30 set 2010

INTROSPEZIONE - La domanda




Esterno giorno;

Distributore di benzina e chiacchiere amabili con il benzinaio che riempie la tanica per uno dei mezzi d'opera, la radio in sottofondo;

Partono in questo contesto le prime note di una vecchia canzone, quasi ormai dimenticata dai più, ma che si impresse dentro di me quando fu incisa la prima volta ed è ancora lì, pronta a tornare a galla quando la riascolto.

Inizia così un viaggio che coinvolge la memoria che ricerca le parole giuste da cantare a tempo sulla musica, ma anche le domande di sempre riaffiorano dall'oblio in cui si erano sopite.


Se io fossi un angelochissà cosa farei....



zingaro liberotutto il mondo girereiandrei in Afghanistan


Quanti anni sono passati da quando l'ho sentita la prima volta questa strofa?

Era il gennaio del 1985, la sera dell'epifania, ricordo benissimo che la canzone venne presentata per la prima volta alla serata finale della lotteria Italia. Cavolo sono passati ormai 25 anni e ci troviamo ancora con dei problemi targati SudAfrica e Afghanistan, nazioni al centro dell'attenzione per le guerre civili e intestine che le scuotono da sempre.

Se io fossi davvero un angelo lì ci andrei per davvero e non per mostrare la presunta superiorità della mia fede, ma per dare un segno di speranza a persone che nella vita hanno sempre avuto come unico obbiettivo quello aggiungere un giorno in più alla loro vita. 25 anni e ancora, sempre crocevia di battaglie e morti e non solo loro, quante altre sono le guerre dimenticate o che non ci vengono raccontate perchè non utili a vendere i giornali?


a parlare con l'America
e se non mi abbattono
anche coi russi parlerei


Beh, basta cambiare aggiungere i cinesi e completiamo il giro delle nazioni atomiche pericolosamente armate.

Mi chiedo però che angelo sarei se avessi paura di portare un segno di pace ai potenti del mondo? Come potrei esimermi?
Certo Obama sarebbe ben felice di vederemi, sarei un perfetto spot in uno show pre elettorale per le elezioni di medio termine. E Putin? Lui subito chiamerebbe il suo amico Berlusconi e insieme organizzerebbero al volo il loro abituale puttan tour (chissà se ricordano che gli angeli non hanno sesso?).
Il presidente cinese mi metterebbe un di inquietudine. Una volta scansate le testate atomiche che mi sparerebbe contro, mi sa che mi farebbe prigioniero e non credendo alla mia natura divina, di filato mi spedirebbe in qualche "fabbrica" a cucire borse Louis Vitton. D'altronde loro sono contro il capitalismo, ma ormai ne sfruttano le debolezze alla grande.


se io fossi un angelo,
non starei nelle processioni

nelle scatole dei presepi



Nemmeno io, nemmeno io potrei mai essere un angelo decorativo, di quelli da parata o da dipinto. Penso che l'impegno sia fondamentale per gli uomini, figuriamoci per un essere superiore.
Sporcarsi le mani, fare del bene, mai pezzo di scenografia o comprimario, ma tutta la vita impegnato a correre per riuscire a portare un sorriso a chi ne ha bisogno.


parlerei con Dio
gli ubbidirei amandolo a modo mio
gli parlerei a modo mio


In un film di qualche anno fa "L'avvocato del Diavolo", Robert De Niro interpreta Lucifero e verso il finale del lungometraggio dice una battuta

- Dio ... a Dio piace guardare! E mentre tu saltelli da un piede all'altro lui che cosa fa??? ... Se ne sta lì a sbellicarsi dalle MATTE RISATE!!! (clicca qui)

Ecco, io non potrei mai sopportare ciò.
Il libero arbitrio, vero, ma questa storia della possibilità di scelta è solo teorica e ce l'hanno rubato altri uomini e non Dio. Qui ormai ci stanno fregando con questa bufala dell'economia che vince su tutto, anche sui buoni sentimenti. C'è chi si compra l'aria e ce la rivende a caro prezzo e chi non riesce nemmeno a mangiare, ma ce lo siamo scordati o no che ogni minuto muoiono nel mondo 3 bambini per la fame?
NO, se essere un buon angelo significa starsene seduti ad osservare tutto ciò, a me non piacerebbe e ne parlerei con Dio, senza alzare la voce, rispettando le sue volontà, ma sarebbe un "NO scusa, io non ci sto"


ma poi l'inferno cos
a parte il caldo che fa
non è poi diverso da qui


Vedi, lo dice anche Dalla, dimmi tu qual'è la differenza tra l'inferno e la terra degli uomini del 2010? L'eternità della sofferenza? Qui sappiamo che moriremo, mentre lì saremmo certi che il dolore sarebbe per sempre?
Ricordi le parole che nell'inferno Dantesco erano impresse sulla porta di accesso?

Per me si va nella città dolente, per me si va nell'eterno dolore....

Io credo che ci siano città sulla terra nelle quali si può sentire lo stesso identico dolore, certo c'è la speranza che non sia per sempre, ma se nessuno si muove, se nessun angelo ci mette una pezza, la fine è la stessa. Certo meglio essere un angelo, anche piccolissimo, ma comunque uno che si mette d'impegno per cambiare le cose che non vanno e ci circondano, sono ovunque intorno a noi, basta solo non distogliere lo sguardo, per paura di sporcarsi la vista.


io so che gli angeli sono milioni di milioni
e che non li vedi nei cieli ma tra gli uomini


Chiunque decide di mettere la propria vita al servizio di chi sta male, merita "l'angelitudine". Penso a tutti i missionari e i volontari, a chi si ribella ai sistemi oppressivi e non avendo come secondo fine uno scopo personale, penso a chi si ferma per strada e aiuta chi ne ha bisogno, penso ai preti delle periferie degradate e ai bambini che non conoscono il razzismo e giocano tra di loro a pallone, senza distinzione di razze.
Gli angeli esistono e sono intorno a noi, non sono io, forse non sei tu, ma ci sono e probabilmente è solo la mia pochezza che me li rende irriconoscibili.
Ecco, le domande me le pongo sempre e la risposta è sempre in una frase di Nietzche


Quanto più si innalzano,
tanto più sembrano piccoli
a me che non posso volare











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29 set 2010

PRESENZA




Un pò di poesia ci vuole nella vita, tonifica l'animo e rende più serena la giornata. Forse è un'illusione, forse un sogno che ci accarezza malevolo illudendoci che la vita può essere migliore, ma quanto sarebbe triste una vita senza questi doni che i poeti ci hanno fatto.
Da leggere.




Tutto è annuncio di te!

Appare il sole radioso, e tu dietro a lui, spero.

Esci fuori in giardino e sei rosa fra le rose,
e sei giglio fra i gigli.
Quando nel ballo ti muovi si muovono le stelle,
insieme e intorno a te.

Notte! E così sarebbe notte!
Tu superi lo splendore soave e seducente della luna.

Seducente e soave sei tu, e fiori,
luna e stelle a te s'inchinano, o sole!
Sole, sii anche per me artefice di giorni radiosi!

Questa è vita, è eternità.




Johann Wolfgang Goethe



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28 set 2010

INTROSPEZIONE - Il lato oscuro



Avevo già scritto un post per parlare di quello di cui sto per scrivere, ma rileggendolo prima di digitarlo, mi sono reso conto di non aver centrato il mio pensiero riportandolo sul bloc notes, un pò come quando a scuola si sbagliava l'interpetazione della traccia. Lo riscrivo, sperando che dall'alto dei cieli, il mio amato professore di lettere non sorrida sornione di me sotto i suoi baffetti bianchi, da quel canuto Signore calabrese che era spero abbia ancora un pò di compassione verso questo asinaccio campano (e per Signore intendo davvero un maestro di stile e di vita, oltre che superbo insegnante).


