21 apr 2011

L'AMORE PORTA DOLORE? - Seconda parte





CAPITOLO PRECEDENTE clicca qui


Aveva avuto quanti  e quali uomini voleva nel suo letto, era davvero troppo facile far credere alle prede che erano dei cacciatori e così ne disponeva poi come meglio voleva. Molti di quegli uomini li aveva usati per i suoi scopi, con qualcuno si era anche divertita, non ne aveva mai amato nessuno.
D'altronde perché doveva innamorarsi? Aveva capito sin da piccola che l'amore è sofferenza per almeno uno dei due e lei aveva vissuto fin dentro l'anima l'impossibilità di amare della madre. Le era bastato tutto quel dolore e non voleva viverne più per il resto della sua vita.

Però adesso ci era cascata, si era innamorata e leggeva negli occhi di lui lo stesso sentimento.
Adesso non sapeva più come comportarsi.

Non mi hai mai risposto, non hai mai risposto alla mia domanda.

"Mamma, l'amore porta dolore?"

Era ancora la stessa domanda di sempre, quella alla quale le aveva sempre opposto un silenzio che aveva interpretato come un si. Adesso che però che non c'era più a chi poteva porla quella domanda? Perché era tornata lì a cercare una risposta che non avrebbe comunque ottenuto? Cosa cercava tra quelle mura?
Forse solo la pace necessaria per meditare sulla risposta

Iniziò la sua passeggiata tra i ricordi di una vita, che sembrava quella vissuta da un'altra persona e lì, nella sua memoria, nessuno mai aveva tolto la polvere. In quella casa linda e pinta lei si sentiva l'unico elemento fuori luogo e il tutto in nome di una vendetta che aveva desiderato ardentemente, fino a che non l'aveva avuta.

Adesso però si sentiva vuota, vuota e sporca. Come poteva un solo uomo aver stravolto le sue priorità? Poteva concedersi il lusso di far battere il suo cuore o doveva lasciarlo seppellito in fondo a chissà quale oceano?

"Mamma, l'amore porta dolore?"

Se lo chiedeva ancora, se lo chiedeva di nuovo mente rivedeva il letto matrimoniale della madre, che era stato usato solo com luogo di riposo e quasi mai per condividere la passione di un matrimonio. In pratica quello era stato anche il suo di letto, trasformando un talamo nuziale in un punto di incontro quotidiano tra madre e figlia.

Ne era certa, non solo aveva sofferto per un amore mai vissuto fino in fondo, ma vi era anche morta per il dolore.
Non erano mai stati una famiglia, non c'era mi stato un marito, un padre, ma solo un uomo che tornava lì di tanto in tanto, le portava qualche regalo e faceva piangere sua madre e seppure non ne avevano mai parlato, lei era sicura che lui avesse altrove un'altra vita.

L'amore porta sofferenza e la madre ne era la prova, lei non sarebbe capitolata. Questa volta aveva avuto la sua risposta, sapeva come comportarsi.
Mi dispiace caro, ma nessun uomo avrà mai le mie lacrime, anche perché devo ancora riuscire ad asciugare quelle di mia madre.

Era deciso, era tutto deciso, anche questa volta aveva compreso le parole che il silenzio le portava.
Ora aveva un'ultima cosa da fare, un gesto al quale si era sempre sottratta, ma che in questo momento poteva compiere. C'era un cassetto da aprire, una chiave da usare, l'aveva ricevuta in punto di morte, ma non aveva mai avuto la forza di aprire quel tiretto.
Adesso era pronta per farlo.


Una busta ingrigita dal tempo, piena di fogli scritti a mano con la sua bella grafia e lei per tutti questi anni l'aveva ignorata?
Stupida, stupida, stupida.

Però adesso non sapeva di nuovo che fare? Se la madre gliel'aveva scritta era perché voleva che la leggesse, ma dopo tutti questi anni che senso poteva avere?
D'altronde, cosa potevano mai contenere di così sconvolgente quei fogli di carta?

L'aprì.


Amore mio

Sei nata da pochi mesi e adesso sei qui nel mio letto e dormi di un sonno che solo i neonati posseggono.
Ti vedo, ti sento e so che sei la gioia più grande che la vita potrà mai regalarmi. Da quando sei arrivata tutto ha un corso diverso e anche i giorni, le ore, i minuti hanno un significato nuovo, sono pieni di vita, perché tu li stai riempiendo di una luce nuova.

Ti scrivo oggi questa lettera, perché non so quanto tempo ancora mi rimarrà da vivere e devo spiegarti delle cose che saranno nel tuo futuro, ma che faranno parte del tuo passato quando leggerai questo mio scritto.

Al momento del parto, abbiamo avuto una terribile conferma e non sappiamo quanto mi resterà da vivere, quanto tempo io e te resteremo inseme.
Tuo padre non si da pace, dice che non avremmo dovuto rischiare, che sapevamo che questa gravidanza poteva essere pericolosa, però quando ti stringe tra le sue braccia e ti fa addormentare, perché io sono ancora provata, c'è una luce nei suoi occhi che non so descriverti e io sono felice che tu continuerai a ricordargli quanto lo amo e lui potrà continuare ad amare te, come fa con me.

