28 nov 2009

IMMOBILE



Immobile,
immerso nel buio,
solo una lama di luce filtra dalle persiane chiuse
illuminando un granello di polvere che danza leggero nell'aria
ed io sono qui, seduto immobile sul freddo pavimento.


Immobile,
questa maledetta lancetta dei secondi che non la smette più
con il suo ticchettio si è impossessata della stanza,
tac, taac, taaac, taaaaaaac
ma cosa ti ho fatto di male che mi devi squassare i timpani con il tuo tac?


Immobile,
non sento nemmeno più il torpore alle gambe,
seduto qui da ore senza muovere un muscolo
sono rimasto solo, con i miei pensieri che si muovono intorno a me.


Immobile
senza allegria,
lacerato, confuso, stanco,
il respiro mi incatena alla realtà
mentre la testa è ormai lontana, smarrita chissà dove.


la verità è che ho perso la voglia di cercarti
e con essa il desiderio di qualsiasi cosa che possa ricordarmi che sono vivo,
per questo non mi resta niente di meglio da fare
che restare qui,
immobile.




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24 nov 2009

A TE

Nei fatti, quando questa canzone ha invaso la nostra vita, ci siamo persi nella dolcezza che la musica riusciva ad esprimere, badando probabilmente poco alle parole. Oggi che ci siamo "disintossicati", oggi che centinaia di altre canzoni si sono susseguite in quest'ultimo anno, scalfendo le emozioni che Jovanotti aveva saputo creare, oggi ti ripropongo un ascolto calmo di questa perla, da gustare a mio avviso sino al piano finale, che riesce a chiuderla con la stessa dolcezza con cui la apre.






A TE


Essenzialmente sei

Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un immenso piacere,
a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei...
e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei...sostanza dei sogni...


23 nov 2009

23 NOV 1980 / 06 APR 2009


Oggi è una di quelle date importanti per chi era qui nel novembre del 1980 ed ha un'età per ricordare. Io quel terremoto, quello dell'Irpinia, l'ho vissuto e mai potrò dimenticare quei momenti terribili. La città in cui vivevo, Salerno, fu solamente danneggiata, ma negli anni successivi ho avuto compagni di scuola rimasti orfani in quell'evento e ancora dopo, quello che all'epoca era un ragazzino di seconda elementare, ha lavorato molto nella ricostruzione, che se ci pensi è una cosa assurda, dopo oltre 10 anni le case distrutte erano ancora da ricostruire, la gente continuava a vivere nei container.
Ecco, io mi auguro che la stessa esperienza non la debba vivere un ragazzino di 11 anni dell'Aquila, quei bimbi che ancora oggi dormono nelle tende e che vanno drammaticamente incontro a un inverno fatto di freddo e di sofferenze.
Anche in questo caso ho l'impressione che ci siamo dimenticati della sofferenza altrui, visto che ormia viviamo le giornate lasciandocele scandire da programmi televisi filogovernativi, abbiamo semplicemente rimosso quella tragedia ad appena 7 mesi di distanza.
Credo che a questo punto dovremmo semplicemente smettere di pensare con la testa degli altri e rimmettere in moto il cuore, solo così, forse, lasceremo un mondo migliore a quei fanciulli, che resterranno per sempre marchiati da un'esperienza che non auguro nessuno.

P. S. Il rumore sordo che fa da sottfondo a questo post è quello di un terremoto. Evito di mettere il link, credo sarebbe irrispettoso verso le vittime di quel disastro.

