26 feb 2010

INDEFINITAMENTE






Prima di procedere alla lettura di quello che segue, dai un'occhiata al video che ho incluso in questo post, è l'essenza stessa di tutto quello che segue.








Lo so, non fa certamente onore agli anni che ho trascorso al buio in un cineforum parrocchiale in estasi davanti agli splendidi affreschi di kurosawa o alla trilogia dei colori di Kieślowski, avere tra i propri film preferiti questo, mielosa e sin troppo scontata pellicola hollywoodiana. Probabilmente è anche la prova provata della mia mancanza di senso critico e/o di buon gusto cinefilo, ma cosa vuoi da me naufrago, sono pur sempre uno di quelli a cui è piaciuto Joan Lui di Celentano, non puoi certamente pretendere che sia un Mereghetti dei poveri. Di certo qui l'analisi critica non serve tanto, la trama è scontata e tutto il film è scritto semplicemente in funzione del finale. Come direbbe Fantozzi " questo film è una ca..ta pazzesca" ma......

Ecco, c' è un ma che tiene insieme il discorso e da un senso a questa mia predilezione, la visione romantica che ho della vita, un insensato sentimentalismo che mi permea fin dentro le ossa. Perché vedi, io vivo nella pia illusione che davvero un giorno, anche per me una donna possa pronunciare quel "indefinitamente" o peggio ancora "sono pazza di te", ma (e anche qui c'è un ma) non in una frase fine a se stessa bensì all'interno di quelle azioni spontanee, che si fanno perché sentite come necessarie, proprie, vitali (come ho già detto tempo fa clicca qui).

Mentre scrivevo questo post ho visto, anzi ho vissuto quello che mi proponevo di comunicarti, quel indefinitamente, ed ho provato un sano moto di invidia. Ti racconto l'episodio, così comprendi naufrago.

Per lavoro ho dovuto effettuare un sopralluogo presso un'abitazione, dialogando con i padroni di casa, una coppia non più giovanissima, ho "rubato" loro un gesto di una dolcezza infinita. La padrona di casa, notando che il colletto della camicia del marito era in disordine, con un movimento spontaneo si è avvicinata e lo ha delicatamente messo al suo posto. Il marito, senza dare nell'occhio, le ha leggermente accarezzato la mano per ringraziarla, senza dare a vedere, con un gesto impercettibile, quasi del tutto invisibile agli altri presenti. Io ho colto ed invidiato.

Quelli per me sono indefinitamente e sono pazzo di te, quello è amore come lo intendo io, quello vale il costo del biglietto su questa terra o anche banalmente al cinema, pur sapendo che li ti emozionerai solo con una pellicola di celluloide, ma illudendomi che è in essa che troverò la forza per continuare a sognare.




23 feb 2010

DOLCE TORMENTO



Per un pò di tempo non l'ho più vista, era come scomparsa, persa e onestamente mi ero anche sentito un pò sollevato, era intenso dentro di me il rimorso per il dolore che le avevo causato.
Sai naufrago, passo quotidianamente davanti al suo negozio e sin dal primo momento che ho visto lei e la sorella si era creato tra di noi uno strano gioco di sguardi.