Mi rendo conto sempre più spesso che al "Guardiano" si avvicinano in molti perchè "affascinati" dai concetti, dalle idee, da quello che dico e per come lo scrivo qui sull'isola. Questo mi gratifica moltissimo, ci sono io, c'è tutto me stesso nelle parole che ritrovi qui. Queste righe che riempio di scarabocchi, sono un tentativo che faccio per conoscermi meglio, di smascherarmi seppur nascosto da un alias, prendere sempre di più coscienza di come sono.

Però è anche ovvia una cosa, che l'uomo, quello che vive per le vie del mondo, è comunque differente da quello che leggete e non perchè qui mento a me e a voi, ma perchè su questa riva vengono fuori il lato riflessivo, quello attento e comunque "sensibile" di me. In pratica "ometto" di mettervi a conoscenza del lato oscuro, che anche in me, come in chiunque essere umano alberga. Qualcuno, tempo fa, mi disse "omettere, in giurisprudenza equivale a mentire", io più semplicemente penso che nascondere i propri difetti è qualcosa che ognuno di noi fa.

Nessuno si presenta mai al prossimo totalmente, anzi se chi abbiamo di fronte ci interessa per un qualsiasi motivo, facciamo la coda come i pavoni. Solo la frequentazione, la conoscenza quotidiana con gli altri, ci portano a svelare i difetti, ma in maniera inconscia, in quel momento siamo a nostro agio e la parte fallata e fallace si rivela.

Oltretutto la prima fase, qui sul web, quando nasce un'amicizia "virtuale", quando le parole non hanno tono ma solo un carattere di stampa, quando non associamo un'espressione facciale a delle lettere, questa fase dicevo ci riesce più facilmente, sopratutto se chi come me, dice le cose in maniera gradita e senza contradittorio, potendo sviluppare un ragionamento. Dico sempre che i miei scarabocchi piacciono perchè ovvi, banali e molto semplici e questo non è per niente offensivo per chi mi legge, ma per me che scrivo pensieri di bassa lega. Però so anche che allo stesso tempo risulto quello che anelo a diventare, una persona buona.

Commetto i miei errori come tutti, sbaglio a rapportarmi spesso e in molte circostanze, mentre in altre viste le troppe attività che ho, non sono presente quando necessita, con chi ha bisogno di me. Ho un lato oscuro come tutti. non brillo più di altri e come gli altri sono capace di grandi errori.

Tutto ciò l'ho scritto non con l'intento di demonizzarmi, ma voglio demolire quell'aurea di pseudo santino, uomo quasi perfettino, che credo qualcuno vede o intravede intorno al Guardiano.

Non è e non sarà mai la verità.

L'uomo e chi mi conosce dal vivo può testimoniarlo, non è peggio di tanti altri, ma illudersi vedendo in me cose che non esistono è fuori luogo ed esagerato.



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24 set 2010

MI PIACE




Ok, ieri abbiamo creato molto caos e quindi vi passo il "richiamo" che i vicini di blog mi hanno fatto ieri.

"Siete pregati gentimente di smettere con tutte queste visite, troppa confusione. Gente che va e che viene a tutte le ore. Insomma la vogliamo finire? Qui ci sono persone che fa un servizio utile e serio e tu, con questi quattro scarabocchi che metti giù, crei tutto questo casino? Basta" :-))


Scherzo, è un modo un pò più stupido del solito (ovviamente stupido, visto chi lo ha immaginpato), per ringraziarvi delle numerosissime visite di ieri e dell'affetto che mi avete mostrato.

Quindi, come sempre in queste circostanze, cerco di alleggerire e lo faccio scoprendomi un pochino e invitandoti naufrago a fare lo stesso, mi spiego.
Ho letto un post di Eileen editato l'altro giorno, l'ho trovato geniale e mi ha colpito a tal punto che oggi ho voglia di ripetere lo stesso identico schema, riporterò di seguito sinteticamente ciò che mi piace.

Potrà sembrarti banale, ma leggilo con calma, lentamente e forse potresti scoprire qualcosa in più di me.


Mi piace il sole in primavera;
Mi piace la prima pioggia d'autunno;
Mi piace la luna piena in una sera d'estate;
Mi piace ascoltare la musica, sempre, ovunque (la mia auto non parte se lo stereo non è acceso);
Mi piace il Lucio Dalla degli anni 80, l' Eros Ramazzotti degli anni 90, il Tiziano Ferro del 2000, il Vasco Rossi di sempre;
Mi piace il mare;
Mi piace la salsedine;
Mi piace il mare di notte;
Mi piace ascoltare il mare le onde del mare;
Mi piace fare l'amore al mare di notte;
Mi piace perdermi nei preliminari;
Mi piace baciare e essere baciato;
Mi piace fare l'amore;
Mi piace fare e rifare l'amore;
Mi piace fare l'amore fin quando fa male, fin quando ce n'è (Ligabue docet);
Mi piace coccolare e farmi coccolare dopo aver fatto l'amore;
Mi piace la costiera Cilentana;
Mi piace la costiera amalfitana;
Mi piace Salerno;
Mi piace il wrestling;
Mi piace giocare;
Mi piace il sudoku;
Mi piace tutto ciò che è gioco;
Mi piace la Tv;
Mi piace vedere un film in tv (senza pubblicità);
Mi piace vedere un film al cinema;
Mi piace un bel film;
Mi piace C'é posta per te;
Mi piace Notthing Hill;
Mi piace L'ultimo samurai, mi ha regalato il 15 agosto del 2008 una delle più belle citazioni della mia vita;
Mi piace leggere;
Mi piace leggere un libro;
Mi piace leggere un giornale;
Mi piace leggere le cose che mi fanno riflettere;
Mi piace scrivere;
Mi piace scrivere su questo blog;
Mi piace quando suscito un emozione con i miei scarabocchi;
Mi piace apparecchiare la tavola, secondo le regole del bon ton, con un tocco di romanticismo;
Mi piace mangiare;
Mi piace il buon vino;
Mi piace la carne;
Mi piace il pesce;
Mi piace la frutta, il dolce, l'amaro e tutto ciò che è cibo;
Mi piace il caffè del nonno, variante del guardiano, al bar di Gilda;
Mi piace la felicità raggiunta dalle 3 G, è meritata, santa e sacrosanta;
Mi piace cantare (da solo, sono stonato);
Mi piace parlare;
Mi piace ascoltare le persone;
Mi piace dialogare con le persone;
Mi piace dialogare con MG, il mio faro, intelligenza da vendere. Un'amicizia fresca a cui non rinuncerei mai;
Mi piace il mio lavoro;
Mi piace quando ricevo dei complimenti inerenti al mio lavoro;
Mi piace la stima delle persone;
Mi piace un sorriso gratis;
Mi piace da morire una foto che ho ricevuto ieri, eccezionale;
Mi piace l'intimo femminile;
Mi piace ogni cosa sia legata alle donne;
Mi piace la donna, come essere, in tutto il suo essere;
Mi piace l'amicizia;
Mi piace essere padre;
Mi piace lo sport in generale;
Mi piace il calcio;
Mi piace la Juventus (anche dopo ieri sera, sigh sigh ci siamo abituati anche a questo oramai);
Mi piace la nazionale campione del mondo 1982 (Zoff, Gentile; Cabrini, Oriali, Collovati, Scirea, Conti, Tardelli, Rossi, Antognoni, Graziani);
Mi piace ricordare la partita Italia vs Brasile 1982 e Zoff che blocca un colpo di testa sulla linea a un minuto dalla fine;
Mi piace ricordare i grandi campioni che ho visto giocare, Maradona, Van Basten, Scirea, Di Bartolomei (grandissimo uomo) Platini, Baggio e cavolo tutti quelli in grado di regalare emozioni con una palla tra i piedi;
Mi piace il mio computer;
Mi piace internet;
Mi piace il messenger di yahoo e quello di MSN;
Mi piace il biliardo di yahoo;
Mi piace il mio blog, riesco ad esprimermi compiutamente;
Mi piace tutto ciò che è bello (Eileen scusa, ripeto la tua chiusura, ma questa frase è anche mia da anni);

Lo sai invece cosa non mi piace naufrago? Dover smettere questo post, ho ancora così tante cose che mi piacciono, ma non posso certo continuare oltre, ufffffffffff.
Però è divertente fare una lista del genere e ti invito a ripetere l'esperienza, su un foglio di carta o anche nei commenti, credimi ti piacerà.