Mi adora alla follia e non so nemmeno dirti in quanti e quali modi è riuscito a dimostrarmelo e se ci riuscirà anche questa volta, posso davvero dirti che non esiste al mondo nessuno come lui.
Perché vedi poco fa l'ho supplicato di lasciarmi vivere da sola con me per il resto dei miei giorni, lui ti avrà per tutta la vita, io forse solo per qualche anno e non voglio dividerti con nessuno.

E' un brav'uomo e mi adora, so già che non riuscirà starmi lontano e ne che tantomeno si rifarà una nuova vita con un'altra donna, mi ha inseguita ed aspettata e vivrà del suo lavoro pur di non tradirmi. So anche che mi accontenterà in silenzio, perché io così voglio e non ti parlerà mai di questa mia scelta, ed eccoti spiegato il motivo che mi spinge a scriverti questa lettera. 
Voglio che tu sappia quanto è grande il cuore di tuo padre.

Quest'amore, che ci ha portato ad averti, mi ucciderà, ma distruggerà nello stesso tempo anche il suo futuro, nessuno dei due rinnegherà mai questa scelta, anche perché io sono stata felice affianco ad un uomo meraviglioso e lui è stato felice con me. 
Tu sei il frutto di un amore unico e se la strada che ci ha portato ad averti sarà costellata  di sofferenza, l'affronteremo serenamente e anche se adesso ho gli occhi gonfi di lacrime, perché l'ho mandato via dalla casa che ha costruito per noi, lui ne è uscito senza fare tragedie, chiedendo in cambio solo un bacio.

E' stato l'uomo della mia vita e sono orgogliosa di essere sua moglie, ti auguro piccola mia, di trovare in futuro qualcuno in grado di amarti anche solo la metà di quanto lui ha amato me, sarai comunque felicissima lo stesso.

Quando leggerai questa lettera io non ci sarò più, ma tu corri subito ad abbracciarlo e cerca di stargli vicino e di recuperare il tempo perduto.
Ti prego ricordagli sempre quello che ti sto per dire, che anche io l'amo alla follia

Tua madre


Aveva sbagliato tutto, AVEVA SBAGLIATO TUTTO, AVEVA SBAGLIATO TUTTO


Piangeva, era dal funerale che non piangeva più.

Tutt'intorno a lei girava vorticosamente e nulla aveva più un senso, ogni cosa era diversa da come aveva imparato a conoscerla, da come aveva pensato che fosse.
Niente aveva più un senso, tutto assumeva un significato totalmente diverso e lei aveva solo portato dolore e morte, aveva distrutto la vita delle persone che l'amavano.
Non poteva essere vero, era un incubo. Si era solo un brutto sogno, tra poco si sarebbe svegliata e tutto sarebbe finito, ma nessuna sveglia la salvò.


Uscì a respirare, aveva bisogno di scappare da quella casa, ma non riuscì ad andare molto lontano, sapeva che non ne aveva la forza e la voglia.


Bussò alla sua porta e non ricordava di averlo mai fatto prima di allora, le aprì mezzo assonnato e lei entrò senza parlare.


"La mamma mi ha parlato e io non l'avevo mai ascoltata. La mamma ha usato il silenzio per dirmi delle cose bellissime, ma io ho riempito quei vuoti con le mie fantasie. 
La mamma questa sera mi ha detto tutto e io so che l'amore può dare dolore e Dio solo sa quanto io ne ho dato a te.
Non ti chiedo di perdonarmi, ma ho un messaggio per te da parte sua. 
Ti ha amato alla follia, fino all'ultimo istante della sua vita"

"Lo so, l'ho sempre saputo ed è lo stesso amore che sento io per lei, lo stesso che provo per  te, principessina mia"

E la strinse tra le sue braccia, così che lei si sentì serena e poté addormentarsi, dello stesso sonno dei neonati. Era come improvvisamente nata a nuova vita ed era serena come non era mai stata prima di allora.



ALTRI LETTI E RILETTI DI OGGI



SAKINEH NON DEVE MORIRE

13 commenti:

  1. sei riuscito a sorprendermi per l'ennesima volta...un finale inaspettato...mi sono davvero commossa...stai diventando bravo...come si dice le cose non sempre sono come si vedono...ma bisogna scavare in fondo...e ci sei riuscito benissimo...complimenti davvero e lo sai che non è una sviolinata ...quando c'è da criticare lo faccio e quando da complimentarsi pure...non ti ci abituare però...kisss...

    RispondiElimina
  2. Grazie dei complimenti, davvero inaspettati.
    Quelli della "vecchia guardia" come te, speaker o eyesgreen, a vedervi sorprese, mi regala sempre un'emozione in più.
    Ormai mi seguite da così tanti anni, che riuscirci vuol dire essere stato bravo.
    Grazie ancora e a presto

    RispondiElimina
  3. SI, è piaciuto anche a me questo finale a sorpresa e come ti ho già detto il tuo scrivere è migliorato molto...
    che donna crudele ed egoista però... allontanare un padre dalla figlia per averla tutta per se...
    hanno sofferto in tre, mah...

