29 ott 2009

SAVE THE CHILDREN


Ogni tre secondi nel mondo muore un bambino prima di aver compiuto 5 anni.

Quasi 9 milioni in un anno. La maggior parte di essi muore per cause facilmente prevenibili e curabili come la malaria, la polmonite, il morbillo, la diarrea o per complicazioni neonatali.

E il 97% di questi bambini vive in paesi in via di sviluppo, dove le estreme condizioni di povertà, malnutrizione, cattive condizioni igieniche, scarsità di acqua potabile e cibo, assenza di adeguate strutture sanitarie non permettono la loro sopravvivenza.
Eppure basterebbero semplici soluzioni come la distribuzione di vaccini, zanzariere, cibo, acqua potabile, antibiotici, assistenza sanitaria per garantire loro il diritto alla vita.

Tutto questo è inaccettabile!

Per questo Save the Children lancia EVERY ONE, la nuova grande campagna mondiale per dire basta alla mortalità infantile e s’impegna direttamente a salvare 500.000 bambini ogni anno in 31 paesi nel mondo.

Ognuno di noi può contribuire a salvare la vita di un bambino.


Bastano 3 secondi per inviare un SMS al 48544. 3 secondi che valgono una vita.

Dal 5 ottobre al 1 novembre, donerai 2 € da cellulare personale TIM, Vodafone, Wind e 3, 2 o 5 € da telefono fisso Telecom.


Dopo il mio invito di domenica scorsa (caduto nel vuoto) avrei potuto pensare di non trattare più l'argomento, seminare in un terreno arido non porta frutti, ma io sono testardo e ci riprovo. I miei sms sono già partiti, spero che qualcuno di voi mi segua.

E SPENDETELI STI 2 EURI CHE SONO PER UNA BUONA CAUSA :-)


MUSICA DI SOTTOFONDO:

WE ARE THE WORLD

28 ott 2009

TANTI AUGURI EROS



Ritengo che questa sia la canzone più bella di tutto l'ultimo album di Eros e oggi giorno del suo compleanno la posto qui.

Happy birthday mister Eros







BUCANEVE


Come un bucaneve sei spuntata fra le brine del mio tempo,
sorprendendo anche me…
Questa è l’immagine precisa che mi viene sempre in mente quando io penso a te.
Penso a te, mentre i giorni tramontano, come foglie che d’autunno rosseggiano, sugli alberi,
Forse la bugia mia più grossa io l’ho fatta a me stesso, nascondendomi a te…
ma i miei sentimenti in carne ed ossa sono così veri,
adesso: più finzione non c’è..
Tu non sai che oramai non credevo più,
al ritorno di quel mondo romantico, che ispiri tu…
Quando ti vorrei,
quanto ti vorrei, tu non lo sai.. quanto sognare che ancora mi fai.
Fammi illudere,
fammi credere ancora un pò a un ideale d’amore che ho..
Tu non puoi sapere,
non sai,
tu non puoi sapere quanta vita in più, mi dai…
Se potessi resettare il cuore,
azzerarne le memorie,
troppo gravi per me..
cancellarne i segni di ogni errore,
ripulirlo dalle scorie,
da ogni macchia che c’è,
io vorrei ritrovare qui dentro me,
l’innocenza primitiva dell’anima,
per darla a te..
Quanto ti vorrei, quanto ti vorrei tu non lo sai quanto sognare che ancora mi fai.
Fammi illudere,
fammi credere ancora un po’
a un ideale d’amore che ho…
Tu non puoi sapere,
non sai,
tu non puoi sapere..
Fammi illudere,
fammi credere ancora un po’ a un ideale d’amore che ho.
Tu non puoi sapere,
non sai,
tu non puoi sapere quanta vita in più mi dai… che mi dai..


