14 mar 2016

INTENTI








Leggo molto in questo periodo, leggo di tutto, leggo senza avere un tema predefinito, leggo senza un motivo, leggo senza un filo conduttore, leggo per il solo piacere di farlo e di perdermi così tra le righe nere stampate su fondo bianco, vivendo storie di altre storie, apprendendo nozioni che non mi serviranno probabilmente a nulla, leggo.

In realtà leggo con l’intima speranza di ritrovarmi finalmente catapultato altrove, in quel luogo e in quel momento in cui dove la mia ispirazione possa finalmente trovare la forza di spuntarla e di sgorgare, portando alla luce quel prorompente fiume che per ora è sotterraneo, quella fonte che io chiamo la mia ispirazione.

La Verità è che ritrovo quotidianamente dentro di me le parole che bisogna saper dire, perché quelle fanno parte del mio essere uomo e nel contempo capisco, che oggi più che mai hanno, semplicemente bisogno di venire alla luce o ancora più banalmente hanno soltanto la necessità di trovare chi ha veramente la voglia farle venire a galla. Perché le capacità, di essere un certo tipo di persona sono la base su cui si posso costruire "il guardiano", ma ho da sempre bisogno di una persona, anzi no, di quella sola persona capace di tirarle fuori da dove le nascondo.

Ho quindi bisogni di un motivo, bisogna che questo motivo sia condiviso, bisogna che un certo tipo di parole abbiano un motivo e non solo una musicalità o un senso grammaticale, perché io riesca a scriverle e tutto ciò perchè sostanzialmente io non sono uno scrittore, non lo sarò mai e quindi sul mio blog difficilmente troverete delle parole gettate alla rinfusa, solo per avere una visita in più sul numeratore, ma ci tengo anche a dirlo con forza, che non per questo smetterò di pubblicare.

In questa fase va così, continuerò quindi a pubblicare le cose che mi piacciono, che per me hanno un senso, anche stupido ad occhi altrui, ma che per me lo hanno. Continuate quindi ad avere “pietà” di me, perché il guardiano ha ibernato il suo cuore qualche anno, dopo essersi innamorato della donna più bella che abbia mai incrociato e fin quando non ce ne sarà un’altra che avrà voglia di fargli capire che si è sbagliato, dandogli il motivo per scrivere di nuovo quelle belle poesie che sa di avere dentro, ecco, fino a quel momento, dovrete sorbirlo/sorbirmi così come sono. 


Per la serie, non vi libererete di me facilmente :-)




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