31 gen 2011

AGGIORNAMENTI VARI 2011 - n° 02




La prefazione non avrebbe senso, se non per far notare che rispetto al passato ho cambiato la foto che introduce questa rubrica, foto che tra l'altro da oggi campeggia un pò ovunque ci sia una sponda che riguarda quest'isola.

Nuovo veste grafica del blog, nuova immagine.



DAFNE & SAMUELE clicca qui

Eravamo rimasti allo scorso aggiornamento con il quale dicevo che avrei avuto l'occasione di vedere la piccola e così è stato. Meno minuta di quello che mi era stato raccontato, vorace come non immaginavo, una sola cosa con Samuele per tutto il tempo che sono stati insieme.
Mano nella mano per quasi tutta la festa.
La tenerezza fatta bambini.



BLOC NOTES clicca qui

Mi sa che me ne serve un terzo, perchè il secondo è ormai quasi bello e che andato e oltretutto ne devo acquistare uno piccolino su cui iniziare ad appuntare un'idea che ha preso corpo nelle scorse serate e di cui vi metterò a conoscenza a brevissimo.
Mi sa che sto per farvi una sorpresa, spero gradita.



DOMENICALE - Infantile clicca qui


Devo una spiegazione su un post che forse sembrava sensa senso.
E' una cosa che avevo dentro e che mi è sempre piaciuta, ho sempre avuto la fissa di cercare nei film di animazione la chiave di lettura per gli adulti. Forse potrà sembrare una forzatura, ma io non la vedo così e mi riservo quindi la possibilità in futuro di ripetere l'esperimento.



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Questo è il vero motivo per cui ogni tanto edito questa rubrica, è un aggiornamento che ha ancora ragione di essere e mi fa piacere farlo.
Lei è ancora tra i vivi, possiamo annoverare la sua presenza su questa terra (per quello che ne sappiamo), quindi finchè non ci saranno notizie diverse io continuerò a lasciare la sua foto qui con noi e tutto ciò che la riguarda vivo e presente sull'isola, anche perchè è bello poter ancora urlare
E' ANCORA VIVA SAKINEH




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CORTOMETRAGGIO - Lettera di compleanno



So di per me che questo corto non è nulla di speciale, ma ho gradito tantissimo l'idea portante, quella del dialogo interiore, nel caso specifico un dialogo con Dio.

Il momento in cui ognuno di noi si approccia con il proprio referente Altissimo o anche con il nulla, ma lascia comunque partire quella vocina che ha dentro di se, è qualcosa di intimo ed elevato, è l momento in cui si è nudi di fronte a se stessi e si è per forza di cose onesti.
L'analisi, la critica, sono riservati agli esseri umani pensanti, a coloro che non hanno dismesso l'uso del cervello, ecco perché sono rimasto folgorato da questo cortometraggio.

Ed è per questo, che pur sembrando un filmino banale, mi ha colpito e mi è piaciuto a tal punto da riproporvelo.


Per me 4 stelle su 5


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RAF - Non è mai un errore






Ti guardo per l’ ultima volta
mentre vado via
Ti ascolto respirare
non scatto la fotografia
Non porterò nessuna traccia dentro me
niente che dovrò rimuovere.

Se hai giocato è uguale
anche se adesso fa male
Se hai amato era amore
non è mai un errore
Era bello sentirti
e tenerti vicino
Anche solo per lo spazio di un mattino.

Ti guardo per l’ ultima volta mentre vai via
Ti vedo camminare
è come per magia
non sarai pensieri, non sarai realtà
Sai che bello, sai che felicità

Se hai sbagliato è uguale
anche se adesso fa male
Se hai amato era amore
e non è mai un errore
Era bello guardarti
e tenerti per mano
O anche solo immaginarti da lontano
E se hai mentito è uguale
ora lasciami andare
Ma se hai amato era amore
e non è mai un errore
Era bello sentirti
rimanerti vicino
Anche solo per lo spazio di un mattino

Entrerò nei tuoi pensieri
di una notte che non dormi
e sentirai freddo dentro

Entrerò dentro ad un sogno
quando è già mattino e per quel giorno tu
mi porterai con te

Se hai giocato è uguale
anche se ancora fa male
Ma se hai amato era amore
e non è mai un errore
Era bello sentirti
e tenerti vicino
Anche solo nella luce del mattino

E se hai mentito è uguale
ma ora lasciami andare
Se hai amato l’ amore
non sarà mai l’ errore
E’ stato bello seguirti
rimanerti vicino
anche solo per lo spazio di un mattino.




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30 gen 2011

DOMENICALE - Infantile





Qualcuno li chiama film per l'infanzia, io ci vedo una scena d'amore bellissima. Ditemi onestamente se mi sbaglio.



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29 gen 2011

FOTOGRAFICO - Sport 2



Le foto sono qualcosa di straordinario, perchè bisogna essere bravi a cogliere l'attimo, bravi a centrare il soggetto, bravi a non sbagliare la luce o qualsiasi altro dettaglio. Per fare quindi una buona foto devono collimare tantissime variabili e quando i soggetti sono in movimento, è necessaria anche una buona dose di fortuna.

