23 lug 2010

E' IL PENSIERO QUELLO CHE CONTA




Come sai, i miei post nascono solitamente sulla scorta di pensieri minimi che faccio nei ritagli di tempo o quando mi sposto in auto, cioè nei momenti in cui ho la possibilità di interrogarmi sulle cose o immaginare un racconto di quelli che di tanto in tanto pubblico.
Lo so che parlare con se stessi è uno dei primi sintomi della schizzofrenia, ma ho sublimato la mia follia a tal punto che ormai mi rispondo e spesso addirittura ci litigo con l'omino che alberga dentro di me, la parte pazza di un matto da legare.

Ieri sera, dopo un'inattesa e ti dirò oltremodo emozionante telefonata, ricevuta da una persona che definire amica è riduttivo, anzi spregiativo visto il bene che provo e che le porto, ieri sera dicevo, ragionavo intorno ad una frase "è il pensiero quello che conta" e ci rimuginavo su rendendomi conto che è una di quelle idiozie ipocrite dietro le quali sempre più spesso ci nascondiamo.

Ho sempre pensato che i doni sono delle emozioni che devono essere vissute in prima persona da chi li fa, non un semplice gesto quasi dovuto, ma un'esperienza da condividere e quindi intorno alla quale costruire l'evento, che è l'apertura della sorpresa. I dettagli, quelli io li curo fino allo spasimo, ad essi mi dedico e cerco di fare in modo che ogni singolo istante sia un momento di gioia intensa per chi riceve il regalo. Quindi in questa circostanza il pensiero è frutto di un progetto, di un'idea, di qualcosa che è stato al centro dell'attenzione per giorni, settimane, mesi. Spesso però l'accezione con la quale l'utilizziamo è totalmente diversa, quasi a voler giustificare la mancanza di tempo e un pensiero acquistato all'ultimo momento in maniera distratta e approssimativa, un bigliettino scritto in maniera veloce e due parole vuote di ogni significato, tanto è il pensiero quello che conta io l'ho avuto e quindi sono inattaccabile, beh tutto ciò ritengo che sia di pessimo gusto........

I regali vanno immaginati, vissuti, diventano così qualcosa di non stereotipato e allora davvero sorprendono, belli o brutti colpiscono nel segno.

Non sono mai stato convenzionale in vita mia e spero mai lo sarò, mi piace sorprendere le persone a cui tengo, che amo, che sono parte della mia vita. Per me un regalo dev'essere bello per entrambi, anzi ti dirò con estrema sincerità che la soddisfazione di aver emozionato la persona che ho di fronte è sicuramente più forte di quella che sta provando lei.

Si solo così è il pensiero quello che conta, perchè è quello che fa nascere un'idea, che prende forma in un cadeau e che fa capire quanto è importante la persona a cui lo porgi.


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5 commenti:

  1. Scusa fammi capire, hai rifatto il compleanno ?? vedi che così ci arrivi prima a centanni !! :-)
    Cmq condivido, anch'io penso che un regalo va fatto sopratutto col cuore. IO ad esempio apprezzo molto di più un regalo anche se "cheap" fatto senza l'obbligo di una ricorrenza che un regalo prezioso fatto solo perchè è il mio compleanno e andava fatto...
    un beso !!!

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  2. Ma il compleanno festeggiato, o meglio in questione, non era il mio evidentemente. Dico si che sono pazzo, ma farmi dei regali da solo per il mio non compleanno, spendendoci tempo per prepararlo, sperando poi di sorprendermi........... nemmeno il cappellaio matto.

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  3. il pensiero conta e tanto.
    Sapere che qualcuno si è dato da fare, ha impiegato tempo ed energie per farti un regalo, dovrebbe essere già un regalo.
    Se poi l'oggetto regalato non è di tuo gusto, non è quello che avresti voluto (es. canzoni stridule) non importa. Quello che conta è l'impegno. Ricordatene, per favore , domani.
    :-)))))))) Scherzo. . . .o no?
    Si nota che ho ricevuto recentemente un regalo emozionante?

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