28 gen 2009

LA VIOLENZA


So che probabilmente iniziare la pubblicazione di un blog con un argomento forte, di quelli che prendono allo stomaco, non è il modo migliore per "attirare" visitatori, ma io non voglio che le chiacchiere che verrano fatte su quest'isola siano banali, anche se gli argomenti saranno volutamente frivoli o leggeri, quindi oggi inizio con un argomento che ho molto a cuore.

In questi giorni, uno degli argomenti principi dei vari telegiornali è la violenza ai danni delle donne. Ci è stata sottoposta in tutte le salse, per ricordarci che è un problema l'immigrazione clandestina (pare che i soli delinquenti di questo paese provengano dalla Romania?), per dirci che il governo è incapace di garantire ai cittadini la sicurezza nelle strade o che invece ci sono troppe belle donne in giro e pochi militari (non mi schiererò mai politicamente qui, ma è ingiusta come argomentazione la prima, infame seppure come battuta la seconda), è stata usata anche per dimostrare che la magistratura non è in grado di comprendere che il responsabile di un reato va tenuto in carcere. Quello che in questi giorni è mancata è una seria condanna della violenza effettuata ai danni delle donne, si è parlato degli effetti sulla comunità, ma nessuna voce si è alzata a ricordare quanto sia vigliacco e infame approfittarsi di una donna, per un mero sfogo fisico.

Non credo esista in natura un altro animale (e le bestie umane che effettuano qualsiasi tipo di violenza, non meriterebbero nemmeno questo aggettivo) che prova piacere fisico a violentare un suo simile. Esiste l'istinto di sopravvivenza che porta a uccidere per non morire, ma la violenza effettuata al solo scopo di trarne piacere fisico non è contemplata. E alle conseguenze di questo gesto contronatura, a un'analisi concreta con lo solo scopo di far capire che è vigliacco, irrazionale, inutile un gesto di questa portata, nessuna testata giornalistica o altro ha dedicato una sola pagina, un solo commento. Questo mi lascia pensare che probabilmente nn ci si pone più il problema di dare un'educazione civica ai cittadini di questo stato e a coloro che vogliono far parte di questa comunità, ho l'impressione che gli organi di stato e la stampa, che di solito dovrebbe essere vigile e attenta a questi fenomeni sociali, dicevo queste figure sono più attente al sensazionalismo della notizia e non al danno che arreca alle vittime e cercare di prevenirne la ripetizione futura.

Non ho nessuna intenzione di fare del facile qualunquismo, ma sono convinto che bisognerebbe insegnare ai nostri figli, nipoti, alle generazioni future, l'importanza del rispetto della vita altrui, ricordando che ogni nostro gesto può essre fonte di dolore e sofferenza se va a ledere la libertà di scelta di chi abbiamo di fronte.

VIDEO RELATIVO IN FONDO AL POST

Desidero riprendere qui un'abitudine che avevo in passato, regalando quotidianamente un pensiero, che potrà essere di vari tipi, video, audio o semplicemente scritto, ma che vuole essere un piccolo regalo al visitatore che passa di qui e che trova queso luogo di suo gradimento. Anche qui saranno bene accetti suggerimenti e consigli. Oggi inizio con un piccolo omaggio che reco con una poesia che in pochi conoscono e che amo tantissimo.

Un rumore improvviso e come un lampo riaffiori inattesa ai miei occhi.
Giorni vissuti cercando inutilmente di nasconderti in un punto lontano della mia anima,
circondandomi di silenzio, per riascoltare l’armonia del tuo sorriso.
Come in un vecchio film rivedevo le immagini del tuo volto e la tristezza si appropriava di me.
Eri stata sabbia sottile tra le mie mani, spazzata via in un attimo da un vento gelido e inatteso.
Sono rimasto solo qui con me e in queste fredde serate di autunno ho cercato di seppellire il tuo ricordo, ma come un tatuaggio, ormai ti ho fissata, incisa nel mio cuore.
Con lo sguardo, mi illudevo di trovarti tra la folla che ridente mi circondava,
solo in mezzo a tanta gente cercavo la tua compagnia o almeno di incrociare i tuoi occhi per un infinito istante.
Ho desiderato di odiarti con tutte le mie forze per il tuo doloroso addio,
ma ancora ardevi dentro in me, ti volevo, ti cercavo, non riuscivo a rinunciare a te.
E adesso, come lava incandescente, hai spazzato via tutto il dolore di questi giorni.
Sei tornata, squarciando il velo di malinconia che mi accompagnava.
Non voglio sognare nulla che non sia oggi, sperando che tra di noi ci sia un nuovo domani,
intento a godermi ogni istante che mi regali, sapendo quanto è fragile e delicato è questo nostro questo incrocio di anime.
E in questa notte che sta morendo, vivo di nuovo la gioia di un giorno che potrebbe riportarmi l’allegria, che solo la tua presenza mi ha saputo donare.
Mi sei mancata, ma solo adesso capisco quanto.
Adesso che illumini di nuovo le mie giornate



1 commento:

  1. Contrasto perfetto tra poesia (come vorremmo che fosse) e canzone struggente, che descrive perfettamente i danni di quello che non dovrebbe mai essere.
    Ma piccolo appunto: poesia e canzone anonimi?
    (allora è un vizio congenito, ragazzo)

    RispondiElimina

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