Per quello vi ho mostrato tutte queste fotografie, per farvi apprezzare ancor di più la bravura di questi straordinari artisti del teleobbiettivo.

















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FOTOGRAFICO - Sport 1



Lo sport, inteso nella sua accezione più pura, è il modo che l'uomo usa per cercare di superare i propri limiti, mentre si confronta con altri essere della propria razza.

Tutto ciò da origine a momenti di grande intensità agonistica, emozioni sempre al limite e quindi immagini bellissime.

Questa sezione che è dedicata al bello da vedersi non poteva non ospitare quindi qualcosa di attinente allo sport ed ecco una prima carrellata di immagini.
Un'altra seguirà nel pomeriggio alle 18.00.


















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28 gen 2011

Too much love will kill you





Sono solo i frammenti dell'uomo che ero solito essere
Troppe lacrime amare si stanno
riversando su di me
Sono molto lontano da casa
E sto affrontando tutto questo da solo
da troppo tempo
Mi sento come se nessuno mi avesse mai
detto la verità
Su come crescere e sullo sforzo che avrebbe comportato
Nella mia mente piena di confusione
Sto guardando indietro per scoprire dove
ho sbagliato

Troppo amore ti ucciderà
Se non riuscirai a deciderti
Diviso tra l'amante e
l'amore che lasci indietro
Vai incontro ad un disastro
perché non hai mai letto le indicazioni
Troppo amore ti ucciderà - ogni volta

Sono solo l'ombra dell'uomo che ero solito essere
E sembra che per me non ci sia alcuna via d'uscita da tutto ciò
Ero solito ridarti la felicità
Adesso tutto ciò che faccio è deprimerti
Come sarebbe se tu fossi nei miei panni?
Non vedi che è impossibile scegliere?
Non c'è alcun senso in tutto questo
Qualunque strada io intraprenda, devo perdere

Troppo amore ti ucciderà
Come quando non ne hai affatto
Prosciugherà la forza che c'è in te
Ti farà gridare, implorare e strisciare
E il dolore ti renderà pazzo
Sei la vittima del tuo crimine
Troppo amore ti ucciderà - ogni volta

Troppo amore ti ucciderà
Renderà la tua vita una farsa
Sì, troppo amore ti ucciderà
E non riuscirai a capire il perché
Daresti la tua vita, venderesti la tua anima
Ma sarà di nuovo così
Troppo amore ti ucciderà
Alla fine...
Alla fine




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NON T'AMO COME SE FOSSI ROSA DI SALE




Editare qui una poesia di Neruda, non è un semplice escamotage per riempire un vuoto ispirativo, è invece per me un'esigenza, un piacere, il modo con il quale cerco di condividere con tutti voi le emozioni dolci che quest'autore mi sa regalare.


Vedi naufrago, sarebbe per me semplice scrivere due parole di fila, con la facilità di scrittura che mi ritrovo non mi sarebbe difficile, ma ho grande rispetto per ognuno di voi e lasciarvi fuffa invece di sensazioni mi darebbe l'impressione di una presa in giro, odiosa.

Ecco quindi spiegato questo mio post di oggi, è un regalo che vi faccio, portando a galla ancora un piccolo pezzo dell'uomo che si cela dietro il guardiano, che è fatto anche di queste parole non sue, che però lo hanno formato e lo pregnano.



Buona lettura e buon ascolto.






Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, entro l'ombra e l'anima.

T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sè, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.

T'amo senza sapere come, nè quando nè da dove,
t'amo direttamente senza problemi nè orgoglio:
così ti amo perchè non so amare altrimenti
che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.









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Strano il mio destino






Strano il mio destino che mi porta qui
A un passo dal tuo cuore senza arrivare mai
Chiusa nel silenzio sono andata via
Via dagli occhi, dalle mani, da te
Che donna sarò
Se non sei con me e se ti amerò
Ancora e di più strano il mio destino
Mi sorprende qui
Qui ferma a non capire
Dove voglio andare
Se tutto quell'amore
Io l'ho soffiato via
Ma fa male non pensare a te
Che donna sarò se non sei con me
E se ti amerò Ancora e di più io non ti perderò
Oltre il tempo e le distanze andrò
Più vicino a te volando al cuore gli parlerò di me e resterò
Per non lasciarti più, per non lasciarti più
E' chiaro il mio destino
Mi riporta qui a un passo dal tuo amore
Io ti raggiungerò
Proverò a gridare e forse sentirai
La mia voce che ti chiama se vuoi
Che donna sarò se non sei con me
E se ti amerò ancora e di più
Io non ti perderò
Oltre il tempo e le distanze andrò
Più vicino a te volando al cuore
Gli parlerò di me e resterò
Per non lasciarti più, per non lasciarti più

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27 gen 2011

HAPPY BIRTHDAY MY BLOG - Brividi





E adesso brividi, per completare degnamente questo compleanno.



Questa è poesia allo stato puro, quella che io non sarò mai in grado di scrivere, ma che sono in grado di apprezzare, di sentire, di farmi scorrere nelle vene e che mi consente di poter urlare in faccia al mondo che sono vivo, perchè dentro di me sento che sono libero come una rondine d'estate.








