31 ago 2010

COLLEZIONE SOLARE - Epilogo




Chiudo oggi, questa che a molti è sembrata una pausa, ma che io non ho vissuto così, mi sono goduto da lettore questa nostra isola fatta di parole e ho riscoperto alcune cose del passato che poi vi ho riproposto.

Immodestamente devo aggiungere che il rammarico di non potervi far leggere altro è grande, tanti altri post meritavano l'onore e l'onere di rappresentare ciò che di gradevole (a mio avviso) ho scritto sino ad oggi, ma già ho caricato di tantissime note questo mese, che aggiungerne delle altre sarebbe stato fuori luogo.

Devo un grazie a tutti quelli che si sono affacciati qui nel mese di agosto, le vostre visite mi hanno permesso di superare quota 20.000 contatti e questo che a molti potrebbe sembrare un traguardo per me è solo un passaggio per quella cifra che a inizio anno mi ero preposto di raggiungere entro il 6 di dicembre. Ormai ci siamo quasi e sapere che sarò "obbligato" anche quest'anno a fare un versamento pro UNICEF, mi rende ancor più dolce il mese di settembre.

Devo anche delle scuse a chi non ha ricevuto risposta ai commenti, non è stata maleducazione, ho ricevuto tutto, mi sono astenuto per coerenza, da lettore non mi sentivo "autorizzato".
Ho risposto nell'unica occasione in cui era giusto che lo facessi, ma quello era anche l'unico pezzo originale di tutto questo mese.

E adesso credo sia davvero il caso di chiudere questa bella esperienza, COLLEZIONE SOLARE finisce qui. Buona continuazione e appuntamento al prossimo post

30 ago 2010

COLLEZIONE SOLARE - Irripetibile



PREMESSA: Questo non è un post per educande o perbenisti e sebbene non è certamente il più esplicito di quelli che ho scritto (quello l'ho riservato al blog privato), certamente è descrittivo di atmosfere molto particolari.

Di tanto in tanto lo sai che come Guardiano mi lascio andare e scrivo di queste cose, perchè sono convinto che l'amore vada vissuto a tutto tondo e se non c'è malizia, ma passione, nulla a mio avviso è offensivo. Poi, come ben sai, non troverai nulla di volgare, anzi a quanto pare in passato dei post simili hanno riscosso anche un certo interesse tra chi li leggeva e molti sono stati i complimenti.

Però è giusto che io ti debba avvisare naufrago, perchè la lettura potrebbe essere "
imbarazzante", potresti inoltre anche riscontrare passaggi già letti o comunque simili a qualcosa che in passato ho già descritto, nel qual caso tieni conto che parliamo di qualcosa che è vecchio quanto il mondo, riuscire ad inventare parole o situazioni nuove sarebbe davvero un impresa che va ben oltre le mie limitate possibilità.
Ti auguro quindi una buona lettura e se troverai che invece essa risultasse per te fastidiosa, smetti tranquillamente, tanto nessuno ti interrogherà mai su un mio post :-)




Buio tutt'inorno intorno, buio e silenzio, così che il vuoto che mi circonda inizia lentamente a riempirsi del desiderio che provo per te, della voglia che tu adesso sia mia, la stessa che so tu vivi per me.

Mi hai svegliato nel bel mezzo di questa notte e adesso invece di riprendere sonno voglio che il tuo corpo mi appartenga. Appoggio su di te il mio sguardo e ti vedo come se fossi qui affianco al mio, soavemente nuda. Il tuo respiro intenso e carico di desiderio è di nuovo presente tra di noi. Le tue labbra che si schiudono lentamente mentre si avvicinano al mio petto, sono il centro gravitazionale di ogni mio pensiero. E' desiderio puro, intenso, talmente forte che lo sento vivo e pian piano prende forma colorando questa stanza, che fino a poco fa era solo un punto nero al centro del mondo.

Finalmente sei nuda, libera da ogni vestito, libera da tutte le paure che ci frenavano, nessuna remora più che ci possa in qualche modo fermare, così ti offri a me, perchè anche tu adesso sai per certo di volermi, lo senti a tal punto che non hai più nessun timore di essere mia.

Il tempo delle sottili allusioni è ormai finito, il gioco della seduzione reciproca è teminato, adesso respiro l'aria che ha assunto il tuo profumo, sento il sapore della tua bocca che mi invade e mi rendo conto che fremo mentre con le mani lentamente mi sfiori lungo i fianchi. Brividi intensi, che aumentano a dismisura quando sono io che accarezzo i tuoi seni con la punta delle mie labbra, adesso sono il tuo uomo e lo sarò ogni volta che lo vorrai, per tutto il tempo che mi vorrai.

Spazio e tempo sono ormai delle convenzioni che non hanno più nessun senso in questa luogo dove io e te viviamo solo di magia. Vorrei morire adesso per l'intensità del piacere che mi regali e non smettere mai di soggiacere al tuo corpo che sento lentamente muoversi lungo il mio. Hai il controllo completo di ogni mio desiderio, un solo corpo che si muove all'unisono, come sincronizzati dalla voglia di scoprire quanto può essere intenso il piacere dell'altro e stai sicura che io ho tutta l'intensione di sentirti vivere un momento sensa eguali, quello che sanno condividere solo due persone che si cercano quanto ci siamo cercati noi due.

Insieme io e te, senza più nessun confine che ci possa dividere, senza che più nessun limite ci obblighi ad essere clandestini, liberi finalmente di vivere un amore al quale non avrei mai creduto, ma sul quale avrei scommesso la vita. Ed ecco che proprio adesso mentre sento dentro di te scoppiare intensa la mia passione, scorgo una lacrima scendere lentamente dai tuoi occhi e capisco che anche tu stai godendo di un istante irripetibile nella nostra vita, almeno fin quando non ricominceremo di nuovo ad essere l'uno parte dell'altro, come in questo momento.

Ti voglio e ti vorrò per sempre, perchè null'altro potrei chiedere alla vita per essere felice.










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27 ago 2010

COLLEZIONE SOLARE - Salerno





PRIMA PUBBLICAZIONE 12 set 2009



Uno dei regali più belli che mi posso fare è il piacere di girare per Salerno nelle ore in cui anche i balordi vanno a dormire e a farmi compagnia rimangono solo i gatti. Questo solitario giro per le vie della città che mi ha visto nascere è una di quelle esperienze che in queste ultime due estati mi sono concesso poco, forse solo un paio di volte e con stati d'animo diversi addirittura contrastanti tra di essi.

Una premessa mi è d'obbligo, so che ognuno di noi è visceralmente legato al proprio luogo d'origine, trovandolo splendido a prescindere, ma credo che quasi tutti concordiamo con il fatto che una città di mare durante le ore notturne o meglio ancora con le prime luci dell'alba, offre uno spettacolo mozzafiato a tutti coloro che decidono di goderne. La fortuna vuole inoltre che Salerno ha una strana conformazione, è stretto il territorio su cui è ospitata ed è a ridosso delle colline, quindi è facile avere dei punti di osservazione privileggiati per ammirare l'intero panorama e se dal lungomare si gode della splendida vista della luci della costiera amalfitana a picco sul mare, dalla zona collinare chiamato masso della signora o anche dal belvedere si può rimanere incantati per come l'illuminazione di questo immenso tratto di strada che costeggia la riva si specchia nel mare, infine se la temperatura della notte lo consente, basta andare sul molo di sopraflutto del porto turistico e la vista della città rimane scolpita nella memoria.

Indubbiamente Salerno di notte, senza traffico, rumori molesti e sopratutto salernitani è una città splendida da osservare, paragonabile alla bellezza che solo donna distesa su un letto riesce ad esprimere, uno di quegli spettacoli naturali che ti fanno capire che veramente esiste un essere superiore in grado di immaginare tanta armonia e splendore in un colpo solo.
Ma questo post non nasce come uno spot, non sono stato pagato per indurti a visitare Salerno nel giorno della festa del santo patrono il prossimo 21 settembre, voglio solo raccontarti cosa si può provare a visitare dei luoghi cari, senza il fastidio della frenesia.

Eh si, perchè ormai la nostra esistenza è una continua rincorsa, fatta di impegni da rispettare e di produzione da effettuare a tutti i costi, si è perso il piacere di passeggiare senza meta, camminare per il solo piacere di farlo e poter così cogliere quei dettagli che l'auto non ti consente di vedere. Perchè anche se immboli per definizione, i palazzi, le strade, le panchine mutano nel tempo senza che noi ce ne rendiamo conto immediatamente.

Io quest'estate ho così scoperto un piacere nuovo, mi sono seduto su uno scoglio di poco più alto rispetto al livello del mare e pur essendone circondato ne avvertivo solo la presenza grazie al profumo che riempiva l'aria, potendomi concentrare su altro. Ero andato li per avere un diverso punto di osservazione dei palazzi, dei colori, delle luci e delle ombre, per guardare con occhi diversi quello che oggi viene definito, da chi parla bene, come lo Skyline della mia città.
Su quello scoglio c'ero andato con questa intenzione e mi sono quindi lasciato rapire dal fascino che sopratutto le costruzioni del centro storico esprimono. Dopodiche mi sono alzato e ho passeggiato tra le stradine percorribili solo a piedi che dividono molti palazzi, soffermandomi con piacere tra i vicoli nei quali operai alcuni lustri fa.

