30 apr 2013

LA BUONANOTTE - 30 Aprile




Una mia vecchia poesia, come augurio di una splendida notte per te 



C'è tutto me stesso
in ogni sorriso,
in ogni carezza,
in ogni bacio,
che nasce per te.


C'è tutto me stesso
e la voglia di essere tuo
in tutti i miei respiri,
perchè nessuno di loro
avrebbe senso,
se non ti avessi conosciuta.


E se anche la vita
ti portasse per davvero lontana da me,
ricordati che ogni mia azione,
sarà per sempre,
 solo tua.










SOLCO







E i giorni ancora si susseguono imperterriti,

con il sole sempre più splendente 

che continua a sorgere e a tramontare,

mentre dentro di me, lentamente, tutto muore.




La vita, matrigna cattiva,

 generosamente partorisce tutti i miei dolori,

continuando quotidianamente a creare altri tormenti,

obbligandomi sempre di più a nuovi respiri

per i quali mi sfugge il motivo.




Ho perso la voglia di desiderare e

sopravvivevo  a me stesso

perché ho smarrito la strada che porta ai sogni,

trasformando in grigio squallore, ogni mia più intima voglia.





Ed eccomi ancora qui,

dove tutto succede, tutto ancora accade,

mentre vorrei essere il nulla assoluto,

scomparendo dal ricordo di questo mondo

perché dopo aver sfiorato con mano la felicità 

e averla vista fuggire via, 

ho ormai scavato un solco profondo di puro dolore,

dentro di me, 


così da barricarmi dietro di esso e difendermi dal futuro.



















CLAUDIO BAGLIONI - Mille giorni di te e di me




io mi nascosi in te poi ti ho nascosto
da tutti e tutti per non farmi più trovare
e adesso che torniamo ognuno al proprio posto
liberi finalmente e non saper che fare
non ti lasciai un motivo né una colpa
ti ho fatto male per non farlo alla tua vita
tu eri in piedi contro il cielo e io così
dolente mi levai imputato alzatevi
chi ci sarà dopo di te
respirerà il tuo odore
pensando che sia il mio
io e te che facemmo invidia al mondo
avremmo vinto mai
contro un miliardo di persone
e una storia va a puttane
sapessi andarci io...
ci separammo un po' come ci unimmo
senza far niente e niente poi c'era da fare
se non che farlo e lentamente noi fuggimmo
lontano dove non ci si può più pensare
finimmo prima che lui ci finisse
perché quel nostro amore non avesse fine
volevo averti e solo allora mi riuscì
quando mi accorsi che ero lì per prenderti.
chi mi vorrà dopo di te
si prenderà il tuo armadio
e quel disordine
che tu hai lasciato nei miei fogli
andando via così
come la nostra prima scena
solo che andavamo via di schiena
incontro a chi
insegneremo quello che
noi due imparammo insieme
e non capire mai
cos'è se c'è stato per davvero
quell'attimo di eterno che non c'è
mille giorni di te e di me...
ti presento
un vecchio amico mio
il ricordo di me
per sempre per tutto quanto il tempo
in questo addio
io mi innamorerò di te...




29 apr 2013

LA BUONANOTTE - 29 Aprile






Sono innamorato di te











FOTOGRAFANDO - Ice cream

Il primo artigianale del 2013






IL CERCHIO DELLA VITA






Credo di essermi emozionato raramente guardando qualcosa in giro su Facebook, questo per una sorta di spocchia personale, che mi porta pensare che più che condividere, il web dovrebbe essere un mezzo per esprimersi e se proprio ci si deve affidare ai pensieri altrui, beh che almeno non siano né dozzinali, ne banali, ne comuni. 

Ecco, qui mi sono ricreduto, perché la condivisione di questo pezzo, con un cartine animato che ha una storia davvero stupenda, realizzato con dei tratti che mi hanno affascinato, hanno creato quel battito in più al cuore che io chiamo emozione.

Davvero bello e lo voglio condividere con chi non ha la fortuna di essere amico/a di un mio contatto sul social network dalla grande f






per vedere il video clicca qui




SAMUELE BERSANI - Pescatore di asterischi






C'è un quaderno che nascondo
ma non ho
mai scritto cosa sei
per me
perché è facile
tu mi leggi dentro
io no
se gli errori li cancello
resta la
peggior calligrafia
che ho
avuto in vita mia
nuda lì sul foglio
io sono un pescatore di asterischi
sotto un'onda a forma di parentesi rotonda che mi porta via
non si può partecipare
subito a un concorso di poesia
che idea
intitolarla 'apnea'
vale un primo posto
in questo gioco di pensieri sporchi sopra a un letto
prima di abbracciarti mi connetto e penso insieme a te
i tuoi capelli neri a punta di inchiostro
si aggrovigliano ai miei
io polipo tu seppia non vuoi farti mangiare
però nella vita c'è sempre un però
un cielo che si appoggia sul mare
e tu impari chi sei
come un giocoliere spendi tutto il tempo a cercare
il senso gravitazionale che non c'è
e c'è un grillo che nascondo
ogni tanto esce e dice che
chissà
chissà se anche lei
è pura fino in fondo
in questo gioco di pensieri sporchi sopra a un letto
prima di abbracciarti mi connetto più vicino a te
e tu sei bella come quella Madonna che un giorno qualcuno pescò
anche il polipo e la seppia non si fanno più male
eh no, son saliti a guardare
il cielo che si spegne nel mare
laggiù dove sono gli Dei
siamo giocolieri non sprechiamo il tempo a cercare
il senso gravitazionale che non c'è
il senso
siamo giocolieri non sprechiamo il tempo a cercare
il senso gravitazionale che non c'è
il senso
siamo giocolieri non sprechiamo il tempo a cercare
il senso gravitazionale che non c'è
il senso
il senso