E' nata subito un'intesa strana e devo essere onesto, sono state entrambi per me una "tentazione" alla quale non avrei mai potuto rinunciare, sono un uomo con le mie debolezze e alla fine ho ceduto, mi sono concesso il piacere di avere una delle due ed è stata mia per lo spazio di una notte, è stata mia fino al mattino, dopo di che l'ho vista partire e me ne sono dovuto separare per sempre. Adesso so che non la rivedrò tanto facilmente, ma sono certo che la persona che ha con se Peppa le vuole bene quanto me e forse più di me, è in ottime mani. Adesso però è rimasta come un dolce incubo lei, la sorella.
Come ti dicevo prima era scomparsa per qualche tempo, non l'ho più vista, presumibilmente nascosta da qualche parte nel negozio e al mio quotidiano passaggio davanti alla sua vetrina, perdendomi nella stupenda oggettistica esposta, non riuscivo a ritrovarla, a vederla. Bah forse anche lei aveva trovato qualcuno che si n'era fatto carico, una famiglia che "l'aveva adottata", e invece no. Come un fantasma è riapparsa e da un pò di tempo è di nuovo al suo posto, con il suo sguardo ad incutermi soggezione, quasi volesse incolparmi del fatto che "la sorella" non è più con lei, come se questo fosse per me una colpa.
Vedi naufrago, il negozio dove in pratica vive, si trova sulla strada che intercorre tra il parcheggio per la mia auto e l'ufficio dove quotidianamente completato il mio lavoro, un luogo dove mi è fatto obbligo di recarmi. Ci sono dei percorsi alternativi, dei tragitti diversi che in qualche modo mi allontanerebbero da quell'attività commerciale e dalle sue splendide vetrine, ma sono un essere umano anch'io, davanti al bello non resisto e indubbiamente quel negozio ha della splendida mercanzia. Mi perdo quotidianamente nei binocoli da opera finemente rifiniti o nei fermacarte in argento arrecanti su di essi una sola parola in rilievo, scritta in tutte le lingue del mondo. Che belle poi le cartoline, le agende e quei giochi di moto perpetuo che tanto mi piacciono e infine il pezzo forte del negozio, i fari.
Chissà com'è i fari stanno diventando per me un dolce tormento e quelli che si trovano li, di tutte le dimensioni e le fattezze, realizzati in materiale diverso e che possono essere usati per vari fini, mi stanno tentando. Lo ammetto mi sono di fatto innamorato di un altro faro che ho intravisto giovedi sera. E' stupendo, bianco con il torrino celeste e una rete da pescatore lo contorna, ma ho resistito alla tentazione di farlo mio, anche perchè a quel punto la mia inizierebbe a essere ufficialmente una collezione e non una passione, ma chissà per quanto ancora resisterò e poi un altro dei motivi per cui ho desistto era la sua presenza. Lei con i suoi occhi inquisitori, quel suo silenzio carico di ogni parola del mondo e io mi sono sentito intimorito, a tal punto che distoglievo lo sguardo dal luogo in cui si trovava.
Ero fortemente tentato dall'idea di comprare quel faro, ero tentato dall'idea di comprare quello splendido faro per poi regalarlo, ero tentato dall'acquisto anche perchè pregustavo già il piacere che avrebbe arrecato a chi lo avrebbe poi ricevuto in dono, ma come potevo farle questo? Portare via quell'altro oggetto e lasciarla lì in quella vetrina ad aspettare ancora?
Quella splendida PIGOTTA non aspetta nessun altro che me e io mi sento quasi un vigliacco ad evitarla, so che vuole raggiungere la sorellina, ma la PIGOTTA non è solo una bambola, è un'adozione, è un impegno e non posso obbligare una persona a farsi carico di due di loro, anzi so che già la prima ha causato non poca gelosia negli abitanti della casa, una seconda non so come sarebbe accolta.
Io, come quasi tutti gli essere umani, non sono un santo e alle tentazioni cedo, sopratutto se mi prendono di testa, se come in questo caso il desiderio monta quotidianamente fino a superare i livelli di guardia e so per certo che prima o poi quella pigotta sarà mia, forse anche lei per il lasso di tempo di una notte sola, ma sarà mia.



Scusami naufrago se ho giocato con le parole per renderti un pò più intrigante la lettura, era solo un modo per portarti a finire il post e forse perchè no, instillare anche in te il desiderio di regalare in futuro una Pigotta.

Ti ricordo che ogni volta che una di esse viene adottata, l'UNICEF ha la possibilità di inviare un kit salvavita per un bambino appena nato in Africa.


P. S. Questo post si ricollega in qualche modo a un altro paio che ho scritto in passato. In entrambi i casi non è il completamento del discorso iniziato, ma solo una parte di essi.


P. P. S. Evitate di cercare di capire in quale luogo si trova la via in cui è stata scattata la foto, è volontariamente tratta da internet e non ha nulla a che fare con il negozio in questione.



SOTTOFONDO MUSICALE:


L'ELEFANTE E LA FARFALLA: Michele Zarrillo Karaoke versione clicca qui


19 feb 2010

IO SONO QUA





Galleggio intorno all'isola da qualche giorno ormai.
Il mio corpo è altrove, ma la mia mente è qui e seppure ho tante cose che vorrei scrivere, mi manca quello spunto che da forza all'ispirazione.
Leggo poesie, vedo o rivedo spezzoni di vecchi film, ascolto musica, cerco la forza per scrivere ciò che ho dentro. Cerco di riempire le parole di silenzio, per capire quali sono quelle che realmente meritano di prendere vita, per ora niente di nuovo.
Questo non significa che ho perso la bussola, anzi avendone ricevuta una da poco (anche se non ho mai capito come si usano) so sempre dove mi trovo, ma a volte vorrei perdermi per davvero per poter capire cosa sono e cosa davvero voglio o forse semplicemente prendere coscienza che non potendo avere ciò che desidero, devo rassegnarmi a quel che ho, poco o niente.
A volte davvero invidio chi usa la testa solo come appendiorecchie, anime semplici che chiedono alla vita solo il cibo e qualche soddisfazione sessuale (forse meglio dire sfogo).
Passerà anche questa, lo so, come le donne hanno i loro problemi ciclici, anche io ho le mie fisime o forse sono solo metereopatico, chi lo sa?
Passerà e voi riprenderete a leggere un tipo diverso di idiozie, quello che di solito pubblico e non quelle di questo genere.





