Non credo di ricordare, almeno a memoria di uomo, un così tanto parlare intorno al calcio femminile e mi riferisco ovviamente ai fatti di Locri. Forse tanto clamore ed esposizione mediatica si è avuta solo dopo l'infame uscita del presidente della lega dilettanti, che tacciò tutte le calciatrici di essere lesbiche sperpera denari, ma la verità è che in realtà quella era un'altra storia.
Si, un'altra storia.
Perché qui in realtà non è il calcio che viene ad essere colpito, quello che viene colpito è l'impegno civile di queste ragazze che si erano spese nel passato più e più volte nel sociale, atlete che si erano impegnate affinché la parità tra i sessi non fosse solo sulla carta, ma anche nei fatti, giovani donne che si sono realmente sforzate di cambiare "la mentalità".
Ecco, io a questo punto non mi scandalizzo piú per il silenzio assordante delle istituzioni calcistiche, penso in tutta onestà che quelle servono a ben poco, a partire dall'attuale presidenza della Federazione Italiana Gioco Calcio che risulta essere una semplice benemerenza data ad un anziano signore facilmente manovrabile. Io da ITALIANO mi vergogno delle istituzioni locali e nazionali, che hanno consentito che ci fosse una tale escalation di minacce, che per arrivare a segno, sono arrivate a mettere nel mirino una bimba di tre anni e mezzo, pur di colpire al cuore chi doveva decidere lo scioglimento della società.
Ora io non so se dietro a tutto ciò c'è realmente la ndrangheta o soltanto un pazzo squinternato, questo non sta me scoprirlo, però io sono certo, che se questa è una nazione che vuole veramente crescere, deve avere dei cittadini che non possono permettersi di ignorare questi segnali, perché fin quando continueremo a non fare squadra con chi si impegna sul territorio, durante il corso della partita e non soltanto a gioco finito, siamo noi stessi a porre le condizioni affinché l'abbiano vinta loro, i mafiosi, i camorristi e tutti quelli che vedono nell'uso della forza e dell'intimidazione il modo più facile per arrivare a rete e onestamente questo a me non sta bene.
Bisogna quindi non solo indignarsi, ma avere il coraggio di dirlo, di sbandierarlo e fin quando ci è possibile, aiutare chi si sottrae a certe logiche.
Evviva la squadra femminile di calcio a 5 di Locri, evviva il suo impegno civile.
Hai in mente il primo Guardiano che scriveva del sociale? Ecco mi sono ritrovata a pensare questo. Forse questo post è un po' più duro a confronto dei primi. Un ritorno che sembra una rinascita. Scusa se non commento il contenuto ma ho letto questo post da un punto di vista particolare e mi è piaciuto il tutto.
RispondiEliminaInnanzitutto grazie del commento.
EliminaIo non si se questa è una rinascita, un ritorno o una fregatura, so che avevo voglia di scrivere e l'ho fatto, ho voglia di dire altre cose e spero di trovare il modo e la capacità espressiva per farlo.
Un abbraccio a te e a chi tornerà o arriverà qui, sulla mia isola.
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EliminaScusa mi sono dimentica di firmare. Uvsdoc
RispondiEliminaPurtroppo le "donne" o "femmine" qual si voglia ancora nel 2015 dar loro importanza,sono e resteranno ahimè solo riempibuchi,purtroppo niente potrà mai farmi cambiare pensiero.Buongiorno Guardiano e ben ritrovato.
RispondiEliminaNunù.