29 apr 2009

OMBRE (by Cariddi)

QUESTO E' UN POST PARTICOLARE, NE ABBIAMO PARLATO CON CARIDDI E LE HO OFFERTO LA POSSIBILITA' DI SCRIVERLO. SICCHE' IO HO SOLO AVUTO LA FORTUNA E IL PRIVILEGIO DI LEGGERLO PER PRIMO. ONORE AL MERITO. SPERO COMUNQUE CHE IN FUTURO QUALCUN ALTRO SI DECIDA AD AIUTARMI NELLA FASE DI SCRITTURA. L'ISOLA E' APERTA A TUTTI, ANCHE SE NE RIMANGO L'AMABILE DESPOTA.



Sai guardiano, ogni giorno che passa, aggiungendosi a quello che lo ha preceduto solo per un mero calcolo numerico, mi rendo sempre più conto che la vita è stranezza. Ci circondiamo nel nostro vissuto di persone, siano essi compagni di avventure, amici, amanti, ma alla fine non sono altro che sagome, ombre che restano li immobili, relegate in un angolo della nostra esistenza, vissuti come satelliti della nostra quotidianità. Ed è un malessere diffuso a tal punto, che ognuno di noi percorre la sua strada in uno stato di apnea permanente, silenzioso, senza dedicare agli altri l’attenzione che meriterebbero. Probabilmente, abbiamo smesso un po’ tutti di ascoltare chi abbiamo di fronte in preda a questo nuovo ordine mondiale che è l'incomunicabilità'.

Non riusciamo più a dialogare, immersi in noi stessi a tal punto che pretendiamo di essere capiti, compresi ed aiutati, ma senza che ci sia a monte un dialogo, uno scambio di idee o di opinioni. Siamo arrivati al paradosso, che della nostra lingua preferiamo fare qualsiasi altro uso, tranne quello a cui è preposta, proferire parole, possibilmente intelligenti. Credo perciò che il problema nasca tutto dentro di noi, da quel cervello che abbiamo deciso di lasciare impachettato, chiuso nel contenitore con cui ci è stato consegnato, fermo a prendere polvere come un brutto sopramobile.
Ed è così che ormai ci siamo rinchiusi in una sorta di bolla, all’interno della quale non vogliamo entri nessuno finche non ci viene comodo. Ed è anche per questo che probabilmente i nostri rapporti potrebbero essere assimilati a dei giganti dai piedi d’argilla, fragili fino al punto che alla prima bufera di vento vengono giù.
La nostra società ci impone l’egoismo di massa, l’isolamento dagli altri, siamo convinti che non parlando di un problema, lo stesso possa sparire, oppure rimpicciolisca fino al punto da passare inosservato, senza renderci conto che stiamo scavando delle voragini tra noi e il resto del mondo. Non e' assolutamente vero, che ignorando le difficoltà, le stesse scompaiano.
Eppure basterebbe così poco per essere sereni anche nella semplice vita di coppia, ascoltare chi ci e' accanto è la soluzione a molti dei nostri mali quotidiani, condividere le preoccupazioni rende le stesse meno pesanti.
Sai, leggevo l’altra sera i risultati di una ricerca scientifica. Diceva che le popolazioni, che noi ancora oggi definiamo barbare tribù, hanno un tasso di mortalità pari allo 0% per infarti e malattie causate dallo stress, non hanno nemmeno una parola che abbia questo significato, non hanno la benchè minima idea di che cosa sia lo stress. Questo perché in cerchio, la sera, davanti a un fuoco discutono di tutto, aiutandosi a vicenda. Forse sono meno primitivi di noi, esseri civili che abbiamo dimenticato le virtù dell’umiltà per spogliarci della nostra presunzione di essere degli esseri superiori e la pazienza di porci all’ascolto di chi abbiamo di fronte.
E’ davvero un’immensa gioia, trovare qualcuno che si siede li con calma, al tuo ascolto e ti dedica la sua totale e completa attenzione. Una persona che se ne hai bisogno, ha anche la forza di essere brutalmente onesto e di dirti che sei nel torto, persone rarissime che abbiamo paragonato nel tempo a tesori, ma che sono semplicemente amici veri.
L’amicizia per me è quel moto dell’anima che mette un essere umano al servizio di un suo simile, solo perché lo sente affine. E’ una merce rarissima lo so, perchè ormai preferiamo rivolgerci a dei perfetti sconosciuti per dialogare della nostra quotidianità, non amiamo essere contraddetti, ed il tutto deve avvenire prudentemente nascosti dall’anonimato di un pc. Un essere umano dotato di orecchie per ascoltare ci spaventa, fissare negli occhi l’interlocutore e scorgervi anche un moto di disappunto ci terrorizza, ma credo che la cosa che più ci impaurisce è la solidità stessa del rapporto di amicizia. Sapere che chi abbiamo di fronte, potrebbe essere la stessa persona dotata di una memoria in grado di ricordarci anche gli sbagli del passato, incute terrore, lo stesso che abbiamo all’idea che un giorno potremmo essere noi nella condizione di dover ascoltare. Meglio un rapporto mordi e fuggi, al quale non è detto si debba dare sostanza. Torniamo così al punto di prima, la paura che abbiamo di raffrontarci con il prossimo.
Paura, paura, paura, eh si perchè ci vuole coraggio a mostrarsi ed affrontare le conseguenze delle proprie scelte, meglio quindi scappare, dal compagno, dalle amicizie, dal mondo, ho il mio microcosmo, dentro la mia sfera non entra nessuno e io qui ci sto così bene che non ho bisogno di tutte quelle sagome nere che mi gravitano intorno. Condividere, amare, discutere è fatto per gli adulti, quelli di una volta o forse solo per le barbare tribù amazzoniche.
Il grande Pedro Almodovar su questo tema (molto a modo suo) ha girato il film “parla con lei”, potrebbe essere istruttivo vederlo almeno una volta nella vita.
Ci vuole molto coraggio a parlare e tantissimo rispetto nel porsi all’ascolto di chi hai ci è di fronte, questo perché siamo costretti a mostrarci per quella che è la nostra realtà, uomini e donne pieni di difetti e di timori, ma solo chi è capace di questo passaggio dall’infanzia all’età adulta, si può dire definire un vero uomo, una vera donna. I sotterfugi lasciamoli ai bambini, cerchiamo di crescere e di affrontare la vita per quella che è, una splendida avventura, unica e irripetibile, fatta di gioie che possiamo godere appieno solo se vissute insieme a chi ci è davvero caro.
invece stai ascoltando ci parliamo da grandi, sempre Eros, piano

28 apr 2009

RICOMINCIO DA TRE

Il mai sufficientemente compianto Massimo Troisi utilizzò questo titolo per il suo primo, straordinario film, io lo faccio semplicemente per "festeggiare" una strana coincidenza. Sapevo che non avrei avuto in mattinata l'occasione di essere di persona al pc, ma a questo piccolo evento non potevo mancare, infatti oggi questo blog compie il suo terzo mese di vita e da qui il titolo, ma la stranezza vuole che siano anche novanta i giorni dal primo post e ciò non sarebbe stato possibile se di mezzo non ci fosse stato il mese di febbraio, infine toccheremo presumibilmente durante l'arco della giornata le 4000 pagine visitate, una piccola gratificazione personale per quanto ho fatto fin'ora.