P. S. Hai notato la finezza della canzone di sottofondo? Si intitola colpa del whisky, ma il refrain è sempre lo stesso MI PIACI TU, MI PIACI TU e oltretutto di Vasco..........


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COLPA DEL WHISKY Vasco Ro
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23 set 2010

PATTO D'AMORE




Stranieri al resto del mondo,
ci siamo amati in questo nostro azzurro nascondiglio,
estranei ad ogni umano pudore.


E adesso,
mentre sei dolcemente addormentata al mio fianco,
leggiadra, come sospesa in una bolla di sapone,
osservo la tua schiena nuda
e sento forte il desiderio di scrivere su di essa
la più dolce di ogni poesia.


Sfioro delicatamente la tua pelle,
mentre il cuore mi sobbalza nel petto
sussurrandomi frasi sconnesse e prepotenti,
che scorrono impetuose dentro di me
come un fiume in piena,
che nulla riesce ad arginare.


Sei dentro ogni mio desiderio
da quando mi hai sussurrato amore,
un'ondata di sole,
che ha squarciato il buio che incupiva la mia anima.


Adesso so finalmente che ci sarai oltre le barriere del tempo,
infinitamente,
perdutamente insieme.


Con naturale grazia ti giri,
mi guardi,
sorridi
e stringendomi a te
suggelli con le tue labbra il nostro patto d'amore.


Per sempre ci sarai, ci sarò.





Una precisazione dovuta.
So, che essere ispirato sempre dallo stesso momento, è un'altra delle prove che io non sono "
uno scrittore", nulla di più vero. Sono ben conscio di non essere un'artista, ed è proprio tenendo ben presente ciò, che io spero che chi legge, si approccia a questo blog.



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21 set 2010

L'ESTATE E' FINITA



Pace, finalmente.

E' l'ora in cui le persone che lavorano qui tornano a casa, le attività umane rallentano in questo luogo che presto verrà cambiato dal calcestruzzo, le ombre ormai si allungano e solo un gattino poco propenso a farsi accarezzare e sfamare, miagola tenendosi a debita distanza.

E' quasi finito anche questo pen'ultimo giorno d'estate e la mia mente già si è proiettata a domani, 21 settembre, quella che per me è la fine dell'estate, il giorno di San Matteo.
La ricorrenza del santo patrono di Salerno, una giornata di festa per chi è nato sulle rive dell'Irno, ha le sue ritualità, fatte di gesti e di sapori che si ripetono nel tempo, immutabili.
La passeggiata mattutina sul lungomare e la brioche con il gelato (nocciatella e panna), il pranzo a base di pesce, il pomeriggio da passarsi a omaggiare la statua del santo che viene trasportata a spalle lungo le vie della parte vecchia della città illuminata a festa e per chiudere la sera, con il panino imbottito e lo sparo a mare. Poche variazioni su tema, mi concedevo di solito, questo più che un brogliaccio era un vero e proprio copione sacro.
Perchè per me quest'anno non sarà così. I fuochi d'artificio li vedrò al massimo in TV, trasmessi da un'emittente locale. Mi mancheranno moltissimo gli odori e i sapori che impregnano i vicoli, i saluti amabilmente falsi che si scambiano le persone che detestandosi per il resto dell'anno, questa sera non fanno finta di non vedersi. La mancanza che però realmente patirò sarà la percezione fisica che la bella stagione sta finendo.

Le giostre, il gelato, le passeggiate serali e gli amorazzi estivi, tutto si concludeva con i fuochi di artificio e il lento ritorno a casa percorrendo quel tratto di litoranea, all'epoca brullo e oggi anch'esso degno di essere vissuto. La notte tra il 21 e il 22 si parava davanti a me "il nuovo anno scolastico" mentre l'estate ormai alle spalle iniziava a prendere la forma di un ricordo.

San Matteo quindi non ha rappresentato per me solo "la festa", ma anche un punto di passaggio, una barriera fisica da superare per poi potermi proiettare nel nuovo che ormai era già presente. Un viaggio che terminava, mentre un altro subito partiva e anche se oggi sono altre le scadenze a cui associo tutto ciò, non partecipare di persona all'evento, non lo scadere ai miei occhi, anzi la lontananza rafforza l'amore che ho per la mia città.

Come ho già detto in passato, sono sempre e comunque orgoglioso delle mie origini.


Auguri a tutti coloro, che nati a Salerno o comunque ad essa legati, oggi o in qualsiasi altro giorno del futuro prossimo, si troveranno a leggere questi righi.


N. B. Anche se non prettamente inerenti alla festa di quest'oggi, i video che seguono tentano di rendere omaggio ad alcune delle bellezze tipiche di Salerno e a degli eventi che in essa si sono tenuti.
Togli l'audio, come sempre, dal lettore mp3 qui a destra e goditi le immagini a tutto schermo, ne vale la pena.












P. S. Grazie a chi, ricordandosi che oggi è anche il mio onomastico, ha perso un minuto del suo tempo per farmi gli auguri a voce o per iscritto. E' una delle poche cose a cui tengo, gli auguri in concomitanza con le ricorrenze, mi significano l'affetto che le persone mi portano.

P. P. S. Per quelle due persone che ci hanno fatto caso, lo so, ho già usato questa base musicale e in occasione di un altro post dedicato a Salerno. La ripetizione è voluta e non casuale.



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MY WAY Fausto Papetti sax
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20 set 2010

ROMEO AND JULIET





Chi mi segue da tempo sa che amo omaggiare il bello quando ne ho la possibilità e oggi me la sono creata. Volevo postare qualcosa di simile da tanto tempo, adoro questi passaggi di una storia nota a tutti e questa versione del film che ne è tratto.

Quando finisci di leggere, metti in pausa il lettore mp3 nella colonna di destra e lascia partire il video.


Io desidero quello che possiedo;
il mio cuore, come il mare, non ha limiti
e il mio amore è profondo quanto il mare:
più a te ne concedo più ne possiedo,
perché l'uno e l'altro sono infiniti.


Il pericolo è più nei tuoi occhi che non in venti delle loro spade:
se mi guardi con dolcezza, sarò forte contro il loro odio.



Quando non sarai più parte di me
ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelline,
allora il cielo sarà così bello
che tutto il mondo si innamorerà della notte.



Queste gioie violente hanno fini violenti.
Muoiono nel loro trionfo come la polvere da sparo
e il fuoco che si consumano al primo bacio…


«Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni.»