28 apr 2013

LA BUONANOTTE - 28 Aprile






Hai stravolto i miei pensieri

e sei in cima ad ogni mio desiderio

anche se non potrò mai averti












27 apr 2013

LA BUONANOTTE - 27 Aprile






Tu sei il mio tutto

Tu sei il mio per sempre

Tu sei e resterai l'unico senso che so dare alla mia vita













ANTONELLO VENDITTI - Alta marea





Autostrada deserta al confine del mare
sento il cuore più forte di questo motore
Sigarette mai spente sulla radio che parla
io che guido seguendo le luci dell'alba
Lo so lo sai la mente vola
fuori dal tempo e si ritrova sola
senza più corpo né prigioniera
nasce l'aurora
Tu sei dentro di me come l'alta marea
che scompare e riappare portandoti via
Sei il mistero profondo, la passione, l'idea
sei l'immensa paura che tu non sia mia.
Lo so lo sai il tempo vola
ma quanta strada per rivederti ancora
per uno sguardo per il mio orgoglio
quanto ti voglio
Tu sei dentro di me come l'alta marea
che scompare e riappare portandoti via
Sei il mistero profondo, la passione, l'idea
sei l'immensa paura che tu non sia mia.
Lo so lo sai il tempo vola
ma quanta strada per rivederti ancora
per uno sguardo per il mio orgoglio
quanto ti voglio
.......per dirti quanto ti voglio
.......per dirti quanto ti voglio
.......per dirti quanto ti voglio



26 apr 2013

LA BUONANOTTE - 26 Aprile






E' una notte di luna piena

E' una notte da amare

E' una notte fatta per amare












LE DICHIARAZIONI - Love Actually






La cosa più bella di questa dichiarazione è che non ha avuto bisogno che una sola parola sia stata pronunciata;

La cosa più brutta è che subito dopo che l'ha fatta, sa che dovrà andare via e non poter in nessun modo godere del piacere che essa è arrivata a segno;

Non ci si dovrebbe mai dichiarare, se non si ha la certezza, anzi no, almeno la speranza di poter vivere davvero l'amore che si è appena professato.

L'amore a senso unico è e rimarrà per sempre, la più grossa idiozia mai esistita al mondo.







24 apr 2013

LA BUONANOTTE - 24 Aprile







Ti amo. 


Sei un pensiero troppo importante per essere stretto in una mano, 

sei un canto ricorrente nei miei sogni. 

L'amore e' una parola di luce, 

scritta da una mano di luce, 

su una pagina di luce ...




Khalil Gibran



LA CRISI








Pensateci, è una parola che ci viene ripetuta con un'ossessione quasi maniacale, sempre di più, ogni giorno che passa e più passa il tempo e più diventa presente, quasi fosse diventata una sorta di mantra, ma vi siete mai chiesti cosa è davvero per voi la crisi? A cosa la associate quando la sentite nominare? È qualcosa di irreale con la quale vi trovate a combattere o ha qualcosa che per voi la rappresenta?
Ecco, vi dirò, io ho delle immagini ben impresse dentro di me, che tutte le volte riaffiorano e mi stritolano l'anima.

Per me la crisi è ritrovarmi ad attraversare, in una mattina feriale, la piazza di un piccolo paese e vedere davanti al bar del centro tanti quarantenni, quelli di solito sempre attivi e comunque sia impegnati, seduti a fissare le loro mani callose, ferme, inesorabilmente costrette a far nulla;

La crisi è vedere il silenzio di una zona industriale, nel centro della Basilicata, dove la ruggine sta mangiando i macchinari e la polvere ha invaso l'animo di chi quelle macchine dovrebbe farle muovere, produrre e rendersi conto che tutto ciò va avanti ormai da tanto di quel tempo, che forse quelle stesse macchine non saranno più in grado di combinare nulla;

La crisi è vedere una rivendita di materiali edili desolatamente vuota, un luogo dove una volta attendevi anche per un'ora, solo per avere l'attenzione dei commessi, talmente era lunga la fila;

La crisi è un portafogli vuoto, non solo delle banconote che ripagavano del lavoro che si svolgeva con passione ed amore da anni, decenni, ma soprattutto vuoto della speranza di riempirlo di nuovo e con l'ossessione, il timore, la paura dell'imprevisto, che potrebbe sconvolgere il fragile equilibrio, fatto di sempre maggiori rinunce;

Ecco, quando la prossima volta sentite parlare di una persona che si è suicidata perché non ce la faceva ad avere il coraggio di vivere questi tempi, perché non ha saputo reggere il peso delle difficoltà, non pensate a lui come ad un codardo, ma semplicemente come ad una persona a cui hanno rubato la cosa più bella che ognuno di noi può avere, la speranza che il domani sia migliore, diverso, che il domani si possa ancora sognare.



23 apr 2013

LA BUONANOTTE - 23 Aprile






Senza di te io non vivo

e mi manca il respiro 

se tu te ne vai









CORTOMETRAGGIO - Quello che resta







Devo essere onesto, per come si svolge questa storia, per l'andamento, che è un continuo crescendo, per tutto quello che riesce a raccontare, io personalmente avrei chiuso il film un attimo prima dello squillo del telefono, ma questo solo perché io ho una visione dell'amorepersempre di gran lunga diversa da quella che ha voluto raccontare lo sceneggiatore.

Resta comunque il fatto che il cortometraggio si è fatto seguire fino alla fine, che la storia è plausibile e che è stata, a mio avviso, ben interpretata. Anche alcune asprezze erano perfette per i ruoli che venivano interpretati.

