Questo post necessita di una prefazione, obbligatoria per comprenderlo fino in fondo.
Chi mi segue da tempo, ha ormai fatta sua l'abitudine, a questo nuovo modo che ho di "impaginare" il blog. Definizione, che tutto sommato, mi sento di dire che non è sbagliata, in quanto ci sono degli appuntamenti quasi scadenzati e orari di pubblicazione ormai abbastanza definiti, che tutto sommato riesco a rispettare. Fermo restando, che tutto questo, lo vivo sempre come un piacere e mai come un impegno.
Questa nuova fase è nata spontaneamente e mi permette una maggiore tranquillità quando mi pongo di fronte al bloc notes per scrivere, perché tutto sommato, anche se non venissero fuori parole nuove, ho pur sempre trasmesso delle sensazioni a chi si aspetta quotidianamente qualcosa da me.
Ed è, tenendo ben a mente questo, che avevo deciso che oggi era uno di quei giorni no, che in questa giornata ci stava bene una pausa per rifiatare, lasciando così alla sfera privata le idiozie che ho messo nero su bianco nei giorni scorsi e a voi un po' di musica da ascolto.
Poi, quando mi sono messo a leggere le mail che mi erano state inviate nella nottata, ne ho trovate due davvero emozionanti e ho così istintivamente cambiato in corsa i miei piani. Perché, è si vero, che ho cercato di dare un'ordine a tutto ciò che si svolge sull'isola, ma rimane pur sempre qualcosa di mio, ed è quindi soggetto a quell'improvvisazione emozionale, di cui sono portatore insano.
Tutte e due le mail, sono commenti che sono stati aggiunti a dei post, qui sul blog.
La prima che ho letto è di I am.
Mi ha nuovamente conferito un premio e per poterlo ricevere devo esplicare alcune formalità, lo farò lunedì e ne troverete qui traccia.
Il fatto è, che pur non essendo nuovo a questa circostanza, mi viene sempre spontaneo tutte le volte chiedermi perché? Perché a me? Cosa ho fatto di straordinario per meritarlo?
Conosco così tanta gente che si fa lo stesso quesito, che stento a dar loro torto, ma sono stato premiato e me lo tengo stretto stretto.
La seconda mail è stato qualcosa di ancor più inatteso e struggente.
Sul blog è giunta un'artista iraniana, che ha lasciato la sua testimonianza, non solo sulla vicenda di Sakineh, ma in generale sulla condizione della sua gente. Questo senza sapere che io ho dedicato a quella specifica vicenda altro spazio, ma solo perché ha visto quella foto in alto a destra nel blog e la frase che chiude ogni post.
Non lo nego, è scesa una lacrima. Il suo intervento mi darà ulteriore forza per portare avanti, la mia solitaria battaglia, affinché Sakineh non venga del tutto dimenticata.
P. S. Chiunque, leggendola, dovesse provare mentalmente sorridere della grammatica, pensasse ai propri di errori e tenendo ben presente, che perde parte del proprio prezioso tempo con i miei scarabocchi, quindi......
Fatevi arrivare al cuore il messaggio, lasciate le doppie sbagliate da parte.
P. S. Forse non si è capito, ma sono orgoglioso di aver avuto un nuovo riconoscimento per il blog
RispondiElimina:-))))
Ciao Guardiano, si è capito benissimo ed io sono contenta di averti dato il secondo premio.
RispondiEliminaTi ricordi, forse un anno fa, quando hai scritto un post sul gattino? Per me è stato come entrare in una oasi. Ora lo posso chiamare il mare della tranquillità, dal rosso sei passato a questo meraviglioso azzurro che distende e puoi ascoltare la musica seduta sullo scoglio del faro mentre le onde frangono sulle rocce....
Ciao e notte serena
@I am
RispondiEliminaRicordo benissimo il post e le tue parole e hanno un posto particolare nel mio cuore, sino al punto che sono tra quelle che ho inserito in uno scarabocchio che intitolai commenti (http://aguardiadelfaro.blogspot.com/2011/03/commenti.html)
Spero, che l'ambiente continui a piacerti in futuro, che la musica possa sempre rilassarti e che il resto dei post che scrivo quotidianamente siano sempre di tuo gradimento.
Sei una naufraga graditissima e lo scoglio è tuo di diritto
Grazie mon ami
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