12 set 2009

SALERNO

Uno dei regali più belli che mi posso fare è il piacere di girare per Salerno nelle ore in cui anche i balordi vanno a dormire e a farmi compagnia rimangono solo i gatti. Questo solitario giro per le vie della città che mi ha visto nascere è una di quelle esperienze che in queste ultime due estati mi sono concesso poco, forse solo un paio di volte e con stati d'animo diversi addirittura contrastanti tra di essi.
Una premessa mi è d'obbligo, so che ognuno di noi è visceralmente legato al proprio luogo d'origine, trovandolo splendido a prescindere, ma credo che quasi tutti concordiamo con il fatto che una città di mare durante le ore notturne o meglio ancora con le prime luci dell'alba, offre uno spettacolo mozzafiato a tutti coloro che decidono di goderne. La fortuna vuole inoltre che Salerno ha una strana conformazione, è stretto il territorio su cui è ospitata ed è a ridosso delle colline, quindi è facile avere dei punti di osservazione privileggiati per ammirare l'intero panorama e se dal lungomare si gode della splendida vista della luci della costiera amalfitana a picco sul mare, dalla zona collinare chiamato masso della signora o anche dal belvedere si può rimanere incantati per come l'illuminazione di questo immenso tratto di strada che costeggia la riva si specchia nel mare, infine se la temperatura della notte lo consente, basta andare sul molo di sopraflutto del porto turistico e la vista della città rimane scolpita nella memoria.
Indubbiamente Salerno di notte, senza traffico, rumori molesti e sopratutto salernitani è una città splendida da osservare, paragonabile alla bellezza che solo donna distesa su un letto riesce ad esprimere, uno di quegli spettacoli naturali che ti fanno capire che veramente esiste un essere superiore in grado di immaginare tanta armonia e splendore in un colpo solo.
Ma questo post non nasce come uno spot, non sono stato pagato per indurti a visitare Salerno nel giorno della festa del santo patrono il prossimo 21 settembre, voglio solo raccontarti cosa si può provare a visitare dei luoghi cari, senza il fastidio della frenesia.
Eh si, perchè ormai la nostra esistenza è una continua rincorsa, fatta di impegni da rispettare e di produzione da effettuare a tutti i costi, si è perso il piacere di passeggiare senza meta, camminare per il solo piacere di farlo e poter così cogliere quei dettagli che l'auto non ti consente di vedere. Perchè anche se immboli per definizione, i palazzi, le strade, le panchine mutano nel tempo senza che noi ce ne rendiamo conto immediatamente.
Io quest'estate ho così scoperto un piacere nuovo, mi sono seduto su uno scoglio di poco più alto rispetto al livello del mare e pur essendone circondato ne avvertivo solo la presenza grazie al profumo che riempiva l'aria, potendomi concentrare su altro. Ero andato li per avere un diverso punto di osservazione dei palazzi, dei colori, delle luci e delle ombre, per guardare con occhi diversi quello che oggi viene definito, da chi parla bene, come lo Skyline della mia città.
Su quello scoglio c'ero andato con questa intenzione e mi sono quindi lasciato rapire dal fascino che sopratutto le costruzioni del centro storico esprimono. Dopodiche mi sono alzato e ho passeggiato tra le stradine percorribili solo a piedi che dividono molti palazzi, soffermandomi con piacere tra i vicoli nei quali operai alcuni lustri fa.
Credo che una città di notte possa dirti davvero qual'è il carattere dei suoi abitanti ed il loro grado di civiltà. Emergono subito i pregi e i difetti di una popolazione dal modo in cui trattano il loro habitat naturale, lo noti da quanta immondizia trovi per strada o da come sono tenuti i prospetti dei palazzi.
Però poi nel buio si colgono anche odori che di giorno sono coperti dallo smog o se ti aggiri tra i viali della villa comunale si possono ascoltare gli uccelli cinguettare, anche la semplice vista di un monumento non essendo lo stesso coperto da una massa informe di persone in eterno movimento è più fluida. Visitarla di notte è davvero un modo diverso per sentire l'anima di una città, un'esperienza per scoprirne la vera essenza, un modo per viverla altrimenti impossibile.
Ed è decisamente semplice riuscire a fruire in questo modo di ogni angolo di Salerno (ma ovviamente anche di qualsiasi altra città al mondo), infatti il dettaglio si esalta e diventa parte integrante del contesto, non ti sfugge e si lascia ammirare, dando maggior pregio alla strada o all'aiuola, al palazzo così come alla fontana.
Sopratutto è un'esperienza che rilassa, perchè tutto è più quieto e non si percepiscie nell'aria nessuna forma di frenesia, tutto è rallentato, ovattato e quindi per empatia anche tu acquisisci una maggiore tranquillità interiore.
Ed è questo il motivo che mi spinge a ripetere questo tour, percorrendo percorsi sempre nuovi anche all'interno di una città che vanta un millennio di storia, una città che ha saputo rinnovarsi e ripulirsi, facendo sì che angoli ormai degradati tornassero a splendere di luce propria.
Mamma grazie di avermi fatto nascere salernitano.


MUSICA DI SOTTOFONDO:

MY WAY - Fausto Papetti

7 commenti:

  1. Matri santa , ogni tanto mi pari Montalbano !!!

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  2. Quando la musica ti distrae dalla lettura? :-) Scherzo ovviamente e ho anche smontato la battuta a brezza nello stesso modo, ma sai quando ho letto il tuo commento ho provato un misto di imbarazzo e sorpresa. Adoro Camilleri e l'ho scritto, ma essere paragonato a lui è stato davvero emozionante. Speriamo non lo sappia mai, così non si offende :-)) Grazie speaker

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  3. a me spesso ricordi catarella

    ..."Pronti, dottori? E' lei pirsonalmente di pirsona?" "Si, Catarè" "Che faceva, dormiva?" "Sino a un minuto fa sì, Catarè" "E ora inveci non dorme cchiù?" "No, ora non dormo più, Catarè." "Ah, meno mali." "Meno mali perché, Catarè?" "Pirchi accussì non l'arrisbigliai, dottori." O spararlo in faccia alla prima occasione o fare finta di niente. ...

    "... Catarè, ragionando, si fa per dire, come usi tu, se ammazzano qua a Vigàta un turista di Bergamo, tu che mi dici? Che c'è un morto a Bergamo? ..."

    miiiiiii ti vulissi offennere? caruso viri ca skerzai

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  4. Simpaticissimo il commento di brezzamarina,
    l'ho letto pensando alla vostra parlata :-))))
    unica,mi piace ....
    bello l'elogio alla tua Salerno guardiano,
    è vero di notte le città mettono a nudo
    la loro anima.....

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  5. Ehm, io sono salernitano, brezza era romano e il discorso si è incarnato sulle cose del passato, anche su un presunto omicidio del guardiano.
    Un'altra vita del blog :-)))

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  6. Io le ho dato una nuova regia tutta mia personale siciliana che mi ha divertito.....
    miiiiii

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  7. a me sembra uno spot pubblicitario, tra questo e " grazie mamma" mi hai fatto venire voglia di vedere questo paesotto vicino a Napoli, come si chiama ?ah sì Salerno.
    Però verrei in dicembre per le luci, fantastiche a quanto pare, mi fai da cicerone, napoletano? In cambio di offro una cena alla Torre Normanna. Ma li lasciano entrare i napoletani?

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