Il senso quindi di questo post non è quello di dare un pò di risalto in più alla sua vicenda, non potrei certamente riuscirci con il mio piccolo blog, ma desidero ricordare a voi e a me alcune cose, che sono le ragioni stesse su cui si posano le fondazioni di questa nostra isola.
In primo luogo la partecipazione. Non concepisco un essere umano che non prende posizione nella vita. Non mi interessa se l'idea di chi ho di fronte coincide oppure no con la mia, dico solo che l'ignavia è per le bestie. Gli uomini a mio avviso sono coloro che dotati di una ragione, dei sentimenti, delle idee combattono per esse. Quindi è un bene condividere gli elementi che altri creano, come succede su facebook, ma di tanto in tanto ognuno di noi dovrebbe "sporcarsi le mani" esprimendosi.
Io tento di farlo con il blog, quando posso, come posso, questa volta è bene che anche tu navigante lo faccia, casomai cercando uno dei tanti siti di sostegno a Sakineh e apponendo una firma digitale, oppure parlandone in giro con chi conosci, sensibilizzando altre persone al problema.
Avere il coraggio delle proprie idee, vuol dire essere vivi, anche se come in questo caso potrebbe servire a ben poco, ma non provarci sarebbe delittuoso quasi quanto partecipare alla lapidazione.
In secondo luogo l'uguaglianza. Se ho delle certezze nella vita, questa rientra tra quelle. NON ESISTONO DIFFERENZE TRA UOMINI E DONNE, BIANCHI NERI E GIALLI, EBREI MUSSULMANI O CRISTIANI, TUTTI SIAMO UGUALI, ed è chi non concepisce ciò che è inferiore a me, perchè si rifiuta di usare tutto l'intelletto che gli è stato dato a disposizione.
Condannare una donna "riconosciuta colpevole" (?) di adulterio è inconcepibile, condannare una donna e vedere gli uomini farla franca è fuori dalla grazia di qualsiasi Dio. Una donna che tradisce non è mai da sola, quindi non vedo perchè lei si e l'uomo no, partendo dal presupposto che il discorso varrebbe allo stesso modo a parti inverse. Perchè oltretutto è vedere questo come delittuoso che è un abominio, un'idiozia retrograda.
Spero quindi che anche tu che mi leggi adesso ti impegnerai un pò di più, cercando di conoscere i dettagli di questa storia e scrivendo un appello, apponendo una firma o comunque allargando la comunità di persone che si sono meritoriamente attivate per la sua liberazione.
Forse servirà a poco, probabilmente a nulla, ma la libertà è anche avere la possibilità di poter esprimere la propria opinione. Derogare o delegare è un'offesa per chi si è battuto ed è arrivato a morire per concederci questa conquista.
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RispondiEliminaGrazia D'urso
Quello che vorrei dire, su questo argomento..sarebbe troppo lungo..ci vorrebbero un paio di pagine..ma , voglio complimentarmi con te, per aver usato le parole" Partecipazione ed Uguaglianza"...sopratutto
uguagliamza...certo da noi..non c'è ...
Per quello sono necessari l'impegno e la partecipazione, altrimenti tutto rimane così com'è
RispondiEliminaIndipendentemente da quello che può aver fatto questa donna, nn abbiamo nessun diritto di togliere la vita ad un altro essere umano, senza troppi se o troppi ma, punto.
RispondiEliminaSe le donne musulmane avessero la metà
RispondiEliminadei diritti che noi donne occidentali abbiamo
oggi,avrebbero gli strumenti per continuare
la lotta fino alla fine,ma non li hanno.
I figli sono dei padri..da noi sono delle madri,e sappiamo di cosa siamo capaci in caso di saparazione...
le figlie vanno in sposa a chi offre di più,
poco importa se lui ha 60 anni e lei 17...
l'uomo cammina davanti la donna sta 'sempre'
dietro...
la donna non può guardare negli occhi un uomo,
una donna ripudiata dal marito perchè non gli dà un figlio torna dalla famiglia e diventa
un 'peso'per chì l' ha messa al mondo...e ora smetto perchè mi stò incavolando.. in questo sono uguale agli uomini......e forse peggio
nonnina
scusate...nonnina
Buon giorno avete letto le ultime novità
RispondiEliminasu Sakineh
fatelo e poi ditemi se come penso non son stati torturati e minacciati dalle autorità locali....nonnina