Ci sono pensieri che sono capaci di nascere solo in giornate come questa, quando i limiti umani vengono polverizzati con disarmante semplicità e l'armatura che ognuno di noi indossa va a farsi benedire, in balia della stanchezza e di tutto ciò che ne consegue.
E quindi questo è il momento in cui ti senti libero di farti domande scomode e darti risposte che mai in altri momenti avresti azzardato, ti senti pronto a tutto, perchè nulla è in grado di fermarti.
Paradossalmente, la stanchezza fisica non è più un alibi, ma un momento di estrema libertà, che ti rende immortale o perlomeno te lo lascia credere.
E quindi eccole di fronte a te le nuove verità o forse è meglio chiamarle realtà che hai volutamente ignorato, fatto sta che sono lì davanti ai tuoi occhi e ti ci devi confrontare o forse più semplicemente prenderne atto.
La cosa non è nemmeno così dura come credevi, perchè le difese inesistenti lasciano libero il campo alla consapevolezza che hai sbagliato.
Hai sbagliato a buttarti, hai sbagliato ad essere convinto, hai sbagliato a provarci, hai sbagliato a reiterare, hai sbagliato ad essere te stesso e a presentarti per quello che sei e come sei, hai sbagliato a raccontarti.
Diamine, hai sbagliato tutto e nonostante ciò, dopo tutto questo tempo, sei ancora qui, non dico a crederci, ma a rimuginarci sopra sicuramente si.
E allora viene naturale cercare di capire PERCHE'?
E comprendi immediatamente che il problema di fondo è che sei tu quello diverso, ed eccola la risposta che non cercavi e che ti viene data.
IO SONO DIVERSO.
Diverso dagli altri, da chi mi circonda, da chi crede nell'usa e getta, da chi riesce a fare del silenzio la propria cifra esistenziale, di chi dice domani ci sarò e poi passano mesi, da chi si impegna a chiacchiere, ma latita nei fatti.
Ed allora ben venga questa presa di coscienza, che mi porta a dire si, è vero, sono io quello diverso, quello strano, quello che si pone delle domande quando qualsiasi altra persona al mondo sarebbe a riposare, sapendo che questo è il momento in cui posso darmi delle risposte oneste e sapete cosa penso? A questo punto faccio della mia diversità una bandiera, un vessillo e me ne vanterò, perchè in un mondo in cui tutti tendono ad omologarsi, ad apparire come qualcun altro, IO ISTINTIVAMENTE SONO ME STESSO e se non sono amato o anche semplicemente apprezzato, in tutta onestà, adesso che sono disposto a dire tutta la verità a me stesso, non me ne frega niente, è un problema di chi non ha compreso la portata, la forza, l'immensità di cosa ho dentro o che da tutto ciò rifugge, come si fa con un appestato.
Peggio per voi.
Confermo, sei diverso ; questo è indubbiamente un tuo punto di forza. Questo è il motivo per cui mi piaci., nonostante in questi mesi mi sia scolata a cercare di farti rientrare nella normalità. Sei più testardo di un mulo. Ora la stanchezza ti porta a dire "chi se ne frega", ma sappiamo che basterebbe basterà un minimo gesto e il fuoco della speranza che arde sotto le ceneri, riprenderà a fare fiamme. Ecco sei come il Vesuvio, prima o poi erutterai anche tu, un esplosione plateale. Forse sei più Etna, sempre attivo. Un abbraccio, sister.
RispondiEliminaE' la mia natura, essere diverso e nello stesso tempo testardamente me stesso. Grazie per la tua vicinanza, amicizia, supporto e pazienza.
EliminaLa cosa è reciproca, quante volte sei stato ad ascoltare le mie lamentele!
RispondiEliminaAh! Finalmente.Hai capito come funziona!!! Ne hai impiegato di tempo,ma sarà l'età che lentamente ti porta a ragionare così?.No non credo...dopo che il vaso si è riempito fino all'orlo,non si rompe,non fa traboccare la goccia,si trattiene...comodo...molto!!!
RispondiEliminaBravo.Complimenti.
Natan