31 mar 2011

CITAZIONI - Leonardo Da Vinci

Una volta aver provato l'ebrezza del volo, quando sarai di nuovo coi piedi per terra, continuerai a guardare il cielo.


Questo per isperienza è provato, che chi non si fida mai sarà ingannato.


Se l'amore non esiste, cosa ci resta.


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I BELIEVE I CAN FLY





Pensavo che io non avrei potuto
andare avanti e che la vita non
era niente, solo un terribile sogno
ma ora so che il significato del vero amore
mi sto piegando in perenni braccia

se posso vederlo, allora lo farò
se ci credo soltanto, non c'è più niente da fare
credo di poter volare
credo di poter toccare il cielo
io ci penso ogni notte e ogni giorno
distendo le mie ali e volo via
credo che posso volare in alto
mi vedo correre attraverso quella porta aperta
credo di poter volare

Guarda ero sul punti di spezzarmi
a volte il silenzio può sembrare così rumoroso
ci sono miracoli nella vita che devo ottenere
ma prima so che deve iniziare da dentro di me.



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RIFLETTO




Ho preso posto, anzi ho creato un posto, un piccolo spazio dove sedermi scomodamente al sole. 
So da sempre che la comodità è quanto più lontano esista al mondo quando penso al mio lavoro, però ormai mi sento a mio agio ovunque e quindi questo sarà il mio trono per i prossimi mesi. Da qui posso controllare tutto e tutti, ho la possibilità di scrivere senza avere ne dare fastidio, ma soprattuto sono immerso nel sole.

Lavorare all'aperto ha i suoi pregi e ovviamente i suoi difetti, che poi ruotano in gran parte intorno all'unica variabile del caso, la mutevolezza del tempo. Se le lavorazioni non si programmano per tempo e per bene, si corre il rischio di perdere le stagioni invernali per intere, di renderle improduttive. 
La primavera no, la primavera sai già che non si possono accampare scuse, da adesso e fino ad Ottobre le giornate di bel tempo si susseguiranno e tutto scorrerà, speriamo. 
Quindi qui o un posto simile a questo, è da qui che vedranno la luce i miei prossimi post.

Da qui la mia vista spazia per chilometri senza grossi ostacoli, posso godere di un quasi assoluto silenzio, ma soprattutto sarò sempre nel sole e riempire le mie giornate di luce. Il fatto è che per me quando il tempo è grigio, scuro, buio, tutto diventa più cupo a partire dall'umore e anche se non credo di essere metereopatico, dal momento in cui il sole decide di impadronirsi delle mie giornate, mi sento più leggero.

Una volta feci una riflessione, anche banale se vogliamo, ma in qualche modo interessante. Dal momento in cui il sole crea con il mio corpo un'ombra, di colpo mi sento più leggero. E' quasi come se in essa riuscissi a proiettare la parte cupa di me, il lato triste del mio animo.

Ora io non so se davvero l'umore delle persone è in grado di cambiare con il mutare delle stagioni, non so se in qualche modo la natura che rifiorisce è in grado di influenzare le mie azioni, certo è che quando vivo nel sole, quando creo un ombra naturale, tutto è meno stressante, ossessivo.
Personalmente mi sento meglio.

Boh, chi lo sa da cosa dipende, di certo c'è che qui d'ora in poi rifletterò parecchio e non solo la mia ombra


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RON - Non abbiam bisogno di parole






Adesso vieni qui e chiudi dolcemente gli occhi tuoi
vedrai che la tristezza passera' il resto poi chissa'....
verra' domani.
Voglio restar con te, baciare le tue mani e dirti che
in questo tempo dove tutto passa, dove tutto cambia,
noi siamo ancora qua...
e non abbiam bisogno di parole
per spiegare quello che e' nascosto in fondo al nostro cuore
ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te.
vieni piu' vicino e sciogli i tuoi capelli amore mio
il sole ti accarezza t'accarezzo anch'io
e tu sei una rosa rossa.
Vieni piu' vicino e accendi questo fuoco amore mio
e bruceranno tutte le paure
addesso lasciati andare.
E non abbiam bisogno di parole
per spiegare quello che e' nascosto in fondo al nostro cuore
ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te.
Perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te




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30 mar 2011

CITAZIONI - L'arte

L'opera d'arte è sempre una confessione.
 
Umberto Saba



Il fatto che nessuno ti capisca, non vuol dire per forza che tu sia un artista.
 
Anonimo


Il cattivo critico critica il poeta, non la poesia.
 

Ezra Pound




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NIKITA





Hey Nikita fa freddo
nel tuo piccolo angolo del mondo?
Potresti girare tutto il globo
e non trovare mai
una creatura più calda da conoscere.

