PRIMA PUBBLICAZIONE DEL 17 sett 2009
Da alcuni giorni mi rendo conto che i post del guardiano "sono migliorati". Questo grazie sia al fatto che non è più presente quel velo di malinconia e tristezza che aveva ammantato i primi post e anche perchè procedo con maggiore attenzione alla fase di rilettura e quindi al naturale snellimento della bozza, rendendo così tutto più fluido.
Ora, mentre rileggevo questo scritto, ho percepito la sensazione che si potesse generare un equivoco, cioè che una lettura superficiale poteva far percepire un senso di infelicità, li dove invece è presente forza e determinazione, al massimo si può interpretare il tutto con il rammarico per non essere riuscito a farmi capire, ma non come tristezza.
Questo spiegazione navigante, era necessaria per metterti nelle condizioni di capire bene il post e di carpire ogni singola sfaccettatura di esso.
Cos'è l'ispirazione? Quella molla improvvisa che mi spinge a pensare "che bella questa cosa che mi sta succedendo, mi piacerebbe scriverne"
E' una domanda che mi pongo di continuo e alla quale non so dare mai una risposta concreta, perchè spesso nasce tutto in un attimo. E' come una folgorazione, irrefrenabile decide di per se quando venire fuori e in un istante si materializzano le parole. Sai a volte mi capita di girare intorno ad un argomento per giorni senza trovare un modo interessante per rappresentarlo, altre volte basta uno sguardo e migliaia di pensieri e concetti, attendono solo una penna e un notes per prendere forma, come se avessero vissuto da sempre dentro di me, dormienti, aspettando "l'attimo" per destarsi.
E che attimo l'altra mattina, una magia che spero di riuscire a raccontarti e nel contempo renderti partecipe, il tutto in maniera adeguata.
Sai, come spesso succede, queste situazioni nascono impreviste, improvvise e inattese, avendo spesso origine da eventi che non erano programmati. L'altro pomeriggio una serie di strane coincidenze mi hanno portato a scoprire e percorrere una strada a me sconosciuta, fino a ciò nulla di strano, lo faccio di continuo perchè mi piace camminare per raggiungere luoghi poco distanti e scoprire nuovi angoli della città, è un'abitudine che oltretutto mi permette di riflettere e di osservare le persone che mi circondano. Ed è così che mentre ritornavo alla mia auto, mi sono trovato a salire una scala mai percorsa in precedenza, mentre ne completavo il percorso mi sono accorto che in cima, seduti su una panchina, una coppia di ragazzi si stavano baciando.
Sai essendo "anziano", istintivamente il pudore mi ha portato a distogliere lo sguardo, perchè anche scambiato in un luogo pubblico, ritengo che quello sia un gesto privato e quindi meritevole di rispetto. Solo che una scala richiede attenzione sia in discesa che in salita e alla fine ho dovuto gioco forza alzare gli occhi e sono rimasto folgorato.
Non pensare a male, non sono un voyeur perverso, mi ha semplicemente trafitto uno sguardo, quello carico d'amore che la giovine stava rivolgendo al suo ragazzo, quella magia che con gli occhi solo una persona innamorata esprime, caricando di eternità un attimo.
Ricordo perfettamente quello sguardo, ricordo quando era mio e quando ne ero fatto oggetto ed è sempre stata una sensazione bellissima, perché in quegli istanti non hai età e ti è naturale camminare tra le nuvole, senti di essere il padrone del mondo. Sei e nel contempo rendi felice la persona alla quale appartieni. E' amore libero, capace di esprimersi solo con la fisicità perchè sai che ogni parola sarebbe superflua, perché quei due occhi che ti guardano non hanno per te uguali sulla faccia della terra, nulla è comparabile a lei e a quello che senti.
E mi sono reso conto una volta di più che l'amore non ha bisogno della voce per esprimersi, ed è questo il concetto che sicuramente non sono riuscito a far capire a chi amo, gli occhi avrebbero potuto svelare quanto di vero c'era nel mio professarre amore, ma a volte si ha paura a fissarli per scoprire cosa c'è dietro e cosa c'è dentro di noi, ci si potrebbe sentire in grado di ricambiarlo e questo sconvolgerebbe la quotidianità fatta di abitudini, spesso i sentimenti veri fanno paura.
Onestamente, mi sono sentito felice in quel momento, perchè io non so cosa riserverà la vita a quei due ragazzi (ai quali auguro tutta la felicità di questo mondo), ma dicevo ero felice perchè avevano la forza e il coraggio di amarsi e di farlo senza remore, avevano la sfrontatezza di mostrarlo a tutti e questo non dovrebbe essere solo dei ragazzi, ma di tutti gli innamorati e soprattuto senza scendere a compromessi si amavano dimostrandoselo, che credo sia la cosa più bella del mondo, un'emozione per la quale vale davvero la pena di vivere.
Due occhi che ti amano, ridono nel sole, ridono nella pioggia, ridono se è di fianco a me (Elton John).
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