IO SONO QUA

A volte vorrei non esserci mai,
oppure esserci ma restare invisibile;
Vorrei potere tutto, anche l'impossibile...

A volte vorrei volare e non smettere mai di sognare,

Vorrei che mi capissero senza bisogno di parlare;
Vorrei che tutto il mondo fosse più buono
E che le cose non fossero come invece sono;

Perché purtroppo è ben diversa la realtà:
Mi piaccia o non mi piaccia, io sono qua




P. S. Non mi prendo meriti altrui, la poesia è copiata da un altro blog clicca qui




17 feb 2010

WE ARE THE WORLD 25

PER NON DIMENTICARE HAITI

Arriva un momento in cui abbiamo bisogno di una chiamata,
quando il mondo deve tornare unito

C’è gente che muore
ed è tempo di aiutare la vita, il più grande regalo del mondo.








Mi ritaglio uno spazio in fondo a questo post per "ringraziarvi dell'enorme mole" di sms che sono stati inviati a favore della raccolta per i bimbi sofferenti di malattie cardiovascolari.
Meno male che non contano solo su di noi per avere una speranza si sopravvivere.


15 feb 2010

E SE E' UNA FEMMINA SI CHIAMERA'......





Tanti

Auguri

Mio

Amato,

Ribelle,

Angioletto.



Chi mi conosce sa quanto amo questa canzone. Chi mi conosce sa quanto sia importante per me questa canzone.

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13 feb 2010

DICITANCELLO VUJE




Perdonami naufrago, non è certo mia l'abitudine a ripetermi, a far seguire a un post basato su una canzone, uno simile, se non addirittura identico, però oggi va così e non per mancanza di ispirazione o di tempo, ma perchè è questo ciò che voglio.
Già in passato ho inserito qui brani di musica napoletana, canzoni che appartengono alla storia non solo della città partenopea, ma a quella dell'intera umanità. Il brano che ti propongo in ascolto è a mio avviso una delle più struggenti e intensa, stupenda l'interpretazione di Sal Da Vinci, carica d'amore e di energia, una vera forza della natura.
Come in passato ti propongo sia il testo che la sua traduzione, per facilitarne la comprensione, ma credimi, da buon campano, quando ne leggo il significato in italiano, capisco che la canzone perde il 50% della sua bellezza. Quindi se puoi, ascoltala prima come si fa con le canzoni straniere, lasciati trasportare, vivila e poi se vuoi leggi il significato letterale delle parole.




DICETENCELLE VUJE

Dicitencelle a sta cumpagna vost'a
Ch'aggio perduto 'o suonn' e 'a fantasia...
Ch'a penz sempe,
Ch'è tutt'a vita mia...
I' nce o' vulesse dicere,
Ma nun 'o ssaccio di'

'A voglio bene...
A' voglio bene assaje!
Dicitencelle vuje
Ca nun mm 'a scordo mai.
E' na passione,
Chiù forte 'e na catena,
Ca mme turmenta l'anima...
E nun mme fa campà...

Dicitencelle vuje ch'è na rosa 'e maggio,
Ch'è assaje chiù bella 'e na jurnata 'e sole...
Da 'a vocca soia,
cchiù fresca d''e vviole,
I' già vulesse sentere
Ch'è 'nnammurata 'e me!

'A voglio bene...
'A voglio bene assaje!
Dicitencello vuje
Ca nun mm'a scordo mai.
E' 'na passione,
Chhiù forte 'e 'na catena,
Ca mme turmenta l'anima...
E nun mme fa campà...

Na lacrema lucente v'è caduta...
diciteme nu poco: a che penzate?
Cu st'uocche doce,
vuje sola mme guardate...
Levammoce sta maschera,
dicimmo 'a verità...

Te voglio bene...
Te voglio bene assaje...
Si' tu chesta catena
ca nun se spezza maje!
Suonno gentile,
suspiro mio carnale...
Te cerco comma all'aria:
Te voglio pe' campà!...





