19 ott 2017

LUNA NUOVA - Introduzione







       Ebbene si, non so come sia stato possibile, ma alla fine eccomi di nuovo qua, davanti ad una tastiera ed un monitor a scrivere la prefazione ad un mio nuovo racconto e giuro, mi sento davvero teso ed emozionato come se fosse di nuovo la prima volta.


       Sono passati tanti anni dall'ultima volta in cui ho approcciato con impegno una tastiera per scrivere un racconto che fosse più lungo di una paginetta, ed affermare ora che molto di ciò che ci circonda si è trasformato in tutt'altro, non è affatto sbagliato. Oltretutto, questo cambiamento ha avuto luogo ad una velocità tale, che dovrei riconsiderare l'approccio stesso che ho con il web, ma questa è un'altra storia che non ci interessa in questo momento. Quello che ha in realtà importanza, al netto di tutte queste considerazioni, è il fatto che ho preso la penna e ho riempito undici paginette di un quaderno acquistato ad hoc, il tutto in una serata in cui mi sono ritrovato travolto da un'ispirazione talmente intensa che ho messo giù ciò che nasceva di getto e poi ancora carico mi sono seduto al pc e ho dato forma sul web ai miei appunti e in quest'istante so per certa una cosa, che tutta questa nuova tecnologia che ho a disposizione, non può togliere nè aggiungere nulla alla magia che può e sa regalare una buona ispirazione, quella scintilla che scocca dentro, che accende un incendio e che mi da non solo la forza di scrivere, ma che mi impone di farlo. Ecco, cos'è davvero importante, sapersi far travolgere dalla storia che nasce, così da essere capace di dare forma alle fiamme e lasciarsi bruciare dalle parole che si hanno dentro, perchè solo ciò che è figlio di amore e passione resisterà nel tempo, oltre le mode e alle evoluzioni dei tempi.


       Ecco, il modo in cui ho preso coscienza di qual'era una delle cose mi ha frenato in tutti questi anni, la mancanza di una buona ispirazione, la paura di non avere qualcosa di abbastanza buono da raccontare o che comunque non fosse così interessante da poter essere scritto. Ho spesso iniziato a mettere giù delle buone idee ed ho tanti bloc notes A4 su cui è stata scritta sola la prima pagina, però poi tutto si faceva buio, stanco, noioso e regnava il vuoto assoluto. Un vuoto che in realtà credevo fosse solo ispirativo, mentre invece mi mancava ancora qualcos'altro per superare quell'ostacolo, anche se non sapevo dare una forma a questo qualcos'altro.


       Sono passati così degli anni e in tutto quel tempo non mi sono mai chiesto cosa fosse a frenarmi, perchè non avevo preso coscienza che esistesse questo tipo di problema, fino a quando non si è risolto, anche perchè sono stato ingannato dal fatto che in questo lasso di tempo ho comunque scarabocchiato qualcosina, ho messo giù delle poesie, alcune anche belle, ma un racconto breve (lungo per i miei canoni) è tutta un'altra cosa. Un racconto breve è impegnativo, va approcciato per bene, lo devi curare in ogni sua parte e forma perchè risulti appassionante, ed io intimamente non avevo ancora preso coscienza che non avevo nessuna voglia di farlo, perchè non avevo nessuno sprone a farlo.


       Ecco, mi mancava qualcuno che mi incitasse, che mi dicesse continuamente che sono bravo, che il mio sarebbe stato un talento sprecato (cosa di cui onestamente dubito) se non avessi ripreso a scrivere con dedizione ed impegno. Fatto sta che oggi sono qui e sto mettendo nero su bianco la prefazione al mio nuovo racconto, che da poco è stato completamente riportato anche sul web (sto provvedendo a correggere le ultime pagine) e devo perciò condividere il merito di questa mia nuova avventura con chi mi ha dato fiducia, mi ha invogliato, spronato, quasi imposto di riprovarci, certo che merita molto di più di ciò che riesco a darle, perchè è nell'incoscienza di ciò che suscita in me. Ecco, lei non sa assolutamente quanto sia importante per me, spero intimamente che riesca a comprenderlo leggendo attentamente il racconto e tra le righe di esso. La parte finale del racconto è sconosciuta a tutti, anche a chi l'ha letto in anteprima aiutandomi a correggere le bozze, quindi il mio augurio è che tutti possiate goderne appieno la bellezza, ma che lei (che lo leggerà insieme a voi) possa arrivare a capire, ciò che non le sto dicendo. 


       Tornando quindi al racconto, non so onestamente quanto coinvolgente e bello possa risultare questo agli occhi di chi lo leggerà, perchè se è vero che per molti versi scrivere è come andare in bicicletta, in realtà non è affatto la stessa cosa, perciò voglio che sappiate che mi sono impegnato e soprattutto divertito nell'immaginare la storia, figlia di una bella ispirazione che mi ha appassionato alla scrittura, alla rilettura, alla correzione e a tutte le fasi di lavoro che sono necessarie per scrivere qualcosa di coinvolgente, così come lo intendo io, ma soprattutto voglio farvi sapere che mi piace ciò che leggo e che la settimana prossima ho intenzione di proporvi.


       Non mi resta quindi che augurarvi una buona lettura, ricordarvi per l'ennesima che non sono uno scrittore e che è tutto molto, ma molto, ma molto grezzo, ma soprattutto chiedervi di avere pazienza, perchè forse un giorno tornerò ad essere il guardiano di una volta, oggi probabilmente non sono all'altezza, ma ci ho messo tanto impegno in questo racconto e mi auguro possa piacervi.



P. S.: Sono ancora indeciso se dividere il racconto in più parti o proporvelo per intero, è un dilemma che spero di risolvere questo fine settimana, conscio che come sempre, sarà l'istinto all'ultimo momento, a farmi capire quale sia la strada migliore da seguire.

P. P. S. : Come per il passato, non consentirò nessun tipo di commento, fino al completamento del racconto, non mi piace l'idea che possiate giudicare qualcosa che non conoscete fino in fondo.




Grazie a tutti della pazienza, ma un abbraccio speciale va chi mi ha aiutato nella stesura, completamento, correzione di questo racconto












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