22 gen 2013

I FILM CHE AMO - Altrimenti ci arrabbiamo





Ci sono cose che ci cambiano inconsapevolmente la nostra vita, semplicemente accadendo. Questa pellicola, per me, ha avuto questo tipo di forza.

Il film è del 1974 e all'epoca avevo poco più di 5 anni, il cinema dove lo proiettavano si chiamava Modernissimo e non era nulla di speciale, forse anche al di sotto degli standard dell'epoca, ma aveva la peculiarità di essere una delle due sale del mio quartiere, l'altra era quella parrocchiale. 
L'occasione si venne a creare grazie ad una vacanza a casa di una delle mie zie che abita a Milano, all'epoca era la seconda, una terza si sarebbe aggiunta di lì a qualche anno.
L'evento indimenticabile, il mio primo film in un cinema.

Ecco, la pellicola sicuramente non ha nulla da raccontare, niente che l'ha consegnata alla storia del cinema, è puro e semplice intrattenimento. Infatti la trama è quasi del tutto inesistente, tanti escamotage creati ad arte solo per far vedere qualche sberla ed un paio di facce buffe, il tutto però messo in scena senza alcuna volgarità, con il solo intento di regalare al pubblico in sala della sana allegria. Però immaginatevi un bimbo piccolo che si trova avvolto dal buio e coinvolto in quella storia di grandi che si divertono come dei bambini,  im una delle sue mani ha un pacchetto di popcorn tutto per se, la coca cola l'ha appoggiata per terra ed è dotato di tanta di quell'immaginazione, da sentirsi partecipe e comprimario nelle scene che vede davanti a se. 

Ecco, questo film ha fatto nascere un amore, il mio per la celluloide (all'epoca si usava per le pellicole) e tutto ciò che ruota intorno all'arte cinematografica. Perchè la verità assoluta per capire se un film ci piace oppure o no, è il grado di coinvolgimento che riesce a creare dentro di noi. Se piangiamo o ridiamo nei punti in cui il regista spera ci siano quelle emozioni, se parteggiamo per i protagonisti, se alla fine non vorremmo mai che fosse la fine, insomma quando un film ci entra dentro, seppure banale e ce lo ricordiamo per sempre, così come io ricorderò per sempre la scena che segue, per la quale voglio segnalarvi una piccola curiosità.
Per circa 3 minuti nessuno dei protagonisti dice una sola frase, ma tutti noi ce la ricordiamo a memoria e tutti lì a fare popopopopopo lalalalalalallalalalalalala.

Si, io ho amato il cinema grazie a questo film e non mi vergognerò di amare mai il cinema commerciale, se riesce ad entrarmi dentro.







1 commento:

  1. Siiiiiiiiii che bello,mi hai portato indietro indietro tutta...questo film,ho perso il conto di tutte le volte che l'ho visto,troppo bello,mi faceva ridere quando mangiavano wustel e scommettevano...e il professore che diceva "nain nain"e beveva latte ahahaha,innamorata persa di Mario Girotti,alias Terence Hill,lo volevo sposare da piccola,mia madre mi guardava e sorrideva...facendomi notare chè era un pochino grande per me...e quello sguardo quando abbassa il cappello e sulla moto da cross...come resistergli...
    naufraga celluloide nunù

    ciao guardiano e grazie... ;-)

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