I numeri possono sembrare aridi, ma io li adoro perchè dicono sempre qualche cosa, ritengo che insieme ad altre cose che è superfluo ricordare qui, siano davvero uno. In questo caso mi ricordano che si è creato un grado di affezione tra di noi altissimo, non solo venite a visitare l'isola, ma ci tornate volentieri, siete sempre più numerosi e partecipi. Come ho detto spesso in passato, in molti state prendendo la residenza qui con me ed è piacevole sapere di non essere solo in quest'avventura.

Probabile che le modalità di comunicazione nel futuro possano subire qualche cambiamento, ma la voce del guardiano sarà sempre presente, è diventata anche per me una piacevole consuetudine, non so se sarà ancora pseudo quotidiana, ma continuerò a esserci.

Un bacio a tutti i naviganti, passati e presenti, mentre colgo l'occasione per ricordarvi ancora e sempre che i clic sulla pubblicità generano una donazione a favore dell'UNICEF, non facciamola mancare mai. Spero di avere presto argomenti interessanti di cui lasciare traccia qui.

Il luogo lo conosci, mi siederò di nuovo sotto questa palma e aspetterò poi le tue riflessioni osservando il mare e quel gabbiano in alto a sinistra che vola leggero.

P. S. la musica non c'entra nulla con il post, ma adoro questa canzone di Pino Daniele (tra l'altro autore della colonna sonora di ricomincio da tre). Questo pezzo è tratto dall'ultimo album del cantautore napoletano e rappresenta molto il mio status di sognatore, un uomo illuso che il futuro possa essere fatto di felicità, conscio che tutto ciò è solo il vaneggiamento fantastico di chi crede ancora alle favole, lì dove puoi ancora salire su un tappeto volante e librandoti tra le nuvole senza paure e confini, gridare all'unisono con la tua principessa , "il mondo è mio". Ci vuole incoscienza o coraggio a vivere così, ma il guardiano è questo, accettalo per com'è.

27 apr 2009

ISTANTE DOPO ISTANTE

Quando ieri sera ho iniziato a pensare come avrei dovuto comunicarti che la voglia di scrivere quest'oggi latitava, ho mentalmente percorso mille pensieri fatti di parole, ho preparato più e più frasi. Tutto questo perchè erano, anzi sicuramente sono, tante le cose che mi sono entrate dentro in questo fine settimana. Però ho trovato la mia bocca un imbuto troppo piccolo per poterle dire tutte e forse non sono nemmeno così interessanti da essere degne di entrare a far parte della piccola storia di questo blog.


Sai navigante, questi giorni li ho vissuti come un viaggiatore, ero pronto per il viaggio più bello della mia vita, lo avevo sognato, desiderato, ho avuto la fortuna di sapere che si c'era la disponibilità a iniziare quest'avventura, ed ero entusiasta e felice. Davvero l'avverarsi di un sogno lungo un anno mi stava dando delle emozioni che avevo dimenticato. Mi sono recato alla stazione, ho preso posto su una panchina e mi sono accomodato in attesa che passasse il mio treno e li sono rimasto per l'intero fine settimana, nella vana speranza che da quel binario che sapevo morto, arrivasse un segnale.



L'attesa dell'avverarsi di un evento, che sai difficile se non impossibile, dilata oltremodo il tempo, ogni attimo sembra passeggiarti addosso, segnandoti come mai nulla prima nella tua vita ed è un supplizio che si rinnova istante dopo istante. Osservi nell'aria i pulviscoli di polvere che ti circondano, uno a uno, li vedi mentre nello spazio che ti circonda danzano sballottati da raffiche di vento improvvise e poi infine li senti adagiarsi sulla tua pelle, ognuno con un peso in grado di schiacciarti, ma il dolore che provocano non nasce dalle lacerazione che ti provocano, ma dall'apatia che hai dentro e che non ti mette nelle condizioni di sottrarti a quel supplizio.


E mentre sempre più le ore, i minuti, i secondi rallentano ti ritrovi ad odiare visceralmente quella maledetta lancetta che sembra scoppiarti nella testa ad ogni suo ticchettio. Allora decidi di concentrarti su qualcos'altro e ti fissi sull'erba che cresce tra i binari.


Ne osservi ogni singolo filo verde durante la sua crescita, millimetro dopo millimetro. Ecco è la vita che si propaga nell'aria e che sempre nuova prende forma e sostanza, ma i rendi conto che anch'essa produce un rumore che diventa sempre più fragoroso, ed inizia l'odio verso ogni qualsiasi cosa disturbi il tuo stato catartico. Non vuoi crogiolarti nella quiescenza, ma è la vita che vuole questo per te adesso e adesso mentre ripensi alle parole che ti hanno portato a ciò, il tempo intorno a te è ormai immobile.


Qualche giorno fa, in un colloquio privato, sono stato definito "debole". Probabilmente è vero, le persone che vivono nell'illusione che la felicità possa essere raggiunta su questa terra e che soffrono nel vedersela fuggire via, sono davvero comparabili a dei deboli per questa società. Però personalmente ritengo che invece sia davvero fragile chi si adegua, chi si conforma seppur conscio di avere le qualità e le capacità per prendere di petto il mondo intero, non combatte per quello che ha dentro, uniformandosi alla massa da cui potrebbe elevarsi. Ecco io trovo che sia quella la vera mancanza di coraggio, il vero sintomo di una debolezza che non vorresti mai vedere, il nascondere agli altri quello che si è nella realtà, la forza dei sentimenti, il vero motore di questa terra.


Io sarei pronto a sfidare il mondo pur di realizzare i miei sogni, sempre e comunque e se è questa la mia colpa, sono estremamente orgoglioso di essere così, ci metto sempre e comunque il cuore e so che se un giorno darò sostanza ai miei desideri, farò la felicità di chi è accanto.


Sia ben chiaro ognuno sa cosa deve fare nella propria vita e io sono un emerito signor nessuno, non posso dare consigli o indicazioni a chicchesia, ma ritengo che una vita fatta di finzioni, di maschere, sia destinata a essere ad essere un'esistenza piena di rimpianti che ti bruciano dentro e non daranno mai la serenità assoluta, quella necessaria per raggiungere la felicità.




P. S. un grazie sentito e di cuore a Alba e Speaker (in ordine alfabetico), per l'amicizia dimostratami in questi giorni, anche e sopratutto fuori dai confini dell'isola.




MUSICA DI SOTTOFONDO:

TIME AFTER TIME: Eva Cassidy

Il video è da vedere, davvero bello

***AVVISO AI NAVIGANTI***

Scusa navigante, ma al momento non ti do per certo il mio post oggi. Potrebbe comparire in tarda mattinata o forse domattina, dipende da quando questa nebbia che mi avvolge deciderà di diradarsi.
Goditi il Liga in sottofondo e appunamento a più tardi, forse.

24 apr 2009

SCUSAAAAAAAA


Ieri un distrattissimo guardiano ha commesso un errore imperdonabile, non ha ringraziato, ne citato, una nuova abitante dell'isola. La sua voce, comparsa tra i commenti del post di mercoledi, mi era sfuggita, gravissimo. Potrei inventare tante scuse per attenuare la mia colpa, ma non sarebbe onesto, non ho proprio controllato i commenti di mercoledi sera, convinto che non ce ne fossero di nuovi.


Ho perso sopratutto l'occasione per confrontarmi con te Cariddi sull'argomento, ho postato il mio pensiero e basta, ma non mi nascondo dietro un dito e ti dico ciò che realmente penso. Sono convinto che non esistano uomini cattive e donne insensibili, che la dolcezza non sia data in dote solo a voi del gentil sesso. Hai sintetizzato correttamente anche il mio pensiero, quando hai parlato di esseri umani, anche io non riesco a etichettare o dividere in categorie, in un uomo o una donna cerco di capire se può essere o meno valido nel mio percorso di vita.