DITEGLIELO VOI


diteglielo a questa amica vostra
che ho perso il sogno e la fantasia
che le voglio bene
che è tutta la mia vita
io vorrei dirglielo
ma non so farlo
le voglio bene
le voglio bene tanto
diteglielo voi
che non la dimentico mai
e una passione piu forte di una catena
che mi tormenta l'anima e non mi fa vivere

una lacrima lucente vi è scesa
ditemi un po: che pensate?
con questi occhi dolci
voi sola mi guadrate
togliamoci questa maschera
diciamo la verità...

ti voglio bene
ti voglio bene tanto
sei tu questa catena
che non si spezza mai

sonno gentile
sospiro mio carnale
ti cerco come l'aria
ti voglio per vivere!




Nulla è casuale, uno sguardo perso nel vuoto, una canzone





12 feb 2010

TROPPO CEREBRALE






L'uomo che "si nasconde" dietro il Guardiano ha sempre provato un grosso senso d'invidia verso chi riesce a trasmettere le proprie emozioni con la poesia o con la musica, chi come Samuele Bersani riesce a darmi spunto per nuove riflessioni a ogni frase.
La poesia, a mio modestissimo avviso, non e' solo quattro righe descrittive di uno stato d'animo, che un pò tutti siamo capaci di mettere in fila, ma sono convinto che è armonia di suoni e di parole, capaci di far vivere e sentire l'emozione che l'autore prova, semplicemente leggendole.

Soffermati sul testo naufrago, ascolta poi la canzone e dimmi se non è un putpourri di stati d'animo, per nulla cerebrale. Tante sensazioni che possono essere vissute slegate o come un solo grande puzzle, talento al servizio della poesia.







GIUDIZI UNIVERSALI - Samuele Bersani



Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza
complicare il pane
ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote ma doppiate
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo
taglia bene l'aquilone, togli la ragione e lasciami sognare, lasciami
sognare in pace
Liberi com'eravamo ieri, dei centimetri di libri sotto i piedi
per tirare la maniglia della porta e andare fuori come Mastroianni
anni fa,
come la voce guida la pubblicità
ci sono stati dei momenti intensi ma li ho persi già
Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza
calpestare il cuore
ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole
Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini
per scivolare meglio sopra l'odio
Torre di controllo, aiuto, sto finendo l'aria dentro al serbatoio
Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c'è
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma
rimane la cera e non ci sei più...
Vuoti di memoria, non c'è posto per tenere insieme tutte le
puntate di una storia
piccolissimo particolare, ti ho perduto senza cattiveria
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo
taglia bene l'aquilone
togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace
Libero com'ero stato ieri ho dei centimetri di cielo sotto ai piedi
adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori
come Mastroianni anni fa, sono una nuvola, fra poco pioverà
e non c'è niente che mi sposta o vento che mi sposterà
Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c'è
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma
rimane la cera e non ci sei più, non ci sei più, non ci sei...


