PRIMA PUBBLICAZIONE 1 ott 2009
Chi tempo fa vagheggiava una mia trasformazione nel personaggio felliniano, che salendo su un albero urlava al mondo "VOGLIO UNA DONNA", a quanto pare si sbagliava per l'ennesima volta. Certo è che sono ancora carico di emozioni e pulsioni umane, maschili desideri che qui trovano un terminale. Se poi una donna è ancora capace di emozionarmi come quando avevo 17 anni, vuol dire che sono vivo, vegeto e in grado di amare senza freno, che poi è l'unico, e vero modo di darsi a un'altra persona. L'intensità delle cose sentite e scritte di seguito, secondo me ci vanno vicine. Inoltre, personalmente, ho sempre creduto che la differenza tra volgarità e emozione è nel modo in cui ci si esprime. Spero quindi di non offendere la suscettibilità di nessuno, perchè sono certo che tra persone adulte, sia ancora lecito raccontare della passione, senza creare scandalo.
I miei occhi sono fissi nei tuoi, immobili e carichi di passione. Un solo bottone tiene ancora uniti i lembi della tua camicia, ma anche così le mie mani possono sfiorare la tua schiena, avvicinandoci sempre di più, lentamente.
Chiusi in questa stanza, siamo qui a raccontarci pezzi di vita, con le nostre labbra a pochi millimetri le une dalle altre e le parole che si fondono mentre le bocche sempre più si cercano. Il mio cuore è un organo impazzito e come in una vecchia canzone il suo suono sfonda il soffitto e il cielo compare sopra di noi, che restiamo qui, abbandonati come se non ci fosse niente, più niente al mondo.
Sento le parole, che la tua voce non osa dire, le sento urlate dentro di me e così anche l'ultimo ostacolo alla tua nudità viene superato. Il tuo ventre è calamita per i miei baci , non so se riuscirò a staccare mai più la bocca da te.
Ti fermi, mi guardi e mi distendi sul parquet, cosicché con movimenti lenti risali lungo il mio corpo, fino ad ricoprirmi per intero. Ti sento tremare, percossa da brividi di piacere, mentre le tue mani scivolano lungo i miei fianchi e scendono sino al fondo della mia schiena, dove trovano finalmente riposo. I tuoi seni immobili sul mio petto, la tua bocca avida che si muove sul mio collo ed è la realizzazione di quel desiderio che covava dentro di noi da anni, quel sogno che ora finalmente si concretizza.
Siamo un solo corpo che arde di desiderio, batte un solo cuore dentro di noi. Sei mia come mai nulla prima al mondo, perchè fin'ora niente e nessuno aveva occupato dentro di me tutto questo spazio, mi sento tuo come se lo fossi sempre stato, come se solo adesso mi fossi finalmente completato.
Il tempo non ha più limiti, si svolge fuori da queste mura. Qui ogni attimo è eterno, ogni tuo sospiro sembra non finire mai scuotendomi fin dentro l'anima e così questa stanza non ha più pareti, ma alberi, alberi infiniti.
Impetuosi i nostri corpi si cercano, si sfiorano, si abbracciano, si fondono come lava che sgorga pura dalle viscere della terra e che senza limiti travolge tutto ciò che incontra sul suo cammino.
E mentre fuori si fa giorno, i tuoi lineamenti distesi mi esprimono tutta la tua felicità di essere mia e spero che il mio sorriso inebetito, ti racconti di me altrettanto.
I respiri si sono rallentati, il cuore è quasi fermo ormai, ma le mie mani ti cercano ancora, ti carezzano, ti raccontano quanto dentro di me è forte arde l'amore che provo, adesso sai che la mia voglia di te si è solo momentaneamente placata, ma non si è estinta e mai ci riuscirò.
Così, mentre le mie dita sfiorano l'interno delle tue ginocchia, sento che la tua bocca è di nuovo mia ..........
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