22 nov 2017

L'ERA DELL'ODIO







Premessa necessaria, queste sono delle semplici constatazioni personali e soprattutto opinabili, pensieri che possono essere confutati se lo ritenete giusto, ma provate a farlo seguendo il filo del ragionamento che vado a proporvi.


Viviamo in un'epoca in cui tutto ormai è stato sdoganato, dove ognuno dei peccati capitali può vantare un proprio show televisivo (a parte l'accidia questa sconosciuta), dove ci sentiamo liberi e quasi obbligati ad esprimere al resto del mondo il nostro parere, grazie al supporto dei social network e degli hastag. Un'era nella quale ognuno si è convinto che la propria intelligenza sia sconfinata, infinita e suprema, quindi in molti (troppi) si sentono automaticamente in grado e nel diritto di offendere chi la pensa diversamente, fomentando forme di odio assoluto verso il nemico.


Viviamo nell'era dell'odio.


A valle di questa semplice considerazione, sarebbe quindi facile pensare ad un prosieguo buonista di questo mio post, nel quale potrei invitare chi mi segue (in realtà non lo fa quasi nessuno, ma lasciatemi vivere in questa pia illusione) dicevo potrei invitare ad essere più sereni, meno intransigenti e a moderare i termini quando ci si approccia a chiunque altro al mondo, ma sarebbe soltanto spazio web sprecato, con tutto il rispetto per chi mi legge, perchè vedete, oggi si gioca tutto in termini di like e popolarità, i social sono solo una vetrina nella quale mettiamo in mostra, come mercanzia, noi stessi ed il nostro quotidiano ed essere buonista sarebbe perseguire lo stesso scopo, soltanto però che utilizzerei una strada diversa rispetto agli odiatori di professione, gli heaters.


Non mi interessa farlo.


Quello che però mi interessa capire, ed è il motivo per cui scrivo questo post, è perchè si è diffusa a macchia d'olio tutta quest'arroganza ed il conseguente odio verso ogni possibile prossimo? Da dove nasce la convinzione di essere un alpha in un mondo di gamma? Come può gente che non ha le competenze, discutere e tentare di confutare lo studio di chi per anni si è dedicato anima e corpo ad una materia? Perchè si arriva ad odiare una persona a noi totalmente sconosciuta, di cui conosciamo soltanto quei brandelli di vita che sono stati resi pubblici?


Io non so qual'è stato il momento del corto di circuito tra la realtà dei fatti e la fantasia che alberga in ognuno di noi, ma onestamente mi fa specie sentire offendere un barista che sta preparando un caffè, da chi non ha la minima idea di come si usi una macchina da bar, non riesco a trovare il senso delle offese ad un giornale che cambia la propria veste grafica, motivandola con lo schieramento politico, mi sembra assurdo che il semplice "non mi piace" possa dare seguito ad offese volgari e personali.


Io lo so da me che tutte le opinioni non sono tutte giuste, ma sono convinto che si debbono comunque esprimere, perchè bisogna confrontarsi con tutti, quanti più tutti possibile, ricordandoci che il solo mezzo a nostra disposizione è il dialogo e non la prevaricazione. D'altronde se l'umanità si è sviluppata è solo attraverso la condivisione delle idee ed è un assurdo controsenso, che in momento storico in cui possiamo tranquillamente confrontarci con quasi tutti gli esseri umani al mondo, avendo avuto la possibilità di superare ogni tipo di barriera, ecco trovo assurdo continuare ad inventarci fantomatici avversari da distruggere, quando potremmo spiegarci in modo civile.












3 commenti:

  1. Bravo, bell'esempio di utopia. È vero che veniamo a contatto con varie culture, ma abbiamo sempre avuto bisogno di individuare il "nemico" in chi è venuto nella nostra nazione, città, paese o quartiere. Purtroppo spesso ci troviamo a dover aver a che fare con "invasori prepotenti. Oggi come in passato . Solo che alla fine sia riusciti ad assorbire il nemico e i loro figli sono diventati come noi. Oggi non più, il" nemico "resta tale. Lo so questa volta parlando teoricamente non riesco a esprimere il mio pensiero.

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  2. Ho dimenticato di firmare.
    Uvsdoc

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