Vorrei entrare dentro i fili di una radio
E volare sopra i tetti delle città
Incontrare le espressioni dialettali
Mescolarmi con l’odore del caffè
Fermarmi sul naso dei vecchi mentre Leggono i giornali
E con la polvere dei sogni volare e volare
Al fresco delle stelle,, anche più in là

Sogni, tu sogni nel mare dei sogni.

Vorrei girare il cielo come le rondini

E ogni tanto fermarmi qua e là
Aver il nido sotto i tetti al fresco dei portici

E come loro quando è la sera chiudere gli occhi con semplicità.

Vorrei seguire ogni battito del mio cuore

Per capire cosa succede dentro
e cos’è che lo muove

Da dove viene ogni tanto questo strano dolore
Vorrei capire insomma che cos’è l’amore
Dov’è che si prende, dov’è che si dà




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HAPPY BIRTHDAY MY BLOG - I numeri





Il mio amore per i numeri l'ho già reso pubblico in passato (clicca qui) e credo che mai come oggi essi possono servire a dare un'idea di quello che è questo blog.

Sono dati statistici, curiosità che metto a conoscenza di tutti, per sorridere e anche un po' per capire cos'è questo luogo di incontro.
Ah, i numeri che leggerete sono riferiti all'attualità e quindi validi nel momento in cui li digito, molti si evolvono con una tale rapidità che mi riuscirebbe impossibile aggiornarli.


730 i giorni di vita del blog (2 anni);

162 i post del 2009;

266 i post del 2010;

46 i post del 2011 (compreso questo), per un totale di 478 scarabocchi pubblicati al momento;

879 i commenti pubblicati fino ad oggi;

1829 il maggior numero di contatti avuti da un singolo post da quando google rileva le statistiche (FOTOGRAFICO - Aurora boreale);

447 il maggior numero di pagine visitate in una sola giornata, il 1° dicembre 2010;

60 i contatti che quotidianamente aveva in media questo blog a settembre 2010;

205 i contatti che questo blog ha ricevuto mediamente sia a dicembre 2010 che a gennaio 2011;

31 il numero di "amici" del blog e iscritti direttamente sull'isola;

24 le amicizie su Facebook. Per scelta, dopo che per qualche settimana non ricevo informazioni o altro revoco sempre l'amicizia. Non partecipo alla gara a chi vanta il maggior numero di sconosciuti sulla propria bacheca;


10500 il numero di pagine visitate al 27 gennaio 2010;

38500 il numero di pagine visitate ad oggi, 27 gennaio 2011, con un incremento del 270% in un anno;

186 il numero che mi è più caro di tutti. E' la somma in euro dei versamenti che sono stati effettuati a favore dell'infanzia e raccolti direttamente e sotto la spinta di questo blog;

INFINITI la stima, l'amicizia e l'affetto che mi sono stati dimostrati oggi;


Grazie



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  • HAPPY BIRTHDAY MY BLOG - Il restyling clicca qui
  • HAPPY BIRTHDAY MY BLOG - Pensieri sciolti clicca qui



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HAPPY BIRTHDAY MY BLOG - Pensieri sciolti





Se mi dovessi ripetere, se dovessi per l'ennesima volta ripetere i motivi che due anni fa mi spinsero a far nascere questo blog, ci sarebbe una sommossa anche tra i granellini di sabbia di quest'isola, me l'hanno sentita ripetere sino alla nausea e stanchi farebbero nascere una tempesta di sabbia.
Evito.

Evito, anche perché il motivo per cui questo blog esiste è ormai totalmente differente rispetto a quello per cui è nato.
Questo posto è diventato per me un appuntamento quotidiano, una sfida con me stesso, uno sprono a fare sempre meglio e ad impegnarmi perché poi il tutto riesca comunque interessante agli occhi di chi lo visita per la prima volta o per chi ci ritorna per la millesima.
Perché poi la vera impresa non è ammaliare una persona, ma farla diventare amica e instillare in essa la voglia a tornare e ritornare e poi ancora e venire di nuovo qui. Io non so come ci riesco, anzi quando mi rendo conto che qualcosa "funziona", quasi istintivamente me ne stacco.
Sarebbe stato sin troppo facile continuare con qualche scritto appassionato o gettare giù quattro versi oppure scrivere di sentimenti, ma io non sono e non voglio essere ne monotono ne tanto meno con un solo tono.


Chi arriva qui non deve mai sapere cosa potrà leggere, ma deve avere la voglia di scoprire cosa si nasconde dietro ogni parola, ogni rigo, ogni frase.


Il guardiano è un uomo come tanti, ma forse a differenza di tanti ama confrontarsi con se stesso e con gli altri, ama scavare e cercare dentro di se qualcosa da offrire, prima a se stesso e poi a chi lo omaggia della sua amicizia.
Io sono il guardiano, ma onestamente non so come sono o almeno ho la presunzione di pensare di essere talmente tante cose, che non smetterò mai di scoprirne di nuove, per fortuna.