Credo che una città di notte possa dirti davvero qual'è il carattere dei suoi abitanti ed il loro grado di civiltà. Emergono subito i pregi e i difetti di una popolazione dal modo in cui trattano il loro habitat naturale, lo noti da quanta immondizia trovi per strada o da come sono tenuti i prospetti dei palazzi.
Però poi nel buio si colgono anche odori che di giorno sono coperti dallo smog o se ti aggiri tra i viali della villa comunale si possono ascoltare gli uccelli cinguettare, anche la semplice vista di un monumento non essendo lo stesso coperto da una massa informe di persone in eterno movimento è più fluida. Visitarla di notte è davvero un modo diverso per sentire l'anima di una città, un'esperienza per scoprirne la vera essenza, un modo per viverla altrimenti impossibile.

Ed è decisamente semplice riuscire a fruire in questo modo di ogni angolo di Salerno (ma ovviamente anche di qualsiasi altra città al mondo), infatti il dettaglio si esalta e diventa parte integrante del contesto, non ti sfugge e si lascia ammirare, dando maggior pregio alla strada o all'aiuola, al palazzo così come alla fontana.
Sopratutto è un'esperienza che rilassa, perchè tutto è più quieto e non si percepiscie nell'aria nessuna forma di frenesia, tutto è rallentato, ovattato e quindi per empatia anche tu acquisisci una maggiore tranquillità interiore.

Ed è questo il motivo che mi spinge a ripetere questo tour, percorrendo percorsi sempre nuovi anche all'interno di una città che vanta un millennio di storia, una città che ha saputo rinnovarsi e ripulirsi, facendo sì che angoli ormai degradati tornassero a splendere di luce propria.
Mamma grazie di avermi fatto nascere salernitano.



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25 ago 2010

COLLEZIONE SOLARE - Somewheare the rainbow





PRIMA PUBBLICAZIONE 14 feb 2009



Benvenuto navigante, prima di leggere il mio post di oggi, è per me obbligatoria una premessa, non so assolutamente cosa scriverò, non so se darò un filo logico al tutto, quindi se troverai quello che segue una serie di sconclusionate sciocchezze o un'interessante lettura, sappi che mi è venuta di getto e ti spiego anche il perché.



Gli argomenti su cui quotidianamente mi esprimo, sono ovviamente pensati prima di sedermi e attivare il pc, l'idea, la direzione verso cui intendo svilupparla, tutto è già abbastanza definito, poi mancano le parole, ma so già come confezionare l'abito. Su quello poi fisso i complementi, titolo, foto, eventuali video, musica di sottofondo. Anche oggi avevo l'idea e una direzione, avevo un finale e mi sono messo alla ricerca di un filmato. Ho commesso però un grave errore, mi sono buttato sul "video", sono andato a rivedermi un pezzo su youtube che adoro, tratto da un film che adoro e ogni volta che inizia (il filmato) mi strappa un'infinita di calde lacrime. Adesso sono confuso e non so assolutamente cosa scrivere.




L'idea è e rimane l'amore, non si può evitare l'argomento a San Valentino, il giorno della festa più furba e commerciale che ci sia. Probabilmente avrei voluto parlare dei mille luoghi comuni che ormai gravitano intorno al 14 febbraio, uno di quei discorsi da cinico invidioso, la volpe che non arriva all'uva e dice che è amara. Sarei stato davvero stupido.

La festa degli innamorati, tripudio di baci di cioccolata e rose rosse, insulse frasi spedite in maniera rapida e obbligatoriamente condensate in 160 caratteri. Sera di cene romantiche, consumate immersi tra decine e decine di coppie, ognuna persa nel proprio percorso personale, pasti a menù fisso condivisi senza nessuna intimità. Probabile quindi che in molti non vivano questo giorno con la dovuta emozione, che sia ormai un appuntamento al quale è impossibile sfuggire e necessario partecipare, fosse anche solo per non deludere il partner. Però che invidia per chi lo sente suo, per chi lo vive tutto l'anno, aspettando questa data solo per sublimare il proprio sentimento, per chi ogni giorno si sveglia con il desiderio di allungare la mano nel letto, sapendo che affianco ha la persona che desidera, niente raffredda di più il cuore di un talamo vuoto nella metà migliore.

L'amore, quello che fa battere il cuore all'impazzata, che prende allo stomaco, che ti fa ridere e piangere insieme, quello che ti porta a fare centinaia di km solo per respirare la stessa aria della tua amata, per poi andare via senza nemmeno averla vista, esiste davvero. Tutto ciò non è solo nei film, io ci credo e l'ho sfiorato per un paio di volte nella mia vita ed è stato San Valentino tutti i giorni in cui era dentro di me. La storia poi è nota e oggi sono qui a scrivere della sua esistenza e non a celebrarlo, nella speranza di sentire di nuovo il cuore ripartire.

In passato ho sentito enunciare la teoria secondo cui si riesce ad amare una sola volta nella vita, il resto sono solo avventure. Secondo me non esiste nulla di più sbagliato, nessuno può o deve rassegnarsi a vivere di ricordi felici. L'idea secondo la quale un solo amore ci spetta nella vita, perché sulla faccia della terra c'è solo un'altra metà della mela perfettamente combaciante è per me una fandonia. L'uomo cresce e matura, sviluppando nuove necessità e cambiando così anche le sue esigenze, quello che oggi io ritengo sia per me, domani potrebbe non esserlo più. Solo gli stolti rimango fissi e immobili nella propria idea per sempre. Se nella coppia che si forma oggi, non c'è un cammino comune di crescita, l'amore si esaurisce inevitabilmente, come tutte le cose della vita. E se io vivessi con la convinzione che esiste una sola donna per me, non saprò mai se la persona che ho davanti è quella della mia vita, se non ci provo a viverla con lei. Potrei lasciarmi così scappare la felicità per una stupida teoria, nessuno può essere così sciocco. Ovviamente non ci si può dare a tutti gli sconosciuti affascinanti che si incontrano, ma nemmeno chiudersi in un guscio e smettere di vivere una volta finito un amore.

Poi sappiamo tutti che l'amore è anche sofferenza, a volte idealizzazione di un'uomo o di una donna che ci porta a prendere cantonate enormi, ma l'amore è qualcosa che va cercato incessantemente, è necessità primaria, come l'acqua, come il cibo, come l'aria, senza non si vive.
Questa è la ragione per cui credo, che se anche oggi non avrò affianco a me la mia valentina, so che è li fuori nel mondo e che il nostro futuro potrà essere felice.

Il 14 febbraio è il giorno in cui viene celebrato l'amore, ma dobbiamo imparare a viverlo anche per i restanti 364 giorni dell'anno per non ritrovarci tristi e soli davanti a un pc a scriverne.


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24 ago 2010

COLLEZIONE SOLARE - Regalami un sorriso






PRIMA PUBBLICAZIONE 02 mar 2009



La riflessione per il post di oggi, trova il suo spunto grazie alla geniale intuzione di mia figlia e della sua capacità di sintesi, due pregi che credo non abbia assolutamente preso da me.


Ore 13.20 circa di una domenica qualsiasi, sono a pranzo con la bimba e la TV è sintonizzata sul TG5, niente più Disney Channel per lei perchè è in punizione ormai da 15 giorni e lo rimarrà sino a fine anno scolastico, ma questa è un'altra storia. Dicevo telegiornale, il servizio è sulle sfilate di moda femminile, alla fine la cucciola mi fa una domanda, la cui risposta vale a mio avviso un miliardo di euro: "papà,come mai le modelle non sorridono mai?".

Cavolo, 7 anni e già ha capito tutto, è una domanda che mi pongo da tempo immemore senza trovare la chiave di lettura. Dov'è finito quel bel sorriso femminile, capace di incendiare il cuore, di farti innamorare, che ti rende ebete nell'istante stesso in cui gli angoli della bocca si alzano?

Oh lo so, le risposte potrebbero essere molteplici. Non c'è molto da ridere con questi uomini-bambini, finti adulti, eterni peter pan che dobbiamo accudire. Oppure, che vuoi ci sia da ridere per una che deve correre per un'intera giornata facendosi il mazzo al lavoro, per dimostrare di essere 10 volte migliore dei maschietti che la circondano? Ancora, ho mille cose da fare al lavoro, torno a casa devo lavare, stirare, i bimbi da accudire, le bollette da pagare, dove la prendo il tempo di sorridere? Cosa c'è da sorridere, quando gli uomini che incontri cercano sempre di scoprire che tipo di intimo hai? E altre cento risposte validissime, tutte giuste e nessuna che giustifica l'assenza di un sorriso.

E basta!!!!