Oh ti ho vista vicino al muro,
dieci dei tuoi soldati di latta in fila,
con gli occhi che sembravano ghiaccio sul fuoco,
il cuore umano un prigioniero nella neve.

Oh Nikita non saprai mai
nulla della mia patria.
Io non saprò mai quanto è bello stringerti.
Nikita, ho tanto bisogno di te.
Oh Nikita è dall’altra parte
di un confine tracciato col passare del tempo
Contando dieci soldati di latta in fila,
oh no, Nikita non saprai mai.

Mi sogni mai?
Vedi mai le lettere che scrivo?
Quando di notte guardi in su attraverso il filo spinato,
conti mai le stelle, Nikita?
E se verrà il momento in cui
le armi e le pistole non ti tratterrano più lì
e se sarai libera di fare una scelta,
guarda verso ovest
e troverai un amico.






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I FILM CHE AMO - Totò Peppino e la Malafemmena




Ci sono coppie che non devono diventare tali, ma che debbono solo trovarsi e unirsi. Questo discorso vale in tutti gli ambiti umani e ancor di più nella vita artistica.
Totò e Peppino non hanno fatto eccezione e quando hanno recitato assieme, hanno sempre saputo creare qualcosa che non era una semplice affinità, ma una vera e propria magia.

Totò è stato immenso e chiunque si trovasse a recitare al suo fianco, sapeva che il copione era semplicemente un canovaccio dal quale lui traeva spunto per tirare fuori una miriade di battute fulminanti, il compito della spalla era semplicemente quello di porgere lo spunto. Se ci fate caso, spesso chi divide la scena con Totò è sempre nella difficoltà di esprimere un'espressione decente.
Con Peppino no, Peppino De Filippo è stato un comprirario. Era un grande attore prima e lo è stato dopo il matrimonio artistico con Totò. 
Il loro era un bellissimo canto a due voci, intenso e divertente perchè creato con diverse tonalità di comicità. Erano complici nella creazione di un qualcosa che portasse alla risata, la paga per chi fa quel tipo di lavoro.

Ogni qualsivoglia scena dei due attori napoletani può essere vista tranquillamente tre volte. Nella prima ci si può concentrare sulla fisicità di Totò, nella seconda sull'espressività di De Filippo, nella terza sposi insieme i due sapori ed è sempre come se rivedessi la scena per la prima volta. 
Mescolando insieme i due, si ottiene un arcobaleno bellissimo di divertimento.

Questo film poi è qualcosa di irripetibile e non lo amo, lo adoro. C'è la scena della lettera, che vi invito davvero a vedere per le tre volte di cui sopra, il Totò in piedi che detta o il Peppino che si asciuga la fronte per lo sforzo di scrivere, sono qualcosa di ineguagliabile. 
Poi c'è la canzone Malafemmena, che trovo la più struggente dichiarazione per un amore perduto. 
Poi c'è il caldo freddo o la nebbia che a Milano c'è, ma non si vede. 
Poi c'è il Ghisa, che parla l'italiano e poi c'è la scena del maitre che si porta bene i centimetri.

Ecco quella ve la ripropongo di seguito e ricordatevelo, il maitre il servizio ve lo fa, ha detto che ve lo fa e ve lo fa, quello è carogna :-)))

Poi ditemi  come faccio a cambiare canale quando incrocio questo film? Non posso, infatti non ci riesco MAI





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RON - Sono uguale a te




Io credo che non esistono distanze tra la terra e il cielo
ma io vorrei che non ci fossero distanze tra Napoli e Milano
io son sicuro che le distanze non si inventano
se c'e' la gente che ha gli occhi aperti e un cuore libero
io voglio dirti che sono uguale a te, sono uguale a te
no, non c'e' nessuna differenza siam tutti sotto lo stesso cielo
voi, con la vostra arroganza fate finta che non sia vero
ma son sicuro che l'amore arriva come un fulmine
ti prende all'improvviso e si scatena tra le nuvole
poi scoppia dentro te e allora vedi che sono uguale a te
sono uguale a te, a questa notte senza pace
sono uguale a te, perche' son qui con il cuore che mi batte forte
e ti penso cosi' intensamente che ti vedo li' seduta davanti al mare
e canti una canzone sulle onde e' un suono cosi' amaro e dolce
conosco le parole sono uguale a te, sono uguale a te
sara' lo spostamento, lo spostamento dei popoli a farci cambiare
saremo neri, bianchi, rossi e gialli e ci dovremo abituare
ma son sicuro che il colore sara' unico se la gente che
ha gli occhi aperti e un cuore libero
io voglio diriti che sono uguale a te
sono uguale a te, a questa notte senza pace
sono uguale a te perche', perche' mi piace
e il mio cuore batte, batte forte
e ti penso cosi' intensamente che ti vedo li' seduta davanti al mare
e canti una canzone sulle onde e' un suono cosi' amaro e dolce
conosco le parole sono uguale a te, sono uguale a te



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29 mar 2011

CITAZIONI - Homer Simpson

Tentare è il primo passo verso il fallimento. 