20 nov 2009

MONDO inFAME

Nei primi giorni di questa settimana, a Roma si è tenuto un incontro internazionale, nel quale si sono ritrovati molti capi di stato e di governo.
Vi ha partecipato il nostro premier, per non essere nelle condizioni di dover presenziare a Milano a un'udienza di uno dei suoi processi. Vi ha preso parte il presidente del Brasile Lula, che però in Italia ha discusso sopratutto dell'estradizione di un terrorista. Era a Roma anche il colonnello Gheddafi, che una volta messe le tende, ha passato il tempo sopratutto intrattenendosi con delle hostess, cercando di convertirle alla propria religione. Il tema del congresso era così importante che è stato aperto dal Papa, l'unico che ha preso sul serio l'impegno, facendovi un bellissimo discorso, parole che non sono servite a nulla, una platea di esimi rappresentanti del mondo politico internazionale intenti a fare altro.
Cosa resta quindi di questo congresso? le chiacchiere, le tante inutili chiacchiere, i pranzi e le cene bilaterali, i buffet, d'altronde se non si mangia a un congresso che parla della fame nel mondo dove?
Si la fame nel mondo, quella che ogni giorno uccide 70.000 (lo scrivo meglio sennò non capisci) SETTANTAMILA bambini OGNI GIORNO, quella che rende la vita complicata solo a 2 miliardi di esseri umani sulla faccia della terra, tanto se ci pensi non sono mica tanti? solo il 30% ,
1 su 3 circa.
La fame, quella cosa che ci mette nelle condizioni di non disporre della quantità sufficiente di generi alimentiari per soddisfare i nostri bisogni nutrizionali.
La fame, che compromette lo sviluppo dei bambini, oltre a provocarne disturbi di varia natura, quali la carenza di proteine e vitamine che sono spesso causa di un netto indebolimento del sistema immunitario. In questo caso, la morte subentra non solo per mancanza di elementi nutritivi, ma anche per l'incapacità dell'organismo malnutrito di contrastare le infezioni.
La fame che non guarda in faccia nessuno, in Africa come negli Stati Uniti, in India e in Italia.
La fame che è così lontana da noi, ma che a guardare bene è dietro l'angolo e non parlo di quella indotta dalle diete, ma di quella che provano le persone che non sono in grado di mettere in tavola il cibo per se e i propri cari.
E io e te navigante, cosa stiamo facendo contro la fame? Io ci sto profondendo l'impegno a mantenere sempre alta l'attenzione sul problema qui e nella mia vita reale, oltre a fare versamenti in vario modo alle organizzazioni che se ne interessano e cercando comunque di impegnarmi sempre più in questo ambito. Ci si deve dare uno scopo nella vita? questo è ufficialmente il mio e per questo sto continuando a martellarti su questo punto, sui bimbi e sulla fame.
Cerchiamo quindi di non dimenticarci di quanto sia grave il problema e evitiamo per quanto possibile lo spreco del cibo, fosse anche solo per rispetto verso chi non ne ha e in fondo anche un piccolo versamento a favore dell'UNICEF o della FAO non sconvolgeranno l'economia familiare di nessuno.
PRENDI IN SERIA CONSIDERAZIONE LA COSA PER IL PROSSIMO NATALE

P. S.
Ho pubblicato oggi questo post perchè è la giornata universale dell'infanzia, credo sia obbligo di ognuno di noi occuparsi del bene di chi ci seguirà su questa terra e quindi colgo l'occasione per ricordarti dell'iniziativa di telefono azzurro, questo sabato e questa domenica nelle piazze di tutta Italia. CLICCA QUI

P. P. S.
Il titolo del post riproduce paro paro quello del Manifesto di martedi 17 Novembre. Devo per onestà intellettuale citare la fonte, fosse anche solo per la genialità del gioco di parole.

MUSICA DI SOTTOFONDO:


MELODIA DEGLI ANGELI

19 nov 2009

TUNNEL OF LOVE



Sono rimasto molto impressionato in questi giorni da un qualcosa che avrebbe dovuto scuotere le nostre coscienze e che invece come spesso accade, è passata stata una notizia messa in secondo piano. Io ne sto scrivendo e probabilmente anche le mie parole si perderanno nel vento, ma non mi sento di lasciare nulla di intentato.

Nell'attesa che la montagna partorisca il topolino ti lascio queste due poesie, spero le troverai gradevoli, così come mi auguro ti piaccia la versione particolare di un classico dei Dire Straits che stai ascoltando in sottofondo, Tunnel of love appunto.


DESIDERIO

Solo il tuo cuore ardente
e niente più.
Il mio paradiso un campo
senza usignolo né lire,
con un fiume discreto
e una fontanella.
Senza lo sprone del vento
sopra le fronde
né la stella che vuole
essere foglia.
Una grandissima luce
che fosse lucciola
di un'altra,
in un campo di
sguardi viziosi.
Un riposo chiaro
e lì i nostri baci,
nèi sonori dell'eco,
si aprirebbero molto lontano.
Il tuo cuore ardente,
niente più.

~ Garcia Lorca ~



Stu core analfabbeta,
tu ll'è purtat a scola,
e s'è mparat a scriver,
e s'è mparat a legger,
sultanto na parol
AMMORE e nient chiu

Principe Antonio De Curtis, in arte TOTO'


a chi non comprendesse il napoletano, potrò inviarne copia tradotta in italiano, previa richiesta alla mail del guardiano aguardiadelfaro@gmail.com




17 nov 2009

LA CURA

Ho sempre ritenuto che non esistesse un metodo, un modo per misurare la quantità di amore che si prova verso la propria donna e i fattori che mi avevano portato a questa convinzione sono vari, svariati.

