23 giu 2010

ARCOBALENANDO






Da qualche giorno, campeggia in testa alla pagina di Facebook del Guardiano (clicca qui) una scritta che dovrebbe rivelare il mio stato d'animo "l'arcobaleno regala emozioni solo a chi è in grado di coglierle".
Devo dire in tutta onestà che l'ispirazione è nata d'istinto sabato mattina e l'ho scritta senza pensarci troppo su, salvo poi cercare di ricordare dove l'avevo già ascoltata. Devo dire per onestà che ho effettuato varie ricerche, su google e simili, e seppure non ho trovato nulla che le assomigli, non mi sento di attribuirmi la paternità di questo aforisma.

Quello che è invece certo è che questo post chiuderà un ciclo che ho dedicato ai colori, scritto e o appuntato altrove, ma che trova qui quella che spero sia la degna chiusura.

Ho trascritto le sensazioni che vivevo, delle emozioni che quei colori stavano suscitando in un determinato momento della mia vita.
BLACK, come il manto di asfalto che disteso per terra segnava l'inizio della fine di un cantiere.
GREEN, le piante e la natura che mi circondano quotidianamente.
WHITE, una stupenda e candida nevicata che ha coperto tutto e ha regalato anche a me brividi e non solo di freddo.
RED, la passione e il desiderio.
BLUE (inteso come azzurro), il colore e le sue sfumature che vivono dentro di me, il mare, il cielo, il mio io più profondo è azzurro e sereno.

Ecco nel passato mi sono soffermato sul momento, fermando l'attimo e parlandone, come si fa con le istantanee. Oggi invece collaziono il tutto e monto un video con ogni singolo fotogramma, perché sostanzialmente la vita è un arcobaleno ed è anzi fondamentale che lo sia, per vivere un'esistenza che sia degna di essere chiamata tale.
Perché poi riflettendoci, impostare la propria vita sulla monocromaticità è in fondo un volersi chiudere, non aprirsi a nuove esperienze, non essere pronti ad accettare la diversità. E' un pò, come quando per anni percorri quotidianamente la stessa strada per raggiungere il posto di lavoro o per andare all'ipermercato, la conosci talmente bene che non la guardi nemmeno più, è una consuetudine consolidata, ma anche se le abitudini regalano una sensazione di sicurezza, per un verso imbrigliano la fantasia e alla fine la verità è che anche una vita splendente e gialla, luminosa alla fine è di una monotonia sconcertante.

Credo che il tutto nasca dal fatto che siamo così massificati, uniformati e conformi, che ormai indossiamo tutti lo stesso colore solo perché di moda o perché le convenzioni sociali lo prevedono, senza nemmeno più soffermiamo su ciò che ci circonda. Ormai siamo sempre ed eternamente impegnati nell'affannosa rincorsa del tempo perduto.
Però così facendo, stiamo permettendo di venir fuori al grigio che si è impadronito della nostra anima, lasciandologli il potere di nascondere ai nostri occhi i colori della natura. Tutto ci sembra ormai opaco e cupo, anche se la natura continua a fare il suo corso naturale.

Ho quasi l'impressione che ci siamo tuffati inconsciamente in un circolo vizioso, dal quale potremmo forse uscire rallentando un attimo e ponendoci di fronte allo spettacolo che il creato ci regala. Basterebbe probabilmente osservare le azzurrità cangianti del mare al tramonto grazie al sole che si specchia in esso, oppure camminare lentamente in uno di qui tunnel fatti di alberi, quelli belli che circondano sempre più spesso le strade di campagna.

Ma la cosa stupefacente di tutto ciò è che per farlo non abbiamo la necessità di condividere un link o di cliccare su un mi piace, è tutto così banalmente gratis, si spegne il computer e si esce di casa camminando. Ecco forse l'unico accessorio di cui non possiamo fare a meno in una circostanza del genere è un po' di ingenuità, quella meraviglia che è propria dei bambini che scoprono il mondo per la prima volta.
Perché è tutto li il segreto, cercare di osservare ciò che ci contorna come se fosse la prima volta, parteciparla, sentirla per poterla poi dipingere dentro di noi, in modo da restituirla anche agli altri.
Che bello sarebbe, se ognuno di noi fosse in grado di colorare la giornata di chi sta avendo un momento di difficoltà.

