PRIMA PUBBLICAZIONE 14 feb 2009
Benvenuto navigante, prima di leggere il mio post di oggi, è per me obbligatoria una premessa, non so assolutamente cosa scriverò, non so se darò un filo logico al tutto, quindi se troverai quello che segue una serie di sconclusionate sciocchezze o un'interessante lettura, sappi che mi è venuta di getto e ti spiego anche il perché.
Gli argomenti su cui quotidianamente mi esprimo, sono ovviamente pensati prima di sedermi e attivare il pc, l'idea, la direzione verso cui intendo svilupparla, tutto è già abbastanza definito, poi mancano le parole, ma so già come confezionare l'abito. Su quello poi fisso i complementi, titolo, foto, eventuali video, musica di sottofondo. Anche oggi avevo l'idea e una direzione, avevo un finale e mi sono messo alla ricerca di un filmato. Ho commesso però un grave errore, mi sono buttato sul "video", sono andato a rivedermi un pezzo su youtube che adoro, tratto da un film che adoro e ogni volta che inizia (il filmato) mi strappa un'infinita di calde lacrime. Adesso sono confuso e non so assolutamente cosa scrivere.
L'idea è e rimane l'amore, non si può evitare l'argomento a San Valentino, il giorno della festa più furba e commerciale che ci sia. Probabilmente avrei voluto parlare dei mille luoghi comuni che ormai gravitano intorno al 14 febbraio, uno di quei discorsi da cinico invidioso, la volpe che non arriva all'uva e dice che è amara. Sarei stato davvero stupido.
La festa degli innamorati, tripudio di baci di cioccolata e rose rosse, insulse frasi spedite in maniera rapida e obbligatoriamente condensate in 160 caratteri. Sera di cene romantiche, consumate immersi tra decine e decine di coppie, ognuna persa nel proprio percorso personale, pasti a menù fisso condivisi senza nessuna intimità. Probabile quindi che in molti non vivano questo giorno con la dovuta emozione, che sia ormai un appuntamento al quale è impossibile sfuggire e necessario partecipare, fosse anche solo per non deludere il partner. Però che invidia per chi lo sente suo, per chi lo vive tutto l'anno, aspettando questa data solo per sublimare il proprio sentimento, per chi ogni giorno si sveglia con il desiderio di allungare la mano nel letto, sapendo che affianco ha la persona che desidera, niente raffredda di più il cuore di un talamo vuoto nella metà migliore.
L'amore, quello che fa battere il cuore all'impazzata, che prende allo stomaco, che ti fa ridere e piangere insieme, quello che ti porta a fare centinaia di km solo per respirare la stessa aria della tua amata, per poi andare via senza nemmeno averla vista, esiste davvero. Tutto ciò non è solo nei film, io ci credo e l'ho sfiorato per un paio di volte nella mia vita ed è stato San Valentino tutti i giorni in cui era dentro di me. La storia poi è nota e oggi sono qui a scrivere della sua esistenza e non a celebrarlo, nella speranza di sentire di nuovo il cuore ripartire.
In passato ho sentito enunciare la teoria secondo cui si riesce ad amare una sola volta nella vita, il resto sono solo avventure. Secondo me non esiste nulla di più sbagliato, nessuno può o deve rassegnarsi a vivere di ricordi felici. L'idea secondo la quale un solo amore ci spetta nella vita, perché sulla faccia della terra c'è solo un'altra metà della mela perfettamente combaciante è per me una fandonia. L'uomo cresce e matura, sviluppando nuove necessità e cambiando così anche le sue esigenze, quello che oggi io ritengo sia per me, domani potrebbe non esserlo più. Solo gli stolti rimango fissi e immobili nella propria idea per sempre. Se nella coppia che si forma oggi, non c'è un cammino comune di crescita, l'amore si esaurisce inevitabilmente, come tutte le cose della vita. E se io vivessi con la convinzione che esiste una sola donna per me, non saprò mai se la persona che ho davanti è quella della mia vita, se non ci provo a viverla con lei. Potrei lasciarmi così scappare la felicità per una stupida teoria, nessuno può essere così sciocco. Ovviamente non ci si può dare a tutti gli sconosciuti affascinanti che si incontrano, ma nemmeno chiudersi in un guscio e smettere di vivere una volta finito un amore.
Poi sappiamo tutti che l'amore è anche sofferenza, a volte idealizzazione di un'uomo o di una donna che ci porta a prendere cantonate enormi, ma l'amore è qualcosa che va cercato incessantemente, è necessità primaria, come l'acqua, come il cibo, come l'aria, senza non si vive.
Questa è la ragione per cui credo, che se anche oggi non avrò affianco a me la mia valentina, so che è li fuori nel mondo e che il nostro futuro potrà essere felice.
Il 14 febbraio è il giorno in cui viene celebrato l'amore, ma dobbiamo imparare a viverlo anche per i restanti 364 giorni dell'anno per non ritrovarci tristi e soli davanti a un pc a scriverne.
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