27 mar 2012

TRAMONTO





Il  mare era calmo, immobile come da tempo non si vedeva sull'isola, carica anche lei della malinconia che aveva investito il solo abitante di quel pezzo di terra, rubato al mare.

L' aria era carica di profumi che sapevano di salsedine e aromi floreali, misti a un intenso odore di rosa.

Il guardiano era seduto immobile su uno scoglio estremo, quello posto davanti alla sua grotta segreta. Era quello un luogo che aveva tenuto nascosto al mondo, così come il suo cuore, era il rifugio in cui chiudersi per vivere in solitario i suoi momenti onirici, le sue sofferenze.

Guardava il mare ed aveva di nuovo la sensazione di essere parte di esso. I piedi sfioravano l'acqua, nessuna onda lo lambiva. 


Era in contemplazione del sole già basso sull'acqua, aspettando quello che sarebbe successo da lì a poco, il quotidiano spettacolo dell'amplesso del sole con il mare; Aveva da sempre la sensazione, che quel che stava  per succedere, avesse un suo carico di suggestioni uniche, racchiudendo in se tutto ciò che era stato il suo giorno e che quindi non fosse mai uguale a se stesso.

Gli uomini da sempre si sono lasciati prendere dalla magia del tramonto, niente al mondo lo eguagliava, così mentre il sole scendeva verso il mare, il Guardiano rivide il lento avvicinamento del corpo di  due amanti che si desiderano ardentemente.

I suoi occhi erano ormai solo due fessure, che guardavano il mare e trasmettevano al cuore una magia struggente.

Iniziò a pensare lentamente al suo amore, a come lo avrebbe desiderato, mentre il cuore si faceva  piano piano pesante, carico di ricordi anelati e mai vissuti. 
Una donna, quella donna, che voleva lo amasse completamente, con la quale fondere la propria anima.

Perso nei suoi sogni, niente lo poteva distrarre. Stava sognando lo sapeva, anche se gli occhi erano persi nell'infinito orizzonte che si tingeva sempre più di un rosso caldo, suadente come il suo sorriso, carico di una musicalità ineguagliabile, musica per le sue orecchie, sapeva che la sua anima era altrove, lo sentiva.

Ebbe d'un tratto la netta percezione di una lievissima, quasi impercettibile brezza sul lato destro del collo, ma l'aria era immobile, ed allora immaginò fosse stato il lieve respiro della donna amata.

Questo ricordo, mai vissuto ricominciò a fare male, tanto male.

I suoi occhi si velarono improvvisamente di lacrime, ma non voleva più versare una sola lacrime per lei, che lo aveva ferito, come mai nessuno al mondo, ma non riusci a trattenersi. 
Però faceva male e  riuscì a smettere, lo spettacolo del tramonto si offuscò, 

No, lui voleva vederlo, voleva vivere fino in fondo il suo sogno, oltre a quell'alito, insieme allo stesso! Lo sentiva, lo sapeva, lei era lì vicino a lui, da qualche parte stava vivendo lo stesso sogno.

Erano uno accanto all'altro.

Un bruciore incominciò a diffondersi per tutto il corpo, ed era partito dal punto in cui si era poggiato quel bacio, altro non poteva essere. Il dolore, mai sopito scoppiò e come sempre invase il guardiano in tutto il suo essere, un dolore talmente forte da sembrare fisico.

Ma era solo il suo cuore e lo sapeva, però faceva male, faceva di nuovo tanto male! 

3 commenti:

  1. Che bel racconto di un tramonto d'amore!
    Sai quella foto mi ricorda la costa della mia città, è piena di grotte che ho visitato in canoa, attenzione all'alta marea potresti rischiare grosso,
    io son dovuta uscire facendo
    l'eskimo,e mi è andata bene ahahahahah
    Ciao ciao e buona giornata

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  2. Ragazzo, bello con tanta poesia.
    Complimenti, riesci sempre a trasmettere sensazioni e sogni.
    Invidio la tua capacità., Lo sai, vero?
    Un concentrato del Guardiano!

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  3. Già! un bel concentrato d'amore <3

    RispondiElimina

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