30 set 2011

L'ORA BLU - Rambo e l'euro




Da quando esiste internet e e  più precisamente youtube, è molto più facile per tutti mettere on line delle parodie. 
Questa è in napoletano, ma non è stretto e si riesce a capire il significato facilmente. 

Per sorridere un pò


E  ANCORA OGGI



SAKINEH NON DEVE MORIRE

IPER - Carrello, buste e ............




Diciamolo chiaramente, ognuno ha la sua piccola mania, che coltiva e cura con  persevernza.

C'è chi prende il caffè sempre allo stesso bar tutte le mattine, anche se poi risulta un purgante. C'è chi non cambia mai  strada per arrivare al lavoro, nemmeno se la stessa è interrotta per lavori in corso e c'è chi con pazienza quasi olimpica continua ad essere tifoso di una squadra, che poi lo deluderà immancabilmente.
Ecco, la mia piccola mania riguarda l'ordine con cui ripongo la merce nel carrello della spesa.

Chiunque, quando entra in un qualsiasi supermercato, quando mette la spesa nel carrello, l'appoggia meccanicamente, c'è invece chi quasi la tira cercando di  fare canestro e chi stabilisce un punto al centro della corsia che percorre, per poi tornare alla base e rovesciare tutto ciò che ha intenzione di comprare dentro alla rinfusa.

Io no.

Io sisematicamente leggo la lista che avevo compilato precedentemente, cerco i prodotti e li appoggio seguendo un certo ordine, cercando di evitare così gli spazi vuoti nel carrello, mettendo sotto le scatole robuste a mo' di base, tenendo vicino il freddo con il freddo e separando questi dal caldo. Una vera e propria follia.

E questa mania la perseguo fino al parossismo, sono metodicamente odioso e così, nel momento in cui giungo alla cassa e mi avvicino al nastro, ogni volta che tiro fuori dal carrello il primo prodotto, sento quasi un rumore in tutto e per tutto simile allo sbuffo che produce l'apertura di un sacchetto sottovuoto.

PUFFFFFFFFFFFF

Ora, io sono in tutti gli ambiti della mia vita un disordinato creativo, nel senso che è tutto caoticamente catalogato a casaccio (ndo cojo cojo), però lì non è così, mi viene naturale e so di mio che ho superato di molto gli estremi per internarmi in una buona casa di cura per l'igiene mentale, ma mi dico pure che è circoscritto il tutto ad un solo ambito, tanto più, che subito dopo, torno ad essere il solito casinista di sempre, se non qualcosa in più.

Perché dopo la cassa c'è l'imbustamento, ma tra l'inizio del nastro e il lato opposto c'è lei, Satana in persona, la cassiera malefica. Basta solo che le passo davanti e sento il suo sguardo di fuoco bruciarmi  i vestiti e tutto ciò mi inquieta, a tal punto che non riesco mai a sistemare bene la spesa nella buste.

Ora bisogna essere onesti, ho scoperto che il manuale della perfetta cassiera prevede che abbiano lo stesso numero di mani della dea Khalì e che sono assunte solamente, se riescono a passare  la merce sullo scanner, più velocemente dei neutrini del CERN. Durante i mondiali di calcio del 2006, l'allenatore di Buffon non era Peruzzi, come si credeva, ma una cassiera della CRAI. 
Ora immaginate con quanta odiosa cura la mia nemica odiatissima mi lancia dietro i prodotti, ora a destra, ora a sinistra, qualche volta nella cassa riservata alle donne incinta e io hop, paro, ma poi tutto va a finire nella busta random e tutti sanno che i detersivi non vanno vicino al cibo, che il freddo va con il freddo etc etc.

Io no, non ci riesco mai, torno ad essere il solito disordinato di sempre, se sono concentrato. Quando poi, così come nelle ultime circostanze è successo, qualcuno di voi mi scrive sul cellulare, lì rischio il linciaggio immediato.

Immaginate la scena, cassiera a fine turno, stesso odioso cliente che le fa fare tardi, prodotti a casaccio nella corsia, bancomat pronto per pagare e cellulare che squilla. Lo sguardo di lei passa dall'odioso al minaccioso, la sua mano destra si avvicina furtiva, ma sicura alla confezione da 8 di yogurt e il cell continua a segnalarmi la presenza di un sms. Muovo le mani lentamente, come uno che ha una pistola alla tempia e porgo il bancomat, facendo con la faccia la stessa espressione di Fantozzi quando mangia di nascosto "no io non lo tocco il cellulare", pago, raccolgo nella cassa veloce, due file più in là, le ultime cose e solo quando sono  a debita distanza di sicurezza, con la porta richiusa alle spalle, solo allora vedo chi mi ha scritto e cosa.