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11 feb 2010

E' DURA





E' dura rialzarsi.
E' difficile ed è probabilmente la parte più complicata di ogni dolore.
Il colpo, la sofferenza immediata, alla fin fine ti rendi conto che hanno semplicemente aggiunto un'altra cicatrice all'anima, basta sapersene ricordare e illudersi che la prossima volta che commetterai lo stesso errore, ne riceverai meno dolore.
E' invece sempre più duro riprendere la vita normalmente, resettarsi e tornare alla quotidianeità. Prendere coscienza che la lievità è l'unica cifra con la quale il tuo prossimo affronta la vita, capire che solo con il disimpegno organizzato si va avanti, beh quello è davvero un ostacolo arduo da superare, almeno per me.
Io (e non l'ho mai nascosto) ho commesso tanti errori, per i quali pago le giuste conseguenze, però da queste mie mancanze ne ho ricevuto anche degli insegnamenti in cambio e ho cercato di trarne profitto. Forse sono cresciuto, probabilmente mi illudo che sia così, ma dentro di me ho la presunzione di pensare che la vita mi ha dato davvero delle lezioni e che esse mi hanno portato ad essere un uomo migliore e sia ben chiaro non un punto di riferimento, ma di sicuro non sono più il ragazzo che si è affacciato alla vita anni fa, bensì un uomo.
E adesso mi chiedo a cosa è servito? Si, perchè poi ci si ritrova ad avere a che fare con persone che fanno del tradimento la propria cifra stilistica e di altre ancora che amano i rapporti a senso unico (basta che ricevo io, per darti qualcosa poi vedremo, forse) e alla fin fine una mattina ti svegli nel tuo letto, con il calendario che ti ha aggiunto un altro anno sulle spalle e la domanda più inquietante di tutte che dal soffitto della camera incombe come un avvoltoio, "perchè".
Perchè hai messo gli scrupoli di coscienza alla base del tuo rapporto con le persone? Se non ci fossero stati potevi approfittare della tua avvenenza e aggiungere con facilità nuove donne ad un ipotetica collezione, come si fa con gli album di figurine. Oppure potevi semplicemente guadagnare denaro extra nel rapporto che lega i prestatori d'opera alla tua azienza, c'è un fondo di disonestà nel fare la cresta? Mah, in tanti lo fanno. E ancora potevi e anche e inoltre e tanto altro ancora. Si ma E POI?
Si la risposta a quel perchè è sempre la stessa, E POI? Lo so, non si risponde alle domande con un'altra domanda, ma qui è necessaria, è fondamentale, è il modo in cui ci si comporta che fa la differenza tra i vari uomini, quindi è obbligo chiedersi, E POI?
Ecco lo scrupolo di coscienza, il pensare al dopo, alle conseguenze delle proprie azioni, forse questo è la più grande delle lezioni che la vita mi ha dato.
Personalmente so di aver fatto male del male, ma so anche per certo che nella maggior parte dei casi non c'era la volontarietà. In tante circostanze, è stata poi la vita che mi ha portato a prendere coscienza dell'errore, ma posso affermare con tutta la forza di cui il signore mi ha fatto dono, che mai ho pensato negli ultimi 5 anni della mia vita "adesso faccio quest'azione e chi se ne frega se pinco pallino ne soffrirà". Perchè ho sempre tenuto presente che da quella mia malazione, il pinco pallino si sarebbe poi dovuto rialzare e so per esperienza che certe cicatrici, con il tempo fanno sempre più fatica a rimarginarsi.
Ogni anno che passa mi accorgo che le ferite aumentano e si fanno sentire.
Scorgo in molti l'invidia perchè il tempo è estremamente benevolo con me e il mio fisico, ma i segni io li ritrovo dentro di me ogni sera e mi tengono compagnia prima di addormentarmi, la mia anima è squarciata da tante dolori e ha ormai poco spazio per subirne di nuovi e spesso mi chiedo se non sarebbe più intelligente per me cercare un nuovo approccio alla vita. Certo, fregarmene di quel perchè e tirare avanti per la mia strada, travolgendo così tutti coloro non sono funzionali al mio piacere. Pensieri surreali di un uomo che sta per approcciarsi al sonno, la realtà è che chi nasce quadro non muore rotondo. Anzi, ti dirò naufrago, che per me essere diventato cò che sono è fonte di orgoglio, perchè la sensibilità con la quale affronto la vita è un dono e mi dispiace per i meschini e poveri di spirito che ne sono sprovvisti.
Lo so, mi rialzerò anche a questo giro e a quello di dopo ancora, sentendo sempre più il peso del tempo e sopratutto perchè FA MALE, ma sono e resto orgoglioso del punto in cui sono e del tragitto di vita che ho percorso. Sono un uomo che da un pò di tempo ha trovato la forza di mostrarsi per ciò che è, di amare per com'è e di dire in faccia al mondo io sono così, se vuoi accettami, altrimenti continua e vai oltre.
E se vuoi, vita, riprendi a farmi del male, mi rialzerò ancora, ma continuerò ad affrontarti così come faccio adesso, sopratutto se chi ho di fronte è per me parente, amico, la donna a cui ho deciso di dedicare il resto della mia vita.
Vita in te ci credo.




SPEGNI IL LETTORE DI FIANCO A DESTRA E FAI PARTIRE IL VIDEO CHE C' E' QUI SOTTO. LA CANZONE E' STATA INCISA PER LA PRIMA VOTA DA LUCIO DALLA E GIANNI MORANDI NEL 1988. QUELLA CHE VEDI E' LA VERSIONE DI MARCO CARTA E LUCA JURMAN, CHE HA IL SOLO PREGIO DI AVERE UN BEL VIDEO CHE L'ACCOMPAGNA. DI SEGUITO TROVI IL TESTO