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ROMEO AND JULIET Dire Straits
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17 set 2010

NUMEROSE EMOZIONI



So bene che quello che leggerai potrà sembrarti in parte folle e/o maniacale, ma ti prego naufrago, seguimi lungo tutto il ragionamento prima di tirare le tue conclusioni.



Le lettere e i numeri sono tra i miei giocattoli preferiti, amo la possibilità che ci viene offerta di scomporli e poi ricomporre a nostro piacimento, l'opportunità che per loro natura hanno di cercare tra di essi i vari e svariati collegamenti che esistono.

Elencare qui i giochi che ci sono consentiti con le lettere ruberebbe inutilmente tempo a tutti noi, ti spiego "sommariamente" quelli che "pratico" di solito.
Trovo, per esempio, le parole lunghe affascinanti e stimolanti, si possono anagrammare con molta facilità, creando infinità di nuove parole più corte. Poi di tanto in tanto, ricordandomi di avere da qualche parte un diploma di dattilografo, cerco di scoprire se in una singola parola ci sono più lettere che si battono con la mano destra invece che con la sinistra sulla tastiera qwerty, facendo poi mentalmente il movimento della battitura del tasto e qui immagino l'espressione stranita che accomuna tutti quelli che stanno leggendo questa frase :-). Infine i cruciverba, ultimamente li frequento poco, perchè per me si possono chiamare Cruciverba solo quelli che sono nella seconda metà della SETTIMANA ENIGMISTICA. Non ne disdegno mai uno all'occorrenza e sono comunque un buon metro per misurare il grado conoscenza a cui è giunto il mio nozismo. I Bartezzaghi non sono solo lettere da mettere in croce, ma una vera e propria sfida mentale.

Dai cruciverba ai sudoku il passo è breve, dalle lettere passiamo ai numeri. Questo gioco giapponese è ormai il mio compagno di letto, riposando di notte affianco a me. C' è chi trascorre gli ultimi cinque minuti della giornata in effusioni, coccole e il resto che ne consegue, io mi addormento solo quando capisco che non riesco più a scovare il numero da scrivere, in quel momento sono davvero cotto. Ma le mie manie legate ai numeri sono davvero tante altre. Spesso cerco il numero primo in grado di dividere le cifre che ho di fronte, oppure mi sforzo di scovare il collegamento tra due o più numeri, cosa che faccio di continuo con le targhe automobilistiche (uff, perchè le hanno ridotte a solo 3 numeri, è tutto più difficile).

E fin qui nulla di strano. Fondamentalmente sono "portatore sano del gene della follia", quindi ciò che ho elencato rientra nel mio modo di essere matto. La vera pazzia è la capacità che ho nel riuscire ad emozionarmi con i numeri, cosa che mi riesce con la stessa frequenza delle lettere. Perchè è vero, le parole esprimono ciò che sentiamo e sono quindi più dirette nel commuoverci, ma anche i numeri pur sembrando aridi, possono tranquillamente farmi piangere.

15.02 - 06.03 - 23.12 - 16.08 - 27.02 - 31.03 possono sembrare solo una serie di segni combinati a casaccio, ma per me hanno un valore intrinseco eccezionale, esse sono solo alcune delle date in cui il mio pensiero vola a ciò che mi ricordano. Rappresentano dei capisaldi della mia vita. Però anche mercoledì 15.09 (numeri divisibili per 3) è stato un giorno pieno di numeri da ricordare.
E' stato il 4° primo giorno di scuola di mia figlia e forse siccome è stata un'avventura diversa dal solito, sono riuscito a mettere a fuoco una nuova sensazione. Infatti, dopo una lunga corsa contro il tempo e il traffico per giungere puntuale, mi sono reso poi conto che è cresciuta. Si perchè quando l'ho vista già seduta nel suo banco, le ho istintivamente sovrapposto l'immagine di quando 3 anni fa entrava per la prima volta alle elementari e diamine, è davvero cambiata. Un genitore vive i propri figli quotidianamente e non si rende conto delle piccole e impercettibili mutazioni, che assommate fanno poi la differenza. Mercoledì di colpo è accaduto ed è stato un brivido, il primo della giornata.

Il secondo me lo avete regalato voi ed è legato al numero 21.000, la quota di pagine visitate alle 12.00 circa (inverti 12 e avrai 21, divisibili per 3) ha toccato questa nostra isola.
Perchè la cosa ha dello straordinario? Semplice, il 27.01, il giorno del primo compleanno, le pagine visitate erano 10.500, per doppiare quel dato sono stati necessari solo 8 mesi, risparmiando quindi il 33% del tempo. Questo significa che gli amici che arrivano su queste sponde sono aumentati, così come l'affetto e la stima nei miei confronti e tutto ciò è pura gioia.

Oltretutto adesso sono "costretto" a effettuare il versamento di 60 euro pro UNICEF, così come mi ero impegnato di fare e saranno probabilmente i soldi meglio spesi di tutto il 2010. A proposito, vi renderò partecipi dell'avvenuto versamento il 6.12 (divisibili per 3 e uno il doppio dell'altro), il giorno di San Nicola, primo passaggio di Santa Claus in Italia, giorno che comunque festeggio ormai regolarmente per altri motivi a me cari.

Potrei continuare e raccontarvi quanto è gratificante, utilizzando BING emulo di Google, digitare nella casella della ricerca le parole Il Guardiano del Faro e veder comparire al secondo posto il mio blog, oppure potrei vantarmi dell'enorme numero di commenti che in questi anni si sono succeduti sul blog, che credetemi per una cosa piccola come la mia isola, sono davvero un'enormità e ancora tanto altro.
Questi di sicuro non sono per me semplici scarabocchi che mutano in continuazione, ma storie degne di nota e con un posto particolare nel mio cuore.

Perchè alla fine non sono i fiori che sbocciano o le farfalle che volano a creare un'emozione, ma è l'attenzione che poniamo verso le cose che ci circondano. Una persona che apre il proprio cuore agli altri è davvero in grado di leggere le emozioni che gli altri vogliono trasmettergli.



P. S. credo che adesso rileggendo il titolo, ti renderai conto del gioco di parole che in esso ho nascosto :-)



P. P. S. Ho scelto come sottofondo musicale 1973 di James Blunt. Avrei potuto "utilizzare" 1983 di Lucio Dalla (che adoro) o 1950 di Amedeo Minghi, canzoni legate ai numeri, ma 1973 è l'unica che è anche un numero primo.
Questo per dire quanto sono maniacale nelle mie cose, quanti piccoli dettagli nascondo in tutti i miei post e quanto mi diverto a giocare con i numeri e le lettere. Spesso, le cose che leggete qui hanno anche altre chiavi di lettura sapientemente celate, ed è arrivando a quelle che potrete capire fino in fondo tutto ciò che voglio dire.



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1973 SIMONA - Karaoke version
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15 set 2010

QUANDO DICI CHE MI AMI

Come il suono del silenzio chiama,
Sento la tua voce e improvvisamente
Sto cadendo, perso in un sogno.
Come gli echi delle nostre anime che si incontrano,
Tu dici quelle parole e il mio cuore smette di battere.
Mi chiedo cosa voglia dire.
Che cosa potrebbe essermi successo?
A volte non riesco a muovermi.
A volte respiro affannosamente.

Quando dici che mi ami,
Il mondo gira ancora, ancora e in modo silenzioso.
Quando tu mi dici che mmi ami,
Per un momento, non c'è nessun altro in vita.

Sei l'unica a cui io abbia mai pensato.
Non so come, ma mi sento al riparo nel tuo amore.
Sei il mio luogo di provenienza.
E quando sei con me, se chiudo gli occhi,
Ci sono volte,giuro, che mi sento come se potessi volare
Per un momento.
Da qualche parte tra il paradiso e la terra,
Il tempo si congela, oh quando mi dici quelle parole.