Non esiste al mondo una ragione migliore per vivere se non il sorriso femminile, ti apre un mondo, è sempre diverso, sia esso l'espressione di gioia della donna che ami o quello di una perfetta sconosciuta, alla quale hai semplicemente fatto una gentilezza.
Non so davvero chi sia quell'idiota che ha detto che i sessi devono essere tra di loro in competizione, guarda che danni ha causato, sicuramente era un uomo. Ma anche le donne che gli sono andate dietro, non è che siano molto più intelligenti. Io personalmente non mi sento in gara con nessuno sulla faccia della terra, se non con me stesso e trovo insopportabile dover vedere intorno a me solo gente che vive di corsa, affannata a raggiungere chissà cosa? E poi queste donne virago, pronte a tutto solo per poter dire "sono meglio del mio partner o del mio collega", ma ti rendi conto di quanto sia stupida quest'affermazione, in bocca a una donna poi, ma anche per l'uomo stesso che non riesce a capirne la pericolosità e si mette sullo stesso piano.

Cos'è diventata la vita un concorso a premi? vince chi produce di più? Consentimelo se è così viviamo davvero male, se per vedere un sorriso femminile bisogna ricorrere allo smile, quella fredda emoction, impersonale, abusata e che non trasmette nulla, siamo messi davvero uno schifo. Questa società è sempre più brutta, troppa competizione, ci siamo chiusi in noi stessi e così viviamo ogni singola cosa, anche l'ascolta della musica non è partecipato agli altri, ci isoliamo per sentirla a palla nelle cuffiette, ma che vita è questa?

Navigante uno dei complimenti più belli che mi hanno fatto e di cui vado estremamente orgoglioso, è che la mia risata è coinvolgente, mette di buon umore, ma io semplicemente non ho remore a mostrarmi per quello che sono e a sorridere se ce ne sono le condizioni. Se una persona mi mette di buon umore glielo dimostro e forse il mio modo di essere semplice mi aiuta, non mi faccio mille fisime, sembrerò ai più un sempliciotto appunto, ma chi se ne frega, sono me stesso.
Qui ormai le donne si nascondono sempre più spesso dietro una maschera musona, un personaggio costruito ad arte per il prossimo, un avatar inespressivo. Probabilmente il sorriso svela l'intimità della persona, forse per questo non mostrano più i loro denti, ma così finiscono per assomigliare agli uomini, alla genia maschile più becera, gli stronzi. Ed è probabile che sia anche per una mancanza di coraggio che non vediamo più le donne sorridere. Se fosse questo il motivo sarebbe davvero grave, ci hanno insegnato tanto, se si appiattiscono sulle nostre posizioni, cosa ci rimane? Un'inferno in terra.



NO DAVVERO, CONTINUATE A DIMOSTRARCI DI VALERE IL PREZZO DEL BIGLIETTO DI QUESTO SCHIFO DI VITA, SE IL CONTO DA PAGARE PER ESSERE SU QUESTA TERRA E' UN'ESISTENZA FATTA VISSUTA SENZA IL SORRISO DELLE DONNE, NON VALE PIU' LA PENA DI CONTINUARE.



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23 ago 2010

COLLEZIONE SOLARE - Vetri rotti




PRIMA PUBBLICAZIONE 29 mag 2010


La persiana della finestra è chiusa, ma dal balcone filtra la luce del nuovo mattino. Il giorno è già ormai abbastanza adulto, riscalda e rischiara la giornata di chi ha iniziato a viverla.
Io sono già qui al mio pc, convinto a scrivere di pensieri vuoti e sensazioni inutili, sperando che qualcuno nel mondo trovi tutto ciò interessante. Questa sta diventando l'unica linfa vitale che alimenta il mio quotidiano, decisamente un quadro deprimente.

E' tutto così vuoto e per quanto mi sforzi di riempire gli spazi che mi circondano con persone che spero possano condividere con me un tratto di strada insieme, mi rendo conto che è un lavoro inutile, perchè mi ritrovo sempre a fare tutto da solo. Noto sempre il piacere disegnarsi sul volto delle persone a cui dedico le mie attenzioni e nello stesso tempo l'assoluta mancanza di impegno, perchè sporcarsi le mani è una cosa che non piace a nessuno e tutto ciò mi stanca infinitamente. Mi accorgo con sempre maggiore frequenza di sentirmi come un sacco che è stato totalmente svuotato e poi gettato in un angolo.

Ormai diventa difficile anche prendere sonno, perchè quando la notte mi stendo nel letto penso che mi sono sbattuto per nulla, niente è cambiato e io sono ancora, di nuovo solo. Non fisicamente, come ho detto già in passato l'assenza di persone intorno non mi spaventa, anzi a volte rifuggo tutti di proposito, ma mi sento lasciato solo da chiunque potrebbe condividere un sentimento con me, amore, amicizia, affetto. Quasi tutti rispondono, quasi nessuno prende l'iniziativa di farsi vivo, anche senza un motivo valido, ma per il piacere della mia presenza.

Dev'esserci uno scopo, anzi un tornaconto dietro ad ogni azione, altrimenti nessuno agisce. E' questo ciò di cui dovrei prendere coscienza, le persone si attivano solo se ne traggono un vantaggio. Vivere per le utopie o un sogno è un qualcosa per cui nessuno osa rischiare, meglio una serena vita di inferno che lottare nella speranza di essere felici.

Ma la cosa che più di altre mi sbalordisce nella sua assurdità è che le persone a cui dedico attenzioni, poi si abituano a tal punto da pretenderle, pur senza voler dare nulla in cambio. Io però non sono un automa al quale premi un tasto e parte in automatico la coccola o il simpatico gesto folle, sono come tutti un essere umano e ho bisogno di una parola dolce di tanto in tanto, di un gesto, di un pensiero, perchè se ho il desiderio di condividere una foto o un momento di serenità con chi stimo, a volte mi farebbe piacere ricevere un briciolo di attenzione, spontanea e non indotta.

Parlando con "la bimba" ieri, mi sono sentito dire "è davvero una giornata di me..a", la mia risposta immediata e non mediata è stata "se la mia è una giornata di me..a, vuol dire che mi sta andando di lusso, perchè la mia vita è molto peggio".

L'immagine che campeggia in alto non è casuale, quando l'ho vista mi ha spiazzato togliendomi il fiato, è rappresentativa di molti dei miei stati d'animo, vetri rotti dalle esperienze del passato e nessuno che mi aiuta o mi sprona a metterne di nuovi.

Ecco, non mi sento solo, ma abbandonato in compagnia di me stesso e forse da quando mi frequento assiduamente comincio a capire perchè tutti quanti mi stanno alla larga. Sono maledettamente noioso con tutti queste mie fisime sui rapporti umani, mi faccio troppi problemi, sarebbe tanto meglio il "carpe diem", ma ahimè non ci riesco e non ho assolutamente voglia di cambiare.



CERTE VOLTE GUARDO IL MARE,

QUESTO ETERNO MOVIMENTO,

MA DUE OCCHI NON MI BASTANO

E CAPISCO DI ESSER SOLO



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20 ago 2010

COLLEZIONE SOLARE - Il cielo nella nostra stanza






PRIMA PUBBLICAZIONE 1 ott 2009



Chi tempo fa vagheggiava una mia trasformazione nel personaggio felliniano, che salendo su un albero urlava al mondo "VOGLIO UNA DONNA", a quanto pare si sbagliava per l'ennesima volta.
Certo è che sono ancora carico di emozioni e pulsioni umane, maschili desideri che qui trovano un terminale. Se poi una donna è ancora capace di emozionarmi come quando avevo 17 anni, vuol dire che sono vivo, vegeto e in grado di amare senza freno, che poi è l'unico, e vero modo di darsi a un'altra persona. L'intensità delle cose sentite e scritte di seguito, secondo me ci vanno vicine. Inoltre, personalmente, ho sempre creduto che la differenza tra volgarità e emozione è nel modo in cui ci si esprime. Spero quindi di non offendere la suscettibilità di nessuno, perchè sono certo che tra persone adulte, sia ancora lecito raccontare della passione, senza creare scandalo.



I miei occhi sono fissi nei tuoi, immobili e carichi di passione. Un solo bottone tiene ancora uniti i lembi della tua camicia, ma anche così le mie mani possono sfiorare la tua schiena, avvicinandoci sempre di più, lentamente.

Chiusi in questa stanza, siamo qui a raccontarci pezzi di vita, con le nostre labbra a pochi millimetri le une dalle altre e le parole che si fondono mentre le bocche sempre più si cercano. Il mio cuore è un organo impazzito e come in una vecchia canzone il suo suono sfonda il soffitto e il cielo compare sopra di noi, che restiamo qui, abbandonati come se non ci fosse niente, più niente al mondo.

Sento le parole, che la tua voce non osa dire, le sento urlate dentro di me e così anche l'ultimo ostacolo alla tua nudità viene superato. Il tuo ventre è calamita per i miei baci , non so se riuscirò a staccare mai più la bocca da te.
Ti fermi, mi guardi e mi distendi sul parquet, cosicché con movimenti lenti risali lungo il mio corpo, fino ad ricoprirmi per intero. Ti sento tremare, percossa da brividi di piacere, mentre le tue mani scivolano lungo i miei fianchi e scendono sino al fondo della mia schiena, dove trovano finalmente riposo. I tuoi seni immobili sul mio petto, la tua bocca avida che si muove sul mio collo ed è la realizzazione di quel desiderio che covava dentro di noi da anni, quel sogno che ora finalmente si concretizza.