L'azzurro che campeggia da oggi qui, il colore del mare, ho sempre detto che è il colore della mia vita perché sono un uomo che viene dal mare. Io sono un uomo come l'acqua, quieto e nel contempo capace di sprigionare una forza distruttiva. Sono un uomo che sa prendere le forme dei recipienti che lo contengono, ma che è molto di più dell'involucro che sembra di avere e questo non perché sono migliore di qualsiasi altro essere al mondo, ma solo perché cerco di offrirmi per quello che sono e non per quello che voglio mostrare. L'umiltà non è falsa modestia, ma consapevolezza dei miei veri mezzi e coscienza dei miei limiti e intorno ad essi lavoro per migliorarmi.


Il blog continuerà ad avere un senso finché avrò la voglia, l'esigenza, la necessità di scoprirmi e di nel contempo di raccontarmi, questo blog avrà un senso finché avrò un minimo di forza per portarlo avanti.

Buon compleanno, mio piccolo blog.



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HAPPY BIRTHDAY MY BLOG - Il restyling







E allora?

Su che ve ne pare? E' o non è davvero bello il nuovo blog? :-)))

Partiamo dal principio e cioè dalle scuse, quelle che devo a tutti voi per avervi tratto ieri in inganno dandovi delle notizie fuorvianti e facendovi credere chissà che. Volevo semplicemente creare un piccolo alone di mistero e di pathos che confondessero le acque, così da aumentare l'effetto sorpresa di oggi.
Perdonate il Guardiano Burlone :-))

Passiamo poi alla parte importante di questo scarabocchio.

Oggi è il secondo compleanno del blog, sono in linea con quest'avventura dal 27 gennaio 2009 e da allora ne sono successe di cose (ma di queste parlerò in un altro post più tardi), quindi per festeggiare adeguatamente questa ricorrenza, così come lo scorso anno, ho pensato di cambiare l'ambiente che ci accoglie, ed ecco il nuovo blog.
Io trovo tutte le cose che vedete a dir poco MERAVIGLIOSE, partendo dal faro luminoso all'ingresso, al magnifico sfondo marino che ci trasporta tutti e per davvero su un'isola, ma non solo. Infatti se sbirciate per bene vi renderete conto che fino ad oggi e nel tempo ci sono state tante piccole modifiche, che sostanzialmente fanno di questo posto un luogo più accogliente, anche a chi in futuro dovesse affacciarvisi per la prima volta.

Il merito di cotanta bellezza va ascritto totalmente ad Azzurra di Grafic Scribbles. E' stata lei che armata di pazienza e tanta sopportazione ha realizzato il tutto e corretto i danni che ero riuscito a creare intervenendo. Solo una persona con una sensibilità eccezionale poteva dare corpo ad una mia follia e ci è riuscita in un modo che trovo assolutamente adorabile.
Mi sono innamorato a prima vista del menabò che mi ha inviato, non ho esitato un solo secondo ad approvarlo ed ecco finalmente online il tutto.

BELLISSIMO, grazie Azzurra, non smetterò mai di renderti pubblicamente omaggio per questo regalo che mi ha emozionato.

La nuova impaginazione, i nuovi colori, non vogliono dire nuovi contenuti, la sostanza rimane la stessa. La connotazione del blog non cambia, si continuerà a parlare di sentimenti, di storie, di emozioni e di me, d'altronde non ne sarei capace, riesco a stento a parlare di me e mi conosco da 42 anni, come potrei trattare altri argomenti?

Il viaggio quindi riprende, anzi continua, perché non si è mai interrotto e spero di poter continuare a sentire vicini i naufraghi, tutti voi che con il vostro calore e il vostro affetto avete reso possibile che sorgesse la luce del secondo compleanno su quest'isola.

Grazie e spero che tutto ciò continui a piacervi.

A dopo, il guardiano


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26 gen 2011

Desperado





Desperado, perchè non usi la ragione?
Sei stato fuori dai binari per cosi tanto tempo
Sei un duro
So che hai le tue ragioni
Queste cose che ti fanno piacere
Possono ferirti in qualche modo

Non pescare la regina di quadri, ragazzo
Lei ti batte se può
Sai che la regina di cuori è sempre la tua migliore scommessa/scelta

Adesso mi sembra che tante belle cose
sono state lasciate sul tuo tavolo
ma tu vuoi solo quello che non puoi avere

Desperado oh non stai diventando più giovane
Il tuo dolore e la tua fame ti stanno portando a casa
E la libertà la libertà allora è soltanto qualcosa di cui la gente parla
La tua prigione è camminare attraverso questo mondo da solo

Ma i tuoi piedi non diventano freddi nell'inverno?
Dal cielo non nevica e il sole non brilla
È difficile capire la notte dal giorno
Stai perdendo tutti i tuoi alti e bassi
Non è strano come la sensazione se ne va?

Desperado, perché non usi la ragione?
Scendi dalle tue posizioni, apri il cancello
Potrebbe piovere, ma c'è un arcobaleno sopra di te
Faresti meglio a lasciare che qualcuno ti ami
Prima che sia troppo tardi



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UN GIORNO TREMENDO





Ogni volta che arrivo qui sul mio blog ho sempre più l'impressione di trovarmi come a casa, ho la sensazione fisica di entrare in un ambiente che è il mio, non per proprietà e diritto, ma perché "l'ho tirato su" così com'è.
Quando mi collego, non vedo soltanto una pagina web, ma qualcosa che ha la consistenza e la solidità di un luogo tangibile, che io ho costruito pietra su pietra.