Vivere una vita a colori non è una prerogativa a disposizione di pochi eletti, è una necessità di chiunque respiri e a volte basta davvero poco.......

ACQUERELLO

sopra un foglio di carta
lo vedi il sole e' giallo
ma se piove due segni di biro
ti danno un ombrello

gli alberi non sono altro
che fiaschi di vino girati
se ci metti due tipi la' sotto
saranno ubriachi

l'erba e' sempre verde e se vedi
un punto lontano
non si scappa o e' il buon dio
o e' un gabbiano e va. . .
verso il mare a volare
ed il mare e' tutto blu
e una nave a navigare
ha una vela non di piu'
ma sott'acqua i pesci
sanno dove andare
dove gli pare non dove vuoi tu
ed il cielo sta a guardare
ed il cielo e' sempre blu
c'e' un aereo lassu' in alto
e l'aereo scende giu'
c'e' chi a terra lo saluta con la mano
va piano piano fuori da un bar,
chissa' dove va...

sopra un foglio di carta
lo vedi chi viaggia in un treno
sono tre buoni amici che
mangiano e parlano piano

da un'america all'altra
e' uno scherzo, ci vuole un secondo
basta fare un bel cerchio
ed ecco che hai tutto il mondo

un ragazzo cammina cammina,
arriva ad un muro
chiude gli occhi un momento
e davanti si vede il futuro gia'

e il futuro e' un'astronave
che non ha tempo ne' pieta'
va su marte va dove vuole
niente mai, lo sai, la fermera'

se ci viene incontro non fa rumore,
non chiede amore e non ne da'
continuiamo a suonare,
lavorare in citta'
noi che abbiamo un po' paura

ma la paura passera'
siamo tutti in ballo,
siamo sul piu' bello
in un acquarello che scolorira',
che scolorira'.



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5 commenti:

  1. ...meraviglioso il modo in cui ti esprimi...e le cose che accosti aquello che scrivi..è sempre un piacere..di voltain volta..leggerti e scoprire parti nascoste di te :)
    Mary

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  2. Condivido il tuo pensiero, la vita è un arcobaleno di colori. Però hai le idee un pò confuse sui colori perchè tra i colori dell'arcobaleno nn c'è nè il bianco e nè il nero, ti faccio passare il blu anche se in realtà è l'azzurro.
    Impertinente Giusi !!

    RispondiElimina
  3. Oddio, precisina più che impertinente.
    Comunque sia, precisazione per precisazione, l'arcobaleno è la rifrazione della luce solare subito dopo un temporale o comunque si forma presso una cascata o una fontana, grazie alle goccioline sospese nell'aria.
    La summa di tutti i colori, se la fai su un foglio di carta è comunque il bianco.
    Quindi avresti ragione tutt'al più per il nero, ma è l'idea di fondo che hai "confuso", i post precedenti nascono intorno ai colori e non all'arcobaleno.
    Mi puoi contestare quindi il titolo di quello che hai letto qui, ma una divagazione pseudo-poetica non me la concedi mai?
    Ovviamente scherzo, ti ho già spiegato il tutto in separata sede e mi permetto di risponderti lievemente, per l'affetto e l'amicizia di cui mi onori da tanti anni ormai.

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  4. Ha un effetto rilassante su di me l'arcobaleno,
    così come Toquino e la sua Acquerello..

    grazie e buona giornata

    nonnina

    RispondiElimina
  5. Leggendo, ho capito perché sto facendo questo tour de force:
    fascino dei testi.. . .e sono solo colori!
    Mi piace, mi piace, mi piace. naaaa, non ti montare la testa!
    u.v.s.

    RispondiElimina

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