Mi spiace che la tua esperienza personale non sia stata fortunata, ma da par mio, come ho scritto ieri, se solo ne avessi la possibilità cercherei di rendere felice, in ogni istante della sua vita, la donna che amo, con la leggerezza che deve per forza di cose competere a un innamorato. Sono convinto che la lievità dev'essere una costante di ogni rapporto. Bassi e alti nello stesso tempo, passare dal parlare di cose importanti a una guerra di cuscini, ecco quello che credo sia il minimo da offrire e da chiedere a un rapporto d'amore, la complicità. Però mi femo qui sennò mi ripeto e divento noiosissimo, lo so.




Ti chiedo quindi pubblicamente scusa come guardiano e spero di renderti interessante il soggiorno qui tra di noi, ci sono tante belle persone e opinioni validissime con le quali confrontarsi, vale la pena dare un'occhiata ogni tanto a questo blog.



Ti faccio anche sapere che la pubblicità che trovi in basso a destra nel blog, genera un guadagno a favore dell'UNICEF, non un solo centesimo passa per le mani del sottoscritto. Quindi se vuoi, anche tu ogni tanto regala qualche clic a favore del'infanzia.

Infine estendo anche a te l'invito che ho sempre rivolto a tutti i naviganti, se hai qualcuno che ritieni possa apprezzare la nostra isola (non è mia, cerco di esserne un desposta, ma sapessi quante me ne dicono in privato), dicevo se conosci qualcuno che può aprirci la mente con nuove opinioni, invitalo tra di noi.



Ovviamente i ringraziamenti li estendo a tutti coloro, che da quasi 3 mesi ormai, mi sono accanto in questa splendida avventura. Qualcuno esagerando a mio avviso, ha definito ieri sera quest'isola "magica", io mi auguro sia solo un luogo dove la mente e i sentimenti possano trovare il giusto spazio per potersi esprimere.




P. S. Vorrei far notare ai più la finezza del quadro Scilla e Cariddi (omaggio alla nuova arrivata)




P. P. S. Vorrei far notare anche che il brano in sottofondo si intitola SCUSA, ovvio le parole c'entrano poco, ma il titolo è perfetto (che guardiano ricercatore eh?)




P. P. P. S. Si è capito che mi sono vergognato come un ladro per non essermi accorto di Cariddi? beh spero di si, ma come hai visto navigante ho cercato di accoglierla tra di noi con un sorriso, siamo o no la migliore compagnia che esiste su internet??? :-)



23 apr 2009

E IO PER LEI? COME SAPREI...........


Ciao navigante, oggi uso un piccolissimo escamotage per lasciarti traccia del mio passaggio. Ieri avrai notato che di proposito ti ho chiesto di intervenire, per sapere appunto cosa saresti stato disposto a fare per amore e non ho volontariamente risposto alla mia domanda, l'avevo omessa con lo scopo di inserirla dopo i tanti commenti che speravo di trovare. Onestamente in molti mi avete risposto in privato, mentre la sola speaker ha usato il blog. Ho quindi ho ritenuto che il mio intervento conclusivo necesitasse di uno spazio adeguato e ho pensato di utilizzare un post. Poi come dice qualcuno, sono o non sono l'amabile dittatore di questa nostra isola? Faccio quindi quello che mi pare....................

E quindi a questo punto torna a me la domanda, cosa sarei disposto a fare io per lei? Inizio con il ripetere quello che quasi tutti mi avete detto, un gran bel quesito, ma vedi navigante è li il trabocchetto, la domanda non ha senso, il fatto stesso di porsi un limite in amore, vuol dire dare dei confini netti a qualcosa che non ha per sua natura. Amare vuol dire, a mio modestissimo avviso, usare il cuore e non il cervello, per me è condividire ogni emozione, sensazione, umore, desiderare, cercare, chiedere e donare insieme, avere la capacità di piangere e ridere nel medesimo istante. Amarla, è avere la certezza che non riusciremmo a trovare al mondo nessun'altra donna con cui voler condividere l'aria che ci circonda e non perchè ci sforziamo che sia così, ma perchè è la cosa più naturale che ci sia. E credo di poter dire che un amore così, condiviso in questo modo, è un sentimento che non ha bisogno di paletti, perchè non esiste l'altro, ma si vive la fusione di due persone in qualcosa di altissimo, senzza prevaricazioni.

Ora lo so di per me che questo è un chiaro sintomo di follia, ma dimmi perchè l'uomo non deve sognare e ambire? Abbiamo desiderato la luna e ci siamo arrivati, ci spostiamo sopra e sotto l'acqua, voliamo, comunichiamo con le persone che si trovano a migliaia di km di distanza, cosa vuoi che sia amare e farsi amare in un modo che è poi il più semplice che esista, senza egoismo.

Ecco la mia risposta, come saprei amare io, cosa farei io per lei, le ricorderei in ogni istante che è l'unica donna per me.


21 apr 2009

IO PER LEI


Sai navigante, ho trovato difficile riprendere il nostro appuntamento, non perché me ne mancasse la voglia, ma dopo un "post" così bello come quello di venerdì scorso, avevo il timore di sporcare qualcosa che mi ha regalato tante gioie.

Però poi ho fatto una serie di considerazioni che mi portavano tutte alla stessa conclusione, io non sono uno scrittore, ma sono semplicemente una persona che mette qui nero su bianco una serie di pensieri, cose molto intime e personali, ma che soprattuto ha l'immensa fortuna di avere qualcuno con cui condividere queste sensazioni.
Uomini e donne che mi gratificano della loro stima e che non si aspettano da me capolavori di letteratura, ma solo uno spunto per sviluppare delle idee. Sarebbe quindi molto più grave far mancare la mia voce, che macchiare un bel post. Riprendo come sempre, nella speranza che i miei scritti interessino e se troverò di nuovo il modo di emozionare, ne sarò felice.


Certo in questi giorni non sono rimasto immobile a bearmi dei complimenti, ho scritto qualcosa che leggerai in futuro, ho inserito dei video sul canale di youtube. Ed è mentre ero intento in questa seconda fase che ho avuto modo di imbattermi nella canzone che oggi ho utilizzato come sottofondo, credo che abbia su per giù quarant'anni.

Specificare da quanto tempo e stata incisa una canzone è una cosa che di solito non faccio, l'utilizzo come tappeto musicale con il solo scopo di creare un maggiore coinvolgimento emotivo in chi mi legge. Invece con questo brano ho la possibilità di fare delle provocazioni che pongo a me per primo e che giro a tutti gli abitanti dell'isola.

La prima è, ma noi per amore cosa saremmo disposti a fare?

Non rispondere d'acchitto, rifletti per un attimo navigante. Ognuno di noi (la maggior parte degli abitanti dell'isola ha un'età vicina ai 40 anni), si è creato una vita, ha una sua stabilità fatta di riti e abitudini, consuetudini a cui difficilmente sapremmo rinunciare, cosicché dimmi che ruolo daremmo a un uomo o a una donna verso il/la quale ci sentiremmo sentimentalmente attratti? Eppure quarant'anni fa l'amore era ritenuto qualcosa di totalizzante, era intorno ad esso che si costruiva la vita e non come succede oggi che si piegano i sentimenti alle proprie esigenze quotidiane.

Facci caso, i tempi sono cambiati a tal punto che l'amore è diventato qualcosa di marginale, facciamo in modo che richieda un coinvolgimento minimo e comunque non deve prevaricare lo spazio che dedichiamo alla carriera, all'affermazione personale.