Sin dal primo momento questa è stata "la mia isola", il luogo sul quale e grazie al quale riesco ad esprimere i miei pensieri, a tirare fuori i miei sentimenti, un posto che è fisicamente così come io voglio che sia.

Credo di aver tinteggiato le pareti un paio di volte e questo rosso che vedete adesso lo trovo molto bello e in tono con il blog, ma anche il glicine e addirittura il viola dei primi giorni avevano un loro senso. Da un po' il sottofondo musicale è unico e slegato dal post, cosa che invece succedeva in passato. Le rubriche presenti nella colonna di destra, sono funzionali rispetto al contesto.
Ci ho lavorato tanto affinché questo blog prendesse la forma che ha e scusate la presunzione, penso di aver fatto un ottimo lavoro, perché chi vi entra prestando attenzione a ciò che vede, si trova bene e torna nella maggior parte dei casi.


Ecco, è con lo spirito di uno che ama tutto ciò e ne è moderatamente orgoglioso che mi trovo ad affrontare questo giorno tremendo. Da domani ciò che voi vedrete non sarà più opera del mio ingegno.


Si, avete letto bene, ci saranno dei radicali cambiamenti che avverranno sulla scorta di indicazioni ben precise, che mi sono state comunicate. Quasi tutto ciò che vedete adesso, da domani non lo vedrete più nella stessa maniera e tutto o quasi sarà diverso. Anche io, insieme a voi, vivrò questo cambiamento come un'esperienza nuova.

Da domani quindi l'isola non sarà più la stessa e io che sostanzialmente mi affeziono a tutto, mi sento avvolto in un velo di tristezza infinito.


Chi interverrà, oltretutto, mi ha comunicato che il blog rimarrà chiuso di certo per questa sera, probabilmente anche per le prime ore di domattina. Mi dispiace, non posso farci nulla, non ho io le chiavi del blog e se queste sono le precise indicazioni che mi sono state fornite, devo credere a ciò che mi è stato detto.
D'altronde non ho nessun potere decisionale in merito.


Tutto inizia, tutto finisce, è nella natura delle cose, ma ancora oggi mi batterò perché domani possiamo tutti insieme vedere insieme la luce di un nuovo giorno che si affaccia su quest'isola, non l'abbandonerò facilmente.


Ripeto, non so bene cosa succederà e come si evolveranno le cose nelle prossime ore, ma non allontanatevi troppo e tenete bene d'occhio il blog, perché comunque sia ci sarà da domani una "nuova isola".



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E poi




E poi e poi
e poi sarà come morire
cadere giù non arrivare mai
e poi sarà e poi sarà come bruciare
nell'inferno che imprigiona.
E se ti chiamo amore
tu non ridere se ti chiamo amore.
E poi e poi
e poi sarà come morire
la notte che, che non passa mai
e poi sarà e poi sarà come impazzire
in un vuoto che abbandona.
E se ti chiamo amore
tu non ridere se ti chiamo amore.
Amore che non vola
che ti sfiora il viso e ti abbandona
amore che si chiede
ti fa respirare e poi ti uccide
e poi e poi ti dimentica
ti libera e poi e poi
la notte che, che non passa mai
la notte che, che non passa mai.
E poi e poi
e poi sarà come sparire
nel vuoto che, che non smette mai
e poi sarà e poi sarà come morire
se vorrai andare via.
Se ti chiamo amore
tu non ridere se ti chiamo amore.
Amore che non vola
che ti sfiora il viso e ti abbandona
amore che si chiede amore che si spiega
ti fa respirare e poi ti uccide
e poi e poi ti dimentica
ti libera e poi e poi
la notte che, che non passa mai
la notte che, che non passa mai



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25 gen 2011

Can you feel The love tonight




Un consiglio a chi crede che Peter Pan è solo una storia per ragazzini, guardate quanto è bella questa versione cinematografica.


E' SEMPLICEMENTE STUPENDA




C'è una calma arresa nella fretta del giorno
Quando il calore del vento che oscilla si può allontanare
Un momento incantato, e mi sembra
che per questo guerriero senza forze sia abbastanza essere qui con te

E riesci a sentire l'amore stanotte
E' qui dove siamo noi
E' abbastanza per questo girovago dagli occhi sgranati
che siamo giunti così lontano
E riesci a sentire l'amore stanotte
Com'è predisposto alla pace
E' abbastanza per far sì che re e vagabondi
Credano al meglio

C'è un momento per tutti se solo imparassero
che il caleidoscopio che ruota ci fa muovere tutti
C'è una rima e una ragione nel mondo selvaggio
Quando il cuore di questo viaggiatore contrastato dalle stelle batte con il tu



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PETALI






Mi capita spesso di chiedermi come possono nascere "certe storie"? Qual'è l'ispirazione capace di far brillare la scintilla creativa di un autore? Soprattuto, da quale parte nascosta della natura umana possono venir fuori racconti a tratti coinvolgenti a tal punto da sentirli sulla pelle?

