30 gen 2009

CHE RAZZA DI UOMINI SIAMO - ITALIANS


L'argomento di oggi si lega, si lega a quelli già trattati nei giorni scorsi, ma lo faccio in maniera del tutto casuale. Avevo intenzione di scrivere qualcosa di più leggero, meno impegnativo anche per la lettura, ma come sempre la cronaca, i fatti eclatanti che ci succedono intorno, prevalgono e sarebbe stato un peccato lasciar passare sotto traccia l'accadimento che intendo trattare.

Lo spunto è il lancio di una bomba carta, in quel di Guidonia, avente come bersaglio una macelleria. Non che la merce fosse di pessima qualità o che come nella tradizione popolare il macellaio ci avesse provato con la cliente (fuochi di artificio di Pieraccioni docet), no la colpa del titolare dell'esercizio commerciale, è quella di essere nato in Romania e siccome un branco di criminali, nati nella sua stessa nazione, ha violentato una ragazza nella stessa cittadina laziale, il poveretto è stato fatto oggetto di questo poco gradito omaggio. 

Siamo un popolo che dimentica la propria storia con estrema facilità a quanto pare. Siamo stati noi per primi emigranti, e abbiamo portato nel bene e nel male la nostra cultura all'estero e quella mafia che oggi viviamo qui in Italia è comunque nata prima negli States, meta di quella grande invasione di inizio '900 (Vedi video  http://it.youtube.com/watch?v=mRFKJfl7uDo ) .

Credo che dovremmo vergonarci per i nostri connazionali, che con il viso nascosto da un passamontagna (vigliacchi) si rendono protagonisti di atti di intolleranza razziale. Chi vive da anni in questa comunità, ne rispetta le leggi comportandosi in maniera onesta, ha gli stessi diritti miei o di chiunque altro cittadino italiano a essere lasciato in santa pace. Io ho avuto la fortuna di lavorare con uomini di varie nazionalità e ne sono orgoglioso, ho vissuto persone che avevano valori e rispetto che molti dei nostri giovani connazionali non conoscono e anche da loro ho imparato cosa significa il rispetto per il lavoro. Ed è sopratutto stupido prendersela con chi è qui a fare i mestieri che ormai vengono ritenuti offensivi dagli italiani. La manovalanza è tutta straniera, per il semplice motivo che noi la riteniamo umiliante. In tempi in cui le frontiere non esistono, se non sulle cartine geografiche, in una società così globalizzata, dove uno starnuto in Giappone crea danni economici in Brasile, condannare una persona a subire vandalismo, solo per il luogo in cui è nato, vuol dire essere irrimediabilmente stupidi. Gli uomini vanno valutati per quelli che sono, non per il colore della pelle, per la loro religione o ideologia politica.

Infine una piccola considerazione, se adesso il macellaio si rivolegesse al Vito Corleone della circostanza, dove potremmo arrivare con l'escalation di violenza?

la frase di oggi è di Voltaire (come mi è stato ricordato ieri) e credo sia perfetta per la circostanza e lascia capire come si dovrebbe intendere il rapporto con il prossimo. Se partissimo da questo assunto, la vita sarebbe più facile per tutti.

Potrei dare la mia vita, affinchè il mio peggior nemico sia in grado di poter esprimere la propria opinione.

1 commento:

  1. ragazzo, concordo. Siamo un popolo di emigranti, trovi Italiani in ogni parte del mondo. Ma, tranne pochi casi che tu hai rilevato (USA), i nostri emigranti partivano per cercare un lavoro onesto, ed hanno rispettato le leggi e le usanze dei paesi che li ospitavano. L'impressione che mi sto facendo è che troppo spesso chi viene nel nostro paese,non ci renda lo stesso favore; forse è colpa delle nostre leggi che comunque non hanno la certezza della pena, che faccia si che noi tutti einlander e auslander non si porti il dovuto rispetto ad esse e di conseguenza all'Uomo.

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