25 ott 2009

RENDIAMO MAGICO IL PROSSIMO NATALE

Anche se lontano nel tempo il natale 2009 si avvicina a grandi passi. Tra poco le vetrine verranno preparate, i bimbi già hanno cominciato l'infinita e interminabile lista di inutili giocattoli da chiedere in dono, in molti stanno già pensando come spendere la tredicesima (per quei fortunati che la riceveranno). Insomma, è pur vero che mancano due mesi esatti (la data di pubblicazione per questo post non è di certo casuale), ma è già tempo di programmare questa festività.
E non ho parlato di programmazione a caso, perchè una piccola richiesta natalizia ce l'ho anche io per te e spero che parlandone per tempo navigante, avrai modo di prendere in considerazione questa mia questua.
Come in molti sanno, questo blog ha sempre posto molta attenzione ai problemi dell'infanzia e anche gli introiti che si sarebbero ricavati dalla pubblicità, che da Google ci hanno tolto perchè troppo remunerativa, avrebbe avuto come scopo finale quello di essere devoluta TOTALMENTE all'UNICEF.
Ora, fermo restando che i 32,00 euro maturati verranno comunque versati da me entro natale, vorrei invitare tutti voi a fare quest'anno un dono a favore di un ente che ha come finalità quello di aiutare l'infanzia.
So dello scetticismo che in molti hanno verso questi enti, però onestamente se non ci possiamo fidare di istituzioni internazionali che operano da decenni sul campo, di chi allora possiamo avere fiducia a Natale?
Certo, non oso nemmeno immaginare che qualcun'altro abbia l'intenzione di versare un contributo pari al mio, ma anche l'acquisto delle cartoline postali dell'UNICEF potrebbe essere un modo per fare una donazione, lo scorso anno la cifra da spendere era di 10,00 euro se ricordo bene.
Pensaci, avresti un qualcosa in cambio del tuo versamento e sapresti che i tuoi soldi avranno una finalità socialmente utile. Inoltre quelle cartoline sono oggettivamente belle e rappresenterebbero un segno di vero affetto verso le persone a cui le donerai, non un banale e impersonale sms inviato contemporaneamente a mezza rubrica telefonica, ma un segno tangibile di stima. Un messaggio di auguri scritto a mano assume un valore unico per chi le invia, ma soprattutto per chi le riceve. Una bella figura insomma e oltretutto caritatevole. Inoltre programmando la cosa con due mesi di anticipo, non andrai incontro a grossi sacrifici, parliamo di 10 euro da mettere da parte in 50 giorni, che vuoi che siano? 20 centesimi da riporre quotidianamente da parte.
Il natale è prossimo non solo per noi, ma anche per i tanti bambini che non sanno nemmeno cosa sia, quei bimbi che hanno come solo scopo nella vita quello di aggiungere un giorno a quello appena trascorso. Forse un gesto semplice, come può essere un versamento a favore dell'UNICEF, potrà far si che quei fanciulli sopraviveranno anche al prossimo Natale.
Pensaci e se puoi ricordatene, allora si che sarà un Natale felice.

MUSICA DI SOTTOFONDO:


CANTO DI NATALE: Claudio Baglioni (solo piano)

22 ott 2009

NUDA



NUDA
- Pablo Neruda

Nuda sei semplice come una delle tue mani,
liscia, terrestre, minima, rotonda, trasparente,
hai linee di luna, strade di mela,
nuda sei sottile come il grano nudo.
Nuda sei azzurra come la notte a Cuba,
hai rampicanti e stelle nei tuoi capelli,
nuda sei enorme e gialla
come l'estate in una chiesa d'oro.
Nuda sei piccola come una delle tue unghie,
curva, sottile, rosea finchè nasce il giorno
e t'addentri nel sotterraneo del mondo
come in una lunga galleria di vestiti e di lavori:
la tua chiarezza si spegne, si veste, si sfoglia
e di nuovo torna a essere una mano nuda
.






SOTTOFONDO:

Nuda di Pablo Neruda, declamano Massimo Troisi e Maria Grazia Cucinotta

20 ott 2009

CONTRO OGNI POSSIBILITA'

I puristi e/o cultori della lingua inglese storceranno il naso, ho cambiato qualche parola della traduzione letterale, lasciando però invariato il testo della canzone. Credo che così sia più diretta.
La foto che vedi di lato è tratta dal film "Due vite in gioco" a cui la canzone fa da colonna sonora. Premendo con il mouse sul nome della canzone in fondo potrai vedere il trailler tramite youtube.





AGAINST ALL ODDS (contro ogni probabilità) - Phil Collins

Ma come posso lasciarti andare via,
farti andare via senza lasciar traccia
quando sono qui a condividere ogni respiro con te?
Tu sei l'unica da cui mi sono fatto conoscere davvero

Ma come puoi andartene da me
e tutto ciò che posso fare è guardarti che te ne vai?
Noi abbiamo condiviso le risa e il dolore, persino le lacrime
Tu sei l'unica che mi ha conosciuto davvero

Così, guardami un attimo; c'è solo uno spazio vuoto
Non c'è più niente qui che mi può far ricordare te,
ho solo la memoria del tuo viso
Oh, guardami un attimo; beh c'è solo uno spazio vuoto
E tu che ritorni da me é contro ogni probabilità;
e questo è ciò che devo affrontare

