Ciao navigante, mi consento una piccola premessa a questa mia nuova avventura.
Avevo voglia di scrivere (l'ho sempre avuta in realtà) ed ho provato a riannodare i capi della mia ispirazione, sperando che mi portino da qualche parte e per ricominciare, mi sembrava il caso di farlo all'interno della mia comfort zone, quella nella quale mi riesce facile esprimermi, la mia isola.
Ci provo di nuovo, non so cosa ne verrà fuori, ma ci provo
Il sacchetto che conteneva i tranci
di pizza, era ormai pieno soltanto dei tovaglioli di carta unti, accartocciati
su se stessi e gettati lì dentro alla bene e meglio, per poter poi essere
cestinati in un secondo momento. Due Messina vuote erano appoggiate sulla
sabbia e la terza era prossima a seguire la stessa sorte. Avevano scoperto
quella birra per caso, una sera a cena ed il retrogusto di sale, che rimaneva
impresso sulla lingua, ogni volta che il sorso lasciava la bocca, era quel
qualcosa in più che l’aveva fatta diventare immediatamente la loro prima
scelta, ogni volta che ne avevano avuto la possibilità.
In
realtà, se solo si fossero soffermati a pensarci su per qualche istante, molto
di ciò che stavano vivendo, era qualcosa su cui loro non avevano avuto nessun
tipo di controllo. Lo era stato il modo in cui si erano conosciuti, così come
il loro primo incontro, quando si erano piaciuti e poi baciati con un’infantile
spontaneità, che aveva dato loro l’impressione che si fossero soltanto trovati,
dopo tanta attesa. Da quel momento in poi non si erano mai più persi di vista,
giorno dopo giorno, ogni santo giorno, dal momento in cui avevano fatto
irruzione nelle rispettive vite. Ed era dovuto al caso anche il modo in cui
avevano scovato quel luogo, la loro isola felice, una spiaggia isolata, immersa
nel caos cittadino, lì dove erano contemporaneamente fuori da ogni logica di
spazio e di tempo, pur essendo al centro della loro città e pensandoci bene, la
sola cosa sensata di tutta quella vicenda, era il modo in cui l’avevano
arredata o meglio, come si erano comodamente organizzati, ogni volta di più.
Si, perché quella notte non era la prima volta che si rintanavano lì e non
sarebbe stata di certo l’ultima.
Quella
sera, poi, non c’era la luna nel cielo a rendere il tutto romantico, ma non per
questo avevano l’impressione che intorno a loro ci fosse desolazione o buio.
Infatti, il ristorante del vicino stabilimento balneare, involontariamente,
regalava loro la giusta atmosfera, fatta di luce soffusa e musica di
sottofondo, accompagnando le parole e sottolineando i silenzi, nei quali di
tanto in tanto si ritrovavano immersi, quegli attimi in cui i loro sguardi si
perdevano, uno negli occhi dell’altra. Per la verità non era qualcosa che
capitava spesso il silenzio, avevano sempre qualcosa da dirsi, d’altronde
avevano così tante cose da raccontarsi. Erano state le loro, due vite vissute
molto intensamente, ma quando le voci riposavano, le labbra non si fermavano,
perché si cercavano vogliose, per essere impegnate con torridi baci.
Da
una sorta di finta lontananza, giungevano i rumori della città, auto che
correvano festose sul notturno lungomare, lasciando rimbombare nell’aria tormentoni
spagnoleggianti, che seppure provenivano dalla strada che li sovrastava, grazie
alla loro posizione sottoposta, diventavano quasi piacevoli all’ascolto.
E cosi, ogni
volta che potevano, sparivano tra la gente senza che gli altri potessero
accorgersene, loro riuscivano semplicemente ad estraniarsi dal mondo che li
circondava e vivevano questa nuova stagione della loro esistenza, godendo di
quest’amore adulto, consapevole, con lo stesso entusiasmo travolgente di due
ragazzini ed il piacere che solo due persone mature, che hanno vissuto tanto,
sanno regalarsi.
Mi scuso, innanzitutto, con gli abituali lettori di del mio blog, ho ripreso piano e su corde a me conosciute, era necessario. Questo è un ritorno soft alla scrittura ed è come andare in bici, ma nn voglio cadere. Poi mi scuso con gli eventuali nuovi lettori, non aspettatevi prosa o poemi, mi diverto a scrivere e a qualcuno piace. Mi scuso infine con me stesso, potrei impegnare diversamente il tempo, ma mi piace così e quindi fattene una ragione, guardiano.
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