Sono convinto che l'ispirazione non è un'idea intorno alla quale bisogna "
lavorare" per far nascere una storia, ma è uno stato d'animo che viene colpito, folgorato da un dettaglio, che improvvisamente si fa luce dentro e fuori chi ne rimane folgorato.

Il bello è che ti rendi conto che poi essa prende vita da se e chi gliela regala ha solo la fortuna di essere ricettivo e capace di trasmettere la propria sensibilità al mondo. Un autore non crea nulla, la storia era già li per conto suo, è fantasia che diviene solidità, è un attimo che si fa eterno o forse semplicemente ci si illude che sia così.


Ti racconto il mio ultimo volo fantastico.............




Non dovevo essere lì, in quel momento potevo essere ovunque al mondo, ma di certo quello non era il mio posto in quel momento. Però ho la fortuna di poter gestire i tempi e i modi del mio lavoro, condizioni che mi permettono di rendere flessibili anche le più rigide delle regole all'occorrenza e poi avevo bisogno di un attimo di riposo.
La febbre era comunque alta già da un paio di giorni e avevo l'obbligo di fermarmi e capire che ero giunto al capolinea delle mie forze.

L'auto l'ho fermata al solito posto. Per fortuna che in una piccola città come questa, alle 2 del pomeriggio hai la certezza che esiste sempre uno spazio sufficientemente largo per parcheggiare l'auto.

Ci sarà come sempre un breve tratto di strada da percorrere a piedi, insomma dai 50 metri non hanno mai ucciso nessuno, nemmeno chi ha la febbre alta (sto formulando troppo spesso in questi giorni questo pensiero e ne consegue che mi sto trascurando un pò troppo, mi sa di si).
Cinquanta metri da fare, rannicchiato quasi rinchiuso nel mio giubbino, con la sciarpa ben avvolta intorno al collo e il cappello di lana calato sulla testa. In queste condizioni ce la potrei fare persino al polo, basta solo che rimango concentrato e non mi distraggo, la forza per arrivare al cancello dell'ufficio è dentro di me, da qualche parte.


Ed è così, che camminando a testa bassa, rintanato nei miei pensieri, l'ho visto.


Non sembrava semplicemente caduto per terra, ma l'impressione netta che ho "sentito" provenire da esso era che vi fosse stato gettato, come se la donna a cui fosse stato regalato lo avesse rifiutato e a mò di estremo segno di dispregio lo avesse anche scaravantato per terra.


Un paio di boccioli si erano staccati dal gambo.
Qualche petalo svolazzava tutto intorno al fascio, come rosse lacrime disperse nel vento. Il resto era solo il ricordo del bel mazzo di rose rosse che qualche innamorato aveva cercato di regalare, forse per farsi perdonare chissà quale nefandezza.


Il vuoto si è fatto spazio dentro di me, perchè subito sono partite le domande ovvie.
Chissà quale storia d'amore tormentata si nascondeva dietro quel gesto? Quale disperazione poteva portare un uomo a regalare delle rose rosse, alla ricerca di un improbabile perdono e soprattuto quale dolore si nascondeva dietro un rifiuto così netto, drastico e definitivo?


Subito le immagini si sono accavallate, il tutto in un solo attimo.
Un flashback fatto di due sconosciuti che si conoscono, si piacciono, si amano e poi per un disguido o forse per un capriccio si allontanano. Lui, che rinsavito, si rende conto di quanto ha sbagliato o che semplicemente non può fare a meno di lei e cerca così di riavvicinarsi, con un gesto d'altri tempi, portandondole in omaggio una composizione di rose rosse.

Niente da fare.


Ho condiviso il dolore di entrambi in quel momento.
Quello di lei ferita e delusa, quello di lui frustrato dall'insuccesso e incapace di immaginare una nuova idea per sbloccare la situazione e intanto il vento che soffiava gelido, iniziava a disperdere tutto intorno anche gli altri petali di rosa, in una danza che aveva un non so che di spettrale.........



Cinquanta metri, non di più, un fascio di fiori caduti per terra e la mia fantasia che crea una storia dove probabilmente bisognava registrare semplicemente un fattorino maldestro.

L'ispirazione è anche questo, la capacità di liberare i sogni o gli incubi, lasciandogli la possibilità di prendere vita, fosse anche solo per un volo pindarico o lo sfogo febbrile di un inguaribile romantico.




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Per fare a meno di te





Per fare a meno di te
non so dove me ne andrò che cosa inventerò
Per fare a meno di te
Io no, non mi sveglierò non ti ricorderò

Quando guardo il cielo cerco te
Distrattamente guardo il cielo e cerco te
E mi sollevo

. . . . . .

Per fare a meno di te
Non so quanto cuore avrò io mi difenderò

Quando guardo il cielo cerco te
Distrattamente guardo il cielo e cerco te
E mi sollevo

Sulle circostanze il tempo scivola (sopra di noi)
L'infinito sceglie la sua lacrima
Dove cercare (qualcosa di più) ancora (ancora)
E fare a meno di te

. . . . . .