Ed ecco il secondo spunto di riflessione o provocazione che dir si voglia, IO PER LEI?

E' eccezionale la domanda, si perché non è lei che si piega a me, ma io che faccio di tutto perché sia il mio amore, ci metto l'impegno perché sia mia, lo voglio e glielo dimostro, ma oggi è ancora così?

Ho onestamente l'impressione che oggi l'amore sia sempre più egoista ed egocentrico, ma è forse vero che l'umanità si avvia sempre più ad esserlo, ho sempre più l'impressione di vivere in una società che non è tale. Mi spiego meglio, noto che non formiamo più un insieme di tante persone (la società appunto), ma siamo tanti singoli che gravitano ognuno intorno a qualcun altro, fino a che gli fa comodo. E' tremenda come riflessione, in pratica siamo milioni di esseri soli, anche se viviamo circondati da tantissime persone e la cosa a mio avviso più grave è che abbiamo accettato questa situazione come modello e lo applichiamo sempre, in qualsiasi ambito ci immergiamo, amore, famiglia, lavoro.

E quindi, a questo punto, "io per lei" che senso ha? E qui faccio la mia ultima provocazione (guardiano rompiscatole stamattina, scusalo). Le donne che oggi hanno raggiunto una pseudo parità nella società civile, cosa farebbero per lui? So che è decisamente difficile per chiunque rinunciare o sacrificarsi per amore, ma ritengo che lo sia ancor di più per una donna impegnata. E quando intendo dico impegnata, non specifico volutamente come, può esserlo perché in ha una carriera o una famiglia, non importa, la domanda è una donna oggi cosa sarebbe in grado di fare per lui?

Mi chiedo ciò, perché nel corso dei secoli, le donne sono state dipinte sempre come quelle che hanno i sentimenti e li esternano, gli uomini erano solo quelli in grado di cacciare, mangiare e sparare ca..ate, soprattuto se in gruppo. Ma oggi è ancora così? Una donna cosa sarebbe in grado di affrontare per amore? (v. anche questo video WOMAN IN LOVE - 1980)

Le provocazioni sono state fatte per essere raccolte, spero onestamente di ricevere tanti vostri commenti, anche perché so per certo che la maggior parte dei naviganti che quotidianamente mi omaggia di un attimo di attenzione è di sesso femminile. Mi piacerebbe quindi conoscere la vostra opinione in merito alle domande.

Un'ultimissima precisazione, hai letto di mio solo riflessioni su come mio avviso si sono evoluti i tempi e la società, ho fatto ciò perché vorrei prima leggervi e poi esprimermi, senza influenzare nessuno.




20 apr 2009

WOMAN



Grazie, la grande quantità di complimenti che mi è piovuta addosso da venerdi scorso mi ha davvero imbarazzato. Speravo onestamente di essere riuscito a trasmettere delle emozioni, non credevo di esserci riuscito sino a questo punto. E' sempre piacevole sapere che il frutto del proprio "lavoro" in qualche modo viene gradito e vedere che viene omaggiato. Grazie, spero di non deluderti in futuro navigante, però non ti abituare a cose di questo livello emotivo, non sono uno scrittore, ma un semplice blogger.


Il disegno che hai visto qui su ti dovrebbe dire due cose.

Innanzitutto, essendo un'immagine marina, sai che non troverai un vero e proprio post, ma come sempre in questi casi solo dei pensieri sciolti.

La seconda è che sto impazzendo, visto che ho usato un'immagine fuori dal normale, un disegno quasi infantile. NO, non è così credimi, questo disegno riveste per me una grande importanza, è la vista che immagino ci sia dall'isola sulla quale ha luogo il faro, ed è per me un'emozione sempre molto forte rivederlo, vale quanto un Picasso a mio avviso e anche se l'originale non è più in mio possesso, so che è in buonissime mani e che verrà custodito come avrei fatto io, con amore e cura.

Quindi adesso sai cosa si prova a stare seduti sull'isola all'ombra del faro e non dire che non ti piace, cosa c'è di più bello del mare, una barca lontananza, del tramonto sull'acqua e sopratutto la condivisione di tutto ciò con la persona che ami?

La canzone che ascolti in sottofondo è stata qui tradotta di seguito, anch'essa è un'emozione, una poesia, una dichiarazione d'amore. Questo vuol essere il mio post di oggi, che si lega al disegno e che a sua volta si fonde con il post di venerdi e che a mia volta mi piacerebbe vivere su un'isola deserta (con faro, ma senza genio della lampada) e che .................... è vita, la mia, semplice, banale, ma che in questi giorni mi ha donato la consapevolezza che sono in grado di raggiungere ogni obbiettivo, se lo desidero.

Una forza che in futuro mi servirà moltissimo e del perchè ti informerò a tempo debito, navigante.







17 apr 2009

VIETATO AI MINORI

OGGI TROVERAI UN POST DIVERSO, PER NULLA PARAGONABILE A QUELLI CHE HAI LETTO FIN'ORA, MA SAI CREDO CHE BISOGNA SEGUIRE GLI IMPULSI NELLA VITA E NON CERCARE DI ESSERE SEMPRE PERFETTINI E EDULCORATI, SAREBBE UN ATTEGGIAMENTO CON IL QUALE NON RIPORTEREI QUI QUELLO CHE SONO NELLA REALTA'. DARE UN'IMMAGINE DI SE FALSATA EQUIVALE A MENTIRE.

QUINDI SE C' E', COME IN QUESTO CASO, L'ISPIRAZIONE, IL DESIDERIO, O ANCHE SOLO L'ESIGENZA DI SCRIVERE QUELLO CHE LEGGERAI NEL POST, E' BENE DARE SEGUITO AGLI IMPULSI, A COSA SERVIREBBE FRENARSI.

EPPOI NON VOGLIO CHE IL GUARDIANO PASSI PER UNO CHE SI NUTRE DI PANE, TRISTEZZA E MALINCONIA, SONO UN UOMO E COME TALE HO EMOZIONI E PULSIONI CHE QUI TROVANO CONCRETEZZA O ALMENO VENGONO RIPORTATE SU UN SUPPORTO E RESE TANGIBILI.

BUONA LETTURA.




La sera di questi tempi inizia ad essere sempre più dolce e il balcone che è ancora socchiuso sta lasciando entrare un refolo di vento tiepido.

Questo spiffero mi sfiora il corpo seminudo e sento la mia pelle, ancora umida dopo una tonificante doccia bollente, che si increspa. Nella penombra della camera, sdraiato sul divano, le mie labbra sono ancora intrise del piacevole aroma che il vino ha saputo donare alla cena e ardono al tuo pensiero, il desiderio di te inizia a pervadermi. La musica che ho scelto stasera non è sporcata da nessuna parola, solo una stupenda melodia che invade la stanza in cui mi trovo, questa è una di quelle sinfonie magiche capaci di creare l'atmosfera per un dolce incontro e nella mia mente la voglia di essere con te è ormai senza freni.

Sarà il desiderio o forse solo il vino, ma sento che riesco a liberarmi del peso che ha il mio corpo e sulle dolci note di questo piano, con grandi ali volo da te, ti vedo e plano al tuo fianco. Subito accarezzo il tuo delicato collo e in un attimo mi ritrovo a sfiorare con la punta delle dita il profilo del tuo volto, sussurarandoti che ti voglio così quanto tu desideri me. E' la scintilla che scatena una fiamma intensa, un fuoco che non brucia, ma che sta ardendo dentro e fuori di noi.