Siamo un solo corpo che arde di desiderio, batte un solo cuore dentro di noi. Sei mia come mai nulla prima al mondo, perchè fin'ora niente e nessuno aveva occupato dentro di me tutto questo spazio, mi sento tuo come se lo fossi sempre stato, come se solo adesso mi fossi finalmente completato.
Il tempo non ha più limiti, si svolge fuori da queste mura. Qui ogni attimo è eterno, ogni tuo sospiro sembra non finire mai scuotendomi fin dentro l'anima e così questa stanza non ha più pareti, ma alberi, alberi infiniti.
Impetuosi i nostri corpi si cercano, si sfiorano, si abbracciano, si fondono come lava che sgorga pura dalle viscere della terra e che senza limiti travolge tutto ciò che incontra sul suo cammino.
E mentre fuori si fa giorno, i tuoi lineamenti distesi mi esprimono tutta la tua felicità di essere mia e spero che il mio sorriso inebetito, ti racconti di me altrettanto.

I respiri si sono rallentati, il cuore è quasi fermo ormai, ma le mie mani ti cercano ancora, ti carezzano, ti raccontano quanto dentro di me è forte arde l'amore che provo, adesso sai che la mia voglia di te si è solo momentaneamente placata, ma non si è estinta e mai ci riuscirò.
Così, mentre le mie dita sfiorano l'interno delle tue ginocchia, sento che la tua bocca è di nuovo mia ..........



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18 ago 2010

COLLEZIONE SOLARE - Elemosina




PRIMA PUBBLICAZIONE 11 gen 2010


Dare me moneta signore, per piacere.

E' tutta la giornata che sono qui davanti alla porta di questo supermercato e adesso che la mamma fa mangiare la sorellina, ti chiedo io i soldi, signore.

Fa freddo, è tutto il giorno che fa freddo, piove, ma domani è natale e tu stai comprando un giocattolo alla tua bimba, fai felice anche me signore, domani è Natale. Dare me moneta signore. Natale? Io non so cosa abbia di diverso il Natale rispetto agli altri giorni? Ah si, il supermercato è chiuso e io non devo chiedere l'elemonisa e così posso giocare con gli altri bambini del campo. No signore io non gioco come tua figlia con quel giocattolo nuovo che a Santo Stefano sarà dimenticato, noi giochiamo a nascondino tra le baracche, speriamo che non piova.

Dare me una monetina signore. Ah, non me la dai perchè i grandi rubano? Ma io sono piccolo e devo portare i soldi a casa, sennò il papà si arrabbia e picchia la mamma e fa male anche alla sorellina che poi non mangia. No noi maschietti no, niente botte.

Grazie signore, Dio te ne renda grazie. Meno male mamma, un altro soldino, ma quanto sono brutti questi piccolini, sono più belli quelli grandi, vedo il tuo sorriso senza denti mamma quando ci danno quelli grandi. Dai mamma la prossima signora, quella con il giubbino pulito ce la da una monetina grande. No è andata via senza nemmeno guardarci. Cattiva.

Dare me una moneta signore. Perchè mi guardi così signore? Non ti ho toccato signore, non ho sporcato il tuo vestito con le mie mani. Ti fanno schifo lo so, ma stacci tu tutto il giorno qui fuori senza sporcarti e poi signore mica l'ho scelto io di essere povero? Ci sono nato così. Terzo di cinque fratelli. I grandi sono per strada, soli e io qui con la mamma. Io volevo andare a scuola, lo sai signore? Io si, volevo imparare le cose, sapere, ma tu ce lo hai mai visto un bimbo rom a scuola? Ma è perchè non mi ci fanno andare o perchè non mi ci vogliono? Io sono piccolo, questo non lo so, non ho risposte, solo domande e oggi fa molto freddo e mi chiedo perchè sono qui e non davanti al fuoco, al caldo.

Mamma, presto andiamo, ci sono quei signori che non ci vogliono qui, mamma scappiamo, nascondiamoci. Non ho paura mamma, non per me. Sono cattivi, ci odiano lo so, ma io sono piccolo e a me non mi fanno del male.

Signore, signore ti prego, dare me una moneta, la bimba piange, mamma non può allattare, ti prego fammi comprare da mangiare per loro. Te lo giuro non darò i soldi ai grandi, devo far mangiare loro, hanno fame davvero signore, non è per me è per la mamma è per la piccola

Ti prego dare me una moneta TE NE PREGO.......


A volte nascono così, un'immagine che trafigge il cuore, una sensazione, un'emozione e la mano comincia a scrivere e credimi la cosa più difficile è rileggere, è un pugno in pieno stomaco anche per me. Cosa dovrei fare non riportare nulla qui? mettere la testa sotto terra come facciamo sempre ed essere apatico, non avere cuore per le cose che ci succedono intorno, perchè questo è intorno a noi e dimenticarsene significa mandare a morire di freddo quel bambino.

DIAMO UNA MONETA A QUEL BAMBINO SIGNORE



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17 ago 2010

COLLEZIONE SOLARE - L'odore del sesso




PRIMA PUBBLICAZIONE 29 mag 2010



QUESTO CHE LEGGI E' UN POST CHE HO SCRITTO SEI MESI FA E FIN'ORA ERA STATO RELEGATO NEL MIO BLOG PRIVATO, FORSE ANCHE PER IL MODO IN CUI E' TRATTATO L'ARGOMENTO, MOLTO DIRETTO.

ONESTAMENTE NON MI VA DI ESSERE NECESSARIAMENTE SEMPRE PERFETTINO, SONO FATTO DI CARNE E SANGUE. HO UN CUORE VERO CHE BATTE NEL PETTO, MA COME TUTTI GLI ESSERI UMANI HO ANCHE UN LATO "
CARNALE" E SE TI DISPIACE LEGGERE QUALCOSA DI FORTE, HAI LA FACOLTA' DI NON CONTINUARE.

NAUFRAGO AVVISATO................



Credo che nessun piacere al mondo sia paragonabile alla sensazione che si prova baciando il corpo nudo di una donna. Le vibrazione che senti quando la tua lingua sfiora la sua pelle sino a raggiungere il suo io più intimo sono indescrivibili, i brividi che si provano e che si confondono con i suoi sussulti, sono il motivo dei motivi per vivere ogni giorno nell'attesa dell'incontro, di lei.

I corpi che si confondono e si fondono, i movimenti che si fanno sempre più intensi e delicati, profondi e violenti, un gioco fatto di tutte le malizie di questo mondo, darsi per poi ritirarsi, farsi desiderare e poi esserci con tutto se stesso, con il corpo, la mente, il cuore, con la forze e la passione che solo la donna amata riesce a tirarti fuori.

E poi il suo volto stravolto dal piacere, i seni che diventano sempre più turgidi e che pretendono le labbra, quelle stelle che madre natura ha posto alla punta dei suoi seni che desiderano i baci mentre il sesso femminile si gonfia e urla di essere violato. Fonte di piacere che dev'essere reciproco, un gioco di specchi, dove si deve dare e ricevere e il sangue che bolle fino a diventare lava. La pressione sale, il desiderio arde le carni mentre senti che sei vivo in ogni movimento del corpo.

E giunge il momento di soggiacere, di lasciarla sfrenare è li con te perchè vuole che essere tua e solo tua, non posseduta, ma amata. La sento che desidera liberarsi di ogni sovrastruttura mentale e diventa una santa e una meretrice.

Eccola che scende con il suo corpo lungo il mio, che lo vuole quanto io voglio lei, il suo odore che mi avvolge e mi conquista, il suo cuore che pulsa su di me. Il mio corpo non ha più segreti, esplorato in ogni suo spigolo, sono completamente in sua balia, ma questo gioco fatto di amore e si sesso non deve avere un vincitore e uno sconfitto. Le mie mani nelle sue, le braccia che si allargano e i corpi che si toccano di nuovo, il suo petto contro il mio, i suoi capezzoli che mi bruciano la pelle mentre la sua bocca voracemente si approfitta del mio collo.

E' il momento e sempre intenso e adesso sono io che mi faccio sentire, sempre più sono dentro di lei con il cuore, con la mente, con il mio corpo e sempre più siamo un solo essere e ancora di più e sempre di più. Mia adesso, mia per sempre, mia e solo mia, come mai di nessun altro al mondo. Ti voglio e ti ho MIA.

I polpastrelli che sfiorano il suo corpo, mentre lei si contorce tutta dal piacere, ti sento e ti voglio ancora e ancora, abbiamo raggiunto il piacere insieme, ma ho sete di te, ho voglia di te e sento che è così anche per te di nuovo, e riparte il tuo corpo, riparte il mio, un ballo scandaloso fatto di sesso, danzato sulle note dell'amore.