In primo luogo l'unicità di ogni uomo, di ogni donna, ognuno di noi è portato a dimostrare o meno ciò che ha dentro e lo fa di volta in volta in maniera diversa, dipende molto dalle circostanze in cui si trova e da ciò che lo circonda, variabili che comunque influiscono sul modo in cui ci si pone verso la partner. Poi non bisogna dimenticare la complessità del rapporto di coppia, amare è pur sempre mettere un'altra persona al centro del proprio mondo e ciò, per questa nostra generazione (ma anche le altre che ci seguono) composta soprattuto da egocentrici è qualcosa di inconcepibile.

Poi, a mio avviso, bisogna anche tener conto di quale delle fasi del rapporto si vive, perchè ognuna di esse ha un peso specifico diverso in un ipotetico AMOROMETRO. Durante l'innamoramento potremmo fare follie per la nostra amata, fosse anche solo perchè presi dal turbinio dei sensi, mentre dopo anni di quotidiana frequentazione probabilmente non vediamo l'ora di allontanarci dalla nostra metà, ma di questo ho scritto altrove e non voglio ripetermi.


Quindi verrebbe naturale pensare che misurare, dimostrare la forza o anche solo l'esistenza di un amore è un'operazione impossibile a causa delle troppe variabili di cui tener conto.
Eppure "invecchiando" mi sono convinto che "un modo" esiste, perchè la spontaneità con la quale siamo portati a prenderci cura di qualcun altro è il solo metro che ci permette di capire se c' è AMORE allo stato puro e in che quantità.

Ho sempre ammirato chi si prodigava per gli altri, io l'ho fatto spontaneamente poche volte, anzi spesso e volentieri non mi ha nemmeno sfiorato l'idea di sacrificarmi per una donna, l'ho fatto solo quando ero veramente innamorato, emozione che posso affermare di aver vissuto realmente solo due volte nella mia vita.
So per questo di essere una brutta bestia, ma sono estremamente sincero se ti dico che solo per chi mi ha trafitto il cuore avrei davvero fatto di tutto e per fortuna non ce n'è stata quasi mai l'opportunità o la necessità.

Però sinceramente penso che mettersi al servizio senza l'obbligo di farlo, ma per la voglia di condividere i momenti bui con la persona che ti illumina la vita, è il vero senso dell'Amore.
Credo che sia qui che bisogna ricercare la forza di un rapporto di coppia, nella condivisione e nella buona sorte siamo tutti bravi, è quando sorgono le difficoltà che a mio avviso si vede se esiste Amore.

Si, lo so, faccio accademia, sogno ad occhi aperti favole rosa o forse mi faccio semplicemente condizionare dal desiderio di vivere un Amore così, ma non mi sono mai accontentato nella vita delle cose facili e probabilmente adesso, a quarant'anni, sono abbastanza maturo per poter amare come di deve una donna, sperando solo di trovare una compagna in grado di ricambiarmi.







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16 nov 2009

NON AVEVO PIU' VOGLIA........


