PRIMA PUBBLICAZIONE 11 gen 2010
Dare me moneta signore, per piacere.
E' tutta la giornata che sono qui davanti alla porta di questo supermercato e adesso che la mamma fa mangiare la sorellina, ti chiedo io i soldi, signore.
Fa freddo, è tutto il giorno che fa freddo, piove, ma domani è natale e tu stai comprando un giocattolo alla tua bimba, fai felice anche me signore, domani è Natale. Dare me moneta signore. Natale? Io non so cosa abbia di diverso il Natale rispetto agli altri giorni? Ah si, il supermercato è chiuso e io non devo chiedere l'elemonisa e così posso giocare con gli altri bambini del campo. No signore io non gioco come tua figlia con quel giocattolo nuovo che a Santo Stefano sarà dimenticato, noi giochiamo a nascondino tra le baracche, speriamo che non piova.
Dare me una monetina signore. Ah, non me la dai perchè i grandi rubano? Ma io sono piccolo e devo portare i soldi a casa, sennò il papà si arrabbia e picchia la mamma e fa male anche alla sorellina che poi non mangia. No noi maschietti no, niente botte.
Grazie signore, Dio te ne renda grazie. Meno male mamma, un altro soldino, ma quanto sono brutti questi piccolini, sono più belli quelli grandi, vedo il tuo sorriso senza denti mamma quando ci danno quelli grandi. Dai mamma la prossima signora, quella con il giubbino pulito ce la da una monetina grande. No è andata via senza nemmeno guardarci. Cattiva.
Dare me una moneta signore. Perchè mi guardi così signore? Non ti ho toccato signore, non ho sporcato il tuo vestito con le mie mani. Ti fanno schifo lo so, ma stacci tu tutto il giorno qui fuori senza sporcarti e poi signore mica l'ho scelto io di essere povero? Ci sono nato così. Terzo di cinque fratelli. I grandi sono per strada, soli e io qui con la mamma. Io volevo andare a scuola, lo sai signore? Io si, volevo imparare le cose, sapere, ma tu ce lo hai mai visto un bimbo rom a scuola? Ma è perchè non mi ci fanno andare o perchè non mi ci vogliono? Io sono piccolo, questo non lo so, non ho risposte, solo domande e oggi fa molto freddo e mi chiedo perchè sono qui e non davanti al fuoco, al caldo.
Mamma, presto andiamo, ci sono quei signori che non ci vogliono qui, mamma scappiamo, nascondiamoci. Non ho paura mamma, non per me. Sono cattivi, ci odiano lo so, ma io sono piccolo e a me non mi fanno del male.
Signore, signore ti prego, dare me una moneta, la bimba piange, mamma non può allattare, ti prego fammi comprare da mangiare per loro. Te lo giuro non darò i soldi ai grandi, devo far mangiare loro, hanno fame davvero signore, non è per me è per la mamma è per la piccola
Ti prego dare me una moneta TE NE PREGO.......
A volte nascono così, un'immagine che trafigge il cuore, una sensazione, un'emozione e la mano comincia a scrivere e credimi la cosa più difficile è rileggere, è un pugno in pieno stomaco anche per me. Cosa dovrei fare non riportare nulla qui? mettere la testa sotto terra come facciamo sempre ed essere apatico, non avere cuore per le cose che ci succedono intorno, perchè questo è intorno a noi e dimenticarsene significa mandare a morire di freddo quel bambino.
DIAMO UNA MONETA A QUEL BAMBINO SIGNORE
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