Per me 4 stelle su 5














FOTOGRAFANDO - Future primizie

Saranno contorni per i nostri futuri pic nic





POOH - Stare senza di te




Gli amici adesso avranno tante cose da parlare e poi
mi riempiranno di consigli e di rimproveri,
perché adesso sto con te.
Noi due avevamo fino a ieri i nostri amori veri
sembravano per sempre e adesso invece siamo qui
e nessuno capirà che sto con te
e nonostante tutto e tutti io corro da te,
controcorrente,
contro la gente.
C'è la mia vita che sta cambiando itinerario ed io
fino a un momento fa, lo giuro, neanche lo sapevo
e adesso sto con te.
Ci siamo entrati lentamente nella pelle e poi
ci siamo combattuti fino in fondo, fino a farci male
e alla fine hai vinto tu e io sto con te
ed è solamente amore se corro da te,
ci siamo presi,
ci siamo arresi.
Stare senza di te, io no,
stare senza di te, non si può,
anche se poi qualche parte del cuore
ci scoppia di dolore.
Stare senza di te, io mai,
stare senza di te, non potrei.
Noi ci vogliamo
e non ne ha colpa nessuno.
Visto da fuori in questa nostra storia io
faccio la parte di chi appende al chiodo l'anima,
perché adesso sto con te.
Ma lo sa Dio quanta fatica ho fatto invece io
a raccontare a lei tutto di un fiato tutto di noi due,
lei che colpe non ne ha, ma io sto con te,
lei che è forte più di me che corro da te,
ma questa vita,
non è una gita.
Stare senza di te, io no,
stare senza di te, non si può,
aspetteremo che torni il sereno
da questo cielo in poi.
Stare senza di te, io mai,
stare senza di te, non potrei,
voglio inventare con queste mie mani
la vita di domani.








22 apr 2013

LA BUONANOTTE - 22 Aprile






Buonanotte a te..........






LA BUONANOTTE







Non sono impazzito, questa è la foto e il titolo di uno spazio che è qui ogni sera alle 22.00, presente su questa spiaggia da ormai quattro mesi e forse ancor da prima, dato che seppur non sacramentato dall'idea di un titolo e di un orario canonico, già da quasi un anno, ogni giorno, auguro la mia BUONANOTTE alla donna che amo.

Ora questo appuntamento subirà una piccola variazione, una cosa di poco conto, vi rassicuro subito, infatti da oggi in poi il mio augurio non sarà più per lei, per quella donna che di fatto non mi ama, d'ora in poi questo spazio sarà dedicato all'amore, alla speranza che qualcuno di voi lo viva, lo senta scorrere dentro di se e quindi questo è il mio augurio, a chi è stato così fortunato da incontrare la felicità, quello di trascorrere una notte serena.

Per ovvi motivi continuerò ad immaginare che esso vada ad una donna, mi sarebbe difficile trovare spunti ed ispirazione diversamente, anche se certamente sarò costretto a cancellare il volto di colei che amo, perchè io non ho mai smesso di farlo e mai lo farò, perchè probabilmente, anzi no, certamente, lei desidera così.














21 apr 2013

LA BUONANOTTE - 21 Aprile






Quando un'amore come il nostro

 vive ben oltre le persone che lo provano

il suo solo limite 

è l'eternità







20 apr 2013

LA BUONANOTTE - 20 Aprile






Mi fai sorridere il cuore








GINO PAOLI - Una lunga storia d'amore






Quando ti ho vista arrivare
bella così come sei
non mi sembrava possibile che
tra tanta gente che tu ti accorgessi di me.
È stato come volare
qui dentro camera mia
come nel sonno più dentro di te
io ti conosco da sempre e ti amo da mai.
Fai finta di non lasciarmi mai anche se dovrà finire prima o poi
questa lunga storia d'amore
ora è già tardi ma è presto se tu te ne vai.
Fai finta che solo per noi due passerà il tempo ma non passerà
questa lunga storia d'amore
...
Ora è già tardi ma è presto se tu te ne vai
È troppo tardi ma è presto se tu te ne vai.




19 apr 2013

SERGIO CAMMARIERE - L'amore non si spiega







Cosa non farò per farmi amare
Cosa non farò per dirti che
Cosa non farò per quest'amore
Per dirti cosa sei per me

Dormo ancora solo in questa stanza
Dove al buio i sogni vanno via
Resta solo il peso della mia
Malinconia

L'amore non si spiega
Fa girare il mondo e poi
Se non c'è diventa tutto inutile

Non puoi farne a meno mai
Nemmeno quando poi
Sarà solo silenzio e freddo tra di noi

E volando superando i monti
Verso cieli bianchi di libertà
E volando finchè tutto il mondo
Solamente un punto sembrerà

E ora cosa non farò per amare
Cosa non farò per te
Tu sola sei l'amore
Tu sola sei per me

Dimmi che vorrai stare al mio fianco
Dimmi che sarai solo per me
Dimmi che consolerai il mio pianto
Ed io vivrò solo per te

Dammi ancora solo un po' di tempo
Giusto quanto basta perché poi
Torni ancora tutto come prima
Tra di noi

E volando superando i monti
Verso cieli bianchi di libertà
E volando finchè tutto il mondo
Solamente un punto sembrerà

E ora cosa non farò per amare
Cosa non farò per te
Stella del mio cuore
Splendi su di me

E ora cosa non farò per amare
Non mi chiedere perché
L'amore non si spiega
Tu sola sei per me                





LA BUONANOTTE - 19 Aprile







Nei tuoi occhi
c'è lo sguardo dell'amore











OLTRE L'ALBA





Questo nasce per essere un racconto che si sviluppa su due capitoli, ma alla fine mi sono deciso a pubblicarlo in una soluzione unica, lo troverete quindi lungo da leggere, ma spero che sia anche avvincente a tal punto, da farvi dimenticare questa sua lacuna.




Il buio si era appoggiato delicatamente su di loro già da qualche ora, ma la primavera ormai inoltrata gli aveva regalato una notte fantastica, piena di stelle che tempestavano di luce un cielo illuminato a festa da una splendida luna. L'odore del mare arrivava sino a loro, soffice, stranamente delicato e l'unico rumore che rompeva il silenzio, erano le onde che si infrangevano lente sulla riva, cadenzando il passare delle ore.

Avevano trascorso minuti interminabili, faccia a faccia, il fiato che si appoggiava delicatamente sui loro volti e ogni singolo battito di ciglia che si faceva emozione eterna, trasformando quella notte in uno di quei momenti che segnano indelebilmente un'esistenza.