D'altronde, capirete, il cellulare è nuovo, i vasetti di muller sono consistenti e le macchie di yogurt potrebbero sembrare altro sul jeans, meglio evitare di ricevere sms o altro a una certa ora di sera, quindi d'ora in poi metto la vibrazione, come in chiesa :-)

 
E  ANCORA OGGI



SAKINEH NON DEVE MORIRE


UNICEF - Orchidea 2011






Le parole le ha usate tutte egregiamente Lino Banfi per spiegare sinteticamente di che cosa si tratta, io posso solo agiungere un mio personale invito ad andare in una delle piazze, dove venderanno le orchidee e fare un'offerta o a comprarne una.


Voglio fortissimamente quello 0, proviamoci.


E  ANCORA OGGI


SAKINEH NON DEVE MORIRE

ANTONELLO VENDITTI - Amici mai





Questa sera non chiamarmi
no stasera devo uscire con lui
lo sai non e' possibile
io lo vorrei, ma poi mi viene voglia di piangere
Certi amori non finiscono
fanno dei giri immensi e poi ritornano
amori indivisibili, indissolubili, inseparabili
Ma amici mai
per chi si cerca come noi
non e' possibile
odiarsi mai per chi si ama come noi
basta sorridere
No no non piangere
ma come faccio io a non piangere
Tu per me sei sempre l'unica
straordinaria, normalissima
vicina e irraggiungibile, inafferrabile, incomprensibile
Ma amici mai
per chi si cerca come noi
non e' possibile
odiarsi mai per chi si ama come noi
sarebbe inutile
Mai mai il tempo passerà
Mai mai il tempo vincerà
Il nostro non conoscersi
per poi riprendersi
e' una tortura da vivere
ma stasera non lasciarmi
no stasera non uscire con lui
il nostro amore e' unico, insuperabile, indivisibile
ma amici mai. 






E  ANCORA OGGI


SAKINEH NON DEVE MORIRE

29 set 2011

PRENDIMI





L'amore e l'arte non abbracciano ciò che è bello, ma ciò che proprio grazie al loro abbraccio diventa bello.

Karl Kraus

Un abbraccio vuol dire “tu non sei una minaccia. Non ho paura di starti così vicino. Posso rilassarmi, sentirmi a casa. Sono protetto, e qualcuno mi comprende”.
La tradizione dice che quando abbraciamo qualcuno in modo sincero, guadagnamo un giorno di vita.

Paulo Coelho



Ecco, prendi te per esempio. Tu sei unico», spiegò la mamma, «e anch’io sono unica, ma se ti abbraccio non sei più solo e nemmeno io sono più sola».
«Allora abbracciami», disse Ben stringendosi alla mamma.
Lei lo tenne stretto a sé. Sentiva il cuore di Ben che batteva. Anche Ben sentiva il cuore della mamma e l’abbracciò forte forte.
«Adesso non sono solo», pensò mentre l’abbracciava, «adesso non sono solo. Adesso non sono solo».
«Vedi», gli sussurrò mamma, «proprio per questo hanno inventato l’abbraccio».

David Grossman
E  ANCORA OGGI



SAKINEH NON DEVE MORIRE
 

29 SETTEMBRE





Che 29 settembre sarebbe su questo blog senza questa canzone? Infatti non manca, mi ripeto per l'ennesima volta, ma chi se ne frega, mi piace farlo e lo farò di nuovo se mi verrà la voglia.

Guardiano dittatore :-)



Seduto in quel caffe'
io non pensavo a te....
Guardavo il mondo che
girava intorno a me...
Poi d'improvviso lei
sorrise
e ancora prima di capire
mi trovai sottobraccio a lei
stretto come se
non ci fosse che lei.
Vedevo solo lei
e non pensavo a te...
E tutta la citta'
correva incontro a noi.
Il buio ci trovo'
vicini
un ristorante e poi
di corsa a ballar sottobraccio a lei
stretto verso casa abbracciato a lei
quasi come se non ci fosse che,
quasi come se non ci fosse che lei.
Mi son svegliato e
e sto pensando a te.
Ricordo solo che,
che ieri non eri con me...
Il sole ha cancellato tutto
di colpo volo giu' dal letto
e corro li' al telefono
parlo, rido e tu.. tu non sai perche'
t'amo, t'amo e tu, tu non sai perche'
parlo, rido e tu, tu non sai perche'
t'amo t'amo e tu, tu non sai perche'
parlo, rido e tu, tu non sai perche'
t'amo, t'amo tu, tu non sai perche'.