Quando dici che mi ami,
Il mondo gira ancora, ancora e in modo silenzioso.
Quando dici che mi ami,
Per un momento, non c'è nessun altro in vita.

E questo cammino che stiamo percorrendo.
Quanto lontano siamo andati,ed io ho celebrato ogni momento.
E quando tu mi dici che mi ami,
Questo è tutto ciò che hai da dire.
Ed io vorrei sentirmi sempre così.

Quando dici che mi ami,
Il mondo gira ancora, ancora e in modo silenzioso.
Quando dici che mi ami,
In quel momento so perchè sono in vita.

Quando dici che mi ami
Quando dici che mi ami
Lo sai che io ti amo?








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14 set 2010

RINGRAZIAMENTO E INVITO




Naviganti e naufraghi avete creato una gran confusione ieri qui sull'isola. Tante visite per leggere il mio post, commenti che onestamente mi gratificano e mi inorgogliscono e la solita domanda che torna a galla in queste circostanze e di cui ho già scritto (clicca qui) e adesso?

Io forse sono eccessivamente critico nei mie confronti, usando come termine di paragone i poeti veri, chi di mestiere scrive, ma voi probabilmente siete ancor più gentili nei miei confronti, perchè mi omaggiate sempre di dolcissime parole. Dico spesso che uso la semplicità e pochi filtri tra il cuore e il bloc notes dove ho preso l'abitudine di appuntare in prima stesura i miei post, giusto qualche correzione grammaticale. Però forse è la mia vera forza, quella che colpisce e giunge fin dentro chi mi legge, ne sono veramente fiero.

Voglio però fare una cosa diversa oggi, invitarvi a leggere qualche altro blog che ritengo meritevole di attenzione, pregevoli e degni di nota.

Innanzitutto EILEEN (clicca qui), perchè come ho già scritto in passato, lei è davvero brava a coinvolgere emotivamente chi ha la fortuna di imbattersi nel suo diario. Rappresenta come se fosse un ritratto la propria vita negli States e il lettore si sente partecipe e non semplice fruitore o peggio ancora "guardone multimediale".

Poi la prima new entry è a mio avviso ISTINTO MATERNO (clicca qui). Non è solo un tenero resoconto del rapporto madre/figlio, ma è decisamente una chiave che viene offerta ai padre per capire su cosa si basa quella sorta di simbiosi che c'è tra una donna ed il proprio ometto.

Poi ESSERE NIENTE (clicca qui). Trovo che il blog di Maria sia davvero interessante, una piuma in acciaio in grado con la sua lievità di creare passione intorno alle cose che scrive, soprattuto se i suoi post sono dedicati all'arte, in tutte le sue forme. Due minuti da dedicare a se stessi per quella carica di bello di cui abbiamo sempre bisogno.

Infine, per ultimo, ma solo perchè i suoi non sono dei veri e propri blog, MASSIMO GRAMELLINI, vice direttore de LA STAMPA di Torino. Pubblica due rubriche da seguire "assolutamente". Il buongiorno (iclicca qui), che da anni personalmente leggo. E' un occhio dissacrante e caustico sulla nostra società, capace di creare indignazione con un sorriso amaro sulle labbra, unico nel suo genere. E poi Cuori allo specchio (clicca qui). Storica rubrica e vero punto di forza del defunto magazine Specchio e ad esso, fortunatamente sopravissuto. Non è una rubrica per cuori infranti e/o intrallazzi vari, ma la trovo una lettura estremamente coinvolgente, dalla quale si può dissentire eventualmente, ma rispettando sempre le opinioni che vengono pubblicate. Gramellini è oggi uno dei pochi giornalisti italiani ancora in grado di esprimere quel che sente e non quello che gli altri si aspettano da lui. Conoscerlo e non leggerlo è delittuoso.

Nel ringraziarvi ancora per la vostra bontà nei miei confronti, vi auguro una buona lettura, mentre io riordino le idee e cerco qualcos'altro di cui scarabocchiare.



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13 set 2010

HO VOGLIA





Vivo albe e tramonti con la stessa frequenza,
senza nessuna predilezione,
con lo stesso identico amore.


Percorro le vie del quotidiano
cercando la giustezza,
sforzandomi di essere equo.


Ogni giorno che arriva è diverso dal mio ieri.
Lo sento scorrere dentro di me,
mi invade prepotentemente con tutta la sua forza,
lo amo come ho amato il primo,
come se fosse l'ultimo.


Osservo chi mi circonda,
chi vive con me e chi con me vuole vivere,
ascolto silenzioso
sussurrando se posso ciò che sento.


Ho ormai smesso da tempo
di colorare sul volto trasparente di chi incrocio
arcobaleni di emozioni
che vedo solo io.


Vivo così di minime esigenze,
per non morire più dentro
inseguendo facili illusioni.


Le ferite dell'anima si sono rimarginate,
i vecchi dolori li ho seppelliti sotto un mare di sorrisi,
Le nebbie che mi oscuravano il cuore si sono ormai dissolte.


Adesso ho solo voglia di due occhi che sappiano parlare ai miei,
urlando nel silenzio passione, desiderio,
amore.



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OGNI VOLTA Vasco Rossi Karaoke version
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10 set 2010

HO VISTO




HO VISTO i dati che riguardano la tratta dei minori. Cifre allucinanti, che ogni anno sono lì a ricordarci che decine di migliaia di piccoli angeli spariscono improvvisamente, dall'oggi al domani, senza lasciare traccia. Orfani o figli di persone indigenti, con l'unico "pregio" di essere compatibili con qualche tipo di trapianto. Carne da macello per qualcuno che ne viola il corpo, nel migliore dei casi, la vita "nella normalità". VERGOGNOSO.


HO VISTO i resti di un rogo in un campo rom di Roma, un bimbo di 4 anni morto nella circostanza e un altro in fin di vita all'ospedale. Ho appreso di questa notizia tramite un "TG razzista" (non chiedetemi quale, era in onda alle 13). La pennivendola in questione non si soffermava affatto sulla gravità della morte assurda o delle condizioni del piccolo degente, ma con il suo servizio ci teneva ad informarMi che qualcuno guadagnava dei soldi per l'affitto di un cartone come ricovero per la notte, sottolineando, ripetendo con insistenza la provenienza del gruppo etnico di questi "signori". Ripeto dell'altro bimbo nessuna traccia, non pervenuto si dice. UN TG BESTIALE, mi chiedo perchè mi sono sintonizzato su quel canale?


HO VISTO e ho sentito di persona una madre che si lamentava della scarsa assistenza che lo stato offriva per sua figlia, a dir poco insufficiente vista la gravità della malattia e quindi delle precarie condizioni di vita di tutta la famiglia. Qualche tempo dopo ho visto anche lo stesso nucleo familiare recarsi a pranzo il giorno di ferragosto in un noto ristorante, mancava solo la bimba, rimasta a casa con la nonna. MAMMA DELL'ANNO 2010.


HO VISTO due medici azzuffarsi in sala parto a Messina e a distanza di poche ore due ostetriche emularli a Roma. La posta in palio di questi match di pugilato? Il parto cesareo da praticare, nuova corsa all'oro per medici ginecologi. Ho letto queste notizie e gli "effetti collaterali". Un bimbo morto, un altro che ha due ischemie celebrali, una donna a cui è stato asportato l'utero. IPPOCRATE SENTITAMENTE RINGRAZIA.