Erano arrivati lì mente il sole tramontava e aveva sospettato che anche quella non fosse una banale casualità, qualcosa deciso dal caso e per non perdersi davvero nulla di quella loro meravigliosa avventura avevano deciso, senza nemmeno bisogno di parlare, che avrebbero aspettato la nuova alba prima di andare via, così come era già accaduto nella notte più importante della loro vita, il momento preciso in cui nacque il loro amore.

Erano passati già due anni da quel momento e dopo di quella nessun'altra notte li aveva visti separati. Ogni nuovo giorno lui era stato capace, con forza e fantasia, nell'impresa di far nascere daccapo il loro ampre, inventando continuamente sorprese e regali, facendo in modo di essere presente anche quando era costretto ad essere lontano.
 Lui era tutto quello che una donna può desiderare al mondo, l'uomo che tutte sognano e che per sua fortuna era suo. 



Anche quella sera, che nelle sue intenzione doveva essere un momento speciale della loro vita di coppia, lui era stato capace di stravolgere il tutto con una facilità senza eguali, travolgendola con attenzioni e sorprese, sballando ogni suo programma, rompendo gli schemi. 
L'idea in realtà era che dovevano cenare insieme, fuori casa, così avevano deciso un paio di giorni prima, solo che quando lei era uscita dal lavoro se lo era aveva trovato lì, in auto, con il suo sorriso malandrino sulle labbra e nelle mani quel foulard granata che gli aveva regalato tempo prima.

"Amore, cosa ci fai qui?" 

gli aveva chiesto spontaneamente

"Andiamo a cena fuori. Lo hai detto tu o lo hai già dimenticato?" 

"Certo che lo ricordo, ma non mi aspettavo di trovarti qui, è una bella sopresa. Dai passiamo da casa che ci cambiamo e poi andiamo a trovare Franco"

"No, dove si mangia lo decido io. Il tuo jeans e la felpa sono perfetti per l'occasione, indossa solo questo come se fosse una benda, amore mio, rilassati e fidati di me"

"Ancora? Ricordati che l'ultima volta che me lo hai proposto poi sono entrata nel tuo stato di famiglia. Lo faccio di nuovo a tuo rischio e pericolo"

E tutti  e due risero all'unisono, per quella che sapevano era una sacrosanta verità. Lui con estrema serenità le aveva proposto un giro insieme, dopo nemmeno 10 minuti che si conoscevano, invitandola a fidarsi e dopo più di due anni, erano ancora lì.

Lei aveva indossato quel foulard e vi aveva subito ritrovato il profumo che abitualmente usava, ma era trascorso tanto tempo da quando glielo aveva donato, come faceva ancora a........... Ah, ecco perché ogni tanto trovava fuori posto il flacone di profumo, ecco chi lo usava e perché.
Era incredibile, si era inventato questa follia solo per avere vicino il suo odore. Anche in questo, era sicuramente unico, come poteva non adorarlo?

Mentre pensava tutto ciò, si rese conto che i rumori di sottofondo stavano cambiando, era sempre di meno il caos, la confusione cittadina, tutto si andava man mano ovattando, mentre lo stereo faceva sempre meno fatica a riempire l'abitacolo dell'auto con le note di quel pianista coreano che tanto amavano e che era stato spesso colonna sonora delle loro notti.
Onestamente percepiva anche altro, degli strani odori, ma non si era resa conto da dove provenissero e soprattutto la loro natura.

Iniziava ad essere agitata e non perché avesse il timore che stesse architettando qualcosa, lo era perché era certa che lo avesse già fatto e che stesse per regalarle una delle sue memorabili sorprese e lei quella sera voleva ben altro per loro, aveva bisogno di un momento intimo per potergli parlare, ma non riuscì nemmeno a completare quel pensiero che sentì il rumore dell'auto spegnersi.

Non aveva idea di quanto tempo fosse passato, ma di sicuro erano in viaggio da almeno un'ora.

"Amore siamo arrivati, però ti prego non toglierti ancora la benda, devo prima preparare una cosa"

"Va bene"

E lo disse mentre la sua portiera si stava richiudendo e solo un attimo dopo sentì aprirsi il portabagagli per poi richiudersi quasi immediatamente e di colpi anche gli odori svanirono o forse era solo una sua impressione.

Trascorsero altri minuti, Yiruma continuava a suonare  dolcemente sui tasti del suo strumento dolci sinfonie e lei si rese conto che erano al mare. Infatti la brezza marina era arrivata sino a lei e il sale si stava impossessando dei suoi sensi e quella strana sensazione la inebriò talmente tanto, che ebbe l'impressione di sentire un'altra auto allontanarsi da quel luogo.
Iniziò a sospettare, iniziò a temere che

"Scendi tesoro, è il momento, adesso è il momento giusto"

Lei uscì dalla macchina e un'istante dopo si senti delicatamente sciogliere il nodo che aveva fatto al foulard e quando questo cadde per terra, la meraviglia che lui aveva preparato per lei, si presento ai suoi occhi.




Non era possibile. Non era vero. Da quella notte, da quella loro prima e interminabile notte insieme, non erano mai più tornati lì, come se quel posto fosse diventato una sorta di sacro graal del loro amore, da preservare e mitizzare nei loro ricordi, ed invece eccoli di nuovo lì, quella sera e poco più avanti delle luci che danzavano al ritmo lento, in perfetto contrasto con il sole che si immergeva nel mare per andare a riposare.


"Non è possibile"

"Certo che lo è, non lo vedi? E' tutto davanti ai tuoi occhi"

"Tu sei matto"

"Alieno. Preferisco che continui a chiamarmi alieno, lo sai quanto adoro quel sopranome"


E' vero, quel nomignolo glielo aveva affibbiato lei spontaneamente, quasi subito, perché quello di certo non era un essere umano. No, lui non aveva nulla in comune con nessun altro uomo sulla faccia della terra, non sembrava nemmeno vero, talmente era speciale e se era falso, meritava sicuramente l'oscar come miglior attore protagonista della sua vita.
Ne era certa, lui era una sorta di ufo atterrato nella sua esistenza, non solo per salvarla in un momento di estrema difficoltà, ma anche per stravolgerla per sempre, con ogni tipo di felicità che fosse mai stata inventata al mondo e anche qualcuna che si era inventato esclusivamente per lei.


