9 ott 2009

LENTAMENTE MUORE

Una delle cose che manca nella vita frenesia della vita moderna è la poesia. Ne siamo sprovvisti nella quotidianità, la rifuggiamo nei momenti di pausa, è diventata quasi un peso inutile, ritenendo tempo perso quello chi passa a leggere e a riflettere sui versi di immensi poeti o di scalcagnati scribani. Forse è giusto così in un mondo di plastica, ma io a Neruda non ci rinuncio, ne a lui ne agli altri artisti dei sentimenti. Ti propongo quindi oggi una delle mie liriche preferite, non credo sia tempo sprecato, anzi potrebbe una momento di pausa costruttiva.



LENTAMENTE MUORE


Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

(P. Neruda)


MUSICA DI SOTTOFONDO:

CINEMA PARADISO (tema del film) - Ennio Morricone

5 commenti:

  1. Guardiano hai un dono immenso, sono approdata sul tuo blog per caso, i tuoi sentimenti d'amore e la tua umanità sono un vero toccasana, per gli spiriti cristallizzati che circolano sul web,
    e forse lo sai o forse no, il violetto è il colore della più alta evoluzione, forse non a caso hai scelto questo colore.
    Tornerò a trovarti e ti auguro con tutto il cuore che la donna che ami, se è davvero una donna che desideri e non un simbolo, ti possa ricambiare totalmente.
    Ciao
    Angie.

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  2. Grazie dei complimenti, anche se ne ricevo ultimamente, non riesco ad abituarmici e sempre mi chiedo se me li merito.
    Non avevo idea della valenza che ha il violetto (voleva essere un glicine), ma la scelta è caduta su questo fondo perchè è simile a quello della foto del faro e perchè piaceva "alla mamma" del blog. Ho spesso pensato di cambiarlo, ma richiederebbe tutta una serie di modifiche che non mi va di fare e poi ormai ci sono legato, non abituato, ma legato, mi sembrerebbe quasi di tradire qualcuno effettuando un restailyng.
    Spero di ritrovarti e di leggere qualche tuo commento alle cose che scriverò, d'altronde l'isola nasce per la circolazione di idee e quante maggiori sono, diverse sono, meglio è.
    IL GUARDIANO DEL FARO

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  3. "Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
    felicità.".....questa è la mia frase,me la sento molto mia,sopratutto in questo periodo Guardiano....Non so di che genere sarà la mia felicità....cosa mi porterà aspettando tutto con pazienza!!!ma di una cosa sono certa...che la persona che per tante cose,mi sta rendendo VIVA e felice,la ringrazierò fino all'ultimo respiro......bacio Rai

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  4. TRATTO DA FACEBOOK

    Grazia D'urso Adoro Neruda, questa poesia lo riletta tantissime volte, ma, rileggerla oggi, dopo tanto, m'induce a pensare e riflettere.Complimenti sempre per l'ottima scelta (per me molto azzeccata in questo periodo). Grazie... riesci sempre a toccare l'anima delle persone, che magari vedono diversamente la vita, con i vari colori dell'arcobaleno. P.S. Ottima anche la base musicale.

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  5. TRATTO DA FACEBOOK

    Francesco Chiti

    Sei bravissimo, complimenti.

    RispondiElimina

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