HO VISTO una scena che mai avrei voluto vedere. Dopo le inondazioni che hanno colpito il Pakistan, una madre correva con in braccio il proprio figlioletto. Il bimbo aveva una flebo al braccio e la voce fuori campo spiegava che essendo gravemente malato, la donna era in cerca di un soccorso, di qualcuno che potesse aiutarla.
So bene che queste vicende sono comuni quando l calamità naturali colpiscono zone della terra estremamente povere, ma la cosa che mi ha sconvolto e disgustato è stata la lunghezza del filmato. Il cameraman ha inquadrato la donna da lontano, ha atteso che lo raggiungesse, si è lasciato superare e ha poi rincorso la poveretta. Nella sua testa, il mentecatto, si immaginava forse già trionfante ad un qualche premio per cine reporter. Cinico, infame e senza cuore, qualsiasi altro essere umano avrebbe riposto la telecamera per aiutare quella mamma nella corsa, lui ha continuato a "credere" nella sua opera. NOVELLO SPIELBERG.


HO VISTO tutto questo nel mese di agosto, ed è stato raccapricciante osservare quanto venga insultata, violentata, violata l'infanzia nel menefreghismo generale.
Io qui non mi sono mai tirato indietro, non si contano le volte che ho rilanciato le iniziative benefiche a favore dei bambini, alle quali voi avete aderito. Noi come blog, siamo vicini sopratutto all'UNICEF e il versamento per il raggiungimento dei 21.000 contatti (che era il traguardo per il 6 dicembre) è ormai prossimo, ma a questo punto chiedo sin da adesso A TUTTI noi un piccolo "sforzo". So bene che il prossimo Natale è lontano, ma se sin d'ora mettiamo da parte un euro ogni settimana, in quei giorni avremo raccolto 15 euro a testa, da poter spendere o inviare pro UNICEF.
Forse è la volta buona che quelle immagini iniziano a diminuire, forse no, di certo è che a non provarci, non si corre nemmeno il rischio di riuscirci.

E' ora che il cuore torni dalle vacanze e prenda a pulsare a favore di chi ne ha bisogno.


P. S. Avrei potuto scegliere una foto di forte impatto, credo di aver visto troppo dolore per trasmetterlo anche a voi in maniera gratuita.


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8 set 2010

SAPORE DI MARE




Settembre qui è così, la mattina il sole è sufficientemente caldo da permettermi il lusso di fermare l'abbronzatura senza rischiare scottature, mentre di sera il vento salmastrato obbliga chiunque a gironzolare con indosso un giubbino leggero. Forse è propria della "divina costiera" questa prerogativa, per il fatto stesso che tutti questi paesini sono raccolti in un fazzoletto di terra, chiusi dalle colline e baciati dal mare.

Già di per se è poi complicato guidare fin qui, venirci poi di sera è davvero da innamorati pazzi del luogo. Ho sempre detto che se per Napoli vige l'unica legge dell'assoluta mancanza di un codice della strada, è altrettanto vero che raggiungere con l'oscurità un qualsiasi centro della costiera amalfitana richiede un'attenzione alla guida fuori dal normale. Ho visto in tanti battezzare le fiancate della propria vettura sui muretti bassi in cemento posti a protezione del ciglio della strada. Per fortuna è un'esperienza che mi manca. Ovviamente questo si tramuta anche in un turismo che si accentra nel mese di agosto, chi non è pratico non viene qui adesso e di sera i corsi sono meno affollati di turisti perditempo.

Ed è forse anche questo un motivo per cui adoro Cetara. Oddio, ho avuto modo di lavorarci tanti anni fa per poco tempo, sia in superficie che sotto, sulla terra e sul mare, ma è il paese stesso che è davvero stupendo. Arrivandoci da Salerno, dopo una curva, compare improvvisa la vecchia torre di guardia e subito dopo questo presepe, che di notte è finemente illuminato. Uno spettacolo suggestivo, per palati fini.

Ecco, avevo bisogno di una serata di assoluto relax, passata nella quiete assoluta di una passeggiata tra la gente che non mi riconosce, seduto sulla rena di una splendida caletta, con le onde del mare che lentamente si infrangono a riva e nessuno, nemmeno un gabbiano nei dintorni.
E pensare che questo era un luogo "famoso" per la pesca, una volta da qui partivano le tonnare ed è proprio qui che nasce la colatura di alici, un sublime condimento per un piatto di spaghetti dal sapore unico. Adesso di alici "salernitane", non ce ne sono più (e mio padre se ne lamentava già decenni fa) e la colatura ha di Cetara solo il nome sulle etichette. Però questa notte non mi lamento della mancanza di gabbiano e delle lampare uscite per la pesca. Niente sporca la superficie del mare, solo la luna si specchia su di essa e va bene così.

Qui ho trascorso tanti bei momenti. Ho aiutato a rilevare il vecchio porto, che è diventato l'ossatura di quello attuale e qualche notte l'ho trascorsa anche io sulla banchina in attesa che arrivassero gli scogli da porre in opera. Chissà, forse avrebbe potuto essere il mio primo vero cantiere se non fosse stato contemporaneo al porto di San Marco di C.te. Meglio così però, in quell'antro del Cilento c'è il mio primo vero faro, ignaro embrione di questa indomita follia.

Il tempo trascorre sereno e io sempre più mi lascio divorare dal sapore salato dell'aria di mare, che è per me dolce dei ricordi che riporta alla mente. E' proprio vero che non sono nato per caso in una città di mare, ma sono parte stessa di esso e che con lui mi rigenero. Sono nel mio ambiente naturale qui e qui ritrovo la forza per rigenerarmi e affrontare la settimana che verrà, i lunghi mesi che ho di fronte.

Tra poco sarà davvero difficile trovare il tempo ed il modo per arrivare sin qui e qualche capatina "a casa", per inondare gli occhi di questa luminosa oscurità, mi sarà consentita solo a Salerno. Peccato, sono stato davvero bene stanotte.



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6 set 2010

PARTECIPAZIONE ED UGUAGLIANZA


La storia di Sakineh, la donna nella foto, credo sia nota a tutti, è una delle poche opere meritorie dei nostri quotidiani, che oltretutto danno ampio spazio ogni giorno a ciò che le accade. Inusuale.
Il senso quindi di questo post non è quello di dare un pò di risalto in più alla sua vicenda, non potrei certamente riuscirci con il mio piccolo blog, ma desidero ricordare a voi e a me alcune cose, che sono le ragioni stesse su cui si posano le fondazioni di questa nostra isola.

In primo luogo la partecipazione. Non concepisco un essere umano che non prende posizione nella vita. Non mi interessa se l'idea di chi ho di fronte coincide oppure no con la mia, dico solo che l'ignavia è per le bestie. Gli uomini a mio avviso sono coloro che dotati di una ragione, dei sentimenti, delle idee combattono per esse. Quindi è un bene condividere gli elementi che altri creano, come succede su facebook, ma di tanto in tanto ognuno di noi dovrebbe "sporcarsi le mani" esprimendosi.
Io tento di farlo con il blog, quando posso, come posso, questa volta è bene che anche tu navigante lo faccia, casomai cercando uno dei tanti siti di sostegno a Sakineh e apponendo una firma digitale, oppure parlandone in giro con chi conosci, sensibilizzando altre persone al problema.
Avere il coraggio delle proprie idee, vuol dire essere vivi, anche se come in questo caso potrebbe servire a ben poco, ma non provarci sarebbe delittuoso quasi quanto partecipare alla lapidazione.