FORSE HO ESAGERATO, MI SONO LASCIATO ANDARE UN PO' TROPPO, MA L'ISPIRAZIONE NON DEVE AVERE FRENI .......




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16 ago 2010

SPECIAL DAY




I compleanni delle persone care non vanno contati, ma di sicuro ricordati e omaggiati.

Questo è quello che è successo oggi, qui sull'isola. Una carissima persona, una donna che avrei voluto avere l'onore di poter definire mia amica, in questa stupenda giornata ha festeggiato il suo compleanno ed io le ho reso il meritato onore qui, un luogo che è nato anche grazie al suo aiuto e sotto la sua involontaria spinta.

Probabilmente se non avessi avuto il piacere di conoscerla più di due anni fa, non sarei mai arrivato ad essere quello che sono, modificando tantissimo il mio carattere e il mio modo di essere.

I dialoghi con lei, sono stati l'inizio dell'ultima fase di una mutazione che era già in atto, ma che abbisognava di una spinta, un'accelerata, per portarmi al risultato odierno.

E anche se i nostri rapporti si sono diradati al punto di essere quasi inesistenti, anche se ormai non mi è concessa la sua amicizia, non renderle omaggio in qeusta giornata particolare, sarebbe stato un vero atto sacrilego, un offesa a lei e a quanto di buono ha fatto per me.

Ed è quindi con tutto il cuore che ti auguro ancora, di nuovo e per sempre tanta tantissima serenità MG.





COLLEZIONE SOLARE - Vietato ai minori





PRIMA PUBBLICAZIONE 17 apr 2009


OGGI TROVERAI UN POST DIVERSO, PER NULLA PARAGONABILE A QUELLI CHE HAI LETTO FIN'ORA, MA SAI CREDO CHE BISOGNA SEGUIRE GLI IMPULSI NELLA VITA E NON CERCARE DI ESSERE SEMPRE PERFETTINI E EDULCORATI, SAREBBE UN ATTEGGIAMENTO CON IL QUALE NON RIPORTEREI QUI QUELLO CHE SONO NELLA REALTA'. DARE UN'IMMAGINE DI SE FALSATA EQUIVALE A MENTIRE.
QUINDI SE C' E', COME IN QUESTO CASO, L'ISPIRAZIONE, IL DESIDERIO, O ANCHE SOLO L'ESIGENZA DI SCRIVERE QUELLO CHE LEGGERAI NEL POST, E' BENE DARE SEGUITO AGLI IMPULSI, A COSA SERVIREBBE FRENARSI.
EPPOI NON VOGLIO CHE IL GUARDIANO PASSI PER UNO CHE SI NUTRE DI PANE, TRISTEZZA E MALINCONIA, SONO UN UOMO E COME TALE HO EMOZIONI E PULSIONI CHE QUI TROVANO CONCRETEZZA O ALMENO VENGONO RIPORTATE SU UN SUPPORTO E RESE TANGIBILI.

BUONA LETTURA.




La sera di questi tempi inizia ad essere sempre più dolce e il balcone che è ancora socchiuso sta lasciando entrare un refolo di vento tiepido. Questo spiffero mi sfiora il corpo seminudo e sento la mia pelle, ancora umida dopo una tonificante doccia bollente, che si increspa.

Nella penombra della camera, sdraiato sul divano, le mie labbra sono ancora intrise del piacevole aroma che il vino ha saputo donare alla cena e ardono al tuo pensiero, il desiderio di te inizia a pervadermi. La musica che ho scelto stasera non è sporcata da nessuna parola, solo una stupenda melodia che invade la stanza in cui mi trovo, questa è una di quelle sinfonie magiche capaci di creare l'atmosfera per un dolce incontro e nella mia mente la voglia di essere con te è ormai senza freni.

Sarà il desiderio o forse solo il vino, ma sento che riesco a liberarmi del peso che ha il mio corpo e sulle dolci note di questo piano, con grandi ali volo da te, ti vedo e plano al tuo fianco. Subito accarezzo il tuo delicato collo e in un attimo mi ritrovo a sfiorare con la punta delle dita il profilo del tuo volto, sussurarandoti che ti voglio così quanto tu desideri me. E' la scintilla che scatena una fiamma intensa, un fuoco che non brucia, ma che sta ardendo dentro e fuori di noi.
Nel buio la tua pelle candida, impregnata da un soave profumo di rosa, rapisce i miei sensi, ti stringo e baciandoti sulle tue labbra non so più se è la musica che sento o è il mio cuore che ha preso a battere all'impazzata. Delicatamente lascio scivolare le mani lungo la curva dei tuoi fianchi, scrutando ogni angolo del tuo corpo eburneo. Avvicino la tua pelle alla mia e sento i brividi di intenso piacere che attraversano la tua schiena. Un rosso rubino tinge di passione le pareti che ci circondano, donando a questo nostro incontro un'intensità tale che non trova riscontro nelle parole inventate dagli uomini.

Affondi le tue labbra sulle mie, mentre le tue dita scrutano ogni millimetro della mia pelle, vuoi che io ci sia così quanto io voglio te. Sognavi questo istante e la voracità dei tuoi baci sul mio petto scatenano fremiti irrefrenabili. E' solo amore, nulla di fisico o che abbia a che vedere con il piacere fino a se stesso, è inestimabile purezza, voglia di te e te soltanto. I nostri cuori hanno un solo battito, i corpi congiunti sul tuo letto non creano attrito, non hanno angoli, si cercano e hanno bisogno l'uno dell'altra per elevarsi in qualcosa di etereo e eterno al tempo stesso. Ogni nostro movimento ricostruisce il percorso d'amore che ci ha portati fin qui, c'è in ogni singolo sussulto tutto la voglia che abbiamo di essere qui in questo momento, stretti in un solo essere perfetto e bellissimo.

Adesso sento che hai il possesso di ogni mio pensiero, scopro che accondiscendi ogni mio desiderio senza che io lo pronunci e so per certo che anche per te è così. Non ho più nessuna voglia se non di te, per sempre tu e solo tu. Ho l'assoluta certezza che non può esistere nulla di più intenso e profondo di questo eterno attimo e tutto ciò mi prostra, ma al tempo stesso so che sei mia e che lo sarai per sempre, finchè lo vorrai, un incontro indissolubile di anime.

La persiana sbatte improvvisa e mi rendo conto che era solo un sogno, un attimo di lucida follia, forse colpa del vino o dell'esigenza che ho che tu sia mia. Credo sia giunta l'ora di andare a dormire, cercando conforto e riparo nel mio letto, dalla tentazione continua che ho di chiamarti o anche solo scriverti che sei stata mia.

Chiudo le imposte e mi accorgo che il tuo profumo è nell'aria, una delicata essenza che so essere solo tua, eppure non sto più sognando, la sento, sei con me. Un dolore mi brucia il petto e prima di stendermi mi specchio, scopro così i segni che le tue labbra hanno lasciato su di me, perfette riproduzioni del tuo desiderio, impresse indelebilmente all'altezza del mio cuore. Adesso capisco, è stato un sogno non solo mio, anche tu mi hai desiderato con la stessa intensità e quello che abbiamo vissuto all'unisono è diventata una magica realtà.

Posso di nuovo chiudere gli occhi con estrema serenità, so che in quel mondo perfetto che è il pianeta amore, tu mi stai aspettando, mia dolce principessa.


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COLLEZIONE SOLARE - MG



PRIMA PUBBLICAZIONE 01 mar 2010


Cominciamo dall'inizio, non darò una sistemata ai miei pensieri, verranno fuori spettinati e così come prenderanno forma li leggerai, ivi compresi gli errori e le storpiature della lingua italiana, porta pazienza con me.

La prima delle considerazioni che mi viene da fare è che questo post lo volevo scrivere per inserirlo sulla parte pubblica dell'isola. Non lo faccio, o almeno non l'ho fatto ancora perché immagino che potresti arrabbiarti ed è una cosa che non voglio assolutamente, se però ritieni che non ci sia nulla di male, forse un giorno, con le dovute correzioni (che eventualmente mi suggerirai) potrò inserirlo anche li.
Bene, il tutto si incentra sulla frase di commento a indefinitamente, sintetica e sferzante come una frustata. Ti conosco bene e so che se ci tieni a dire qualcosa è perché la senti e non vuoi che la cosa passi sottotono. Però anche tu mi conosci, sei arrivata più di ogni altro essere umano sulla faccia della terra a denudarmi per quello che sono e se ho avuto dei momenti in cui non sono stato proprio un esempio di lindore è perchè comunque non ci si ripulisce dalla mattina alla sera delle scorie e del luridume che uno ha addosso.