Abbassare il limite di velocità? Che stupidaggine! Certo, salverebbe delle vite, ma un sacco di gente arriverebbe in ritardo!


Aiutare i poveri non è un lavoro, è una perdita di tempo! Che cosa ottieni aiutando i poveri? Niente! Che soddisfazioni ottieni aiutandoli? Nessuna! Ma, d'altronde, chi vuole aiutare i poveri? Nessuno! 
Io sono convinto che i ragazzi siano il futuro... a meno che non li fermiamo subito!




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L'ORA BLU - Simone Barbato





L'idea dell'ora blu o del momento di puro svago, chiamamolo così, mi piaceva ancora prima che diventasse un post e quando ha preso corpo venerdi scorso, non solo è stata una liberazione, ma ha dato la stura a una serie di ricerche per trovare qualcosa che fosse all'altezza della situazione. 
Ecco perchè ho scelto Simone Barbato che alto non è. Scherzi a parte lo trovo esilarante e quindi è perfetto per trascorre qualche minuto spensieratamente.

Quest'idea si alternerà alla musica straniera nello spazio pomeridiano, con una casualità non definita a tavolino. Quando vorrò pubblicare qualche canzone lo farò, quandoavrò voglia di farvi vedere uno sketch televisivo, lo inserirò. 

Spero l'idea vi piaccia.



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DI NOTTE




La macchina ha percorso i chilometri che mi separavano da qui dolcemente. Avevo tutta l'intezione e l'intimo desiderio di godermi la strada, di percorrerla senza l'ansia di dover arrivare, solo con la voglia di farlo.

Il posto per parcheggiare l'auto è sempre lo stesso da anni, tra le giostrine e lo scheletro dello stabilimento balneare. Tra poco meno di un mese cominceranno a montare la cabine, che per ora sono stivate nella sala e da quel momento in poi questo luogo riprenderà vita poco alla volta, prima solo di giorno e poi sino a sera tarda. 
Addio pace, addio silenzio. 

Già il silenzio, nel richiudere la portiera devo aver dato fastidio a quel grosso cane che dormiva serenamente. Ha dischiuso gli occhi, alzato leggermente la testa per vedere di chi si tratta, si è riaddormentato subito senza dare né peso, né importanza alla mia presenza. 
Senza saperlo, si è solo aggiunto ad una sconfinata schiera di persone che la pensano come lui. Peggio per loro.

E' davvero una serata bellissima, il primo vero sabato di primavera si sta concludendo in una maniera splendida.
La temperatura è mite. La luna non è piena, ma si vede bene nel cielo. Il mare è stranamente pulito per questo periodo dell'anno. 
Sento sotto la piante dei piedi la sabbia umida, forse addirittura bagnata e mi accorgo di quanto mi mancava passeggiare a piedi nudi vicino al mare. Per fortuna sta tornando stabilmente il bel tempo, questo è un regalo che mi devo fare più spesso quest'anno.

Una, due, tre, infinite volte il mare si riversa sulla riva. 
Sciack, sciack, sciack, questo è l'unico suono che riesco a sentire, gli altri li ho "mentalmente esclusi", per me non esiste null'altro al mondo. Siamo solo io e il mare e  voglio godermi fino in fondo l'essenza vera della mia natura. Fermo, immobile, mi lascio penetrare da questa brezza marina, sento la salsedine che si appoggia sul viso, che mi spacca le labbra, adesso sono davvero in pace con me stesso e con il mondo, nulla mi può turbare.

Anni fa, ormai tre per la precisione, mi dissero che per superare un dolore, per mettere una riga su una delusione e passare oltre, un buon metodo è quello di scavare un fosso in riva al mare e seppellirvi una pietra, quasi come se fosse un simulacro della propria sofferenza. Metterla sottoterra per nasconderla al mondo e a se stessi.
Sono qui e ripenso a quelle parole, a quante parole si dicono nella vita e a quante poi per davvero si danno seguito. A questo punto mi sa che dovrei scavare una buca da qualche parte, ma potrei correre il rischio di trovare un sasso con il nome sopra, meglio lasciare il mondo così com'è. 
Sono in una fase della vita in cui non ho nessuna voglia di discutere con nessuno, tranne che con me stesso, che non vuol dire acquiescenza, ma solo la voglia di stabilizzare una serenità a lungo inseguita, fatta di piccole cose, anche di qualche rinuncia, ma di certo semplice.

Però che bello il mare di notte, mi ricarica, mi rigenera e soprattutto mi fa sentire vivo.

Ben tornata primavera.



