Continuo ad attingere a piene mani da quella mail della quale vi ho già parlato un paio di giorni fa e con la quale mi è stato regalato un preziosissimo aiuto.
Il pezzo che segue, tratto dal libro Seta di Baricco, credo sia assolutamente nelle corde di questo blog, perfettamente adatto con quanto ho già pubblicato e con quello che pubblicherò di qui a qualche giorno (si è in arrivo un nuovo post che regalerà qualche brivido).
Spero che la lettura vi piacerà.
P. S. Anche la foto proviene dalla stessa fonte, a cui non sarò mai abbastanza grato.
"... quando ti toccherò per la prima volta sarà con le mie labbra,
tu non saprai dove, ad un certo punto sentirai il sapore delle mie labbra, addosso,
non puoi sapere dove se non apri gli occhi, non aprirli,
sentirai la mia bocca dove non sai, d’improvviso,
forse sarà nei tuoi occhi, appoggerò la mia bocca sulle palpebre e le ciglia,
sentirai il calore entrare nella tua testa, e le mie labbra nei tuoi occhi, dentro,
o forse sarà sul tuo sesso, appoggerò le mie labbra, laggiù,
e le schiuderò scendendo a poco a poco,
lascerò che il tuo sesso socchiuda la mia bocca, entrando tra le mie labbra,
e spingendo la mia lingua,
la mia saliva scenderà lungo la tua pelle fin nella tua mano,
il mio bacio e la tua mano, uno dentro l’altra, sul tuo sesso,
finché alla fine ti bacerò sul cuore, perché ti voglio,
morderò la pelle che batte sul tuo cuore, perché ti voglio,
e con il cuore tra le mie labbra tu sarai il mio, davvero,
con la mia bocca nel cuore tu sarai mio, per sempre,
se non mi credi apri gli occhi signore amato mio e guardami,
sono io, chi potrà mai cancellare quest’istante che accade,
e questo mio corpo senza più seta,
le tue mani che lo toccano,
i tuoi occhi che lo guardano,
le tue dita nel mio sesso,
la tua lingua sulle mie labbra,
tu che scivoli sotto di me, prendi i miei fianchi, mi sollevi,
mi lasci scivolare sul tuo sesso, piano, chi potrà cancellare questo,
tu dentro di me a muoverti adagio,
le tue mani sul mio volto, le tue dita nella mia bocca, il piacere nei tuoi occhi,
la tua voce, ti muovi adagio ma fino a farmi male, il mio piacere, la mia voce,
il mio corpo sul tuo, la tua schiena mi solleva,
le tue braccia che non mi lasciano andare,
i colpi dentro di me,
è violenza dolce, vedo i tuoi occhi cercare nei miei,
vogliono sapere sino a dove farmi male,
fino a dove vuoi, signore amato mio, non c’è fine, non finirà, lo vedi?
Nessuno potrà cancellare questo istante che accade..."
E'meravigliosa,mi sono emozionata,la rileggo e non posso non immedesimarmi,lo vivo con uguale intensità ,e ogni volta chiedo a Dio che quegli istanti non finiscano mai...dovrei usare solo la testa,ma con il cuore si ama diversamente...e non voglio sapere sino a dove mi farò male...
RispondiEliminagrazie Guardiano!
nunù
È uno strano dolore... Morire di nostalgia per qualcosa che non vivrai mai.
RispondiEliminaPer mille volte cercò gli occhi di lei, e per mille volte lei trovò i suoi. Era una specie di triste danza, segreta e impotente.
È sempre difficile resistere alla tentazione di tornare.
L'ultima cosa che vide, prima di uscire, furono gli occhi di lei fissi sui suoi, perfettamente muti.
E sentì il velluto della sua voce quando gli disse –sei tornato– dolcemente –sei tornato. G
Vla
Emotivamente inquinante
RispondiEliminaFisicamente suggestiva
Sensazione di completo abbandono, desiderio per chi non può amare chi..........Vla