"Amore, preferisci rimanere ancora lì in piedi a bocca aperta o vogliamo andare a mangiare? Io inizio ad avere fame."

"Mangiare? Ma......"

"Ancora? Dai vieni, che quelli non sono dei lumini mortuari, non hai idea di cosa mi sono dovuto inventare per trovare delle candele che resistessero ad un pò di brezza e vorrei rimanessero accese, almeno fin quando arriviamo lì"


Era vero, adesso che ci faceva caso quelle erano delle vere e proprie candele e sotto di loro si intravedevano  la sagoma di un paniere di vimini, una tovaglia appoggiata sulla sabbia e una bottiglia. Era tutto matto, aveva organizzato per lei un pic nic al lume di candela, nel posto dove avevano deciso di amarsi per sempre e senza un solo motivo, senza un perché. 

"Allora, premetto, essendo questa una cena all'aperto, non avevo la possibilità di offrirti un'ampia scelta, mi sono dovuto quindi lambiccare il cervello per stupirti, anche perché sarebbe stato banale farti mangiare le stesse cose che ti propongo sempre. Ecco quindi il colpo di genio. Amore mio, questa sera ti farò mangiare gli stessi piatti che ti proposero al ristorante la sera in cui ci siamo conosciuti. Non ricordo nemmeno se li hai graditi, sai?"


Ad onore del vero non lo ricordava nemmeno lei.
Non ricordava nulla di quella cena, quella uscita con le amiche che avveniva troppo presto perché si fermasse in un qualche modo dentro di lei, infatti solo qualche sera prima stava per vivere un'esperienza terribile e di certo non era dell'umore adatto per gustare il cibo di quel locale.

Per prima cosa si vide offrire un calice di Greco di Tufo ancora fresco, poi dal cesto iniziarono a fuori uscire dei piatti di ceramica e lui con cura e maestria vi pose dentro gli antipasti, che sicuramente erano stati preparati in una certa cucina di sua conoscenza, a quel punto posò con cura i piatti sulla tovaglia e la invitò a mangiare.

"Perché?"

"Cosa?"

"Perché tutto questo? Perché questa messa in scena? Non ne avevi bisogno, avremmo potuto cenare comodamente seduti in un locale"

Lo disse temendo la sua risposta. Di certo non poteva immaginare, ma dovevano esserne certa.

"Semplice, perché ti amo e stasera mi andava di renderti felice"

E il cuore, per un attimo, le si fermò in petto.

"Anche io ti amo, più di quanto tu non possa immaginare e mi fai felice ogni giorno di più, ma non ce n'era bisogno, non avevi bisogno di tutto ciò per ricordarmi che mi ami"

"Forse hai ragione, ma facciamo così, adesso metti da parte in qualche anfratto della tua anima, questo momento e così lo tieni di scorta e lo tirerai fuori quando incontreremo le prime difficoltà"

Non eccepì nulla, anche perché nella sua logica stringente, non aveva torto, anche se lei era sicura che loro avrebbero superato agevolmente ogni momento difficile, perchè conoscevano non solo la vita, ma anche il modo per renderla un pò più leggera.

E poi si sentì sollevata, non sospettava nulla. Per fortuna.

Uno dopo l'altro, dal cesto, vennero fuori tutte le portate di quella sera e riconobbe la mano dello chef. Di certo non aveva incontrato nessuna difficoltà a farseli preparare, ma come diavolo aveva fatto a servirli al punto giusto di cottura, dopo tutto quel viaggio, questo per lei sarebbe rimasto per sempre un mistero, a meno che non avesse una cucina da campo o qualcuno che avesse riscaldato le vivande, quello sarebbe rimasto un mistero impossibile da risolvere.
La macchina che era andata via......

"Hai fatto venire uno dei cuochi qui? Ma tu per davvero non sei umano"

E lo disse mentre un sorriso che conosceva, quello di chi l'ha fatta grossa ma non se ne vergogna affatto, si era stampato sul suo bel viso.

E mentre tutto ciò accadeva, era sempre più convinta del fatto che la cosa che più l'aveva colpita di lui, era il fatto che non solo fosse speciale come persona, ma che fosse dotato di lineamenti gentili o forse erano i suoi occhi sereni a dare al suo volto quell'aria che l'aveva tranquillizzata sin dal primo sguardo.

Certo, il fascino che emanava e a cui poche donne erano immuni, non era un mistero, nel tempo vissuto insieme aveva dovuto sentire, anzi no, sopportare, tanti commenti pepati su di lui, ma lei aveva per se qualcosa di più di un bell'uomo, lei aveva tutto per se l'alieno che albergava nel suo animo.


"Un pezzo di dolce per terminare?"

"Dai.......... Non dirmi che"

"Certo, torta mimosa per servirti"

Incredibile!!!!!!!!!!! La stessa fetta di torta di quella loro prima sera. Quella che Giulio aveva divorato con ingordigia, ed era vero, a due anni di distanza doveva ammetterlo, la crema pasticciera era semplicemente stupenda.

Se avesse dovuto descrivere il paradiso, non avrebbe avuto nessuna difficoltà a farlo, era lì, ora e lei lo stava vivendo.

E poi fecero l'amore, con le lucciole tutto intorno a rendere ancor più magica l'atmosfera e le sue mani che sapienti riuscivano a regalarle quei brividi che ogni volta la turbavano sin dentro l'anima.
Un momento assolutamente indimenticabile e si rese conto di aver pensato la stessa cosa già altre volte durante quelle ore e lui era riuscito a spingersi sempre oltre, non sapeva come potesse riuscirci, ma era felice che lo facesse.