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RON - Ferite e lacrime




Io non credo che
ci sia un motivo
per stare ancora insieme a te
tu, non trasmetti piu'
nessun segnale, nave vagabonda
io vorrei esser come una onda
coprirti interamente
nelle notti di tempesta e invece noi
cosi' distanti noi
ci guardiamo col nostro cuore in mano
io, io ricordo che
amavo una ragazza
con gli occhi ed una
stella sulla fronte tu
mi hai preso l'anima
io non volevo, ma poi ci sei riuscita
con un colpo d'ali tu
un giorno sei sparita
ho perso l'equilibrio e allora giu'
la terra e' ancor piu' giu'
e da quel giorno
tu resterai nella mia mente
tu, tu che sei ferite e lacrime
tu, resterai con me per sempre
come il giorno che,
t'incontrai li
ti amai,
ti amai

(strumentale)

la notte, amore e poi silenzio
e certo noi, non parlavamo tanto
noi
telefonate vuote
ma mentre il tempo
correva piu' del vento

(strumentale)

tu
resterai nella mia mente
tu, tu che sei ferite e lacrime
tu,
resterai con me per sempre
come il giorno che
io t'incontrai li ti amai
vivrai con me per sempre
tu, tu che sei ferite e lacrime
tu
resterai con me per sempre
come il giorno che
io t'incontrai li ti amai
resterai nella mia mente
tu che sei ferite e lacrime
resterai con me per sempre
tu
resterai nella mia mente
tu che sei ferite e lacrime
resterai con me per sempre
ma tu
resterai nella mia mente
tu che sei ferite e lacrime
resterai con me per sempre
tu
resterai nella mia mente
tu che sei ferite e lacrime. 





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28 mar 2011

CITAZIONI - I bambini

Conviene a chi nasce molta oculatezza nella scelta del luogo, dell'anno, dei genitori.
 
Gesualdo Bufalino



Nella nostra infanzia c'è sempre un momento in cui una porta si apre e lascia entrare l'avvenire.

Graham Greene



Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l'adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé.
 
Pablo Neruda




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BENARRIVATO




La storia di questo bambino è comune a quella di tanti altri che sono arrivati in Italia negli ultimi anni, nascendo nel tratto di mare che separa l'Africa dalla nostra Lampedusa, quando però io questa mattina l'ho sentita al TG mi sono intenerito (capirai, neanche fosse poi una cosa di per se difficile). 
Ho quindi deciso già stamane di inserire la sua foto nella colonna di destra e di lasciarvela per un bel pò, dando a lui il benarrivato tra gli uomini e in Italia. 

Però poi mi sono incuriosito alla sua storia e quando l'ho letta ho avuto un paio di colpi al cuore (sto invecchiando precocemente?).
I genitori del bimbo provengono dall'Etiopia e dall'Eritrea, ex colonie italiane, nazioni tra le povere del mondo. Loro in quel contesto non solo si sono conosciuti, ma mi piace sognare che si siano innamorati e hanno deciso di dare al mondo un bambino (mi piace sognare, lo sottolineo). 
Quindi è giusto che il bimbo che è nato nei pressi della nostra nazione sia ITALIANO, oltretutto a Lampedusa non vengono al mondo bambini da un sacco di tempo ed è il gesto delle isolane, che lo hanno adottato, dando uno schiaffo morale a chi vede in loro un baluardo del razzismo nostrano è di una bellezza eccezionale. 
A Lampedusa non sono contro gli immigrati, ma alle condizioni di vita che devono condividere con gli stessi, non è razzismo, ma cercare di creare condizioni di vita umane per tutti.

Però il colpo di grazia al mio cuore, indefessamente romantico (aveva ragione I'am) l'ha dato il nome Yaebsaera, dono di Dio, mi ricorda tanto, ma proprio tanto qualcosa di familiare.
Come non posso fare a meno di amare a prescindere questo bambino?

Per chi non ci fosse arrivato Mat = Dono    Teo = Dio  Matteo = Yaebsaera


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CORTOMETRAGGIO - Shrek bonus track





Ho voluto di proposito iniziare la settimana con un cortometraggio leggero e l'ho fatto utilizzando la bonus track del film Shrek, il capostipite della serie.

E' tutto in inglese e questo per chi come me non mastica la lingua è un problema, ma siccome si basa fondamentalmente su delle canzoni conosciutissime, l'ho inserito lo stesso. Spero lo abbiate vissuto come un dance party e che vi siate lasciati trascinare dalle melodie.

E' talmente ben riuscita l'idea, che nel secondo film della serie è stata utilizzata come base per la parte iniziale della sigla finale.
La canzone che cantano in quell'occasione è una sola ed è Living la Vida Loca. Duettano Antonio Banderas (il gatto con gli stivali) ed Eddy Murphy (ciuchino), di seguito vi lascio un estratto.






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