E  ANCORA OGGI


SAKINEH NON DEVE MORIRE

I FILM CHE AMO - Innamorato pazzo





C'era un tempo in cui, a natale, ci si recava tutti insieme con la famiglia a vedere dei film leggeri al cinema. Boldi e De Sica non facevano la doccia nudi insieme, le battute erano piene di parole e non parolacce, i rumori erano quelli di sottofondo e non dei peti.
Certo, si rideva poco, ma si sorrideva di gusto e alla fine serenamente non si recriminava sul costo del biglietto.

Di quel filone, ante cine panettone, questo film resta un campione assoluto di divertimento e oggi che l'ho scovato per caso, cercando  una scena che poi non ho trovato (quella della neve ad agosto), mi ha comunque regalato quel pizzico di buonumore che mi serviva per iniziare la mattinata, che credetemi, si presentava a dir poco infernale.

E poi bisogna dirlo e ad alta voce, quale donna non gradirebbe una corte del genere? Quale uomo non farebbe tutto quello che ha fatto Barnaba, per una donna come la Muti dell'epoca o quella che ai suoi occhi è tale? E aggiungo una considerazione personale, guardate che stile ha Celentano nel muoversi, eleganza assoluta, a tratti vale il prezzo del biglietto.

Forse sarebbe il caso di cambiare il nome della rubrica da "I film che amo" a "I film che hanno lasciato traccia di se nei miei ricordi", però come si fa a dimenticare il corteo finale di auto tra le strade di Roma, con i soldi che piovono dalle finestre?

Indubbiamente facile come film, ma che difficilmente si dimentica.






il ragionamento tante volte mi coinvolge anche in cose che non dovrei sapere e così ragionando scopro che a volte capisco meglio di quelli che ne sanno di più che però in questo caso ne saprebbero meno in quanto io ne so il doppio, ahahahahahaha





Adesso ricordo dove ho imparato a tenere il volume del lettore mp3 a palla :-)))


Questo che segue è invece un altro film della stessa coppia di attori "Il bisbetico domato". Ricordavo la canzone, mi piaceva l'idea di riproporvela.







E  ANCORA OGGI


SAKINEH NON DEVE MORIRE

TWITTER




L'account di twitter dell'isola esiste da sempre o quasi, ma non è mai stato curato dal sottoscritto, anzi per mesi e mesi è rimasto a languire un pò di attenzione, che mai gli dedicavo.

Poi, complice il bottone che si trova sotto ogni post, complice il fatto che fiorello si sta appassionando a quel social network, facendolo diventare un vero e proprio parco giochi, ho iniziato ad aggiornarlo sistematicamene e a curarlo un pò di più. 

Da ieri ha anche un senso, non lo userò esclusivamente per rilanciare i post, ma è diventato il luogo dove la mia anima satirica troverà libero sfogo e devo dire che le freddure mi sono sempre riuscite bene e poter avere un posto dove inserirle, senza così "sporcare" il blog, mi piace molto e così mi ho iniziato a sbizzarrirmi. 

Chi avesse voglia di conoscere l'anima da scemo del guardiano, non ha che da diventare mio follower anche lì. 

Risate assicurate.


E  ANCORA OGGI


SAKINEH NON DEVE MORIRE

ANTONELLO VENDITTI - Che tesoro che sei





Che tesoro che sei quando mi guardi
quando dici che mi chiami dopo
e non mi chiami mai
che tesoro che sei quando fai tardi
dici ... scusa sono in mezzo al traffico .. mi aspetterai
E se il nostro poi non fosse amore giuro
io non ti lascerei
anche se pensi che di te non me ne importa niente
Anche se non fossi un angelo
io non ti cambierei
perché sei bella bella bella ... bella come sei
sei bella come ti vorrei ...
Che tesoro che sei quando ti svegli
quando esci dalla doccia corri e non ti asciughi mai ...
ti rivesti nel buio e leghi i tuoi capelli
.. un biglietto per me ... sono pazza di te ... non lo sai
E se il nostro poi non fosse amore giuro
io non ti lascerei
se pensassi che di me non te ne importa niente
Anche se non Fossi un angelo io non ti cambierei
perché sei bella bella bella ... bella come sei
bella come ti vorrei ...
Che tesoro che sei quando mi guardi
quando penso con qli stessi occhi tu mi lascerai
che paura che hai ... non mi sorprendi
perché stare con me non è bere un caffè ... e tu lo ami
E se il nostro poi non fosse amore giuro
io non ti lascerei
se pensassi che di me non te ne importa niente
Anche se non fossi un angelo io non ti cambierei
perché sei bella bella bella ... bella come sei
bella come ti vorrei ... 



E  ANCORA OGGI


SAKINEH NON DEVE MORIRE