In secondo luogo l'uguaglianza. Se ho delle certezze nella vita, questa rientra tra quelle. NON ESISTONO DIFFERENZE TRA UOMINI E DONNE, BIANCHI NERI E GIALLI, EBREI MUSSULMANI O CRISTIANI, TUTTI SIAMO UGUALI, ed è chi non concepisce ciò che è inferiore a me, perchè si rifiuta di usare tutto l'intelletto che gli è stato dato a disposizione.
Condannare una donna "riconosciuta colpevole" (?) di adulterio è inconcepibile, condannare una donna e vedere gli uomini farla franca è fuori dalla grazia di qualsiasi Dio. Una donna che tradisce non è mai da sola, quindi non vedo perchè lei si e l'uomo no, partendo dal presupposto che il discorso varrebbe allo stesso modo a parti inverse. Perchè oltretutto è vedere questo come delittuoso che è un abominio, un'idiozia retrograda.

Spero quindi che anche tu che mi leggi adesso ti impegnerai un pò di più, cercando di conoscere i dettagli di questa storia e scrivendo un appello, apponendo una firma o comunque allargando la comunità di persone che si sono meritoriamente attivate per la sua liberazione.

Forse servirà a poco, probabilmente a nulla, ma la libertà è anche avere la possibilità di poter esprimere la propria opinione. Derogare o delegare è un'offesa per chi si è battuto ed è arrivato a morire per concederci questa conquista.










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LA LIBERTA' Giorgio Gaber
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3 set 2010

LA BOTTEGA



E' un racconto, lungo. Armati di pazienza.


Questa stradina poco illuminata mi incute un pò di timore.

Ad onor del vero non me lo ricordavo nemmeno questo vicolo, eppure sono pratico della zona, ci ho lavorato per un bel pò di tempo qui vicino. Sarà che sono anni che manco dal centro storico di questa città, però una viuzza non compare dall'oggi al domani e poi nella parte antica? Mah, forse all'epoca in cui ero qui era nascosta da qualche impalcatura che mi impediva l'accesso.
E poi è proprio vero, erano anni che non mi avventuravo qui intorno, perchè poi mi ha preso questa smania di rivedere questi luoghi stanotte?

Mi sono perso, il GPS del cellulare non è illuminato dai satelliti, oscurato dai tetti dei fabbricati, addio Google Maps, però ovviamente il mare è in basso, quindi dovrò semplicemente continuare a scendere e mi ritrovo in prossimità del lungomare e ovunque sbuco sono a cavallo.

Ma che belli questi lampioncini a braccio, qui ha lavorato bene il sindaco, creano una suggestione quasi fiabesca. Certo con queste lampadine gialle, l'assenza totale di persone per strada e i negozi chiusi, l'atmosfera è a dir poco spettrale, mi sento come catapultato in vecchio film horror, manca solo che jack the ripper sbuchi da quella traversina.
No, lo squartatore non c'è, ma lì vedo un negozietto aperto. A quest'ora di notte? Adesso si che la cosa si fa inquietante.

THE DREAMS

Sogni? non si capisce mica cosa vende questo negozio.

Certo l'atmosfera che sembra regnare all'interno è gradevole, con la scusa che mi sono perso (e mi sono perso per davvero) sbircio un pò. 
Speriamo non mi uccida questa mia curiosità prima o poi.

Diiiin Diiiin

Una campanella all'ingresso? Come nei vecchi film, ma davvero? Però che bello, tutti questi scatoli colorati.

"Buonasera, come posso esserti utile?"

E da dov'è sbucato questo qui? E' il sosia di Vincent Price e io sono stato catapultato nel film di Dracula.

"Salve, mi scusi, mi sono perso. Potrebbe gentilmente indicarmi la via più breve per raggiungere il lungomare?"
"Basta girare a destra appena esci dalla bottega, 800 metri e sei sul mare"
"Grazie e buon lavoro"
"Guardiano vai già via? E' da un pò che ti aspetto"

Mi conosce? Mi aspettava? Ma chi diamine è questo?

"Lo so, so cosa ti stai chiedendo. Ti si legge in faccia tranquillo, mica nel pensiero. Fai un giro prima che sei sicuramente curioso, guardati intorno con calma e poi ti spiego"

Girare? Spiegare? Mi conviene scappare e anche velocemente.

Però qui è pieno di oggetti strani e fantastici. Un giretto quasi quasi me lo faccio e poi sono più giovane e prestante, a meno che non tiri fuori un'arma potrò sempre difendermi.

Guarda qui quante splendide cianfrusaglie. La raccolta completa di giocattoli che risale alla mia infanzia e quanti libri, tutti quelli che volevo sono qui. Certo che è immenso questo negozio, da fuori mica sembrava così, l'avevo battezzato per un bugigattolo.

Noooooooo, guarda, la raccolta completa di tutti gli album Panini degli anni 70 e 80, quanto li desideravo da piccolo e la pista della Polystil a forma di 8, non me l'hanno mai regalata i miei. Non è possibile, la maglia di Zoff ai mondiali del 1982, quella della partita contro il Brasile, ho le lacrime dalla gioia, ma com'è possibile? Qui ci sono tutte le cose che ho sempre desiderato e mai avuto

"Si, hai indovinato, qui ci sono tutti i sogni che hai fatto da piccolo. In questo luogo dove io li raccolgo, convergono i sogni di tutti coloro che vivono sulla faccia della terra. Per questo è la Bottega dei Sogni"

"Ma questo è Matto"

"No, non sono matto e tranquillo, anche questo ti si legge in volto. Questo è semplicemente un luogo speciale, fuori dal tempo e dallo spazio, accessibile solo a chi come te è folle al tal punto da inventarsi sempre nuovi sogni. Chi ha la capacità di credere che può esistere tutto ciò. D'altronde sei uno dei miei migliori fornitori sai? Per questo sei qui"

Beh che io sia un pazzo sognatore lo sanno anche i sassi, ed effettivamente qui c'è davvero molto di quello che ho desiderato, ma sono sogni banalmente comuni. Tutti i miei coetanei li hanno voluti.

"Sei in grado di darmi sempre del nuovo filo da torcere sai, questo reparto è solo una piccola parte di ciò che ti riguarda. Quasi tutti hanno uno scatolo dedicato, per te ho avuto bisogno di una stanza. Seguimi"

Come potrei non farlo adesso? Se mi porta nello scantinato e mi uccide non lo saprà mai nessuno, ma come posso fermarmi adesso?

"Vedi, lì è appesa la divisa di pilota dell'Alitalia e affianco quella della nazionale di pallavolo. La tua vera è su quella scrivania ad angolo, controlla la data, lo so è arrugginita e graffiata, ma è lei. Ecco, tutta l'attrezzatura da lavoro che usavi qui a Salerno. Vedi, li ci sono i libri che non hai mai scritto e gli inviti a cena che non hai mai avuto il coraggio di fare. E quel bacio che non hai mai potuto dare a quell ragazza già fidanzata. Qui c' è tutto ciò che hai desiderato, anelato, sognato"

"Dimmi la verità, questo succede perchè devo morire e questo è l'attimo prima che accada?"

"No, tranquillo non lo è. Si ti ho letto nel pensiero questa volta :-) Vedi c'è chi non ha mai realmente sognato, chi ha smesso crescendo e infine chi li ha realizzati tutti. Tu no, tu non appartieni a nessuna di queste categorie, assomigli molto a me quando ero giovane. Non solo sai sempre inventare nuove fantastici desideri, ma catalizzi le attenzioni degli altri e metti le persone in grado di confidarti i propri desideri. E' bello tutto ciò, aiuta a far si che i sogni siano più forti degli incubi e le persone si sentono in condizione di poter continuare a coltivarli. Però da un pò di tempo hai smesso di sognare e questo mi preoccupava, volevo che vedessi tutto ciò. D'altronde un giorno il tuo aiuto mi sarà indispensabile qui.
Però adesso svegliati, c'è ancora tempo prima che tu faccia ritorno qui. Svegliati e buona continuazione Guardiano"

Cosa? Un sobbalzo, stavo dormendo, anzi sognando. Certo che era davvero tanto tempo che non facevo un sogno così reale................