Vorrei proprio poter farti girare indietro
Girare indietro e vedermi piangere
Ci sono così tante cose che ho bisogno di dirti,
così tanti perchè,
Tu sei l'unica che mi ha conosciuto davvero

Così, guardami un attimo; c'è solo uno spazio vuoto
Non c'è più niente qui che mi può far ricordare,
solo la memoria del tuo viso
Così, guardami un attimo; perchè c'è solo uno spazio vuoto

Ma aspettarti è l'unica cosa che posso fare
ed è quello che devo affrontare
Guardami bene un attimo, perchè io starò ancora qui
E che tu ritorni da me é impossibile
è la cosa a cui devo arrendermi

Guardami ora


18 ott 2009

TU COME ME

Devo un giusto riconoscimento a Lucio Dalla, chiunque lo conosce un po' ritroverà nel post che segue molto di lui.
Nel tempo, in passato, molto del mio essere si è formato grazie a quell'immenso poeta che è stato il cantautore bolognese nei primi anni 80.
Rileggendo questo post per correggerlo, ho notato l'influenza di almeno tre delle sue canzoni, ma credimi mentre l'ho scritto seguendo il filo della mia ispirazione, non me ne sono reso conto. Non ho volutamente copiato, anche perché so che quel Lucio rimane ineguagliabile e nemmeno lontanamente avvicinabile, io invece sono e rimarrò solo un imbratta carte.


Mi auguro però che questa lettura ti piaccia naufrago, è sentita, ed è viva, sicuramente gronda amore, perché è sull'amore che poggia ogni sua singola parola.



Il freddo alle finestre, il vento urla nel mio cuore, una stanza buia e il tuo respiro che mi tiene sveglio. No, questa notte davvero non riesco a dormire amore mio, non potrei nemmeno volendolo, sento nel buio il tuo corpo che mi è accanto ed una gioia infinita mi devasta, come potrei chiudere gli occhi quando ti ho così vicina a me.

Ti ascolto riposare al mio fianco e una sensazione strana mi avvolge, questo che fino a poco fa era solo un ricordo, una memoria persa nei meandri degli anni passati, adesso è di nuovo realtà. Il dolce cadenzare dei tuoi respiri mi ha fatto tornare a vivere, felice di condividere questi momenti con l'unica donna al mondo che voglio sia adesso con me.
L'oscurità confonde i lineamenti del tuo volto e i tuoi capelli diventano una nuvola che li incornicia, cosi che posso ripensare a tutte le tue faccine buffe, alle tue smorfie e al modo in cui abbassi gli occhi quando sei imbarazzata, sprigioni in ogni tuo gesto un'infinita dolcezza, come avrei potuto non innamorarmi di te?

E' forte il desiderio che ho di cercarti con le mani per stringerti, avvicinarti e riempirti di baci, ma mi attanaglia la paura che poi la magia svanisca, che sia tutto un sogno ad occhi aperti e allora assaporo l'aria che profuma della tua sensualità per avere una conferma della tua esistenza, che non sei un parto della mia fantasia, ma la felicità fatta donna, la mia donna.
Provo a girare il mio cuscino, così da avvicinarmi ancora di più alla tua pelle bianca impregnata di rose, per ascoltare il tuo cuore battere contro il mio corpo. Sono ormai appagato, cosa posso osare di ricevere di più dai miei giorni? Sei diventata lentamente tutto il mio mondo, intorno a te ruota ogni mio pensiero e non saprei davvero immaginare un giorno diverso da questo domani, non voglio assolutamente che sia diverso da questo ogni mio domani.

Con te riesco finalmente a parlare senza il bisogno di urlare per farmi sentire e quando il buio della notte scende, non riesco a smettere di correre per la smania che ho di raggiungerti, so che ci sarai ad aspettarmi, per essere poi ancora qui insieme nel nostro letto, non smaniosi di sesso, ma per condividere la più alta espressione dell'amore, quell'attimo di eterno che a noi mortali è concesso di vivere.

Nell'oscurità vedo i tuoi occhi che mi sorridono e mentre mi stampo un bacio sulle labbra ti sento sussurrare "avevo voglia di dartelo da tanto, ma non volevo svegliarti"
Questa sera la prima stella della notte si è accesa per noi e brilla luminosa nel cielo, adesso insieme spegneremo l'ultima qui da questo letto, stretti in un intenso abbraccio, un solo corpo, un solo cuore, io e te insieme per l'eternità, se tu lo vorrai.


