19 ott 2010

E. T.




Rubo un pò di tempo alla mia pausa di riflessione per porre anche a voi un quesito che da qualche giorno mi sta tormentando. Spero mi sarete utili in qualche modo per meglio capire.




Il tempo che ho a disposizione da quando non sto scrivendo qui le mie elucubrazioni sto cercando di impegnarlo in maniera proficua, leggendo un pò di cose in giro sul web, aggiornandomi o come avete visto domenica cimentandomi in nuove sfide. Mi conosco e so per certo che fare a cazzotti con me stesso è difficile, per battermi devo inventarmi nuove sfide.
Però avendo tanto tempo a disposizione mi trovo anche nelle condizioni di riflettere con più calma e vedendo i fatti che in questi giorni che sono sulle prime pagine dei giornali, mi sono posto una domanda.

Se oggi atterrasse sulla terra un extraterrestre, che si trovava in orbita intorno all'Italia da 15 giorni, alla domanda "questa che ho osservato è la vostra normalità?" io come potrei rispondere?

Certo uno zio che uccide la nipote sarebbe facile da argomentare come non normale. Poi però mi viene in mente AnnaMaria Franzoni e il piccolo Samuele, Pietro Maso e i genitori, Erika che uccide la madre e il fratellino e la lista potrebbe essere molto più lunga e quel punto l'imbarazzo da parte mia sarebbe evidente. Non saprei da dove cominciare e cosa dire.

Non saprei poi nemmeno come spiegargli questo sistema dei due pesi e delle due misure di fronte della legge. Come potrei fargli capire che se un reato è commesso da un italiano e ha come vittima uno straniero è da commiserare, da compatire e quasi da non condannare, mentre se è lo straniero a compiere un delitto siamo pronti alle deportazioni di massa nella più pacifica delle ipotesi? La certezza della pena è solo per gli stranieri o per tutti? Cavolo, meglio cambiare di nuovo discorso.

Però poi il grado di difficoltà aumenta a dismisura se in qualche modo iniziamo a parlare di politica e del modo in cui si conducono tutte le "battaglie" in nome degli ideali che ispirano i nostri rappresentanti nelle istituzioni. Come potrei spiegargli l'alto valore della lotta che si è scatenata intorno alla casa di Montecarlo e le ville ad Antigua? Come potrebbe lui capire che sono più importanti della crisi economica che ci attanaglia, della disoccupazione giovanile alle stelle, del modo in cui vengono gestiti i servizi pubblici? Oddio, a onor del vero non lo capisco io e quindi mi verrebbe difficile da spiegare a qualcun altro, figuriamoci un extraterrestre.

A questo punto mi devo augurare che non sposti mai il discorso sul modo in cui trattiamo l'ambiente che ci circonda, che non tocchi mai come argomento le persone che non sono nate in Italia e che viviamo come estranei invece che stranieri, pregando che non mi chieda mai della separazione che i padani di origine celtica (?) vogliono dai terroni e di quali argomentazioni li muovono.

Lo so, potrei ribattergli dicendogli che tutto ciò è facile populismo, che bisogna calarsi nelle realtà per capirle e non certamente vederle dall'alto, ma poi in pratica non avrei risposto ne a lui e soprattuto neanche a me stesso.

Insomma se mai dovesse pormi di fronte a questo quesito, come potrei evitare di citare Eugenio Finardi e chiedergli io di portarmi via, su di una stella che sia tutta mia. Quali sono i motivi per cui uno non dovrebbe scappare da questa realtà e fuggire lontano dalla nostra nazione?

Io ce li ho i miei e li scriverò tra oggi e domani nella pagina dei commenti, ma aspetto le vostre di idee in merito. Spero riusciate ad aiutarmi nell'opera di cementare la mia convinzione che le battaglie non si rifuggono, ma si affrontano.