Nel buio la tua pelle candida, impregnata da un soave profumo di rosa, rapisce i miei sensi, ti stringo e baciandoti sulle tue labbra non so più se è la musica che sento o è il mio cuore che ha preso a battere all'impazzata. Delicatamente lascio scivolare le mani lungo la curva dei tuoi fianchi, scrutando ogni angolo del tuo corpo eburneo. Avvicino la tua pelle alla mia e sento i brividi di intenso piacere che attraversano la tua schiena. Un rosso rubino tinge di passione le pareti che ci circondano, donando a questo nostro incontro un'intensità tale che non trova riscontro nelle parole inventate dagli uomini.

Affondi le tue labbra sulle mie, mentre le tue dita scrutano ogni millimetro della mia pelle, vuoi che io ci sia così quanto io voglio te. Sognavi questo istante e la voracità dei tuoi baci sul mio petto scatenano fremiti irrefrenabili. E' solo amore, nulla di fisico o che abbia a che vedere con il piacere fino a se stesso, è inestimabile purezza, voglia di te e te soltanto. I nostri cuori hanno un solo battito, i corpi congiunti sul tuo letto non creano attrito, non hanno angoli, si cercano e hanno bisogno l'uno dell'altra per elevarsi in qualcosa di etereo e eterno al tempo stesso. Ogni nostro movimento ricostruisce il percorso d'amore che ci ha portati fin qui, c'è in ogni singolo sussulto tutto la voglia che abbiamo di essere qui in questo momento, stretti in un solo essere perfetto e bellissimo.

Adesso sento che hai il possesso di ogni mio pensiero, scopro che accondiscendi ogni mio desiderio senza che io lo pronunci e so per certo che anche per te è così. Non ho più nessuna voglia se non di te, per sempre tu e solo tu. Ho l'assoluta certezza che non può esistere nulla di più intenso e profondo di questo eterno attimo e tutto ciò mi prostra, ma al tempo stesso so che sei mia e che lo sarai per sempre, finchè lo vorrai, un incontro indissolubile di anime.

La persiana sbatte improvvisa e mi rendo conto che era solo un sogno, un attimo di lucida follia, forse colpa del vino o dell'esigenza che ho che tu sia mia. Credo sia giunta l'ora di andare a dormire, cercando conforto e riparo nel mio letto, dalla tentazione continua che ho di chiamarti o anche solo scriverti che sei stata mia.

Chiudo le imposte e mi accorgo che il tuo profumo è nell'aria, una delicata essenza che so essere solo tua, eppure non sto più sognando, la sento, sei con me. Un dolore mi brucia il petto e prima di stendermi mi specchio, scopro così i segni che le tue labbra hanno lasciato su di me, perfette riproduzioni del tuo desiderio, impresse indelebilmente all'altezza del mio cuore. Adesso capisco, è stato un sogno non solo mio, anche tu mi hai desiderato con la stessa intensità e quello che abbiamo vissuto all'unisono è diventata una magica realtà.

Posso di nuovo chiudere gli occhi con estrema serenità, so che in quel mondo perfetto che è il pianeta amore, tu mi stai aspettando, mia dolce principessa.



MUSICA DI SOTTOFONDO

LOVE ME: Yiruma

15 apr 2009

KISS THE RAIN



DEDICA DOPO ANCHE LA GIUSTA ATTENZIONE AL VIDEO, LA SCELTA NON E' CASUALE, I GIRASOLI SONO UN FIORE STUPENDO E MOLTO AMATO KISS THE RAIN


Quante sono le persone che abbiamo incrociato durante l'arco della nostra esistenza? decine, forse centinaia di migliaia. Con la gran parte di esse abbiamo scambiato solo una parola mentre facevamo insieme la coda all'ufficio postale oppure aspettavamo che ci consegnassero la pizza da asporto. Con molti altri abbiamo invece condiviso un pezzo di strada, vita quotidiana fatta di gioie e di dolori, persone che hanno in qualche modo segnato o comunque cambiato il nostro modo di essere. E' così, tutte le esperienze che viviamo ci trasformano, forse in minima parte, ma lo fanno. Ognuno di noi viene segnato da un dialogo, un sorriso, un pugno in pieno stomaco, forse non stravolgono il nostro carattere "questi passeggeri" ma una traccia impercettibile di loro in noi rimane.

Poi ci sono quelli che loro malgrado, sono e saranno una presenza costante nella nostra vita e tu nella loro. I genitori, i figli, i parenti tutti, coloro a cui ti rivolgi quando hai bisogno di un aiuto, uomini e donne per le quali devi esserci sempre e comunque. E infine abbiamo quelle pochissime persone che desideri siano per sempre con te, coloro che tu vuoi ardentemente, con ogni tua forza che ci siano. Gli amici di una vita, la donna che ti ha rubato il cuore, tutti coloro che ti entrano a tal punto dentro che a loro senza nessuna premeditazione dedichi un pensiero la sera prima di chiudere gli occhi e te li ritrovi li, il mattino seguente, che ti aspettano al risveglio.

Eppure ci sono volte in cui anche loro escono per un qualche motivo dal tuo quotidiano e a quel punto i giorni diventano una sequenza numerica, una fila interminabile di ore e di minuti, una ridda di situazioni che vivi senza nessuna allegria. Ti ritrovi la testa piena di pensieri, scansi una macchina, acquisti una maglia o semplicemente fai la spesa per nutrirti e ti rendi conto che sistematicamente stai cambiando faccia anche cento volte in una giornata, mettendo su un sorriso vuoto, e lo indossi come un abito ad uso e consumo dei "passanti" che stai incontrando lungo il tuo percorso di vita. In quei momenti tante domande ti salgono alla gola, "ma io avrò avuto una qualche importanza? era un sorriso vero o solo una finta quello che mi veniva dedicato? perché non ci sei più?".

Sono dubbi e porsi delle domande di per se è già un bell'esecizio, sono certo che solo lo stolto vive di verità ferme e inviolabili, la persona curiosa è quella che anela a migliorarsi sempre. Ma in questo caso le domande hanno una funzione diversa, devono scuoterti fino alle fondamenta dell'anima, riguardano la vita. Queste domande, quando te le poni, servono a risvegliarti da un sogno, sono qualcosa che sa di una tristezza infinita e che ti vela gli occhi al solo pensiero. E' così bello desiderare una presenza, è dolce a tal punto che ti dona una forza che non sapevi di avere, risveglia delle capacità nascoste che in altre circostanze non riesci a tirare fuori. La magia che a volte si crea quando si ha a che fare con i pilastri di un'esistenza è qualcosa di raro e non potremmo chiamarla magia se fosse così con tutti, non sarebbero pilastri se ogni passante avesse la capacità di sollecitarci a tal punto.

La maggior parte degli uomini e delle donne passano, qualcun'altro invece sarà sempre con te, ma smontare un pilastro e far reggere la struttura che hai creato è un'operazione di alta ingegneria, che ha bisogno di tanta forza d'animo e di una voglia di vivere fuori dall'ordinario, una forza che io ancora non ho trovato dentro perché so quanto è terribile rinunciare a chi ami.