Consentimi una chiosa a questo scritto naugrafo.
Credo che per un pò non pubblicherò post come quello che hai letto oggi o nel passato, fatto di passione ed emozioni. Sono cose queste che devono venire spontanee dopo che si sono vissute, mentre le mie erano speranze, desideri, sogni, ricordi, ma non supportati dai fatti almeno nel recente passato.
Quando si scrive d'amore lo si dovrebbe vivere e non fantasticare, altrimenti sembra quasi che lo si implori, una cosa che non va mai fatta, un qualsiasi rapporto dev'essere sempre paritario (almeno in teoria).
Quindi almeno fino a che non ci sarà qualcosa da raccontare, le ispirazioni di questo tipo resteranno secretate, ad uso e consumo esclusivamente mio, per ricordarmi che è estremamente stupido amare una donna che non mi vuole.



giovedì 7 ottobre 2010


LA PRIMA PIOGGIA D'AUTUNNO



Pensieri sparsi, raccolti durante la prima pioggia di autunno.



La natura è stupenda, da ammirare nel suo ciclico e maestoso ripetersi con i suoi ritmi sempre uguali e mai identici, a noi uomini non resta che rimanere fermi e ammirarla, cercando di non deturparla troppo con le nostre fabbriche e la nostra tecnologia.
Il tempo trascorre inesorabile, le stagioni si susseguono e lì dove poco meno di un mese fa, al mio risveglio trovavo ad attendermi una polo a maniche corte, adesso mi ritrovo una camicia e un giubbino, necessario perlomeno la mattina presto. E' l'autunno che ci sta ormai avvolgendo sempre più con i suoi ritmi, quelli che ci rallentano nelle nostre operazioni quotidiane, una stagione che si riconosce dai colori che cambiano, dalla luce solare che dura sempre di meno durante l'arco della giornata, dalla pioggia sempre più frequente.

Martedì era attesa copiosa sin dalle prime ore della mattina. Il suo preannunciato arrivo aveva anche sconvolto i miei piani lavorativi, poi però è mancata o perlomeno ha tardato ad arrivare, sin quasi poi a sorprendermi nel momento in cui è giunta impetuosa.

goccie d'acqua indemoniate che si frantumavano sulla tettoia che mi riparava.

Stavo ricevendo in dono un regalo inatteso, una sensazione di pace, una quiete inaspettata dovuta ad un fracasso assordante.

Mi sono reso conto subito che questo momento non era di certo dovuto alla mancanza di preoccupazioni, cosa impensabile per nessun essere umano adulto, la tranquillità era figlia dell'armonia che madre natura mi stava donando, in maniera franca e schietta mi stava mostrando la sua maestosità attraverso una forma di vita minuscola, una goccia di acqua.

E mi sono ritrovato a riflettere per l'ennesima volta su quanto l'acqua sia vita e perfezione, non ha forma e nello stesso tempo è in grado di assumerle tutte, l'acqua che ci può travolgere o accarezzare, l'acqua che non è rumore, ma il suo suono ha regalato un lenitivo massaggio a tutti i terminali nervosi del mio corpo, una sorta di calmante dell'anima.

L'acqua, la pioggia e il conflitto con le tegole che mi riparavano, un conflitto che si ripeteva come ogni autunno, da millenni a questa parte, mi avevano in pratica riportato ai primordi dell'umanità, all'origine della vita e nulla della schiavitù dei nostri giorni era più dentro di me.

So per esperienza personale che quando si palesano questi eventi "magici" non bisogna tentare di ripeterli, di solito i seguiti come nei film falliscono miseramente e sorge il dubbio che anche la prima occasione fosse solo un'illusione, di certo è stato un momento di vita a cui non avrei mai rinunciato, perchè sono stato a stretto contatto con la parte più intima della natura, ed ho apprezzato fino in fondo anche il piacere che essa sa regalarci, anche con una semplice, minuscola, goccia di acqua.




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MUSICA DI SOTTOFONDO:

STELLA DI MARE: Lucio Dalla



17 ott 2009

***AVVISO AI NAVIGANTI***

E' prossimo uno di quei bei post che ogni tanto mi riescono (o almeno spero sia così), ti lascio delle canzoni di Lucio Dalla, poi ne comprenderai il senso fino in fondo.

