delle sensibilità a noi sconosciute, parlare di fatti e di circostanze di cui sostanzialmente non sappiamo nulla.

Anche il modo in cui si pone un blogger verso chi l'omaggia della sua attenzione, rivela molto di lui.
Personalmente, quando ho iniziato quest'avventura, ho cercato di far presa mostrando un vocabolario ricco di voci. Spesso però ponevo chi mi leggeva, nella condizioni di chiedersi cosa volevo effettivamente dire, non mettevo il lettore nelle condizioni di capire il mio pensiero. Per fortuna, con il passare del tempo mi sono "calmato" e adesso parlo come mangio, in maniera semplice e diretta, facendo si attenzione a non ripetermi, ma cercando di avvolgere chi mi legge e non di aggredirlo.
Devo anche ammettere che questo è stato un passaggio naturale, ho smesso di mostrarmi e ho iniziato a raccontare ciò che sento, provo e vivo, ma poco alla volta, lo so forse risulto banale, ma non ci posso fare niente, io sono così.
Ecco quindi che torno al concetto di partenza, non costruisco un personaggio, ma racconto l'uomo, pur cercando di non far diventare questo blog un diario personale.

Quest'isola senza nome, questo posto che mi mostra a tutti coloro che non solo vi approdano, ma che decidono di tornare e/o di restarci, mi ha permesso di conoscere tante persone, di perderne di vista delle altre, ma soprattuto di iniziare tante belle amicizie e per ciò mi ritengo fortunato, perché c'è chi è entrato a far parte del mio quotidiano in maniera stabile grazie al blog. Uomini e donne con cui dialogo e mi confronto, persone con  cui riesco a confidarmi e quasi tutte che si raccontano, condividendo con me non solo parte della giornata, ma molti dei loro umori e sentimenti, tormenti e delusioni.

E' una grande fortuna, vivere in un'era tecnologica che ci permette di contattare persone che altrimenti non si sarebbero mai incontrate e io sono orgoglioso delle mie amicizie che sono dislocate lungo tutto lo stivale, da Palermo a Bergamo, da Torino a Messina, Roma, Napoli, Bari e in tantissimi altri luoghi sparsi in giro per l'Italia.

Tutto questo mi è servito anche per dire, che se anche a volte la scelta di "creare" delle rubriche che hanno una cadenza quasi inviolabile, può dare l'impressione di un peso per chi deve fruirne, ecco anche in quei post io ci metto molto di me. Non vi proporrei mai  dei brani musicali che non mi piacciono, non posterei mai foto o video che non conoscono e che non mi suscitano un brivido al solo pensiero.
La scelta di creare questi appuntamenti, non ha avuto di certo avuto come scopo quello di creare una maggiore visibilità al blog, aumentando di fatto la velocità con cui gira il contatore delle presenze, ma è stato un modo per coinvolgere ancor di più chi mi segue, nelle situazioni e nelle emozioni che sento. E' un modo di verso di mostrarmi, utilizzando i mezzi di cui dispongo e che questo blog mi mette in condizioni di avere.

Quest'isola non è uno spazio da riempire, non sempre e non necessariamente di sole parole, è per me un momento di incontro, dove un uomo si racconta e parla di se con altri uomini e altre donne che hanno deciso di fare lo stesso con lui, che credetemi è una soddisfazione di gran lunga maggiore rispetto all'enorme quantità di persone che mi visitano o alle tantissime condivisioni che ogni mio post raccoglie.

Di tutto ciò rendo grazie a voi.



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7 commenti:

  1. La penso esattamente come te sai Guardiano.

    Nel giardino di D'Aria ci trovi la vera D'Aria. La mia esigenza era quella di raccontarmi per quello che sono e che vivo. Cosa che a volte, nella frenesia della vita reale, non ci è concesso.

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  2. Apprezzo molto il tuo giardino, come sai. A volte intervengo, altre no, ma dipende solo da ciò che ho da dire o meno.
    Spero di continuare a leggerti e se dovessi ancora scrivere delle tue disavventure nerazzurre, non ne sarò tristissimo :-)))

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  3. Mi fa piacere che ti piaccia passeggiare tra le mie piante!

    E' un vero peccato che tu abbia iniziato a seguirmi da pochi mesi.... lo scorso hanno non saresti stato felicissimo almeno 3 volte, a causa dei Ragazzi! ahahahah

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  4. Per fortuna anche gli incubi finisco e vedo già la luce in fondo al tunnel.
    Ops chi lo imbocca contromano? E' un'auto nerazzurra, buon viaggio.........
    :-))

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  5. Mi permetto diu segnalarti una lettura che trovi su questo blog D'Aria, è datata 24 giugno 2010 ed ha ricevuto molte segnalazioni e alcuni premi.
    Un modo divertente di parlare di uomini, di donne e di calcio.

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  6. ahahahah è carinissimo quel post! tranne la parte sull'Inter pffffffff


    a posteriori però, mi sa che non ha portato molta fortuna...

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  7. Lì il C. T. non capì nulla, però da quel momento ho smesso di scrivere di calcio, non si sa mai......

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