VITA



Vita in te ci credo
le nebbie si diradano
e oramai ti vedo
non è stato facile
uscire da un passato che mi ha lavato l'anima
fino quasi a renderla un pò sdrucita
Vita io ti credo
tu così purissima
da non sapere il modo
l'arte di difendermi
e cosi ho vissuto quasi rotolandomi
per non dover ammettere d'aver perduto
Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano
ma la sofferenza tocca il limite
e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto
siamo angeli con le rughe un pò feroci sugli zigomi
forse un pò più stanchi ma più liberi
urgenti di un amore, che raggiunge chi lo vuole respirare
Vita io ti credo
dopo che ho guardato a lungo, adesso io mi siedo
non ci son rivincite, nè dubbi nè incertezze
ora il fondo è limpido, ora ascolto immobile le tue carezze
Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano
ma la sofferenza tocca il limite e cosí cancella tutto
e rinasce un fiore sopra un fatto brutto
siamo angeli con le rughe
forse un pò più stanchi ma più liberi un pò feroci sugli zigomi
urgenti di un amore, che raggiunge chi lo vuole respirare





10 feb 2010

SPALLE AL MURO



Quando Renato Zero cantò questa canzone al Festival di San Remo, era un uomo che molti dicevano finito come artista, aveva solo 41 anni. Dopo ha prodotto una serie infinita di capolavori. L'età invecchia la carta d'idendità, ma se si vivono le esperienze come un frutto della vita e non come un segno dell'età che avanza, in quel momento saremo diventati realmente adulti.


SPALLE AL MURO

Spalle al muro,

Quando gli anni, son fucili contro,
Qualche piega, sulla pelle tua,
I pensieri tolgono, il posto alle parole,
Sguardi bassi alla paura, di ritrovarsi soli.
E la curva dei tuoi giorni, non è più in salita,
Scendi piano, dai ricordi in giù,
Lasceranno che i tuoi passi, sembrino più lenti,
Disperatamente al margine, di tutte le correnti.
Vecchio,
Diranno che sei vecchio,
Con tutta quella forza che c'è in te,
Vecchio
Quando non è finita, hai ancora tanta vita,
E l'anima la grida e tu lo sai che c'è.
Ma se Vecchio,
Ti chiameranno vecchio,
E tutta la tua rabbia viene su,
Vecchio, si,
Con quello che hai da dire,
Ma vali quattro lire, dovresti già morire,
Tempo non c'è ne più,
Non te ne danno più …!
E ogni male fa più male,
Tu risparmia il fiato,
Prendi presto, tutto quel che vuoi,
E faranno in modo, che il tuo viso, sembri stanco,
Inesorabilmente più appannato, per ogni pelo bianco.
Vecchio.
Vecchio.
…………..
Vecchio…!!!
Mentre ti scoppia il cuore, non devi far rumore,
Anche se hai tanto amore, da dare a chi vuoi tu!
Ma sei vecchio.
Insulteranno Vecchio
Con tutto quella smania che sai tu,
Vecchio, si…
E sei tagliato fuori,
Quelle tue convinzioni, le nuove sono migliori,
Le tue non vanno più,
Ragione non hai più.
…………………..
Vecchio si …
Con tanto che faresti,
adesso che potresti non cedi perché esisti,
perché respiri tu





6 feb 2010

FA MALE






Fa male

Un calcio in piena bocca fa tremendamente male,

sopratutto se poi non te l'aspetti.

Adesso ho bisogno di recuperare,

di riposare e di pensare.

Il guardiano per un pò si ritira

in quella parte di isola nascosta

per un pò rifletterò.

Lo so, non è una perdita per nessuno

e perciò vi chiedo un pò di pace e tranquillità.

Si,

fa molto male.



P. S. Mi ritaglierò eventualmente qualche finestra nei prossimi giorni, qualora qualcun altro decidesse di inviare un sms al 48543 a favore dell'iniziativa "Cuore di bimbi". Mi sa che il mio sarà un lungo silenzio.......



