I FILM CHE AMO - Ladyhawke

Mettete insieme una storia d'amore tormentata, scritta tra l'altro in maniera magistrale, un cast di attori in stato di grazia, un'ambientazione davvero eccezionale (il film è stato girato quasi del tutto in Italia) e Il guardiano si perde per un'ora e mezza davanti alla Tv a vedere e rivedere Ladyhawke.

Non ricordo nemmeno più la prima volta che l'ho incrociato, ma anche in questo caso sono rimasto davvero fulminato dal modo in cui si sviluppa la trama e da scene come quella che vi propongo di seguito, ne ricordo poche più struggenti.

Gli amanti, costretti da un sortilegio, a incontrarsi per un solo attimo all'alba e al tramonto, rende ancora più toccante tutta la vicenda. Forse la vera bellezza del film è racchiusa tutta lì, nello sguardo che Isabeau regala ad Etienne nell'istante in cui lui torna uomo e lei diventa un'aquila. E qui tutto si chiude con il post di venerdì scorso........

Tra l'altro, guarda caso la combinazione, ho scelto questo film oggi neanche l'avessi fatto apposta. Nella versione italiana, la città in cui si svolge la storia è Aguillon, questo per renderla più aderente ai nomi francesi dei protagonisti, per il resto del mondo la storia è vissuta in quel di L'Aquila, città che vive oggi una giornata particolare. Ma quanto sono stato fortunato, mica potevo sapere tutte queste cose e farle capitare di proposito. Dovrei avere una cultura enciclopedica e non è così e prevengo le critiche a priori, non uso mai google et similia nella preparazione dei miei post, faccio tutto da solo e mi prendo gli oneri e gli onori di ciò che scrivo.

Comunque sie questo di oggi è un mio piccolo omaggio al centro abruzzese, nella speranza che riesca a spezzare il sortilegio che due anni fa l'ha ammantata e torni a volare prestissimo, alta nel cielo, senza dover aspettare un giorno senza la notte e una notte senza giorno.

P. S.  La locandina che vedete è quella dell'edizione statunitense, infatti manca di ogni riferimento a Rutger Hauer europeo. Questo per non dimenticarci che il cinema è un'industria e deve vendere biglietti, anche se lo fa con stile e con dei bei film come questo.

 

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