Però io sono così e sto venendo fuori sull'isola per quello che sono o che forse semplicemnete cerco di diventare, quell'uomo che ambisco essere. E' probabilmente vero che troppo dolce fa male, me ne sto accorgendo sistematicamente sulla mia pelle, in molte persone mi dicono che voi donne non amate gli stronzi, ma da essi siete sistematicamente attirate, ecco forse me ne vedrei bene della vita se uscisse fuori la parte caina di me, almeno nel rapporto con l'altro sesso, ma io te l'ho sempre detto e spero dimostrato con i fatti, non faccio collezione di donne, non mi va di vantarmi tra 10/15 anni, quando avrò attaccato il membro al chiodo, delle mie conquiste, sei tu una delle prove viventi che non vivo per il sesso fine a se stesso, anzi.

Sia ben chiaro, non biasimo e non giudico chi lo fa, io non ci riesco, sarà semplicemente un mio difetto, un mio limite, ma io spero ancora che la donna che è con me nel momento del piacere è lì perché vuole me e non uno scambio di fluidi corporali.

E' vero, troppo dolce fa male, però quanto è bello camminare in riva al mare d'inverno e sperare che la volta successiva ci sia un motivo diverso per farlo, quanto è bello sperare che la prossima passeggiata non sia dovuta semplicemente a una coincidenza ma perché una donna ha le sue mani nelle mie o anche solo per seppellire un'altra pietra, come qualcuno mi insegno quasi due anni fa (non serve a nulla e lo sai anche tu, ma fa niente).
E infine MariaGrazia sai qual'è la cosa che più mi dispiace? Il modo stringato, sintetico con cui comunichiamo. Lo so, o almeno lo immagino, continui a coltivare le tue abitudini, forse con qualche nuovo nick, ma intimamente ho sperato che un po' di tempo in più per conversare con me, con il messenger lo avresti trovato. Comunque sia mi accontento anche delle briciole del tuo tempo, sempre meglio che un silenzio che mi ha fatto davvero male.

E ricorda, a questo punto io non so chi sia faro per chi, perché se io quasi certamente non sono un riferimento per te, tu non hai mai smesso di esserlo per me.




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COLLEZIONE SOLARE - La mia rosa





PRIMA PUBBLICAZIONE 3 dic 2009


Ci sono attimi, della storia minima di questo blog, che non erano entrati a far parte dell'archivio, perchè non avevo provveduto a salvarli o anche perchè non erano stati inseriti tra i post, ma solo tra i box laterali.
Ho ritenuto però, che avendo comunque avuto una loro valenza, era il caso di cercarne le tracce e adesso che li ho ritrovati, li inserisco qui, per fermarli così non solo nella memoria di chi frequenta l'isola da sempre, ma anche in quella dei nuovi amici che giungono qui da Facebook e che non possono sapere di ciò che c'è stato in passato.
Spero che la cosa riesca un'operazione gradita ai nuovi e ai vecchi naufraghi.


LA MIA ROSA


E le tue parole sono ancora dentro di me,
incise sul mio cuore,
pietra tombale per un amore, che in te non è mai nato.

Rivedo ancora il sorriso che non mi hai mai mostrato,
quegli occhi, dove avrei voluto affondare i miei,
ed è come se non ti avessi mai detto addio.

Avevo visto colori, li dove dipingevi tutto di grigio,
sei stata un’illusione per me, che ti ho vissuta
senza mai davvero averti, una fantasia solo mia.

E anche se ho aspettato invano che spuntasse,
non potrò cogliere mai quel fiore che chiamavo come te,
quell’amore a cui avevo dato il tuo nome.



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13 ago 2010

COLLEZIONE SOLARE - Grazie di esistere



PRIMA PUBBLICAZIONE 15 dic 2009


Ciao navigante, volevo farti una premessa, così da darti una corretta chiave di lettura per le parole che ho messo in fila di seguito.
Questo post di oggi lo devi immaginare come una lettura breve, anzi brevissima e ne il titolo e neppure la musica di sottofondo ti daranno un aiuto per sapere dove andrò a parare, non ti lasciar ingannare quindi. Abbassa il volume delle casse e leggi lentamente, gustando così ogni parola del mio scarabocchio.
Anzi, ti dirò di più, una seconda lettura, ti potrà dare una chiave diversa, così da comprendere sino in fondo alcune frasi che probabilmente in un primo momento non avrai potuto apprezza del tutto. Non sono stato volutamente criptico, ma ............... eh no capirai da solo leggendo quello che per me è stato un vero e proprio divertissement.
Buona lettura.



Era stanco.

Ormai aveva bisogno di fermarsi, era quasi una settimana che stava lavorando alla sua creatura e la vedeva crescere secondo quelli che erano i suoi desideri, così come l'aveva immaginata, plasmata, una varietà infinita di luci e colori, un qualcosa come mai nulla s'era visto prima.
Eccola, finalmente viva e ormai pronta a camminare da sola sulle sue gambe. Si sentiva moderatamente soddisfatto, anche se molto stanco. Si, adesso era necessario almeno un giorno di riposo.

No, non era certo l'età che gli pesava e di questo ne era sicuro, per lui d'altronde il tempo che passava non aveva mai avuto la minima importanza, ne aveva a disposizione un'infinità. A dire il vero, era il concetto stesso di tempo che non riusciva a comprendere.
Si sentiva stanco perchè era ormai vicino al compimento di tutto ciò che aveva programmato e nello stesso tempo sapeva già che il suo lavoro certamente sarebbe andato perso. Le persone e il libero arbitrio avrebbero rovinato quello che si poteva ben definire un paradiso.

Però non era del tutto soddisfatto, mancava ancora quel qualcosa che avrebbe dovuto racchiudere in se tutto il suo operato, in pratica la summa di tutte le cose belle che aveva creato. Voleva la perfezione, ma la perfezione non è di questo mondo e nessuno più di lui poteva saperlo e il bello è che non sapeva perchè si stava caricando anche di questa croce? Forse era davvero troppo buono.

Cosa? cosa mancava? Non era abituato a perdere le staffe e a bestemmiare e poi contro chi? Il fatto è che si sentiva insodisfatto e sicuramente questo non lo rendeva contento.
Ci voleva un'idea e proprio a lui mancavano, incredibile.
Stanco, si doveva essere davvero stanco, forse ci voleva un giorno di riposo e qualcuno accanto a se che lo facesse sentire bene e lui era così solo, anche se poteva avere tutto e tutti a sua disposizione, si sentiva solo.
Ci voleva una compagnia femminile.

Eccola l'idea, ci vorrebbe una donna, colei che ti fa mancare il fiato al suo apparire, che illumina ogni ambiente con i suoi occhi, anche se intorno c'è la nebbia. Una donna, capace di farsi odiare anche se la ami alla follia, che ti fa ridere e piangere insieme, colei che desideri apparire anche se la sua presenza ti fa arrabbiare. Un essere sublime, il bello, anzi tutto ciò che di bello esiste al mondo compresso in uno spazio minuscolo.

Come aveva fatto a non pensarci prima, come aveva potuto non arrivare ad immaginare che ogni uomo lo avrebbe ringraziato per averle inventate, lo avessero chiamato Giove, Allah oppure semplicemente Dio, la donna sarebbe stato quanto di meglio avrebbe potuto donare loro e seppure nello stesso tempo sarebbe stata croce e delizia, ognuno si sentirà in dovere di innalzare uno sguardo al cielo per ringraziarlo, certo che un Dio esiste quando davanti gli comparirà la donna della propria vita.

Perchè solo un'entità superiore poteva avere l'idea di creare un essere così bello che con il suo splendore faceva rilucere anche un uomo in sua presenza.

Che esse siano madri, moglie, compagni o semplici amiche, la vita non averebbe avuto nessun senso se non le avessimo avute con noi su questa terra.

Dio, grazie di esistere, perchè ogni donna che ci hai fatto incontrare è la prova provata che tu esisti e che davvero ci ami come figli tuoi prediletti.

12 ago 2010

COLLEZIONE SOLARE - Diario di un'insonnia




PRIMA PUBBLICAZIONE 7 gen 2010


LA NOTTE E' FATTA PER DORMIRE


La notte è fatta per dormire o per fare l'amore e io invece sono qui con gli occhi che fissano il buio che mi circonda e i miei tormenti che passeggiano beatamente per la stanza.
La sveglia proietta sul soffitto una serie di numeri rossi, questa è di solito l'ora in cui suona e io invece stanotte, stamane, sono ancora sveglio.

Non ho sentito nemmeno la befana arrivare e credo non arriverà più, mi avesse portato almeno un pò di carbone avrei una distrazione, me l'andrò a comprare più tardi, me lo merito mi sa.

Più passa il tempo e più mi rendo conto di quanto diventa lunga una notte quando la si passa a pensare con gli occhi sbarrati e il cervello che senza sosta vaga alla rinfusa tra i cattivi pensieri che ne hanno preso il possesso.
Il silenzio dilata il tempo, i minuti prendono forme strane, sembrano mostri pronti ad azzannarmi. Mi sento come schiacciato a questo povero materasso, su di me ogni secondo che passa esercita il peso di cento macigni, sotto il cui peso rimango senza fiato. Speriamo che la rete regga, altrimenti non so se troverò un mobilificio aperto il giorno dell'epifania.

