Sopraviviamo alla nostra stessa vita, abbiamo demandato a qualcun'altro il compito di pensare e decidere per noi, il cervello è li impachettato e messo sotto vuoto, un arnese inutilizzato, inutile e del quale faremmo anche a meno, anzi lo daremmo volentieri via in cambio per il nuovo I-phone o un bel 42" schermo piatto, LCD etc etc.
Eppure il cuore, non è solo quel muscolo involontario che in nessuno modo possiamo decidere di fermare. Lui pulsa e non solo per pompare il sangue in circolo nelle vene, ma batte anche grazie ai sentimenti ed alle emozioni che dovrebbero ricordarci che siamo vivi. Io lo sento, è forte la sua cadenza nel mio petto, lo ascolto mandare segnali e così come con me credo faccia con tutti noi, eppure mi rendo conto che quasi più nessuno ci fa caso e ho il terrore che non sia più nemmeno una scelta quella di ignorarlo, ma è pigrizia, indolenza, paura di osare.
Oddio quanto mi fa impazzire quella donna, vorrei sorprenderla. Voglio uscire da quest'ufficio e andare a mangiare su una panchina, piedi nudi sull'erba e sole in faccia. Ho voglia di te, mi manchi, ti chiamo. No, questi e tanti altri sono pensieri che devono rimanere chiusi sottochiave, non hanno diritto di cittadinanza in un mondo fatto di esseri caricati a molla con il solo scopo di produrre. Anzi ti dirò di più, vedo sempre più spesso uomini che si vergognano anche solo perchè pensano qualcosa che non è stato pre scelto per loro. Una vita da marionette è quella che attende questa nuova genia di sopraviventi.
Ed è una situazione paradossale per una razza che ha fatto dell'intelligenza la propria molla evolutiva, che è passata dalla ruota al razzo interplanetraio e che adesso è incapace di esprimersi e di ribellarsi alla massificazione del pensiero. E la cosa, per me, diventa ancora più grave quando prendiamo coscienza del fatto che siamo tutti così uniformati che anche fisicamente cerchiamo di assomigliarci, arrivando al punto che se non ci riusciamo con i nostri mezzi ci sottoponiamo a interventi di chirurgia estetica, pur di rientrare nei canoni.
I canoni, gli schemi, le convenzioni, sono idiozie dalle quali la massa si sta lasciando assoggettare, hanno una forza di persuasione silenziosa, ma che ha ormai invaso e pervaso la nostra società.
E tutto ciò rende sempre più degni di nota ai miei occhi tutti coloro che hanno il coraggio di uscire fuori e osare, provare qualcosa di diverso, meno comodo semmai e seppure alla fine riscontraranno che la loro idea era sbagliata, beh almeno hanno tentato, saranno quindi esenti dai rimpianti e potranno comunque dire di aver vissuto.
Credo che debba diventare buona abitudine emulare chi usa la testa per pensare e non come accessorio di moda per la sciarpa, perchè alla fine ci siamo ridotti a questo, le uniche domande che ci facciamo sono come vestire meglio questa o quella parte del corpo, quale capo o quale colore ci sta meglio, il tutto ovviamente seguendo i dettami imposti dagli stilisti.
Forse abbiamo davvero toccato il fondo e anche una vita spericolata è meglio che stare lì ad osservare quella che abbiamo passare in TV, rappresentata da tronisti e veline.
MUSICA DI SOTTOFONDO
VITA SPERICOLATA LIVE 2003 - Vasco Rossi
Bella la foto, Matisse. Bella la song, Vasco. Bello quello ke vuoi dire ma ti 6 incarbugliato un po'.
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