Quando guardo il cielo cerco te
Distrattamente guardo il cielo e cerco te
E scioccamente mi sollevo... su con te
Su con te
Su con te





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24 gen 2011

CORTOMETRAGGIO - La locusta






Per la serie chi la fa l'aspetti.


Mi ha divertito tantissimo, mi ha fatto sorridere senza nessuna pretesa e anche se la storia è inverosimile, chi se ne frega, ogni tanto mi corre l'obbligo di lasciare libera la fantasia e fare come Pessoa

e penso al niente........


4 stelle su 5 per me


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FERNANDO PESSOA




Come mi sono approcciato a Pessoa in questi giorni? Grazie ad un film di qualche anno fa, che non rivedevo da molto tempo e che a un certo punto, sul finale, lo cita.

Sono un curioso per natura e quel nome ha solleticato le corde giuste. Mi sono fiondato sul web, l'ho cercato e grazie a google ho scoperto un autore che inizia a piacermi e con cui mi trovo ad avere molte cose in comune.


Spero gradirete questa mia proposta, io ho trovato queste poesie davvero molto, ma molto coinvolgenti.



Ah, il film non era niente di speciale "il ciclone" di Pieraccioni





Io non ho filosofia: ho sensi.
Se parlo della Natura, non è perché sappia ciò che è,
ma perché l'amo, e l'amo per questo
perché chi ama non sa mai quello che ama,
né sa perché ama, né cosa sia amare...




Il mio sguardo è nitido come un girasole.
Ho l'abitudine di camminare per le strade
guardando a destra e a sinistra
e talvolta guardando dietro di me...
E ciò che vedo a ogni momento
è ciò che non avevo mai visto prima,
e so accorgermene molto bene.
So avere lo stupore essenziale
che avrebbe un bambino se, nel nascere,
si accorgesse che è nato davvero...
Mi sento nascere a ogni momento
per l'eterna novità del Mondo...





Non sto pensando a niente,
e questa cosa centrale, che a sua volta non è niente,
mi è gradita come l'aria notturna,
fresca in confronto all'estate calda del giorno.

Che bello, non sto pensando a niente!

Non pensare a niente
è avere l'anima propria e intera.
Non pensare a niente
è vivere intimamente
il flusso e riflusso della vita...
Non sto pensando a niente.
È come se mi fossi appoggiato male.
Un dolore nella schiena o sul fianco,
un sapore amaro nella bocca della mia anima:
perché, in fin dei conti,
non sto pensando a niente,
ma proprio a niente,


a niente...



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QUALCHE RIGO


Credo sia necessario, se non proprio obbligatorio, qualche rigo "di spiegazione" per farvi comprendere la natura della mia assenza, prima di riprendere il percorso che ho interrotto la settimana passata.

Come in molti ormai sanno, sono stato colpito da un brutto attacco influenzale, che si è aggravato anche grazie alla mia malsana idea di recarmi al lavoro con la febbre alta. In passato mi era andata bene, questa volta ho peggiorato la situazione, in futuro valuterò meglio i pro e i contro.

Devo ringraziare, non per obbligo ma per affetto, chi si è preoccupato per me e ha cercato di mettersi in contatto con il sottoscritto per conoscere il motivo di una così prolungata assenza, tanta dimostrazione di affetto mi ha davvero colpito, non immaginavo davvero potesse succedere e da così tante persone.
Mi scuso se non ho risposto quasi a nessuno, ma mi sono concentrato sull'influenza e ho quasi del tutto evitato il web e similia.

Da oggi si ricomincia, questa settimana "è importante" per la vita di questo blog e ci sarà "una sorpresa" che spero vi piacerà, io che ho già avuto modo di averne un'anteprima me ne sono davvero innamorato, ma ogni cosa a suo tempo.............

Grazie di tutto



P. S.
Per NONNINA, ho pubblicato il tuo ultimo commento in sospeso e ti ho dato un paio di indicazioni per poter rendere ancora più coinvolgente quella lettura.......



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17 gen 2011

True colors




Tu con gli occhi tristi
non ti scoraggiare
mi rendo conto, è difficile farsi coraggio
in un mondo pieno di gente
puoi perderti di vista
e l'oscurità che hai dentro può farti sentire così piccolo

Ma vedo i tuoi veri colori
che brillano
vedo i tuoi veri colori
ecco perchè ti amo
quindi non aver paura di mostrarli
i tuoi veri colori
sono belli come un arcobaleno

quindi mostrami un sorriso,
non essere infelice
non riesco a ricordare l'ultima volta che ti ho visto ridere
se questo mondo ti fa impazzire
e hai subito tutto quello che puoi sopportare
tu chiamami
perchè lo sai che ci sarò

E vedrò i tuoi veri colori
che brillano
vedo i tuoi veri colori
ecco perchè ti amo
quindi non aver paura di mostrarli
i tuoi veri colori,
i tuoi veri colori
sono belli come un arcobaleno





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CORTOMETRAGGIO - Io straniera?





