Come spesso mi capita, stravolgo all'ultimo momento i piani che mi ero prefissato per il blog e seguendo i fili di un'ispirazione improvvisa, dò un senso diverso alla giornata qui sull'isola.
La cosa non ha per voi nessuna rilevanza, tanto conosco solo io le mie idee e quindi non ve ne viene nessun danno. Però questo comporta da parte mia un impegno extra, tempo rubato a qualcosa e a questo punto, non so più nemmeno io a cosa. Otrettuto ne viene sempre fuori uno scarabocchio, riletto un minor numero di volte rispetto al solito e quindi poco scorrevole in qualche passagio. E allora, adesso che lo sapete, siate ancor di più benevoli verso questo post, che è stato scritto, se possibile, con un briciolo di cuore in più.
Il fatto è, che prima di tutto ciò che scriverò nei prossimi mesi, vorrei mettere a terra un punto fermo e spiegare intorno a cosa nasce tutto ciò che riguarda questo blog. Parlarvi in pratica di una delle testate d'angolo, su cui si fonda la nostra isola.
Voglio raccontarvi dove nasce tutta questa mia ispirazione e voglia di scrivere.
Già, da dove? Beh, banalmente è figlia dall'ascolto. E' sostanzialmente frutto di quella forma di attenzione, che spontanemanente ho verso le persone a cui tengo e che iniziano a parlarmi di se, ed oggi, in tempi in cui nessuno regala più niente di se, figuriamoci il tempo, questa è davvero una marcia in più.
Con ciò non voglio dire di essere migliore, nè diverso dalla massa, ma solo che tempo fa mi insegnarono che alle persone bisogna dedicare il tempo che richiedono, se le ritieni importanti per te e cercare così di capire il loro punto di vista, nei confronti della vita.
Il fatto è che in pochi abbiamo conservato quest'abitudine, tutti ormai sono convinti di essere infallibili, onniscienti, una sorta proiezione terrena di tutte le divinità religiose venerate al mondo e quando ci si trova di fronte miliardi di esseri supremi, il dialogo diventa, ovviamente, un optional, oltrettutto superfluo.
Ci avete mai fatto caso, non esiste più nessuna forma di dibattito su alcun tema? E' tutto un fiorire di litigi, a prescindere dall'argomento di discussione.
Io ho ragione, tu hai torto, ma non si capisce su quali basi si affermano queste verità assolute e la cosa grave è che spesso, chi litiga, non sa nulla dell'argomento di cui parla, nè tantomeno dedica attenzione a quello che dice il suo interlocutore (per modo di dire).
Ecco, la convinzione assoluta nelle proprie idee, la fermezza a prescindere della nostra perfezione, ci ha trasformati in tanti piccoli talebani, pronti ad assaltare le chiese cattoliche perchè siamo certi di essere mossi dal giusto, nel momento in cui uccidiamo l'infedele.
La verità, è che qui mai nessuno si ferma ad ASCOLTARE chi ha la necessità di dirgli qualcosa.
L'aspetto poi, ancor più divertente, a mio modesto avviso, è che tutto ciò è inconscio a tal punto, che tutti sono pronti a lamentarsi della scarsa attenzione ricevuta, salvo poi infischiarsene degli altri, se ci si trova nella condizione di dover regalare il proprio tempo al prossimo.
A me onestaamente piace ascoltare le persone, parlare con loro, scoprire senza essere invadente, saper pronunciata, affonda le sue radici nel cuore.
Entrare in intimità con chi ti piace è una grandissima soddisfazione, perchè vuol dire che ispiri fiducia alle persone a cui tieni.
L'ascolto crea esperienza, emozione, brividi, è quell'arma in più che ti permette di capire chi hai accanto e comprendere poi come bisogna comportarsi con loro quando devi prendere una decisione che li coinvolge.
Ovviamente, tutto ciò crea anche un bagaglio di conoscenze tali, che dà quella spinta in più alla fantasia, per scrivere idiozie come le mie, o i romanzi e i racconti, così come succede agli scrittori veri.
Volevo aggiungere una piccola postilla, e cioè che và anche da se, che alcuni argomenti di questo post dovevano essere trattati molto più a lungo e approfonditamente, perchè ad essi ho accennato solo di striscio.
Parlo del fondamentalismo fanatico di tutti i tipi (religioso, politico, sportivo, sentimentale), oppure della negazione di chi abbiamo di fronte durante un dialogo, che è ciò che ci porta poi ad infischiarcene del prossimo, ma non erano questi gli argomenti dello scarabocchio odierno, non voglio rubarvi tempio inutilmente e soprattutto non voglio andare fuori traccia, altimenti il mio mai abbastanza idolatrato professore di lettere, mi fulmina dal paradiso in cui giustamente riposa.
Saper ascoltare è una vera rarità al mondo d'oggi. Tutti abbiamo la smania di raccontare e raccontarci e poche persone si soffermano veramente a sentire le ns parole. Purtroppo io sono un gran chiacchierona poco avvezza a sentire ciò che le persona desiderano comunicarmi, e quando mi capita il piacere di incontrare o comunque conoscere qualcuno con questa dote ne resto affascinata.... penso di averlo trovato nel mio cammino in questo periodo e ne sono felice... una vera fortuna....
RispondiEliminaD.
Cara Daniela, spero che questa fortuna tu l'abbia ancora oggi e nei giorni futuri e tu possa esserne ancora felice.
RispondiEliminaConcordo con le tue parole, anch'io sono una logorroica e una cattiva ascoltatrice
uvs