Vedi navigante, ricorre in questi giorni l'anniversario di un evento tragico, uno di quei lutti improvvisi che ti rubano una persona speciale, un amico con il quale ero cresciuto e con cui avevo condiviso tanti momenti di banale diverti mento. La morte è una brutta bestia, non ti concede la possibilità di poter fare domande, di poter dire "lo sai, ti voglio bene" e la cosa più triste è che te ne rendi conto dopo, hai sottinteso o omesso ed è tremendamente amaro avere in gola ancora qualcosa da dire. La morte è un evento che non lascia nessuna possibilità di riscatto, ma lui adesso sopravvive grazie all'amore di chi lo ha conosciuto e se ancora oggi a distanza di quasi vent'anni è ancora nel nostro cuore, vuol dire che non è ancora morto, che abbiamo fregato la sua scomparsa.

La musica che ascolti come sottofondo ha un titolo bellissimo e che con un sussulto di fantasia ho rubato per dare il titolo al post di oggi "kiss the rain". Credo che effettiva mente nel momento in cui ti trovi con il viso bagnato dalle calde lacrime e dalla fredda pioggia, come nella foto del post di qualche giorno fa, quando l'acqua che hai addosso non ti bagna, ma scorre, forse in quel momento potrai rinunciare a un pilastro per il resto della tua vita.

Un'ultimo piccolo pensiero navigante, se puoi non avere mai pudore dei sentimenti, chi hai di fronte a te in questo preciso istante, tra poco potrebbe non esserci più.

MUSICA DI SOTTONDO:

KISS THE RAIN: Yiruma

10 apr 2009

BUONA PASQUA


VOLEVO UN MODO PARTICOLARE E DIVERSO PER PORGERTI GLI AUGURI DI PASQUA NAVIGANTE, FORSE ANCHE UN PO' STRAVAGANTE, E' VERO, MA COMUNUQUE ATTINENTE A TUTTO CIO' CHE QUI HAI SEMPRE TROVATO NEGLI ULTIMI TEMPI.
SEGUI ANCHE I BOX LATERALI, STO AGGIUNGENDO DEI VIDEO, DEI TESTI E DELLE POESIE PER COMPENSARE IL LUNGO SILENZIO. QUALCOSA DI NUOVO E' ANCHE SUL CANALE DI YOUTUBE.
DI CUORE TI PORGO I MIEI PIU' SINCERI E AFFETTUOSI AUGURI DI UNA FELICE E SERENA PASQUA, VOGLIO PER TE NAVIGANTE TUTTO IL MEGLIO CHE PUO' OFFRIRE E TI CHIEDO UN SOLO PICCOLO GESTO SE LO RITIENI GIUSTO, UN UOVO IN MENO DI CIOCCOLATA E UN VERSAMENTO O UN SMS AI TERREMOTATI DELL'ABBRUZZO. NESSUNO SI DISPIACERA' CREDIMI.

clicca sul rigo sottostante per vedere il videomessaggio

auguri di buona pasqua


PER UN SMS SOLIDALE 48580 DA QUALSIASI OPERATORE MOBILE

9 apr 2009

IO NON SO NULLA DELL'AMORE

Il titolo di questo brevissimo post è anche una piccola presa di coscienza. Infatti, ieri mentre dialogavo con qualcuno degli abitanti di quest'isola, mi sono reso conto che il blog si stava incentrando intorno a quest un unico argomento, l'amore e così non va bene.

Questo sentimento è forse la molla più bella, tra quelle che ci spinge quotidianamente verso la vita, ma non è certamente l'unica e credo con molta umiltà di essere inadeguato e incapace a trattare l'argomento.

Forse sono bravo a parlarne, ma i fatti sono alla fine sono quelli che contano e visto come va il mio vissuto credo si meglio per un pò di "evitare" il discorso.

Tranquillo navigante, come sempre troverai qualcosa e se come ieri sera la serata lo permette, la luna è piena e il mare è calmo, l'ispirazione non mi mancherà.

Grazie dei complimenti venerdi scorso e ieri ne sono arrivati tanti, un pò mi imbarazzano, ma onestamente fanno piacere.


MUSICA DI SOTTOFONDO:

IO NON SO PARLAR D'AMORE - Adriano Celentano

8 apr 2009

LACRIME NEL VENTO


DOVEVO QUESTO POST A DUE PERSONE CHE HANNO UN POSTO IMPORTANTE NELLA MIA VITA. UNA DI ESSA MI HA INCONSAPEVOLMENTE FATTO CRESCERE. A LORO DOVEVO QUELLO CHE LEGGERAI NAVIGANTE, A LORO E A UN AMORE CHE NON E' MAI NATO. QUESTO CHE SEGUE E' PARTE DI UN DIALOGO PRIVATO, CHE SONO STATO AUTORIZZATO A PUBBLICARE E CHE IERI HA TROVATO IN UN ADDIO IL SUO PUNTO DI MASSIMA TRISTEZZA. LE LACRIME CHE VEDI NELLA FOTO, LE HO SENTITE, LE HO VISTE SCORRERE E NON HO AVUTO NE LA FORZA NE LA VOGLIA DI FERMARLE.




Ci sono momenti nella vita, in cui un uomo si trova di fronte a delle scelte, quei famosi bivi che sai segneranno comunque i tuoi giorni a venire e dai quali non puoi e non devi scappare. L’atteggiamento con cui li affrontiamo, lo spirito, lo stato d’animo, lo scopo che ci spinge, possono essere degli elementi per comprendere se si è diventati adulti, oppure se in noi alberga ancora l’animo di un fanciullo.
Ho vissuto questi ultimi giorni, sapendo che stava arrivando uno di quei momenti, ero conscio che dovevo prendere una decisione importante per me e che la coinvolgeva di nuovo. Mi ero ormai preparato da tempo a questa eventualità, ed avevo già ben chiaro il percorso che mi avrebbe portato a ribadire la scelta più stupida della mia vita. Hai letto bene, ripetere una scelta stupida e credimi, farlo essendo conscio che è un’idiozia, non è solo due volte stupido, ma lo è tante, tante volte di più.
Quando però ti si para di fronte un problema, nelle valutazioni che si devono necessariamente fare, il peso maggiore non deve mai averlo l’egoista che alberga in ognuno di noi, ma quella parte di te che consciamente sa che da un tuo momentaneo patimento, c'è qualcuno a cui tieni che ne trae solo giovamento.
Essere adulti non è solo una condizione anagrafica ma è anche un modo diverso, serio e impegnato di porsi di fronte alla vita.
Certo è vero, in quei momenti senti l’esigenza di urlare con tutte le tue forze, “ecco vedi io sono questo, sono davvero come mi mostro” e desideri ardentemente che le tue emozioni avessero il dono di materializzarsi per correrle incontro, perché tu provi un pudore fuori luogo e fuori tempo, che ti rende anche incapace di chiederle di guardarti negli occhi. E senti queste frasi che ti scoppiano nella testa, rimbombano da una parte all’altra e vorresti liberarle per non impazzire, però ti trattieni, sai che quella donna non può e non deve sapere, ed è giusto che tu esca dalla sua vita senza fare alcun rumore. Continueresti altrimenti a sentirti una presenza ingombrante seppure discreta, ma pur sempre una presenza, niente di meno e niente di più. L'unico segno esteriore che ti puoi permettere in questi casi sono le lacrime, ma di esse non dovrà rimanere traccia.
Amare una persona non significa desiderarla ardentemente e basta, avevi ragione guardiano quella è solo passeggera passione, amare è volere che lei sia felice, accompagnandola anche verso colui che ella ritiene giusto al tuo posto, trovando poi la forza di fare un passo indietro e godere delle sue gioie da lontano, in silenzio.
Vivere non è avere un cuore che batte, ma sapere che lo fa carico d’amore e di responsabilità verso la sua felicità.
Non ho mai smesso di amarti, nemmeno per un secondo e non credo di riuscirci mai, questa è l'unica frase che avrei voluto dirle, ma anche la mia voce alla fine è stata rifiutata. Non ho mai smesso di amarti e mai lo farò.