La settimana scorsa avevo deciso di smettere di scrivere, già da un pò non ho pubblicato nulla di nuovo qualcosa di mio e che mi rappresenti. Pur avendo messo giù appunti e idee, non avevo nessuna voglia di far leggere qui quello che sentivo. Sai navigante, mi sono reso conto che c'è chi ha scambiato questo luogo come il giardino di casa, facendo i propri comodi in giro senza rispetto ne per me ne per il resto dei naufraghi.
Avevo smesso, non avevo più voglia, FINALE DI PARTITA e la canzone che avete ascoltato in questi giorni MI MANCHERAI erano una sorta di addio a quest'isola. Questo luogo che amo e dove ho trovato spesso pace e serenità, questo luogo che avete imparato a conoscere e che la gran parte di voi apprezza. La gran parte di voi, quasi la totalità, ma non mi bastava, ero insoddisfatto e ho per questo attrezzato un nuovo punto di incontro, esiste ormai una nuova isola, molto simile a questa.
Poi come spesso succede la vita ci regala delle soprese, che per loro natura ti spiazzano, ti rendono felice e più lieve questo continuo calvario che è la quotidianità. Una sorpresa del tutto inattesa, una domanda, una risposta e ho capito che beh forse non vale la pena di perdere un luogo come questo. Ed è verissimo che chi si comporta male non fa altro che mostrare la propria natura, chi offende gratuitamente non è in grado di ribattere con intelligenza alle provocazioni.
Questo però mi mette anche nelle condizioni di chiudere di nuovo i commenti o almeno a restringere la possibilità di espressione solo a poche persone. Non vuol essere una limitazione, continuerò ad accettare le critiche rivoltemi per quello che scrivo e sul mio modo di vedere la vita, non le permetterò per le cose che con qui non hanno nessuna attinenza.
Tornerò quindi a pubblicare qualcosa di mio, già nei prossimi giorni e per quel che riguarda la nuova isola, beh è stata virtualmente annessa a questa ma resterà nascosta, ci scriverò di me, come se fosse un diario dell'anima e potrò forse liberarmi dei tormenti che mi perseguitano.
Grazie a tutti quelli che mi sono stati vicini e anche a chi in questo tempo non si è fatto sentire. I veri amici si vedono nel momento del bisogno.......

7 nov 2009

FINALE DI PARTITA


DOMANI E' UN ALTRO GIORNO

E' uno di quei giorni che ti prende la malinconia

che fino a sera non ti lascia più
la mia fede è troppo scossa ormai ma prego e penso fra di me
proviamo anche con dio non si sa mai
e non c'è niente di più triste in giornate come queste
che ricordare la felicità sapendo già che è inutile ripetere:
chissà ? Domani e' un altro giorno si vedrà
è uno di quei giorni in cui rivedo tutta la mia vita
bilancio che non ho quadrato mai
posso dire d'ogni cosa che ho fatto a modo mio
ma con che risultati non saprei
e non mi sono servite a niente esperienze e delusioni
e se ho promesso non lo faccio più ho sempre detto in ultimo :
ho perso ancora ma domani è un altro giorno, si vedrà
è uno di quei giorni che tu non hai conosciuto mai
beato te si beato te
io di tutta un'esistenza spesa a dare,
dare, dare .... non ho salvato niente, neanche te
ma nonostante tutto io non rinuncio a credere
che tu potresti ritornare qui e come tanto tempo fa ripeto :
chi lo sa ? Domani è un altro giorno si vedrà
e oggi non m'importa della stagione morta
per cui rimpianti adesso non ho più
e come tanto tempo fa ripeto :
chi lo sa ? Domani e' un altro giorno si vedrà
domani e' un altro giorno si vedrà.

4 nov 2009

POESIA


Come ti sarai reso conto navigante, da un pò non ho tanta voglia di fare o meglio forse la voglia c'è sono io che sono sfasato. Il normale ciclo della vita è fatto di alti e bassi, di umori neri ed euforici, io sono un pò giù e anche se ho qualche idea che mi porterebbe a scarabocchiare qui, evito, sarebbero pensieri lugubri e tetri come il mio umore.
Per questo motivo ti propongo come lettura una bella poesia di Elizabeth Barrett Browning, a me è piaciuta tantissimo, spero tu la accolga nello stesso modo.
A presto


Come ti amo ?


Come ti amo? - Come ti amo? Lascia che ti annoveri i modi.
Ti amo fino agli estremi di profondità,
di altura e di estensione che l’anima mia
può raggiungere, quando al di là del corporeo
tocco i confini dell’Essere e della Grazia Ideale.
Ti amo entro la sfera delle necessità quotidiane,
alla luce del giorno e al lume di candela.
Ti amo liberamente, come gli uomini che lottano per la Giustizia;
Ti amo con la stessa purezza con cui essi
rifuggono dalla lode;
Ti amo con la passione delle trascorse sofferenze
e quella che fanciulla mettevo nella fede;
Ti amo con quell’amore che credevo aver smarrito
coi miei santi perduti, - ti amo col respiro,
i sorrisi, le lacrime dell’intera mia vita! - e,
se Dio vuole, ancor meglio t’amerò dopo la morte.


P. S. Preda dell'apatia, perdo il mio tempo in giro sul web a leggere notizie e poesie ,cercare foto per questo blog. Quando ho visto l'immagine che ho pubblicato oggi è stata una folgorazione. Questo è l'amore sull'isola, almeno io l'immagino così.



MUSICA DI SOTTOFONDO:

POESIA - Riccardo Cocciante