14 ott 2009

LA MAGNIFICA OSSESSIONE - Appendice

Già il fatto di non avere sottofondo musicale ti avrebbe dovuto far capire caro naufrago che qualcosa non va come dovrebbe, aggiungi poi il fatto che questa è un'appendice a un post di qualche giorno fa e che parlerò di un avvocato barese, immagina che brutta gatta sto per pelare.
Già vedo i capelli ritti di qualcuno e le carte bollate che vengono fuori dai cassetti, calma al tempo, riponete i cattivi pensieri e le minacce di querele parlerò poco dell'avvocato in questione, anzi lascerò parlare sopratutto lui, Luca Medici in arte Checco Zalone.
Come molti di voi, anche io domenica sera sono rimasto ammirato e colpito dallo show che ha trasmesso Canale 5 (colpito? ho riso a crepapelle e ancora adesso rivedendo i video su youtube rido) Scorrendo poi i giornali nei giorni successivi ho letto l'analisi critica che fa Aldo Grasso (clicca qui) che sposo in pieno. Ho anche trovato interessante l'articolo che ha scritto, sempre per il Corriere della Sera, Pierluigi Battisti (clicca qui) e mi ha molto divertito l'idea che un attento opinionista, che di solito si esprime su ciò che accade nel mondo dei grandi leader, si sia lanciato in un'analisi della scurrilità che mette in scena Checco Zalone.
Ecco, quel personaggio io l'ho sempre trovato come una sorta di novello Totò (fatte le dovute proporzioni), che nella vita era un principe di nobile lignaggio, ma che appena calcava le tavole del palcoscenico si trasformava in un immenso artista, capace di satira graffiante, così dura che ancora oggi dovrebbe lasciar riflettere. Ho sempre avuto questa impressione per il personaggio barese di zelig, ma non sapevo dei suoi studi, non mi ci ero mai soffermato e scoprirli per me è stato una sorta di rivelazione.
Checco Zalone ci diverte, ma ci fa anche pensare, si vede che alle spalle di ogni cosa che fa c' è dello studio e non improvvisazione, si sente la mano di un uomo colto, ma sopratutto si vede una persona in grado di fare dell'autoironia un'arma taglientissima, pregio che non credo sia molto diffuso tra gli avvocati (parlo di quelli che ho conosciuto, senza voler offendere gli altri, di certo persone perbene)
Nella stessa trasmissione, lui pugliese DOC, è stato in grado di prendere in giro la taranta e le donne che si sono prostituite con il premier, senza dimenticare che provenivano tutte dalla sua città (ricordi il post del 5 ott?). L'esilarante video di quel momento è in calce a questo post, merita la dovuta attenzione, da qui l'assenza di sottofondo musicale.
Luca Medici è sceso dal piedistallo della sua professione di avvocato, si è vestito da uomo comune trasformandosi in Checco Zalone e ha preso così in giro tutti, un novello giullare in grado di far ridere il re parodiandolo, un ragazzo che non si vanta della sua intelligenza, ma che l'ha dimostrata appieno.
Un sentito grazie quindi all'avvocato Medici per la bella serata che mi ha fatto trascorrere domenica e sopratutto per avermi riconciliato con una categoria di persone che ultimamente mi aveva profondamente scosso e non in maniera positiva. Vale appieno per lui la frase "Una risata vi seppellirà".






13 ott 2009

CON CHE CUORE

Non so quante volte mi sono trovato a pensare, a scrivere, a mettere giù idee che riguardavano questo centesimo post e credimi di tutte ti parlerò prossimamente e lo farò raccontandoti anche cose molto personali che riguardavano questo piccolo evento., o almeno che avrei desiderato si avverassero in questo giorno. Tutte situazioni che oggi però non hanno più alcun senso, se non quelle di essere ricordate.
Poi il destino (io ci credo e sempre lo farò) ci mette lo zampino e questo post ha preso una piega diversa. Domenica pomeriggio mi è capitato di fermarmi a rivedere un film di qualche anno fa, alla fine inizia la canzone che hai in sottofondo e ho subito pensato che sia perfetta, racchiude molto della mia storia recente, non ritengo di essere in grado di aggiungere nulla.
Credimi non è mancanza di ispirazione se ho usato questo escamotage, è solo che la trovo completa e mi piace l'idea di usarla per questo centesimo appuntamento con voi. Eppoi, per uno che in questi giorni ha avuto forti dolori cardiaci, beh è quasi un modo per esorcizzare qualcosa di ancora più serio.
Grazie di avermi seguito fino ad ora con simpatia, attenzione ed affetto. Grazie ai naufraghi che ci sono e a quelli che ci sono stati, a chi mi segue dall'inizio e a chi si è aggiunto da poco. Spero di meritare ancora in futuro tutta la vostra attenzione e mi impegnerò sempre perchè sia così.