NON SO TU NAVIGANTE MA IO HO ANCORA UN GROPPO ALLA GOLA E COME MI SONO SENTITO COINVOLTO IERI, CREDO DAVVERO POCHE VOLTE NELLA MIA VITA. ORA CAPISCI PERCHE' QUELLE LACRIME NON ANDAVANO FERMATE.


MUSICA DI SOTTOFONDO:

WHE HAVE ALL THE TIME IN THE WORLD - Louis Armtrong

7 apr 2009

SILENZIO


Spero comprenderai anche oggi la mia scelta di non scrivere nulla, è ancora il tempo del silenzio e del rispetto. Parlare qui di cose della vita, quando c'è tanta gente che lotta per non morire, mi darebbe l'idea di essere ancora di più inadeguato.
Spero solo che anche tu navigante, come me, come tanti possa fare un piccolo gesto per aiutare quelle popolazioni, anche un paio di sms o un bonifico a sostegno dei disagiati potrebbero essere sufficienti (ti segnalo l'iniziativa di libero a favore dei bambini orfani o comunque colpiti dalla tragedia).
Per quanto possa valere, una buona giornata

UN SMS SOLIDALE DA TIM,VODAFONE, WIND, 3 AL 48580

3 apr 2009

LA QUOTIDIANA COSTRUZIONE DI UN AMORE

Armati di pazienza navigante, questo post è oltremodo lungo, infinito e sicuramente non esaustivo dell'argomento. A parlare di amore potremmo restare qui per ore e alla fine essere consci e consapevoli che non ci siamo detti tutto, anzi probabilmente non ci saremmo detti niente e che le chiacchiere sono solo aria fritta.




Quando pensiamo, parliamo, dibattiamo dell’amore eterno, per intenderci quello che ci illudiamo possa durare tutta la vita, di solito siamo portati inconsciamente a commettere due errori.
Il primo è credere che sia quello dei nostri genitori, il rapporto con il quale dobbiamo confrontarci. Una relazione che dura fino all'ultimo alito di vita, finché morte non li separerà o li ha separati.


Ed è partendo dall'analisi quest’ultima frase che dovremmo iniziare a capire che forse essa stessa non è per nulla vera.
Chi è venuto prima di noi, ha vissuto in un mondo totalmente diverso da questo in cui ci troviamo immersi, a loro non è mai venuta in mente l’idea di potersi ricredere rispetto al matrimonio, sia perché esso è un sacramento e come tale sacro e inviolabile, sia perché non esisteva affatto la possibilità del divorzio. La separazione, fino a 15/20 anni fa, era solo un'assurdità.
Però dimmi onestamente navigante, siamo così tonti da credere che tutti i matrimoni funzionassero prima dell’avvento del divorzio? Davvero ci illudiamo che sia stata la legge che ci ha concesso questa possibilità di sciogliere un vincolo, l'unica causa di tutte queste separazioni?


Nel corso dei secoli ci sono stati re che hanno creato delle religioni, pur di potersi liberare della propria moglie e noi siamo convinti che la fedeltà, l'amore, la passione duratura e imperitura fossero così diffusi tra il resto della popolazione? Beh spero davvero che nessuno di noi sia così sciocco da credere a questo tipo di favole.
Il mondo, fino agli anni 70, era totalmente diverso rispetto a quello che noi conosciamo, le possibilità e i modi erano limitati e anche la comunicazione tra sessi diversi era per nulla paragonabile a quella attuale. Giova poi ricordare che era quasi impossibile spostarsi dal proprio luogo di nascita, i mezzi di locomozione erano molto limitati e le strade poco sicure. Quindi era consuetudine sposarsi giovani e all'interno della stessa comunità, che in un certo modo provvedeva anche a controllare e vigilare sull'evolversi della coppia.
A questo punto, non è stupido nemmeno affermare che se il matrimonio non funzionava, quando si andava incontro ad una separazione, fosse anch'essa stata solo di fatto, chi ne subiva le conseguenze peggiori era quasi sempre la donna. Spesso vilipese e ingiuriate, trovavano enormi difficoltà oggettive nella sopravvivenza all'interno di una società che le aveva a quel punto ripudiate, teniamo sempre presente qual'era la mentalità comune dell'Italia di 40 anni fa, che non era certo l'islam di oggi, ma ci andava vicino in quanto ad integralismo.


Tutto ciò rendeva le donne ingiustamente succubi dell’uomo e dei suoi voleri, non c’era quindi per le donne nessuna “convenienza” nella separazione, la presunta libertà veniva pagata a caro prezzo. Ed allora, probabilmente, i matrimoni non duravano in eterno in quanto basati su un amore senza tempo, ma perché non ci si poteva o non ci si voleva separare.
Le unioni duravano solo per necessità facendo buon viso a cattivo gioco.

Per fortuna i tempi si sono evoluti verso la ragionevolezza e la civiltà, esiste di fatto una parificazione dei sessi all'interno della società contemporanea, tale da far si che la separazione non è più un’onta, anche se però a mio avviso è uno strumento di cui si abusa.
Oggi siamo giunti ad un punto tale in cui nessuno più lotta per il proprio uomo o per la propria donna. Difficilmente incontri chi sente esclusivamente del proprio partner, l'amore viene concepito con una data di scadenza già nell'istante stesso in cui nasce, data che casomai non imponiamo, ma che sappiamo presente da qualche parte.

Questo però ci porta di filato al secondo degli errori di cui ti ho accennato all'inizio,  la base stessa dell’amore è fallata. So che è un campo minatissimo quello in cui mi sto buttando, perché è tutto molto soggettivo in amore, ma cerco di renderti il mio pensiero semplice, con la speranza di essere chiaro e esaustivo.

Quando un uomo e una donna iniziano a frequentarsi, alla base di tutto c’è sempre quell'attrazione che è fondata su tutte quelle cose che ci raccontiamo e che nasce sin dai primissimi dialoghi e dai quegli sguardi di intesa che ci scambiamo vicendevolmente. I reciproci interessi, la stessa visione della vita, sono certamente le fondamenta su cui instaurare un rapporto, ma non è sbagliato affermare che all'inizio è anche, forse soprattutto una questione di chimica.
E' indiscutibilmente un reciproco piacere a farci perdere la testa per l’uomo o la donna che abbiamo di fronte. E' una questione "animale" che comunque di base ci fa capire se lei ci attira oppure no (scusami navigante se d’ora in poi DECLINERÒ' il tutto al femminile, da maschietto mi viene più facile, nessuna discriminazione).

Ora sia ben chiaro, non parlo di sesso in quanto tale (movimento pelvico per intenderci), ma di attrazione, come quella che provano i due poli opposti della calamita.
Credo fermamente che quell'impulso che sentiamo all'inizio, ce lo regala solo la presenza di quella partner al nostro fianco, è lei la fonte di luce in grado di cambiare colore alla nostra giornata trasformando il grigio in cui vivevamo, in una varietà di colori caleidoscopica. Ed è sempre così, il solo pensarla, nominarla, attenderla, ci fa un effetto che nessun altra emozione al mondo ci può regalare.
Questo ci porta all'inizio ad essere sempre tolleranti verso i piccoli difetti, i ritardi, le manie. Poi succede qualcosa che interrompe la magia o almeno inizia a far scemare l'intensità di queste emozioni.
Eccolo, è tutto qui il nocciolo della questione, infatti per quelle fasi iniziali ci siamo passati, però nessuno è in grado di capire e prevenire cosa succede di punto in bianco? Cosa cambia dal momento in cui abbiamo le farfalle nello stomaco al solo pensarla, a quando le giornate tornano di nuovo plumbee se solo ci capita di incrociarla? Cosa fa nascere una rapporto d’amore e poi lo fa morire? E perché quella persona che volevamo dividesse con noi ogni istante della nostra vita, diventa di punto in bianco l'orrenda raffigurazione del male?