5 feb 2010

48543 CUORE DI BIMBI





FONTE DA CUI E' STATO TRATTO L'ARTICOLO: VIRGILIO


Nel mondo ogni anno nascono circa 1.000.000 di bambini affetti da cardiopatie congenite.
Per 800.000 di loro non ci sono speranze di sopravvivere, perche' nascono in un Paese in Africa, Asia o Est Europa dove mancano le strutture e i medici in grado di operarli. Questi bambini sono condannati ad una vita breve e difficile, mentre con un intervento chirurgico potrebbero essere salvati.
Grazie ad un'iniziativa della Fondazione ''aiutare i bambini'', che parte il 30 gennaio e sara' valida fino all'1 marzo tutti possono contribuire a salvare la vita a 240 bambini gravemente cardiopatici. Con un SMS al numero 48543 da telefono cellulare Tim, Vodafone, Wind, 3 o con una telefonata da rete fissa Telecom Italia allo stesso numero, e' possibile donare 2 euro al progetto ''Cuore di bimbi''. Il progetto ''Cuore di bimbi'' e' partito nel 2005 e ha gia' salvato in questi anni 240 bambini, inviando all'estero equipe di medici italiani specializzati per visitare i bambini e operare quelli che necessitano in modo urgente di un intervento. Altri bambini in gravi condizioni a causa di problemi al cuore, vengono invece portati in Italia per essere operati direttamente nel nostro Paese. Per il 2010 sono previste 4 missioni all'estero: ognuna permette di visitare circa 50 bambini e operarne 8. In Italia invece sono in programma 10 operazioni, da eseguire al Policlinico di San Donato Milanese, in provincia di Milano, e all'Ospedale Sant'Orsola Malpighi di Bologna, ad altrettanti piccoli malati provenienti dallo Zimbabwe e dallo Zambia. I bambini beneficiari di ''Cuore di bimbi'' per l'anno in corso saranno quindi nel complesso 240. ''Le cardiopatie congenite - precisa Goffredo Modena, Presidente di 'aiutare i bambini' - hanno un'incidenza simile nei Paesi Sviluppati e in quelli poveri. In questi ultimi pero' altri fattori, come la febbre reumatica, la tubercolosi, o le malattie endemiche dovute a problemi nutrizionali, contribuiscono ad aumentare il numero di bambini con malattie cardiovascolari, tanto da renderle la seconda causa di mortalita' infantile''. Nei Paesi poveri manca inoltre un'adeguata assistenza sanitaria. ''In Camerun per esempio - continua Modena - i bambini in lista di attesa per un'operazione al cuore sono 37.500. Un numero elevatissimo: per questo tra i Paesi beneficiari delle missioni che sosteniamo all'estero il Camerun ci sara' sicuramente. Per dare anche a loro una speranza, chiediamo a tutti di aderire alla nostra iniziativa e mandare un SMS al numero 48543.

Il mio sms è partito qualche giorno fa e mi impegno, per ognuno di voi che mi farà sapere tramite mail il testo del messaggio di risposta, a farne partire un altro.




La canzone che ho scelto come sottofondo ha poca attinenza con i bimbi malati e onestamente non mi sono sentito di cercarne nulla che potesse adattarsi alla situazione. La malattia già di suo è una brutta bestia, quando poi attacca i bambini è davvero infame.
Ho preferito quindi mettere mettere un sottofondo che parla del rapporto tenero tra un padre e un figlio non ancora (mai) nato.
Non è uno svarione musicale, solo voglia di tenerezza, quella che spero vi assalga e vi faccia inviare un sms al 48543



SOTTOFONDO MUSICALE:

JOE TEMERARIO: Ron
clicca qui

4 feb 2010

OGNI FAVOLA E' UN GIOCO



Ogni favola è un gioco
che si fa con il tempo
ed è vera soltanto a metà
la puoi vivere tutta
in un solo momento
è una favola e non è realtà

Ogni favola è un gioco
che finisce se senti
tutti vissero felici e contenti
forse esiste da sempre
non importa l'età
perché è vera soltanto a metà!...

Ogni favola è un gioco
è una storia inventata
ed è vera soltanto a metà
e fa il giro del mondo
e chissà dov'è nata
è una favola, e non è realtà

Ogni favola è un gioco
se ti fermi a giocare
dopo un poco lasciala andare
non la puoi ritrovare
in nessuna città
perché è vera soltanto a metà!...

Universi sconosciuti, anni luce da esplorare
astronavi della mente, verso altre verità!

Ogni favola è un gioco
che si fa con il tempo
ed è vera soltanto a metà
la puoi vivere tutta
in un solo momento
è una favola e non è realtà!
Ogni favola è un gioco
se ti fermi a giocare
dopo un poco lasciala andare
non la puoi ritrovare
in nessuna città
perché è vera soltanto a metà!




3 feb 2010

SMS



Gli sms si scrivono, qualche volta di mandano, spesso si cancellano, ma quando nascono spontanei, ispirati, hanno sempre diritto di cittadinanza su questa terra.



Il buio si appropria dello spazio che mi circonda

solo qualche lampione mi regala sprazzi di luce.