Quella notte era stata assolutamente perfetta e ormai per finire, perché in lontananza si percepiva già il sole  che stava per sorgere.
Quella era stata una notte piena di sorprese, che l'avevano persuasa ancor di più che quello era il suo uomo per sempre e non voleva assolutamente rovinarla, ma aveva qualcosa che non poteva più tenere dentro di se e non trovava che nessun altro momento poteva essere quello giusto.

"Amore dimmi, le sorprese sono finite?"

"Oddio Anna, si. Perché non sei contenta? Non ti ho stupito abbastanza?"

"Amore sono felice, ma devo dirti assolutamente una cosa importante che potrebbe cambiare il corso della nostra vita e spero non ti rovini la nottata."

"Anna, non farmi preoccupare, ti prego, parla."

"Io non so come dirtelo, sono preoccupata per la tua reazione e comprenderò se tu non fossi contento, ma voglio che tu sappia adesso che io sono incinta"

E  mentre lei terminava la sua frase, con perfetta scelta di tempo, l'alba che era stato il sottofondo al loro primo bacio illuminò il suo viso e lei capì che mai più al mondo avrebbe potuto vedere con i propri occhi la felicità.






Chi segue il mio blog da tempo, avrà certamente riconosciuto i protagonisti del mio primo racconto lungo, Anna e Giacomo. 
Li avevo lasciati lì, su quella stessa spiaggia, che dopo una notte trascorsa in auto a toccare con mano le più disparate realtà della nostra società, si stavano baciando. In quel momento avevo semplicemente tratteggiato, alluso, ad un possibile lieto fine e la cosa in qualche modo non mi rendeva sereno.
Quello non è nato e non è mai stato un racconto d'amore e se lo fosse stato, probabilmente non avrebbe avuto l'happy end, così come poi è successo per L'ammiratore segreto. Però era lì, era scritto e mi andava l'idea di sacramentarlo, ed è per questo ho ripreso in mano quei due personaggi e li ho resi protagonisti di un'appendice, che spero vi sia piaciuta.



Il Guardiano










APP







Questo, a mio avviso, è l'applicazione migliore che ho mai visto fare per un iPhone :-)

Guardiano androidiano



BIAGIO ANTONACCI - Vivimi





Non ho bisogno più di niente
Adesso che
Mi illumini d´amore immenso fuori e dentro
Credimi se puoi
Credimi se vuoi
Credimi e vedrai non finirà mai
Ho desideri scritti in alto che volano
Ogni pensiero è indipendente dal mio corpo
Credimi se puoi
credimi perché
farei del male solo e ancora a me
Qui grandi spazi e poi noi
Cieli aperti che ormai
Non si chiudono più
C´è bisogno di vivere da qui
Vivimi senza paura
Che sia una vita o che sia un´ora
Non lasciare libero o disperso
Questo mio spazio adesso aperto ti prego
Vivimi senza vergogna
Anche se hai tutto il mondo contro
Lascia l´apparenza e prendi il senso
E Ascolta quello che ho qui dentro
Così diventi un grande quadro
che dentro me
Ricopre una parete bianca un po´ anche stanca
Credimi se puoi
Credimi perché
Farei del male solo e ancora a me
Qui tra le cose che ho
Ho qualcosa di più
Che non ho avuto mai
Hai bisogno di vivermi di più
Vivimi senza paura
Che sia una vita o che sia un´ora
Non lasciare libero o disperso
Questo mio spazio adesso aperto, ti prego
Vivimi senza vergogna
Anche se hai tutto il mondo contro
Lascia l´apparenza e prendi il senso
E ascolta quello che ho qui dentro
Hai aperto in me
La fantasia
Le attese i giorni di un´illimitata gioia
Hai preso me
Sei la regia
Mi inquadri e poi mi sposti in base alla tua idea
Vivimi senza paura
Anche se hai tutto il mondo contro
Lascia l´apparenza e prendi il senso
E ascolta quello che ho qui dentro






L'APPUNTAMENTO



Vi do appuntamento, per il pomeriggio di oggi, qui sul blog, vi assicuro che ne varrà la pena......




18 apr 2013

LA BUONANOTTE - 18 Aprile






E' il tuo giorno

è la tua notte

è la mia vita che si fa tua












SCENDI






Vi siete mai messi lì ad aspettare, aspettare e sperare che lei si decida? Aspettare semplicemente che lei finalmente capisca? Aspettare un suo sorriso che vi dica, sono viva ma non posso, non voglio, non ho la forza per vivere con te, mi manca il coraggio. Aspettare semplicemente un cenno, mentre intanto tutto il mondo vi gira intorno, tutto continua inesorabilmente a scorrere via veloce e fuggendo lontano, mentre voi siete ancora lì, immobili, ad aspettare.

E nel frattempo dentro di voi, comunque sia non muore mai quella flebile speranza che tutto possa cambiare, come un pesce in una palla di vetro, lui è lì e la percorre incessantemente, sperando che  magicamente si allarghi, che si ingrandisca e quel miracolo succeda e lui possa nuotare felice e libero,  ed è così che vi sentite, speranzosi che lei si decide a seguire il cuore e di scendere finalmente da quella cazzo di macchina, ma alla fine, ogni volta, non succede mai nulla, lei da quell'auto non scende, non è mai scesa, non scenderà mai e voi questo lo sapete bene.
Il finale è sempre lo stesso.

Però restate sempre lì, sotto la pioggia e gridate 



Cazzo scendi, scendi, scendi da quella cazzo di macchina e vieni da me. 

Scendi maledizione, lo capisci oppure no che io vivo solo per renderti felice? 

Scendi. 
Scendi

Scendiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii



Ma è tutto inutile, la portiera resta chiusa, lei non scende, lei non chiama, lei ha deciso che non è così e voi restate lì ad aspettare per sempre, mentre l'unica cosa che scende, sono le lacrime.