Vedi, io nella mia vita ho inteso l’amore come una necessità primaria, come il bere, il mangiare, il respirare, ma a differenza di quest’ultime nelle quali sono totalmente autonomo, per l’amore dipendo dalla presenza di un’altra persona. Ora l’inganno sta nel credere, che quella base che avevo gettato all'inizio possa essere  sufficiente per rendere il rapporto durevole in eterno, finché morte non ci separi appunto. L'errore è tutto banalmente, nell'arrendersi all'assuefazione, alla mancanza di quel nuovo brio che quotidianamente bisogna mettere in ogni umano rapporto.

Dico una banalità trita e ritrita, ma il rapporto di una coppia dovrebbe essere concepito come una pianta. Abbiamo gettato il seme nel momento in cui ci siamo conosciuti, ma questo fiore va curato e nutrito quotidianamente, anche con quei piccoli gesti, banali casomai, ma necessari perché si fortifichi e cresca questo tenero, fragile virgulto chiamato amore. E se succede qualcosa che ci mette nelle condizioni di illuderci che basta demandare ad uno solo degli elementi della coppia, il compito della cura di questo virgulto, in quell'istante stiamo firmando la condanna a morte del sentimento.
I giardinieri devono essere necessariamente entrambi gli amanti, quando uno non sente l'esigenza di esserlo e spera nell'altro per la crescita della pianticella, l'autunno di quel rapporto è già alle porte.

L’amore è degli uomini e se si vuole che cresca bisogna farsene carico, se non si collabora e si ama in solitudine o si è solo amati, il rapporto inevitabilmete si sbilancia, si sfilaccia, si consuma a tal punto da morire esausto.
Certo è compito è arduo e se uno dei due componenti della coppia si rende conto che le cose volgono al peggio, deve cercare il coinvolgimento del partner distratto, adoperandosi per far capire che si vive una fase di stanca, ma è la volontà di chi si sta disaffezionando che fa la differenza.

Quindi, è probabile che spesso ci illudiamo che esistano le basi di un amore eterno, ma scambiamo per tale solo l’attrazione fisica che una donna può suscitare in noi oppure non ci adoperiamo abbastanza perché vi sia l'obbligatorio salto di qualità, ed essendo i tempi moderni accondiscendenti verso chi commette un errore, ci si lascia andare a dichiarazioni d’amore eterno con estrema facilità, sapendo che comunque ci si può ricredere.
Le ferite che però infliggiamo a chi abbiamo illuso, quelle difficilmente saranno rimarginabili, sono graffi che nulla può cancellare e che segnano la vita di chi li subisce.

L'amore per sempre non è, ne più raro ne più difficile rispetto al passato, sta alla volontà degli uomini e delle donne cimentarsi alla sua costruzione, i materiali sono gli stessi da millenni, la malta che tiene unito il tutto è sempre la stessa.

La costruzione di un amore avviene nel quotidiano, è semplice, è banale, è uno sguardo, un bacio inatteso, una delicata carezza, è la voglia che lei ci sia sempre e comunque.

Alla fine di tutto questo sai qual'è la cosa davvero divertente? Che come per ogni vicenda umana, l'amore sottostà a mille variabili, ma una sola conta davvero più di tutte le altre, la soggettività di chi è coinvolto. Anche tutto quello che ho scritto qui potrebbe essere solo un immenso cumulo di idiozie, per me sarà ragione primaria di vita, combattendo ogni istante, fino all'ultimo respiro, perché sia per sempre, un amore infinito.





QUESTA CANZONE E' PER ME UN'EMOZIONE INTENSA
HA SEGNATO UNA STAGIONE IMPORTANTE DELLA MIA VITA,
QUELLA CHE MI HA INSEGNATO
CHE SI PUO' AMARE ALL'INFINITO,
E ANCHE CHE NON E' GIUSTO FARLO DA SOLI
MA AMARE PER SEMPRE E' POSSIBILE



L'amore perfetto è una cosa rara e se anche si trascorresse la vita intera a cercarlo non sarebbe una vita sprecata.


MUSICA DI SOTTOFONDO


LA COSTRUZIONE DI UN AMORE - Mia Martini clicca qui


HOME PAGE clicca qui

2 apr 2009

VALORE










E' un inzio inusuale quello di un video per un mio post, lo so. Oggi però volevo farti leggere qualcosa di Erri De Luca, questa poesia "valore".

A onor del vero nemmeno la scelta dell'autore è casuale, lui è un napoletano che ha deciso di vivere lontano dalla sua città, in terra santa. Ogni mattina si sveglia alle 4.30, legge la Bibbia in ebraico, dopo aver bevuto una buona tazza di caffè partenopeo, l'unico legame che ha deciso di mantenere con le sue origini.

Tempo fa gli ho sentito dire "Noi non siamo i padroni della nazione in cui nasciamo, siamo tutti ospiti di questa terra".
Chissà come si sarà sentito quando avrà letto che nella sua Napoli, a una madre è stato negato il diritto di allattare la sua bimba di pochi giorni? Chissà se si chiederà quanto valore hanno le persone che di fatto hanno applicato una legge che ancora non c'è, a una donna che ha la sola colpa di non essere nata nei confini italiani?

Spero che questo sia il punto più basso della storia patria navigante, perchè trovo scandaloso quello che è successo al Fatebenefratelli. Immaginare che si possa fare di peggio mette i brividi.
Qualcuno ha davvero perso di vista quali sono i valori importanti della vita. Gente priva di ogni umanità, indegni di definirsi esseri umani, valgono meno delle bestie.

1 apr 2009

***ATTENZIONE IMPORTANTISSIMO***


ATTENZIONE NAVIGANTE LEGGI CON ESTREMA ATTENZIONE IL SEGUITO, POTREBBE ESSERE VITALE PER I NOSTRI COMPUTER. E' in giro una nuova infezione per i pc, si chiama "april erste" e proprio oggi potrebbe attaccare i nostri computer connessi al web. Chi oggi si trova in rete potrebbe essere infettato da questo nuovo tipo di virus della specie dei poisson. In primo luogo i computer si rallenteranno moltissimo invece di navigare velocemente, quasi boccheggeranno, come se fossero spiaggiati. Nell'istante stesso in cui smetterete di operare in rete partirà lo screen saver dell'acquario tropicale, che si sarà caricato automaticamente, dove ogni pesciolino è una vostra cartella e/o file e quando uno squalo inizierà ad attaccare il vostro lavoro vorrù dire che state assistendo alla distruzione del vostro archivio. Tutto questo sino al momento in cui lo squalo rivolgendosi dal monitor verso di voi metterà su la scritta PESCE D'APRILE.
Tutto quello che vedi e senti è uno scherzo. Dalla foto (canne da pesca, arrivo del branco), al sottofondo (scherzo musicale). Il nome del virus è primo di aprile in tedesco, poisson è invece pesce in francese, superfluo ovviamente ricordare i riferimenti alla rete, all'acquario e allo squalo. Una piccola burla dal tuo, spero simpatico, guardiano.