E tu naufrago, continui a sognare?


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L'UFFICIO DELLE COSE PERDUTE Gino Paoli
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1 set 2010

FERITE






Questo post ha radici che affondano negli anni, ma è nato di getto quest'oggi, mi è praticamente piombato addosso e non ho potuto fare a meno di scriverlo.
Avevo immaginato, avevo scritto qualcosa di totalmente diverso per oggi, era molto più soft il post che avevo steso, azzardo addirittura umoristico, ma devo imparare a non fare più programmi, vengono inevitabilmente stravolti.
E' l'una di notte e sono qui, con la sola luce del monitor a illuminare la stanza e tanta voglia di tirare fuori quello che ho dentro.
Perdonami la lunga introduzione che seguirà, senza non comprenderesti bene la portata del mio dolore e scusa anche i passaggi a vuoto, non ho nessuna intenzione di ricoreggerlo nella sostanza Nessuna mediazione
, solo ciò che penso.


Il guardiano è un avatar di per se relativamente giovane, poco più di un anno e mezzo di vita, ma il mio girovagare per le intrigate vie del web conta anche qualche altra esperienza all'attivo.
Una sorta di embrione di quello che leggi qui era il saluto che inviavo quotidianamente ai miei contatti del messenger di yahoo, mentre il biliardo dello stesso sito mi ha regalato un gran numero di conoscenze, molte sono nate e morte velocemente, altre si sono evolute e ancora oggi sono vive, sono diventate amicizie. Posso vantarmi di aver creato un networking di amicizie vere con largo anticipo sull'avvento di Facebook, facendo in pratica le stesse cose che oggi sono permesse dal social network più famoso al mondo.

Ci sono quindi nella mia vita persone che vi sono entrate anni fa e tra esse ce ne sono alcune che hanno un posto importante nel mio cuore. Di una di esse ho già abbondantemente parlato, ho descritto quanto la sua conoscenza sia stata fondamentale nella nascita dell'isola. Però anche qualche altra persona mi onora della sua amicizia, tra esse c'è chi mi segue e mi omaggia dei suoi commenti pubblici e chi invece lo fa nell'ombra, senza palesarsi al mondo, ma con la stessa frequenza e la stessa passione.

Tra queste c' è una donna di una dolcezza infinita, che nel tempo mi ha regalato alcuni stralci della sua vita e lo ha fatto trasmettendomi delle sensazioni talmente nitide che prendevano forma, erano vivide. Non ti nascondo che in qualche modo ho anche "usato" alcune sue emozioni per scrivere qualcosa di quello che hai letto nel passato. Se adesso dovessi cercare un solo aggettivo per descriverla, non ci riuscirei perché incapace di rappresentarla, ha una personalità davvero speciale.

Mi riempie sempre di gioia poter parlare con lei, anche se la cosa succede di rado.

Si, perché il nostro è un rapporto "sporadico", nel senso che non esiste una scadenza con la quale ci scriviamo e/o parliamo. I nostri dialoghi non sono ne quotidiani, ne settimanali e nemmeno mensili, è il famoso quando capita capita. Ho sempre saputo che si materializzava quando ne aveva voglia ed avendo qualcosa di interessante di cui parlare. In quei momenti mi ha regalato sprazzi di luce con la sua presenza e nello stesso modo in cui si era materializzata, d'incanto scompariva nel buio. Una meteora con un'orbita irregolare, che di tanto in tanto transitava dalle mie parti.

Una cosa però ho sempre percepito nelle sue parole, un velo di dolore che le ammantava. Le ho sempre detto che sentivo come se tra di noi ci fosse un muro, anzi una corazza difficile da scardinare e non perché fosse fatta di sfiducia, ma sentivo che il materiale con cui era stata costruita era ben più robusta. Per sapere del suo stato civile ci ho messo due anni, questo la dice lunga sul suo grado di riservatezza.
Però nel contempo non mi ha mai celato il vulcano che arde dentro di lei, un mondo del quale mi ha messo a conoscenza e che ho imparato ad apprezzare. In pratica una stupenda creatura, capace di vivere con un'intensità e una tenerezza infinita i propri rapporti, timorosa di essere di nuovo ferita dagli esseri umani.

Volerle bene non è mai stato difficile e credo che è stato invece molto complicato per me mantenere il tutto in ambiti "normali", mantenendo così alto il grado di invidia per chi fa parte di ogni suo giorno.

In COLLEZIONE SOLARE ho avuto modo di riproporre un post, che per certi versi è anche suo, perché come ti ho detto in precedenza, alcuni degli "splendidi affreschi" che lo compongono, sono frutto dei suoi desideri, della sua vita.
Ora non so se per caso o per una sua precisa scelta, poche ore dopo la pubblicazione, sul mio cellulare arrivava un suo sms, interrompendo così un silenzio che durava da quasi tre mesi.
I fili si sono riallacciati immediatamente, i dialoghi si intrecciano e scorgo una volta di più nelle sue parole quella nota di malinconia, questa volta ancora più marcata del solito.
La conosco ormai da anni e so che qualsiasi passo facessi io nella sua direzione, sarebbe solo un invito alla fuga e non voglio questo. Sarò stato egoista, ma trovo gradevole la sua compagnia, non voglio che scompaia di colpo come al solito, ma la cosa accade comunque e un amen seppellisce tutto.

Poi però stranamente riappare dopo nemmeno una settimana, è triste e percepisco il dolore in ogni singola lettera che leggevo di quello che non era un sms, ma una e vera e propria missiva. Parole grondanti del male che aveva subito, senza che in nessuna di esse fosse celato un barlume di odio verso le persone che avevano approfittato di lei negli anni.
E' stato come davanti ai miei occhi si fosse materializzata la scena di una tenera cucciola presa a calci da dei balordi, con il tenero animaluccio ancora li a chiedere amore, a domandarsi perché proprio a me tanto dolore.

Ieri, oggi, diamine non so più in che giorno mi trovo, ho vissuto uno dei momenti più difficili della mia vita. Mi sento inutile, vorrei poterla aiutare a sorridere di nuovo e a credere negli uomini, ma essendo venuto a conoscenza della sua tristezza, non so davvero da dove cominciare, è tutto così terribile e ingiusto.
Sono incapace di provare odio e disprezzo, ribadisco ancora che nemmeno per chi mi ha rovinato la vita riesco a pensare male, ma in questa circostanza sono davvero sulla strada giusta. Rovinare affettivamente una persona così buona è davvero un crimine.

Inoltre sono conscio, che per il grado di conoscenza a cui sono giunto, lei adesso scomparirà del tutto. So bene cosa significa mettersi a nudo e raccontarsi senza pudore ne remore, in quel momento hai di fronte una persona che farà parte della tua per sempre o che da essa scomparirà un attimo dopo, in questo caso io ho perso una persona speciale per me.

E quindi rimango qui, con la sola cosa che so fare e cerco una risposta ai suoi perché, nella speranza che un giorno qualcuno riesca a suturare le sue ferite emotive e che possa renderla perlomeno serena.


P. S. Anche oggi non sono stato del tutto originale, il titolo di questo post è stato mutuato da una delle sue ultime mail. E' perfetto per la circostanza.




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