FOTOGRAFANDO - Scala

Questa scala è stata realizzata utilizzando per ogni gradino un pezzo di roccia, successivamente ogni alzata e ogni pedata sono state lavorate a mano con uno scalpellino, i bordi sono anche levigati. FANTASTICA




RICCARDO COCCIANTE - Ti amo ancor di più







Da questo nuovo mondo
dove sto vivendo
ti mando dei saluti bagnati di mare
ti mando dei tramonti infuocati di sole
e una foto nostra seduti sulla sabbia
io che guardo lontano verso l'orizzonte

Vedo immagini d'oltre oceano
che ritornano nella mia mente
e più passa il tempo
e più sento dentro
che ti amo ancora di più

Guidare senza meta
lungo viali alberati
poi camminare solo sulle spiagge immense
salir su un grattacielo a toccare il duemila
e vedere il deserto appena fuori città
tu che invece stai lì nel freddo di Milano

Vedo immagini d'oltre oceano
che ritornano nella mia mente
e più passa il tempo
e più sento dentro
che ti amo ancora di più

Partire per tornare
non è certo andar via
se tu mi dici torna io ritornerò
per infilare inverni sotto il tuo pullover
e riscaldarmi poi sfiorandoti la pelle
tu seduta che leggi un libro di Pavese

Vedo immagini d'oltre oceano
che ritornano nella mia mente
e più passa il tempo
e più sento dentro
che ti amo ancora di più

Io ti amo ancora di più





17 apr 2013

LA BUONANOTTE - 17 Aprile







Quattro anni fa scrivevo un brano, a quel sogno adesso ho dato un volto, il tuo



La sera di questi tempi inizia ad essere sempre più dolce e il balcone che è ancora socchiuso sta lasciando entrare un refolo di vento tiepido.

Questo spiffero mi sfiora il corpo seminudo e sento la mia pelle, ancora umida dopo una tonificante doccia bollente, che si increspa. Nella penombra della camera, sdraiato sul divano, le mie labbra sono ancora intrise del piacevole aroma che il vino ha saputo donare alla cena e ardono al tuo pensiero, il desiderio di te inizia a pervadermi. La musica che ho scelto stasera non è sporcata da nessuna parola, solo una stupenda melodia che invade la stanza in cui mi trovo, questa è una di quelle sinfonie magiche capaci di creare l'atmosfera per un dolce incontro e nella mia mente la voglia di essere con te è ormai senza freni.

Sarà il desiderio o forse solo il vino, ma sento che riesco a liberarmi del peso che ha il mio corpo e sulle dolci note di questo piano, con grandi ali volo da te, ti vedo e plano al tuo fianco. Subito accarezzo il tuo delicato collo e in un attimo mi ritrovo a sfiorare con la punta delle dita il profilo del tuo volto, sussurarandoti che ti voglio così quanto tu desideri me. E' la scintilla che scatena una fiamma intensa, un fuoco che non brucia, ma che sta ardendo dentro e fuori di noi.

Nel buio la tua pelle candida, impregnata da un soave profumo di rosa, rapisce i miei sensi, ti stringo e baciandoti sulle tue labbra non so più se è la musica che sento o è il mio cuore che ha preso a battere all'impazzata. Delicatamente lascio scivolare le mani lungo la curva dei tuoi fianchi, scrutando ogni angolo del tuo corpo eburneo. Avvicino la tua pelle alla mia e sento i brividi di intenso piacere che attraversano la tua schiena. Un rosso rubino tinge di passione le pareti che ci circondano, donando a questo nostro incontro un'intensità tale che non trova riscontro nelle parole inventate dagli uomini.

Affondi le tue labbra sulle mie, mentre le tue dita scrutano ogni millimetro della mia pelle, vuoi che io ci sia così quanto io voglio te. Sognavi questo istante e la voracità dei tuoi baci sul mio petto scatenano fremiti irrefrenabili. E' solo amore, nulla di fisico o che abbia a che vedere con il piacere fino a se stesso, è inestimabile purezza, voglia di te e te soltanto. I nostri cuori hanno un solo battito, i corpi congiunti sul tuo letto non creano attrito, non hanno angoli, si cercano e hanno bisogno l'uno dell'altra per elevarsi in qualcosa di etereo e eterno al tempo stesso. Ogni nostro movimento ricostruisce il percorso d'amore che ci ha portati fin qui, c'è in ogni singolo sussulto tutto la voglia che abbiamo di essere qui in questo momento, stretti in un solo essere perfetto e bellissimo.

Adesso sento che hai il possesso di ogni mio pensiero, scopro che accondiscendi ogni mio desiderio senza che io lo pronunci e so per certo che anche per te è così. Non ho più nessuna voglia se non di te, per sempre tu e solo tu. Ho l'assoluta certezza che non può esistere nulla di più intenso e profondo di questo eterno attimo e tutto ciò mi prostra, ma al tempo stesso so che sei mia e che lo sarai per sempre, finchè lo vorrai, un incontro indissolubile di anime.

La persiana sbatte improvvisa e mi rendo conto che era solo un sogno, un attimo di lucida follia, forse colpa del vino o dell'esigenza che ho che tu sia mia. Credo sia giunta l'ora di andare a dormire, cercando conforto e riparo nel mio letto, dalla tentazione continua che ho di chiamarti o anche solo scriverti che sei stata mia.

Chiudo le imposte e mi accorgo che il tuo profumo è nell'aria, una delicata essenza che so essere solo tua, eppure non sto più sognando, la sento, sei con me. Un dolore mi brucia il petto e prima di stendermi mi specchio, scopro così i segni che le tue labbra hanno lasciato su di me, perfette riproduzioni del tuo desiderio, impresse indelebilmente all'altezza del mio cuore. Adesso capisco, è stato un sogno non solo mio, anche tu mi hai desiderato con la stessa intensità e quello che abbiamo vissuto all'unisono è diventata una magica realtà.

Posso di nuovo chiudere gli occhi con estrema serenità, so che in quel mondo perfetto che è il pianeta amore, tu mi stai aspettando, mia dolce principessa.





IL "NUOVO" BLOG








Devo essere onesto, questa nuova forma del blog, più intima, meno frequentata, probabilmente anche più mia, mi piace tantissimo. 