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SOTTOFONDO MUSICALE



EXTRATERRESTRE Eugenio Finardi
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8 commenti:

  1. RISPETTO...mancanza di questa parola che manca nel vocabolario dell'anima di tanta gente...

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  2. Io sono d'accordo con te: "le battaglie si affrontano".
    Il problema di questa umanità è che ogni singolo individuo non ha la responsabilità di se stesso. Quindi, non sa "nutrirsi" , "amarsi" figuriamoci se è in grado di rispettare l'altro, la diversità, di prendersi cura di quelli che sono deboli (bambini, vecchi, animali). Il modello di riferimento è la bellezza esterna, la ricchezza sempre esterna ed il consumare ogni cosa velocemente. Gli extraterrestri lo sanno molto bene, i "volponi" collusi con chi detiene il potere sotto ogni forma ci tengono che le cose restino così, quelli che invece sono avanti anni luce a noi, se ne guardano bene dall'atterrare qui da noi.
    Un abbraccio

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  3. x Anonimo; non ho capito se il tuo buon motivo per continuare a combattere è la mancanza di rispetto.

    x I am; Da Peter Kolosimo in poi mi sono avvicinato molto alle letture alternative, credo di saperne abbastanza su Atlantide e gli altri misteri, ivi compreso gli extraterrestri, ma rimango molto scettico sulla loro reale esistenza. Attenzione, scettico, attento ma non convinto che non esistano. Per il resto credo che il peggiore degli uomini in nero (citando martin myster) sia il nostro beneamato premier e i suoi simili, gente che non ha nessun interesse pubblico e si trova a governare. Da loro poi in giù, sino a noi comuni mortali abbiamo perso il senso dell'educazione civica. Pensa sono così vecchio che me l'insegnavano alle medie e ancora mi ricordo che bisogna comportarsi per bene. Però poi il discorso si fa complesso, complicato e lungo, non voglio tediarti qui.

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  4. LE PERSONE, LA GENTE. Questi sono i miei buoni motivi per continuare a combattere. Le persone che amo e che cerco, quelle che hanno un posto importante nel mio cuore. La gente che vive in questa nazione, perchè è vero sembra che tutto sia pessimo, tutto faccia schifo, ma è solo quello che risalta e a cui danno evidenza, ma la nostra è una nazione di 60 milioni di persone e non tutti sono come quella piccola parte che ci rappresenta, quella che va sui giornali.
    Noi italiani siamo diversi da loro, per fortuna.

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  5. TRATTO DA FACEBOOK

    Rosa Blu

    Io vorrei guardare dentro il cuore delle persone cattive e con una sonda succhiare tutto il veleno che si portano dentro, ed inserire il siero dell'amore.

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  6. Sinceramente caro guardiano io nn mi pongo il problema dell'extraterrestre perchè secondo me è solo fantascienza, mi pongo invece il problema di cosa risponderò al grande Capo quando mi troverò un giorno( il più tardi possibile) al suo cospetto. Nel momento in cui mi chiederà quale contributo ho dato alla società, se ho fatto qualcosa per migliorare il mondo, credo ci saranno lunghi silenzi perchè di fronte alle enormità dei problemi del nostro mondo e alla brutture e agli orrori a cui assistiamo tutti i giorni, mi sento impotente ed inerme. A proposito degli accadimenti di questi ultimi giorni, l'unica cosa che riesco a fare è spegnere la televisione perchè è diventato un vero schifo, tutti le trasmissioni nn parlano d'altro, i giornalisti si improvvisano detective e giù a fare ipotesi e tirare fuori verità nascoste, altro che libertà di stampa, io metterei a tutti un bel bavaglio ( scusa sono andata fuori tema)

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  7. E. T. voleva essere uno spunto, avrei potuto citare JFK o giù di lì. Metafore per porre la domanda "perchè si decide di rimanere a combattere invece di scappare?" Io spero, di essermi spiegato per ciò che mi riguarda, perdonatemi ma non ritrovo questa chiarezza nelle vostre risposte

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  8. ho appena finito di guardare un film il cui personaggio principale 'Paul' (è anche il titolo del film-2011 )è un parente di e.t.
    mi ricordavo di questo post e l'ho cercato
    ma non ricordavo esattamente l'argomento trattato.
    Io non ho mai desiderato lasciare questa terra
    ma averla migliore si,
    per me e per chi amo.
    Però se incontrassi uno come Paul un '
    lavaggio del cervello me lo farei fare volentieri.

    nonnina

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