Il vero problema, quando si guarda un bel film, è che esso è così ben costruito che non ci segnerà la memoria per una singola scena, ma tutta la sceneggiatura ci regalerà per sempre quel sapore di immenso, che solo le grandi opere sanno regalare.
Ecco, forse questa strana dichiarazione d'amore, nel contesto generale del film perde un po' di forza, ma se la isolate, come in questo caso e la vivete immergendovi completamente nei due personaggi, vi renderete conto che è qualcosa di assolutamente sublime.
L'intensità di Benigni e la convinzione con cui si dichiara, il sospiro della Braschi alla fine, quasi a voler riprendere il fiato dopo essere stata travolta da quel mare di emozioni, non rendono la scena solo credibile, ma assolutamente vera, viva e ci scommetto tutto quello che volete che dopo, nel camerino, hanno per davvero fatto all'amore, perché un momento così intenso va assolutamente suggellato, regalandosi quella briciola d'infinito, che solo la condivisione del piacere, che due amanti sanno provare, riesce a ricreare.
Anche solo per questa scena, questo film sarebbe dovuto passare comunque alla storia, per fortuna non è la sola memorabile.
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