P. S. Nella foto in alto vedi riprodotto il mio faro, quello vero, infinita fonte di ispirazione. Se immagini il guardiano, puoi farlo pensandomi intento ad osservarlo, cosa che mi capita spesso di fare.





9 ott 2009

LENTAMENTE MUORE

Una delle cose che manca nella vita frenesia della vita moderna è la poesia. Ne siamo sprovvisti nella quotidianità, la rifuggiamo nei momenti di pausa, è diventata quasi un peso inutile, ritenendo tempo perso quello chi passa a leggere e a riflettere sui versi di immensi poeti o di scalcagnati scribani. Forse è giusto così in un mondo di plastica, ma io a Neruda non ci rinuncio, ne a lui ne agli altri artisti dei sentimenti. Ti propongo quindi oggi una delle mie liriche preferite, non credo sia tempo sprecato, anzi potrebbe una momento di pausa costruttiva.



LENTAMENTE MUORE


Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

(P. Neruda)


MUSICA DI SOTTOFONDO:

CINEMA PARADISO (tema del film) - Ennio Morricone

7 ott 2009

PENSIERI SCIOLTI


Non voglio scrivere un post, questo è uno di quei messaggi che la prossima alta marea porterà via e di cui non rimarrà nessuna traccia, se non in me e forse in quelli che avranno la sventura di incapparci.
Ieri è successo qualcosa che ha sconvolto i canoni di questo blog. Solitamente sono io che scrivo e voi che vi sorbite un mucchio di parole, pensieri sciolti appunto. I post quindi li penso, immagino, scrivo, correggo, ma mi manca la sorpresa, infatti io non lo leggo. Certo provo immenso piacere quando arrivano al cuore, mi piace ritrovarli e rivivere le sensazioni di quando li ho scritti, ma l'emozione di un articolo nuovo da leggere mi è sconosciuta.
Ieri come dicevo prima è successo, infatti un commento si è aggiunto a quelli presenti per il post IL CIELO NELLA NOSTRA STANZA ed è stato subito un brivido.
Chi mi legge dall'inizio sa che quasi subito ho inibito agli anonimi di lasciare commenti, la cosa era stata usata per puerili litigi, limitai quindi la possibilità di espressione ai soli iscritti. Ora che le acque si sono chetate, ora che non vedo all'orizzonte la possibilità di nuove e infantili tensioni e sopratutto visto che ultimamente il blog ha nuovi lettori, ho offerto di nuovo a tutti la possibilità di lasciare un pensiero, anche utilizzando l'anonimato.
Ieri c'è chi ha sfruttato fino in fondo questa occasione e io mi non smetterò mai di ringraziare questa persona, perchè davvero mi ha scosso la bellezza di quello che ho letto, rendendomi emozionante anche il semplice controllo di ciò che accadeva sull'isola.
Grazie quindi all'anonimo e a tutti voi che in questi quasi nove mesi mi avete sopportato e che spero continuerete a farlo.

P. S. Let it Be dei beatles non ha nessuna collegamento con ciò che ho scritto, ma volevo un pò di musica diversa, spero avrai gradito. IL GUARDIANO

5 ott 2009

LA MAGNIFICA OSSESSIONE

Voglio fare una premessa della quale devi tener conto durante la lettura di questo post, desidero trattare l'argomento che segue utilizzando esclusivamente una chiave ironica, senza però voler offendere nessuno. Per quanto parlerò di qualcosa di molto serio, trattato sin'ora da illustri figuri della politica nazionale e loro accoliti, io cercherò semplicemente di divertirmi e di prendermi gioco delle situazioni trattate. La vita di per se è già molto difficile, che se devo negarmi anche il lato comico di essa, perchè qualcuno troppo suscettibile non è in grado di accettare un minimo di satira, beh in questa nazione non ci rimarebbe che un cappio e onestamente io non mi sento pronto.