Da quando le ho dato vita, non ho più l'incubo di dover scrivere un certo numero di righi per essere certo di aver esplicitato un concetto fino all'osso, di dovere, dovere dovere. Si, dovere qualcosa a chi viene fin qui a leggermi, oggi scrivo quanto e quando mi piace, ciò che voglio, come voglio e per lo spazio che mi sento di riempire, oggi scrivo molto di più per me.
Forse risulto più rude di prima nella forma, probabilmente sono meno guardiano di quanto lo sono stato in tutti questi anni, ma sapete, ormai ho capito che alla fine della fiera, cercare di essere sempre e comunque attento a tutti non serve a un bel niente, tanto questo blog, i miei pensieri, i miei sentimenti sono sempre stati trattati come degli stracci, buoni da usare fin quando fa comodo e poi via nel gesto dell'immondizia, avanti un altro.

Ed allora sapete che vi dico? Ben venuta questa nuova forma di esposizione del mio pensiero, di ciò che provo, perché il fatto è che mi sono rotto di piacere, di sentirmi dire che sono bravo e poi di ritrovarmi ad ascoltare l'eco di quelle stesse parole, pronunciate da persone che sanno dove venire a prendere un attimo di serenità per la loro vita e che lasciano però i segni di un infinito dolore qui sulla mia anima. 

E forse questa è anche una forma di autodifesa, perché ho letteralmente esaurito lo spazio per sopportare  dei nuovi graffi e se non riesco a guarire da quelli freschi, che so di mio che non si rimargineranno mai, non voglio assolutamente di nuovi dolori.







FOTOGRAFANDO - Arroccata

Sul cucuzzolo di questa sporgenza, una chiesetta raggiungibile solo a piedi.





PATTY PRAVO - Com'è bello far l'amore con te







Come è bello far l’amore… con te
per un attimo, in quell’attimo… morirei
e capire dopo questa vita, cosa ci sarà
spero solamente ancora… amore.
Non esiste niente più…di te
che io possa domandare a una preghiera
non esisterà la sera
se tu non ritornerai
e le stelle splenderanno altrove.
E stringimi come ci si stringe in un addio
in una notte d’inverno
dopo un sogno che fa paura.

E stringimi come solamente tu puoi fare…dolmente.
Come è bello far l’amore… con te
dove l’infinito muore, per un’ora
dove un lampo accende la memoria,
e tu sei ancora in me
dove nessun’altro può arrivare.
E strigimi come ci si stringe in un addio
in una notte d’inverno
dopo un sogno che fa paura.
E strigimi come solamente tu puoi fare…
Dopo un sogno che fa paura.
E stringimi come solamente tu puoi fare…dolcemente.




16 apr 2013

LA BUONANOTTE - 16 Aprile







Lo sfavillio del suo sguardo splendente
E quel seno, terrestre paradiso.

Mai più felice sarà la vista mia,
Ché ha perso il visibile ogni sapore:
Perduto è il piacere della poesia,
L'ammirazione per il classico nitore.

Sapesse lei come batte il mio cuore,
Con un sorriso ne lenirebbe la pena,
E sollevato ne sentirei la dolcezza,
La gioia, mescolata col dolore.

Come un toscano perduto in Lapponia,
Tra le nevi, pensa al suo dolce Arno,
Così sarà lei per me in eterno
L'aura della mia memoria.




John Keats







JOHN KEATS - Voglio una coppa piena fino all'orlo





Che terribile bellezza!
Da quest'istante strappo dalla mia mente
qualsiasi altra donna
Terenzio, Eunuco,

Voglio una coppa piena sino all'orlo
E dentro annegarci l'anima:
Riempitela d'una droga capace
Di bandire la Donna dalla mente.

E non voglio dell'acqua poetica, che scaldi
I sensi al desiderio lussurioso,
Ma una sorsata profonda
Tracannata dalle onde del Lete,

Per liberare con un incanto il mio
Petto disperato dall'immagine
Più bella che gli occhi miei festanti
Videro, intossicandone la mente.

È inutile  mi perseguita struggente





FOTOGRAFANDO - Gelato al cioccolato

A volte è più bello da vedere l'effetto che fa che gustarlo



BIAGIO ANTONACCI - Dimenticarti è poco






Un TI AMO salvato

andrebbe sempre cancellato



15 apr 2013

LA BUONANOTTE - 15 Aprile






Quest'anima senza cor
aspetta te











I RICORDI







Ieri, nel bel mezzo di un dialogo surreale, ad un certo punto mi è venuta fuori una di quelle considerazioni delle quali io per primo dovrei fare tesoro



L'amore è il presente, quello che viviamo oggi, adesso. 
Il passato è per i ricordi e seppure ti aggrappi ad essi, con ardore e speranza, non devi mai dimenticare che sono soltanto figli del dolore che ancora brucia dentro di te.



Purtroppo è così, ricordare, vivere ancora una donna che non è con te, che non ha nessun contatto con la tua quotidianità, che non è più la tua, genera del dolore solo a chi vive nel passato e si ciba di esso, nella speranza assurda che si faccia presente. La verità però è probabilmente un'altra, mentre tu stai soffrendo come un dannato, lei vive la sua vita altrove, facendo qualcosa che quasi certamente non contempla assolutamente nulla di te, che ormai vali solo lo spazio di un caffè, di tanto in tanto e tutto ciò fa scattare automaticamente una nuova considerazione e cioè che sostanzialmente, quando si creano queste condizioni, non sussiste nemmeno più la base per definire quel dolore come amore. 

Perché l'amore non viaggia in solitudine, l'amore è sempre figlio di due persone che si desiderano, si cercano, si vogliono, che non riescono a rimanere l'una separata dall'altra nemmeno con il pensiero e quindi, se uno degli elementi di quella, che è ormai una pseudo coppia, vi riesce tranquillamente, l'altro si deve rassegnare, lui è il passato, lui è  ricordo, lui non è più amore, se lo è mai stato.