Eppure sembrava tutto iniziato per il verso giusto o almeno era questa l'idea che mi ero fatto del 2010, ma a quanto pare basta pochissimo, conversazioni, dialoghi, messaggi e una giornata di puro lavoro fisico per cambiare il punto di vista sulle cose.
Messaggi che aspetto invano e alla quale assenza dovrei essermi ormai abituato, ma non riesco però a ressegnarmici. A volte mi chiedo se è davvero così difficile trovare un minuto, forse solo un secondo per inviare un sms vuoto, ma lo so, il problema è il mio che mi aspetto qualcosa che so per certo non arriverà.

Messaggi invece che giungono demolendo una serata sotto il peso di pochi caratteri e seppure cerco di capire cosa mi disturba, cosa mi infastidisce, cosa mi mette a disagio e diciamolo pure mi inquieta, seppure dicevo mi sforzo di comprendere, non so dove cercare il motivo per tutti questi miei stati d'animo. O forse si?
Messaggi, comunicazione, pezzi di vita di persone a me care. Che abitano poco distanti o a migliaia di km da me. La presa di coscienza di insodisfazioni e drammi (non trovo un modo diverso per definirli) è comunque terribile. Persone che meritano la felicità, più di ogni altra cosa al mondo e che si vedono rinchiuse in una gabbia dalla quale non riescono uscire o forse semplicemente non sanno come fare.
Comunicazioni scritte, dialoghi telefonici, che altro non servono se non ad aumentare ulteriormente la mia rabbia e la cosa assume toni allarmanti. Mi ritengo mite di natura, forse anche sin troppo arrendevole, ma sentire montare la furia cieca e desiderare di sfogarla con una rissa è davvero un punto di non ritorno, meno male che riesco ancora a controllarmi. Mi sa che una settimana in un eremo quest'anno non me la toglie nessuno.
Infine dialoghi conviviali, che hanno allentato la stanchezza di tante ore di sforzo fisico. Da quanto non passavo una giornata così? Due, no tre anni, erano decisamente tre anni che non mi mettevo alla prova per 6 ore di seguito e seppure digiuno per l'intera giornata ho retto botta, anzi il risultato è stato strabiliante. Devo essere orgoglioso dei miei 40 anni (ahimè quasi terminati) e del modo in cui ho resistito a uno sforzo di questa portata.

Stanchezza fisica, stanchezza mentale, eppure sono qui nel letto con gli occhi fissi nel buio ed è ormai ora di alzarsi, mi aspettano e non posso tardare. Sarà una lunga giornata ed io non ho dormito nemmeno un pò, mi sa che tra caffè e pocket coffe spenderò un capitale oggi.


LA NOTTE E' FATTA PER DORMIRE O PER AMARE, MA DI QUESTA MI RICORDERÒ PER SEMPRE, PUR SENZA AVER AVUTO NESSUNA DELLE DUE ESPERIENZE.

10 ago 2010

COLLEZIONE SOLARE - Indefinitamente




Prima di procedere alla lettura di quello che segue, dai un'occhiata al video che ho incluso in questo post, è l'essenza stessa di tutto quello che segue. Sospendi il volume del sottofondo e fallo ripartire al momento della lettura del post, fidati naufrago.






Lo so, non fa certamente onore agli anni che ho trascorso al buio in un cineforum parrocchiale in estasi davanti agli splendidi affreschi di kurosawa o alla trilogia dei colori di Kieślowski, avere tra i propri film preferiti questo, mielosa e sin troppo scontata pellicola hollywoodiana. Probabilmente è anche la prova provata della mia mancanza di senso critico e/o di buon gusto cinefilo, ma cosa vuoi da me naufrago, sono pur sempre uno di quelli a cui è piaciuto Joan Lui di Celentano, non puoi certamente pretendere che sia un Mereghetti dei poveri. Di certo qui l'analisi critica non serve tanto, la trama è scontata e tutto il film è scritto semplicemente in funzione del finale. Come direbbe Fantozzi " questo film è una ca..ta pazzesca" ma......

Ecco, c' è un ma che tiene insieme il discorso e da un senso a questa mia predilizione, la visione romantica che ho della vita, un insensato sentimentalisto che mi permea fin dentro le ossa. Perchè vedi, io vivo nella pia illusione che davvero un giorno, anche per me una donna possa pronunciare quel "indefinitamente" o peggio ancora "sono pazza di te", ma (e anche qui c'è un ma) non in una frase fine a se stessa bensì all'interno di quelle azioni spontanee, che si fanno perchè sentite come necessarie, proprie, vitali (come ho già detto tempo fa clicca qui).

Mentre scrivevo questo post ho visto, anzi ho vissuto quello che mi proponevo di comunicarti, quel indefinitamente, ed ho provato un sano moto di invidia. Ti racconto l'episodio, così comprendi naufrago.

Per lavoro ho dovuto effettuare un sopraluogo presso un'abitazione, dialogando con i padroni di casa, una coppia non più giovanissima, ho "rubato" loro un gesto di una dolcezza infinita. La padrona di casa, notando che il colletto della camicia del marito era in disordine, con un movimento spontaneo si è avvicinata e lo ha delicatamente messo al suo posto. Il marito, senza dare nell'occhio, le ha leggermente accarezzato la mano per ringraziarla, senza dare a vedere, con un gesto impercettibile, quasi del tutto invisibile agli altri presenti. Io ho colto ed invidiato.

Quelli per me sono indefinitamente e sono pazzo di te, quello è amore come lo intendo io, quello vale il costo del biglietto su questa terra o anche banalmente al cinema, pur sapendo che li ti emozionerai solo con una pellicola di celluloide, ma illudendomi che è in essa che troverò la forza per continuare a sognare.


P. S. Non mi venite a dire che non ho fantasia perchè uso di nuovo una canzone che ho utilizzato in passato e che da ieri campeggia sulla bacheca di Facebook, ci sta bene, è il giusto sottofondo musicale e poi scusate essere il tiranno dell'isola qualche vantaggio me lo deve pur concedere? :-))



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9 ago 2010

COLLEZIONE SOLARE - Besame





PRIMA PUBBLICAZIONE 9 mag 2009


QUESTA VOLTA NON TE LO SPIEGO COME NASCE IL POST, TE LO LASCIO GODERE CON ESTREMA SERENITA'. FORSE RISULTERA' LUNGO, MA CERTAMENTE NON NOIOSO. OVVIAMENTE E' DEDICATO A CHI SA.....




E siamo ancora qui abbracciati.

I tuoi morbidi capelli sono sparsi sul mio petto, mentre le mie mani ancora ti stringono a me come ad incatenarti. I nostri respiri hanno recuperato la loro naturale cadenza e riesco così a percepire il ritmico pulsare del tuo cuore. Questo immacolato lenzuolo, adagiato sui nostri corpi per coprirne le nudità, accarezza dolcemente l'intreccio che le nostre gambe non hanno voluto sciogliere.

Ti sento riposare accanto a me e ripenso a noi sottovoce, per paura di disturbarti. Quanto tempo è passato? giorni, mesi, anni eppure ogni volta che ci ritroviamo insieme in questo letto è sempre poesia, come la prima volta.
Chissà se lo ricordi? Eppure quell'incontro lo abbiamo rifuggito per tanto tempo, decisamente troppo. Entrambi sapevamo che avrebbe cambiato le nostre vite, ma non immaginavamo certo quanta felicità ci avrebbe travolto, pervadendoci sin dal primo sguardo, un'emozione lontana nel tempo e vivida ancora adesso ai miei occhi.

Oh quegli occhi, i tuoi, finalmente fissi nei miei e quel tuo sguardo che voleva essere una sfida "eccomi qui, ci siamo riusciti, e adesso?" e io li che ti guardavo e mi perdevo, un sorriso ebete disegnato sulle labbra e nemmeno la forza per dirti una sola parola.
E adesso? te lo leggevo negli occhi sai, e adesso che le dico? oddio che le dico? ho finito le parole, sono qui, è davanti a me e non so che dirle e poi tutto è successo in un attimo, le mani che si sfiorano ed è stata una scossa tremenda, un brivido caldo, la percezione fisica della tua esistenza e un fiume d'amore che non ha più smesso di scorrere da quel momento, poesia che si è fatta realtà nella nostra vita quotidiana.