Ci sono due post che voglio scrivere da tempo, credo che questo sia il momento giusto per mettere nero su bianco almeno il primo. Esso è stato ispirato da una delle magnifiche ossessioni che attanagliano il nostro "beneamato" presidente del consiglio.
No, tranquillo navigante, non sono qui a parlare di Travaglio e Santoro, ne tratterò dei processi che non merita perchè premier e giuro non mi interessa nemmeno scrivere dell'altezza dei rialzi nascosti nelle sue scarpe. Tratterò di un argomento che personalmente mi ha molto divertito in questi mesi e che per questo suo aspetto ha ricevuto poco risalto, parlo dello strano rapporto che il premier ha avuto con le baresi. Perchè non so se ci hai fatto caso navigante, ma alle feste di Villa Grazioli e simili, le donne presenti erano quasi tutte pugliesi e lo erano di certo le escort con le quali il berlusca si intratteneva dopo cena.
Ora sia ben chiaro, io credo ciecamente al fatto che Berlusconi non ha mai pagato le donne, sono certo che ammaliate dalla sua prestanza fisica, ottenebrate dalla sua indubbia avvenenza, scosse dalla sua mortificante bellezza estetica, tutte sono cadute ai suoi piedi supplicandolo di trascorrere una notte d'amore con loro, d'altronde davanti a un cotanto uomo quale donna agirebbe diversamente. Ma mi chiedo dall'inizio di questa storia, perchè tutte di Bari?
Uno all'inizio si dice, adesso vedrai hanno scoperchiato il pentolone e sai quante ne vengono fuori da tutta Italia e invece niente, nessuna, solo ed esclusivamente baresi. A Roma, ma anche in Sardegna, ovunque andasse, il premier amava crearsi questo harem personale con tutte ragazze del capoluogo di regione pugliese, come mai questa scelta ben precisa? A tutt'ora questo resta un mistero irrisolto.
Hai poi mai visto le foto del suo tuor a Bari nella scorsa primavera, il giro fu organizzato per le elezioni del presidente della provincia? A parte che oltre al candidato del PDL, come è giusto ed ovvio che fosse, compare spesso la D'Addario, che non si sa mai poteva sempre tornare utile, quello che si nota immediatamente è che in tutte le immagini il cavaliere mostra un sorriso da orecchio a orecchio, quasi si trovasse nel paese dei balocchi o che so si sentisse come Alice nel paese delle meraviglie, ha l'espressione furbetta di un bimbo in una pasticceria con licenza di abbuffarsi, per capirci.
Sono certo che buona parte di quella giornata è stata trascorsa in compagnia di persone più che rispettabili, ma mi immagino il divertito ospite che per non perderci la mano fa la corte alle dame presenti, esercitando quel fluido magnetico che gli è universalmente riconosciuto. Chissà se avrà immaginato di trovare una donna alla sua altezza in quelle ore? D'altronde, se le ragazze di Bari hanno questa potenza sull'immaginario erotico Berlusconiano (oh il racconto di quella nottata con la Patrizia barese parla di almeno 5 ore di sesso, scusa se è poco per un anziano signore di 73 anni), immaginati navigante come si sentiva felice, oltretutto poteva esprimersi senza il fastidio della consorte, ormai ex agli occhi di tutti.
Davvero mi chiedo, cos'avranno di diverso quelle ragazze rispetto alle altre italiane? La resistenza allo sforzo data dalle orecchiette con le cime di rapa? Il dialetto barese è così eccitante che funziona meglio del Viagra? Davvero che cosa sarà che ha portato Berlusconi a organizzare tutte queste feste solo ed esclusivamente con ragazze di Bari? Un caso da X file.
C' è un altro piccolo dubbio che mi sono posto. Berlusconi ha denunciato il quotidiano "La Repubblica" sostanzialmente perchè gli faceva sempre le stesse dieci domande e "L'Unità" perchè aveva insinuato che lui fosse soggetto a un declino fisico e di conseguenza si aiutasse "stimolandolo" con delle punture sul corpo cavernoso. Ebbene, se nel primo caso, non so come intende procedere l'avvocato Ghedini, per il secondo ha già dichiarato che se necessario provvederà a portare in aula delle prove inoppugnabili della presidenziale virilità. Ora per dimostrare che un uomo è ancora attivo in quel senso, io conosco un solo metodo e se il suo avvocato dice che le prove verranno mostrate in aula, beh ti lascio immaginare come, però mi chiedo si avvarrà di una professionista barese all'abbisogna? E in quel caso sarebbe si potrebbe anche paventare il doping, mica è giusto?
Pensavo poi a un'altra cosa, il nostro premier nasce come imprenditore televisivo e credo ci tenga a mostrare a tutto il mondo che è ancora un uomo a tutti gli effetti, e che sa fare bene gli affari suoi, ecco mi immaginavo una diretta fiume dall'aula del tribunale, come una sorta di partita di calcio per intenderci, con Emilio linguetta Fede come cronista, Cicciolina come commentatrice tecnica (chi ha più esperienza di lei nel settore?) e Biscardi alla moviola, per vedere se c'è oppure no il fallo :)

