Dal Blog del Custode dei Sogni, per sua/mai gentile concessione, copio ed incollo
La prima volta che ho dato un bacio, la ricordo come se fosse adesso e non so se era più grande la voglia, l'emozione o la paura, ma so che non lo dimenticherò mai, come non dimenticherò mai nessuno di tutti i miei baci;
La prima volta che ho scritto una poesia non la ricordo, perché forse è successo inconsciamente. Mettere le mie emozioni su un foglio di carta è una cosa che mi è sempre venuta naturale e probabilmente è solo per questo motivo, che riescono a giungere al cuore di chi le legge;
La prima volta che ho effettuato un getto di calcestruzzo è stato un momento indimenticabile, la piena consapevolezza che iniziava un'avventura lavorativa che è proseguita per oltre vent'anni. A noi sopravviveranno i nostri figli e le opere che lasceremo su questa terra e sapere di aver dato vita a qualcosa che resterà per decenni, se non per secoli tra la gente, è stata un'emozione;
Il primi soldi che ho guadagnato con il mio lavoro. Era, per me appena adolescente una cifra esorbitante, 40.000 lire e le ricevetti il giorno prima della finale dei mondiali di Spagna. Ricordo ancora che usai i miei primi guadagni per acquistare un manifesto mortuario della Germania. Soldi spesi bene;
La prima volta che ho ricevuto un complimento in grado di sconvolgermi per un mio scritto, fu quando me li fece l'unica persona al mondo che non mi sarei mai aspettato me li porgesse. Era al 4° anno di geometra, il mio amato professore di lettere mi restituì un compito in classe e quel 7 e 1/2 (voto mai visto sino ad allora da nessuno per un tema) fa ancora bella mostra di se nei miei pensieri, accompagnato dalla motivazione.
Per la fantasia, lo svolgimento e la capacità di coinvolgimento che questo scritto ha;
La prima volta che ho pianto e urlato per il dolore che una donna ha saputo regalarmi, è stato ovviamente per la stessa che mi dato il mio primo bacio. Finì all'improvviso, senza un motivo ne un perchè e per tanto, tantissimo tempo ho avuto tempo a relazionarmi con un'altra ragazza. Ricordo comunque che quella sera, con il vento in faccia e le lacrime che mi solcavano il viso, ho lanciato un urlo bestiale, che credo si sia sentito per decine e decine di metri nei dintorni, per fortuna che avevo scelto un posto isolato;
La prima volta che usato il web, probabilmente è successo quando ancora il mondo non sapeva cosa fosse e questo, va specificato, accade non per merito mio. Era il 1992 e lì, nel negozio di un mio amico uruguaiano, vedevo che usava il computer per dialogare con il fratello e concordare con lui come spedirgli della merce, quando poi mi spiegò che si trovava in Giappone e tutto quel dialogo aveva luogo attraverso il telefono, rimasi affascinato, sbalordito, innamorato del mezzo;
P. S. Il negozio assomigliava molto alla bottega, che qualcuno di voi ricorderà...
La prima volta che ho preso in braccio mia figlia è successo qualcosa di sconvolgente, un momento per il quale non riesco a trovare una sola parola per descriverlo. So solo che da quell'istante ho avuto la consapevolezza che nulla più accadeva per me, perchè diventava lei il centro delle mie esigenze primarie;
La prima volta che sono stato osannato come portiere, riuscii a parare di tutto, anche l'impossibile e qualcuno, dopo un pò di tempo, ancora se ne ricordava. Quella circostanza si è ripetuta solo un altro paio di volte nella mia vita, ma essere protagonista di una partita di calcio, per me, è stato un piacere unico;
La prima volta che mi sono innamorato me la ricordo, anche se sono stato sin troppo precoce e probabilmente non vale nemmeno come amore. Di certo oggi che sono adulto e consapevole, oggi che non mi innamoro più ogni volta che incontro una donna, oggi che ho trovato una donna capace di farmi battere il cuore al suo solo pensiero, se torno indietro con la memoria a quella ragazzina e al suo dolce sorriso, ho ancora i brividi per la felicità che seppe regalarmi, senza mai riceverne nulla in cambio;
P. S. Si, la protagonista di Juke box è lei e ancora mi ricordo il suo nome di 9 lettere.
Il mio primo racconto ardito è nato come una sfida, così come gli altri che lo hanno seguito, ed ancora oggi, quando mi accingo a pubblicarne uno, mi prende la stessa smania, la stessa paura, la stessa incapacità di essere lucido di fronte a ciò che ho messo su carta, ed è come se rivivessi quegli stessi istanti. L'ho scritto spesso, ho il terrore di ripetermi e la consapevolezza di non essere un autore, ma al tempo stesso non riesco a fermarmi quando sento l'esigenza di scrivere, resto quindi sempre in apnea, con la paura di essere stato volgare o di aver potuto ferire chi mi sta leggendo, nell'attesa di un commento che mi dica se è piaciuto o meno il frutto della mia fantasia;
La prima volta che ho conosciuto un corpo femminile ha l'odore del mare, che ancora fa bella mostra di se nelle mie narici. Non è stata la felicità di un traguardo raggiunto, ma l'estrema consapevolezza di essere parte di un mondo fantastico, solo perché condiviso con degli esseri così belli e perfetti, se poi a questo aggiungete lo spettacolo di una spiaggia di sera, la luna in alto nel cielo che vi invidia e una notte di mezza primavera a fare da cornice al tutto, come si può dimenticare un momento del genere?
Potrei continuare ovviamente all'infinito con i miei ricordi, perché ogni istante è importante, se lascia un segno dentro di noi. Perchè lasciarsi sorprendere da ciò che ci accade, sia essa la prima o l'ennesima ripetizione di un momento, è il solo modo di sentirsi vivi, ed io amo alla follia sentirmi vivo e partecipe di questo spettacolo monumentale che è il nostro tempo;
Leggo nel tuo post due parole"adulto"e "consapevole"...oh my God...brividi...
RispondiEliminaNatan.