Probabilmente questo cortometraggio in molti di voi lo avranno già visto, è ancora in evidenza sulla pagina d'ingresso di Repubblica Tv. Io l'ho scovato così e oltre a piacermi per il modo in cui è stato toccato l'argomento, mi è piaciuta l'idea stessa, cioè cercare di denunciare il problema strisciante dell'esclusione del "disabile", solo perché diverso.

Ma diverso da chi? Certamente da chi si ritiene superiore solo perché integro, persone senza cervello che non hanno compreso quanto siamo fortunati a non avere disabilità, niente di più e niente di meno.

Se adesso dovessi indicare un eroe moderno, come primo nome mi verrebbe in mente quello di Alex Zanardi.

Un solo appunto faccio al regista, finchè è statoa recitatoa il corto è stato molto bello, quando la ragazza guarda in camera e si rivolge al pubblico, li per me cala la forza del messaggio.

4 stelle su 5

P. S. Il ragazzo oltre che belloccio potevano sceglierlo anche in grado di recitare :-)))


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Tra dire e fare




Tra dire e fare tra terra e mare tra tutto quello che avrei
da dire sto qua a parlare d’amore tra dire e fare tra bene e
male con tutto quello che avrei da fare sto qua che penso solo a te
e tu lasciami fare a me basta restare un po’
un po’ di tempo a parlare insieme a te solo a parlare
non voglio fare l’amore a me basta guardarti un po’
guardare i tuoi movimenti così lenti che mi fai sentire che
fammi sentire che che durerà tra te e me
e il tempo si fermerà tra te e me tra dire e fare tra miele e sale
resto a sentire i tuoi pensieri per me che fanno rumore e tu lasciami
fare a me basta restare un po’ un po’ di tempo a parlare insieme a te
solo a parlare non voglio fare l’amore a me basta guardarti un po’
guardare i tuoi movimenti così lenti che mi fai sentire che
fammi sentire che che durerà tra te e me e il tempo si fermerà tra te e me
tu dimmi che durerà tra te e me e il tempo si fermerà
tra te e me




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16 gen 2011

DOMENICALE - Aikido

Oggi devo per forza di cose una spiegazione prima della visione da parte vostra del filmato, anche perchè altrimenti non avreste gli elementi per comprendere, per capire fino in fondo cosa sto per proporvi.

L'aikido è stata una parte importante della mia vita, la pratica di quest'arte marziale mi ha messo nelle condizioni di capire molte cose di me, mi ha fatto apprezzare degli aspetti della vita che altrimenti non avrei mai conosciuto, è stata una vera e propria crescita, dei quali oggi raccolgo i frutti.

E' entrata nella mia vita per puro caso questa disciplina, ma è come se ci fosse sempre stata. Non è uno sport, che ha come scopo finale la vittoria su un avversario, ma serve a conoscersi, a capire il prossimo e nell'eventualità in cui esso ha delle intenzioni bellicose, restituirgli l'energia con la quale attacca.

Quella cosa che vi hanno sempre detto, sconfitti con la propria forza, qui si applica grazie a delle semplici leve, che sono però molto dolorose. Ecco quindi perchè avrete l'impressione, vedendo il filmato, che non c'è contatto, perchè se ci fosse sarebbe dolorosissimo. Il miglior aikido è fatto dell'impressione del colpo, non della forza che ad esso si imprime.
Un calcio, uno schiaffo, un pugno, meglio schivarli che contrastarli, anche perchè se avete di fronte un treno in corsa non vi ponete contro di esso, ma lo lasciate scorrere.
E' banale direte, ma da qui poi in poi si apre un mondo, fatto di studio e tanto altro ancora.

L'arte di fare la guerra è una filosofia di vita tutta orientale, noi occidentali l'abbiamo trasformata in sport e competizioni, non è il caso di aggiungere altro anche perchè altrimenti non vi rimane tempo per il filmato.

Ah, tre cose velocissime per concludere.
Guardate i movimenti, disegnano nell'aria una sfera se ben tirati, di una bellezza impressionante;
Ma quanto sono belle le hakama (le gonne pantalone per intenderci) che indossano gli alti in grado?
Quanto stavo bene io con l'hakama.


Guardiano vanitoso :-)))








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15 gen 2011

FOTOGRAFICO - Anne Geddes 2



Da aggiungere a quanto ho già scritto questa mattina non c'è quasi nulla, vi invito solo a far caso che nella maggior parte delle fotografie i soggetti dormono. Questo aumenta il senso di tenerezza in chi le guarda, ma credo sia soprattuto necessario all'artista per riuscire a cogliere l'attimo, mettere in posa un neonato dev'essere impossibile
















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FOTOGRAFICO - Anne Geddes 1





Il lavoro di Anne Geddes non lo scopro io, è sotto gli occhi di tutti da tanti anni. Immagini tenerissime con un solo soggetto e variazioni su tema, i neonati.

Il fatto è che non ci sono riuscito a scegliere solo 5 foto, troppe e troppo belle. Oggi quindi fotografico avrà un secondo appuntamento, alle 18.00 sarà online una nuova pubblicazione con lo stesso tema.

Guardiano tenerone :-)))






















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