P. S. Questa storiaccia Barese però ci dimostra che Berlusconi non ha mai avuto a che fare sessualmente con la Noemi, per il semplice fatto che adora le escort, quindi di conseguenza ama l'usato sicuro :) :)

MUSICA DI SOTTOFONDO:

Obsesion - Karaoke - Aventura

1 ott 2009

IL CIELO NELLA NOSTRA STANZA

Chi tempo fa vagheggiava una mia trasformazione nel personaggio felliniano, che salendo su un albero urlava al mondo "VOGLIO UNA DONNA", a quanto pare si sbagliava per l'ennesima volta.
Certo è che sono ancora carico di emozioni e pulsioni umane, maschili desideri che qui trovano un terminale. Se poi una donna è ancora capace di emozionarmi come quando avevo 17 anni, vuol dire che sono vivo, vegeto e in grado di amare senza freno, che poi è l'unico, e vero modo di darsi a un'altra persona. L'intensità delle cose sentite e scritte di seguito, secondo me ci vanno vicine.
Inoltre, personalmente, ho sempre creduto che la differenza tra volgarità e emozione è nel modo in cui ci si esprime. Spero quindi di non offendere la suscettibilità di nessuno, perchè sono certo che tra persone adulte, sia ancora lecito raccontare della passione, senza creare scandalo.




I miei occhi sono fissi nei tuoi, immobili e carichi di passione. Un solo bottone tiene ancora uniti i lembi della tua camicia, ma anche così le mie mani possono sfiorare la tua schiena, avvicinandoci sempre di più, lentamente.

Chiusi in questa stanza, siamo qui a raccontarci pezzi di vita, con le nostre labbra a pochi millimetri le une dalle altre e le parole che si fondono mentre le bocche sempre più si cercano. Il mio cuore è un organo impazzito e come in una vecchia canzone il suo suono sfonda il soffitto e il cielo compare sopra di noi, che restiamo qui, abbandonati come se non ci fosse niente, più niente al mondo.

Sento le parole, che la tua voce non osa dire, le sento urlate dentro di me e così anche l'ultimo ostacolo alla tua nudità viene superato. Il tuo ventre è calamita per i miei baci , non so se riuscirò a staccare mai più la bocca da te.
Ti fermi, mi guardi e mi distendi sul parquet, cosicché con movimenti lenti risali lungo il mio corpo, fino ad ricoprirmi per intero. Ti sento tremare, percossa da brividi di piacere, mentre le tue mani scivolano lungo i miei fianchi e scendono sino al fondo della mia schiena, dove trovano finalmente riposo. I tuoi seni immobili sul mio petto, la tua bocca avida che si muove sul mio collo ed è la realizzazione di quel desiderio che covava dentro di noi da anni, quel sogno che ora finalmente si concretizza.

Siamo un solo corpo che arde di desiderio, batte un solo cuore dentro di noi. Sei mia come mai nulla prima al mondo, perchè fin'ora niente e nessuno aveva occupato dentro di me tutto questo spazio, mi sento tuo come se lo fossi sempre stato, come se solo adesso mi fossi finalmente completato.
Il tempo non ha più limiti, si svolge fuori da queste mura. Qui ogni attimo è eterno, ogni tuo sospiro sembra non finire mai scuotendomi fin dentro l'anima e così questa stanza non ha più pareti, ma alberi, alberi infiniti.

Impetuosi i nostri corpi si cercano, si sfiorano, si abbracciano, si fondono come lava che sgorga pura dalle viscere della terra e che senza limiti travolge tutto ciò che incontra sul suo cammino.
E mentre fuori si fa giorno, i tuoi lineamenti distesi mi esprimono tutta la tua felicità di essere mia e spero che il mio sorriso inebetito, ti racconti di me altrettanto.
I respiri si sono rallentati, il cuore è quasi fermo ormai, ma le mie mani ti cercano ancora, ti carezzano, ti raccontano quanto dentro di me è forte arde l'amore che provo, adesso sai che la mia voglia di te si è solo momentaneamente placata, ma non si è estinta e mai ci riuscirò.
Così, mentre le mie dita sfiorano l'interno delle tue ginocchia, sento che la tua bocca è di nuovo mia ..........



MUSICA DI SOTTOFONDO:

IL CIELO IN UNA STANZA - Malika Ayane e Gino Paoli

IL CIELO IN UNA STANZA - Morgan

IL CIELO IN UNA STANZA - Mina