Ci sono periodi nei quali mi è più facile scrivere, per i minori carichi lavorativi, per la maggiore presenza di motivi capaci di ispirarmi, forse anche solo per l'esigenza di lasciare traccia del mio pensiero. Ci sono periodi nei quali mi riesce complicato o anche fastidioso scrivere, questo appena conclusosi è uno di quelli.
Adesso sento di nuovo sgorgare rigogliosa la voglia di scarabocchiare qualcosa di mio e nei prossimi giorni ne troverai di nuovo il segno su questa sponda dell'isola.
Oggi però ti lascio ancora libero dal fastidio di dover interpretare le mie elucubrazioni e ti posto una poesia di Neruda. Non l'avevo mai letta subito, ma mi ha fulminato, spero ti piaccia naufrago.
quello che rassoda il grano, quello che piega le alghe,
ha fatto il tuo corpo allegro, i tuoi occhi luminosi
e la tua bocca che ha il sorriso dell'acqua.
Un sole nero e ansioso ti si arrotola nei fili
della nera capigliatura, quando stendi le braccia.
Tu giochi col sole come un ruscello
e lui ti lascia negli occhi due pozze oscure.
Bimba bruna e agile, nulla mi avvicina a te.
Tutto da te mi allontana, come dal mezzogiorno.
Sei la delirante gioventù dell'ape,
l'ebbrezza dell'onda, la forza della spiga.
Il mio cuore cupo ti cerca, tuttavia,
e amo il tuo corpo allegro, la tua voce sciolta e sottile.
Farfalla bruna dolce e definitiva
come il campo dì frumento e il sole, il papavero e l'acqua.
SOTTOFONDO MUSICALE:
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TRATTO DA FACEBOOK
RispondiEliminaElena Cla
la canzone è bellissima e anchè la poesia...mi piace molto..grazie!!!
...grazie... (B.)
RispondiEliminaPrego :-))
RispondiElimina"Quello che si prova non si può spiegare qui... hai una sorpresa che neanche te lo immagini"(B)
RispondiElimina:)
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