Com'è banale adesso ricordare tutti i nostri istanti felici, sapendo quanti ancora ce ne saranno e anche se abbiamo incontrato tante difficoltà, eccoci ancora qui, insieme. Un amore il nostro, bello come un prato verde in primavera, come una distesa di acqua limpida e sconfinata, come quel bacio che mi ha aperto le porte del paradiso, il primo. Siamo qui e non oso nemmeno chiedermi quanti miliardi di baci ci siamo scambiati, rubati, donati in tutti questi anni e quanti ancora ne arriveranno. Ognuno ha avuto una sua storia, sono stati un'emozione sempre nuova e anche se so che il più dolce sarà sempre il prossimo, la lacrima che vidi comparire sul tuo volto a quel primo bacio, sarà il ricordo più intenso di tutto il nostro amore.
Le mie dita sfiorano dolcemente la tua schiena, percorrendola tutta delicatamente arrivando fin giù, sino al suo punto estremo ed è allora che la tua testa si alza lentamente e così punti i tuoi occhi fissi nei miei.
Ti sento risalire dolcemente lungo il mio corpo, facendomi sentire tutto il calore del tuo, il respirarmi sulla pelle è una dolce ossessione. E' un gioco antico e sempre nuovo che ci prende allo stomaco e ci scaraventa in una dimensione fatta di puro amore, dove le mie labbra avidamente si cibano delle tue, dove siamo un solo corpo, una sola anima, dove ogni notte è vissuta come se fosse l'ultima e con la stessa intensità della prima. Ogni attimo trascorso fuori di qui, fuori da te e dal nostro amore, di tutto ciò che abbiamo creato e convissuto, non ha alcun significato. Sei stata la mia felicità e prendermi cura di te è stata la gioia più grande che potessi regalarmi.

E adesso? Sai, me lo chiedo ogni volta che incrocio il tuo sguardo, lo stesso interrogativo di allora. Adesso amore mio so cosa voglio per noi, che anche quest'attimo diventi eterno. Adesso non staccare le tue labbra dalle mie e lascia che il giorno che arriva ci invidi, perché non potrà mai essere bello come noi due, in questo lungo, passionale incrocio di anime.


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6 ago 2010

COLLEZIONE SOLARE - Gli occhi






PRIMA PUBBLICAZIONE DEL 17 sett 2009

Da alcuni giorni mi rendo conto che i post del guardiano "sono migliorati". Questo grazie sia al fatto che non è più presente
quel velo di malinconia e tristezza che aveva ammantato i primi post e anche perchè procedo con maggiore attenzione alla fase di rilettura e quindi al naturale snellimento della bozza, rendendo così tutto più fluido.
Ora, mentre rileggevo questo scritto, ho percepito la sensazione che si potesse generare un equivoco, cioè che una lettura superficiale poteva far percepire un senso di infelicità, li dove invece è presente forza e determinazione, al massimo si può interpretare il tutto con il rammarico per non essere riuscito a farmi capire, ma non come tristezza.
Questo spiegazione navigante, era necessaria per metterti nelle condizioni di capire bene il post e di carpire ogni singola sfaccettatura di esso.



Cos'è l'ispirazione? Quella molla improvvisa che mi spinge a pensare "che bella questa cosa che mi sta succedendo, mi piacerebbe scriverne"
E' una domanda che mi pongo di continuo e alla quale non so dare mai una risposta concreta, perchè spesso nasce tutto in un attimo. E' come una folgorazione, irrefrenabile decide di per se quando venire fuori e in un istante si materializzano le parole. Sai a volte mi capita di girare intorno ad un argomento per giorni senza trovare un modo interessante per rappresentarlo, altre volte basta uno sguardo e migliaia di pensieri e concetti, attendono solo una penna e un notes per prendere forma, come se avessero vissuto da sempre dentro di me, dormienti, aspettando "l'attimo" per destarsi.

E che attimo l'altra mattina, una magia che spero di riuscire a raccontarti e nel contempo renderti partecipe, il tutto in maniera adeguata.


Sai, come spesso succede, queste situazioni nascono impreviste, improvvise e inattese, avendo spesso origine da eventi che non erano programmati. L'altro pomeriggio una serie di strane coincidenze mi hanno portato a scoprire e percorrere una strada a me sconosciuta, fino a ciò nulla di strano, lo faccio di continuo perchè mi piace camminare per raggiungere luoghi poco distanti e scoprire nuovi angoli della città, è un'abitudine che oltretutto mi permette di riflettere e di osservare le persone che mi circondano. Ed è così che mentre ritornavo alla mia auto, mi sono trovato a salire una scala mai percorsa in precedenza, mentre ne completavo il percorso mi sono accorto che in cima, seduti su una panchina, una coppia di ragazzi si stavano baciando.

Sai essendo "anziano", istintivamente il pudore mi ha portato a distogliere lo sguardo, perchè anche scambiato in un luogo pubblico, ritengo che quello sia un gesto privato e quindi meritevole di rispetto. Solo che una scala richiede attenzione sia in discesa che in salita e alla fine ho dovuto gioco forza alzare gli occhi e sono rimasto folgorato.


Non pensare a male, non sono un voyeur perverso, mi ha semplicemente trafitto uno sguardo, quello carico d'amore che la giovine stava rivolgendo al suo ragazzo, quella magia che con gli occhi solo una persona innamorata esprime, caricando di eternità un attimo.
Ricordo perfettamente quello sguardo, ricordo quando era mio e quando ne ero fatto oggetto ed è sempre stata una sensazione bellissima, perché in quegli istanti non hai età e ti è naturale camminare tra le nuvole, senti di essere il padrone del mondo. Sei e nel contempo rendi felice la persona alla quale appartieni. E' amore libero, capace di esprimersi solo con la fisicità perchè sai che ogni parola sarebbe superflua, perché quei due occhi che ti guardano non hanno per te uguali sulla faccia della terra, nulla è comparabile a lei e a quello che senti.

E mi sono reso conto una volta di più che l'amore non ha bisogno della voce per esprimersi, ed è questo il concetto che sicuramente non sono riuscito a far capire a chi amo, gli occhi avrebbero potuto svelare quanto di vero c'era nel mio professarre amore, ma a volte si ha paura a fissarli per scoprire cosa c'è dietro e cosa c'è dentro di noi, ci si potrebbe sentire in grado di ricambiarlo e questo sconvolgerebbe la quotidianità fatta di abitudini, spesso i sentimenti veri fanno paura.
Onestamente, mi sono sentito felice in quel momento, perchè io non so cosa riserverà la vita a quei due ragazzi (ai quali auguro tutta la felicità di questo mondo), ma dicevo ero felice perchè avevano la forza e il coraggio di amarsi e di farlo senza remore, avevano la sfrontatezza di mostrarlo a tutti e questo non dovrebbe essere solo dei ragazzi, ma di tutti gli innamorati e soprattuto senza scendere a compromessi si amavano dimostrandoselo, che credo sia la cosa più bella del mondo, un'emozione per la quale vale davvero la pena di vivere.


Due occhi che ti amano, ridono nel sole, ridono nella pioggia, ridono se è di fianco a me (Elton John).


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4 ago 2010

COLLEZIONE SOLARE - L'ultimo foglio



PRIMA PUBBLICAZIONE 25 maggio 2009


Buongiorno a te navigante.

Sabato scorso, cosa inusuale per essere appunto un sabato, non hai trovato nessun post, questo non perchè non fossi ispirato, anzi, ma perchè quello che sto scrivendo (e che non troverai qui nemmeno oggi)Corsivo, è figlio di una momento sublime, che richiede un pò più di tempo per maturare e quindi di essere riportato qui su carta. Il confine tra la banalità e la bellezza di uno scritto è molto sottile e cerco sempre di evitare di far rientrare i miei post nella prima categoria.

Questo però non significa che oggi non ti farò leggere nulla, anzi ti regalo la possibilità di accedere a qualcosa di davvero unico e fin'ora molto privato, una poesia che ho avuto l'onore di leggere per primo dopo la sua stesura finale.
Se non ricordo male, questo poema ha quasi un anno di vita, ma mi emoziona ancora adesso rileggerlo. Probabilmente non avrà la bellezza di un'ode di Neruda, non sarà nemmeno coinvolgente come una poesia di Prevert, ma chi l'ha letta l'ha trovata "pura come acqua fresca di sorgente a cui ci si abbevera con piacere", un complimento bellissimo.

Buona lettura.



L'ULTIMO FOGLIO

Tra le mie mani rigiro l’ultimo foglio di carta,

i suoi gemelli sono sparsi ai miei piedi, brutalmente accartocciati

pieni di inutili parole d’amore, vergate a mano con la mia incerta grafia

la mia disperazione fatta di dolore e pianto, ne hanno sbiadito l’inchiostro mescolando le lettere

spremute di cuore, scritte e poi lanciate lontano, cercando di spazzare via un triste ricordo

E’ tutto il giorno che ci provo a svuotare la mia anima

cerco di esaurire il mio amore per lei, fissandolo su mille pagine

E adesso stranito, stanco, vuoto, osservo il mio ultimo foglio bianco

sembra quasi chiedermi cosa posso mai volere da lui è un semplice pezzo di carta

un supporto per il mio sfogo, pronto ad immolarsi pur di dare corpo alla mia tristezza

incapace però di contenere tutto quello che ho ancora dentro

come può lui, così minuto e immacolato, aiutarmi a rimettere in ordine la mia vita

Illuso e testardo, mi ero arreso senza fare resistenza ad un amore impossibile

adesso mi ritrovo a fare i conti con la mia nostalgia verso chi non mi ha degnato del suo sorriso

E mentre sono ancora qui, a struggermi nella speranza che non mi abbia potuto amare,

cercando la forza per vivere il mio prossimo, infinito minuto,

ripongo il mio ultimo foglio, intriso soltanto di tutte le mie lacrime per lei



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