    RispondiElimina
  4. Era solo una storia, per fortuna e devo raccontare un piccolo segreto qui.
    Sulle minute, il finale era un altro, in fase di trascrizione ho cambiato tutto ciò che succede dopo la lettura della lettera.
    Ques'idea l'ho trovata migliore e a quanto pare nn solo io.
    Grazie dei complimenti e vale per te lo stesso ragionamento di alba_rosa

    RispondiElimina
  5. non ci sono commenti...sei un grande,per motivi miei personali e nell'ultimo periodo mi ero imposta di non piangere più...ma tu ci sei riuscito!!!...straordinaria questa storia, Grazie Guardiano..sei riuscito a sciogliere nuovamente il mio cuore ormai privo di qualsiasi emozione!!!...un abbraccio di cuore Grazia!

    RispondiElimina
  6. Ho riletto il finale e mi è venuta spontanea la stessa domanda di speaker in calce alla prima parte, ma l'ho scritto davvero io?

    :-)

    RispondiElimina
  7. Già,ma l'hai scritto davvero tu?
    Scherzo...lo sai che non ho dubbi.
    L'ho letta due volte come la prima parte,
    anzi no forse di più.
    piaciuta...nonnina
    :-)

    RispondiElimina
  8. Certo che non hai dubbi, se sei stata costretta a leggerla due o più volte per capirlo, vuol dire che è scritto male e che quindi l'ho scritto io.
    :-)

    RispondiElimina
  9. TRATTO DA FACEBOOK

    Angi Ciuraru

    ho letto anche la prima parte, una storia stupenda, il finale lo leggevo tra le lacrime, meraviglioso....grazie di cuore ......a presto....baci baci e abbracci

    RispondiElimina
  10. devo dire che sono stata fortunata:
    dopo soli due giorni su twitter ti ho scoperto.
    UNA GRANDE FORTUNA per una che non va d'accordo col pc
    e non aveva esperienze di blog e cose del genere, d'altro canto sono sempre una vecchia signora.
    Mio caro ragazzo, grazie ancora

    RispondiElimina
  11. Beata colei/colui che ha ancora un padre da abbracciare,io non lo posso fare più,soltanto nei miei sogni,o un giorno quando forse lo raggiungerò per raccontargli la mia breve e intensa vita.
    :-(

    naufraga triste

    RispondiElimina
  12. Due parole per naufraga triste: spero che quando lo raggiungerai, avrai da raccontargli non una breve vita, ma un'esistenza lunga e serena, perché in questo mondo sì, si soffre, ma si gioisce anche. La tua vita è ancora tutta da vivere, mi par di capire, e anche se la perdita del padre in giovane età è un evento tragico e traumatico, devi trovare la forza per superarlo. La vita a volte sorprende e, comunque sia, vale sempre la pena di essere vissuta.

    Grazie, Guardiano!

    RosaEmme

    RispondiElimina
  13. Cara Rosa,
    grazie per la risposta,mi auguro tanto di potergli raccontare un'esistenza lunga e serena,con poche sofferenze e tanta gioia.Il mio lutto l'ho elaborato già da tanto tempo,il 27 marzo abbiamo saputo che non vi era più speranza,il tempo di godercelo un altro pochino e il 13 aprile la sua anima è volata via.Penso a chi non ha avuto la fortuna di farsi portare all'altare dal papà o parlare di qualsiasi argomento,anche quelli tabù,litigare e mandarsi a quel paese,penso a chi non lo ha mai conosciuto un papà,penso a chi deve fissare un appuntamento per vederlo,o peggio per decisioni altrui non verelo più.Comunque...è nel mio cuore e penso che mi guardi ora mentre ti scrivo.La vita è vero sorprende sempre e sapessi quante sorprese ha riservato nei miei 36 anni,belle e orribili.Vale la pena di essere vissuta,hai perfettamente ragione,ma,quando per viverla devi avere sempre una giustificazione,peggio pretenderla,paura,terrore bhè preferireri un'altra esistenza...
    bacio da naufraga

    grz guardiano

    RispondiElimina

Non saranno pubblicati:

* messaggi non inerenti al post
* messaggi totalmente anonimi (cioè senza nome e cognome o pseudonimo)
* messaggi pubblicitari
* messaggi con linguaggio offensivo
* messaggi che contengono turpiloquio
* messaggi con contenuto razzista o sessista
* messaggi il cui contenuto costituisce una violazione delle leggi italiane (istigazione a delinquere o alla violenza, diffamazione, ecc.)
* messaggi il cui contenuto rappresenta un'aggressione alla persona e non alle sue idee


Non è possibile copiare e incollare commenti di altri nel proprio (potete rispondere in calce al commento a cui volete fare riferimento)
Comunque il proprietario del blog potrà in qualsiasi momento, a suo insindacabile giudizio, cancellare i messaggi.
In ogni caso il proprietario del blog non potrà essere ritenuto responsabile per eventuali messaggi lesivi di diritti di terzi.