Il tuo pensiero mi tiene compagnia

un sorriso felice nasce spontaneo









2 feb 2010

KISS THE RAIN - Appendice

Tra le tante stupidaggini che ho scritto, qualcosa forse valeva la pena di essere fermata nel tempo. Tra queste, ho sempre ritenuto che per il suo contenuto KISS THE RAIN (clicca qui) meritasse un posto importante, era un mio piccolo omaggio a un mio amico che non è più fisicamente tra noi.
Mi ha fatto immensamente piacere sapere che non era importante solo per me, che anzi ha lasciato un segno nella comunità, a tal punto che a lui verrà intestato un giardino pubblico con giochi per l'infanzia e volevo condividere con tutti voi questa bella notizia.
Un bacio, ovunque tu sia.........

1 feb 2010

VORREI AVESSE LA PELLE NERA



Sono indignato con il nostro capo del governo, sempre così approssimativo nelle sue cose e mai preciso. Sono davvero molto arrabbiato con lui, ma come si fa dico io, ho ascoltato le dichiarazioni che da poco più di un'ora ha fatto al consiglio dei ministri tenutosi a Reggio Calabria e diamine quell'omino li ancora una volta mi sorpende per la sua superficialità nel fare le cose.

Ha appena affermato che "facendo emergere il lavoro nero si combatterà la piaga dell'immigrazione clandestina, togliendo così mano d'opera alla malavita organizzata, perchè si sa sono i neri che delinquono".

Ora santo cielo fare un'affermazione del genere senza che ci sia in bella vista un cappellone bianco del KU KLUX KLAN e nemmeno una misera croce che brucia con quei malfattori sopra, vi sembra una cosa ben fatta? E poi scusate, perchè il Berlusconi non dev'essere preciso nelle sue cose? doveva continuare, dopo aver affermato convinto che i negri sono malfattori, anzi come dice lui collusi con la camorra e la mafia (come fa a saperlo lui?), avrebbe anche potuto ricordare tutte le altre malefatte che combinano i non italiani, perchè poi signori ci dimentichiamo che sono solo gli albanesi che rubano nelle case, che le ucraine rubano il lavoro di badanti, che i rumeni stuprano? Eh no, mica è giusto, se si vuol fare del sano razzismo lo si deve fare come il signore comanda.

I neri delinquono, così, a caso senza cifre e dati, proprio lui che dovrebbe essere per precisione un esempio di altissima levatura morale (no, esempio sbagliato), proprio lui che dovrebbe essere un esempio altissimo (oddio, scusa la battuta involontaria), vabbè proprio lui che dovrebbe essere un esempio (e vabbè, ma quest'uomo non mi mette in condizione di fare una frase che non sia discutibile), insomma non ci ha fornito i dati a riprova di quello che dice e poi chi se ne frega dell'associazione della Caritas MIGRANTES che dimostra l'infondatezza di ciò che dice (clicca qui), i numeri si sa il premier se non combaciano li cambia e li modifica con una leggina ad personam, cribbio.

Tornando seri e ragionandoci sopra un attimo, voglio sottolineare la gravità delle affermazioni che ti ho riportato all'inizio, perchè una ca....a di questo tipo sono certo passerà per l'ennesima volta sottotraccia, cosicchè noi come italiani continueremo ad essere additati come razzisti e xenofobi, mentre ciò non è assolutamente vero. Come popolo, fosse anche solo per il nostro passato che sta li a dimostrarlo, abbiamo amore e rispetto per le persone provenienti da altre nazioni.
Ogni uomo, ogni donna ha uguali diritti e uguali doveri e tutti abbiamo l'obbligo di vivere rispettando le leggi e le regole della nazione che ci ospita, al di la di quello che è l'indirizzo politico, religioso e il colore della pelle.
E come disse quel "tale" "Mia è la terra, stranierei e residenti siete presso di me" (Levitico, 25, 23).
Ora lo so che citare La Sacra Bibbia è una cosa vecchia e fuori luogo e che il tale in questione (DIO) a detta del Berlusconi si è incarnato in lui, ma in mancanze di prove certe di quest'ultima affermazione, per me hanno molto più valore le parole che si leggono sulle Sacre Scritture che non quelle di un signore di Arcore. Ovviamente nella speranza che nella sua prossima visita a Gerusalemme non si apra il cielo mentre attarversa il Giordano e una voce dall'alto mi sconfessi, però anche in quel caso io farei attenzione, non si sa mai sia Bondi con un megafono......
P. S. La foto che vedi campeggiare su questo post e il titolo stesso di questo scarabocchio, sono la provocazione maggiore che si possa fare a un uomo che divide gli esseri umani in categorie e classi.
La convinzione che la propria razza sia la migliore in assoluto è propria del nazismo, del fascismo, delle aberrazioni della storia.