18 lug 2012

IPER - La felicità è una app





Chi non ha letto i precedenti IPER (li ho comunque raccolti in fondo a questo post), chi non sa delle mie disavventure all'interno di un ipermercato e soprattutto chi non conosce il piacere profondo che provo ogni qualvolta che ho a che fare con un'innovazione tecnologica, non può capire.

Non può assolutamente capire il piacere fisico, intenso che mi ha stravolto sin dal primo momento in cui ho visto la pubblicità che ho inserito all'inizio di questo post (vi invito a vederlo prima di continuare la lettura) e che subito mi ha fatto immaginare la scena che segue........


Ore 19.00 

Eccomi, sono volutamente in netto anticipo sull'orario di chiusura del supermercato, ben sapendo chi è di turno alla cassa, anzi con maestrale cattiveria, le passo anche davanti lentamente e alzando leggermente gli angoli della bocca accenno anche ad un sorriso compiacente, che lei interpreterà come "vedi, oggi ho fatto il buono, sono venuto prima", ma è solo un ghigno....

Un'ora di tempo. Dai, ditemi voi chi è che non riesce a fare la spesa in un'ora di tempo, con il supermercato quasi vuoto, le corsie libere e la lista della spesa già pronta? Chi?

Iooooooo, certo che non ci riesco, lo faccio di proposito, la devo o non la devo provare la app.
Infatti controllo, verifico, cerco il suo posto all'interno del carrello (perché vi ricordo che sono un maniaco della sistemazione di ogni prodotto), poi casomai ripensandoci bene, valuto che un'altra marca è più conveniente di quella che avevo preso, quindi torno indietro e sempre con estrema lentezza poso di nuovo sullo scaffale il primo barattolo e metto dentro il secondo.
Il tutto molto lentamente, senza sottolineare ogni mia mossa, anzi facendo il tutto naturalmente, intanto però il tempo scorre via, le lancette dell'orologio scivolano lungo il quadrante e dalle casse arrivano già i primi segni di insofferenza.
Ogni qualvolta la corsia finisce e per puro caso passo di nuovo davanti a lei, con il mio finto sorriso stampato sulle labbra, la sua faccia assume diverse tonalità di rosso

Prima corsia, seconda corsia, terza corsia. Il carrello man mano a prendere la sua forma, ma  è ancora palesemente vuoto, non ho ancora sistemato il reparto freddo, mancano gli yogurt e così si iniziano a vedere le vampate di fumo fuoriuscire dalla sua  bocca a moh di drago, quasi a sottolineare non solo che la sua inca..atura ha raggiunto livelli cosmici, ma anche che il cervello è in fiamme ed è pronta a scuoiarmi viva, nella migliore delle ipotesi, appena sarò nelle vicinanze della sua cassa, perché nel frattempo è rimasta volutamente sola.
Si sta preparando alla resa dei conti.........


Ore 19.45 e arriva lui, quello che aspettavo


Si avvisano i signori clienti, che tra quindici minuti il supermercato chiude


Ghigno degno di Shining

Io lo so e lei lo sa che quella nota di cattiveria pura, che c'era nella sua voce al momento dell'annuncio, era solo per me, ed in altre circostanze, al semplice risuonare del campanello mi sarei dato da fare, buttando la roba giù velocemente nel carrello, pronto per arrivare alla cassa in meno di un amen, ma oggi no, adesso niente mi smuove e con la stessa flemma passo per un altro giro davanti alla cassa, sempre con il solito sorriso stampato sulla faccia.
Eh si, mi sa che lo scoppio che si sente distintamente deflagrare nell'intera area urbana della mia città, altro non era che la sua pazienza ormai terminata.

Ormai tutti i commessi del supermercato hanno occhi solo per me, nessuno lavora più, non sanno cosa pensare, hanno tutti lo stesso sguardo che è un misto di rassegnazione e compassione. Qualcuno mi sa che sta già anche componendo il 118 per chiamare un ambulanza, che di sicuro servirà. Qualcun'altro scatta delle foto, che si renderanno necessariue come prova documentale da presentare ai miei cari dopo lo scontro, che mi ridurrà nella migliore delle ipotesi in un cumulo di scontrini fiscali.
Ad ognuno riservo un sorriso e un cenno di assenso con la testa, come a dar loro prova della mia follia.


Ore 19.50, rieccolo


Si avvisano i signori clienti, che tra DIECI minuti il supermercato chiude


Nuovo ghigno e stavolta lo so, potrei interpretare joker nel prossimo film su Batman

La voce dell'inferno. Ecco come la posso definire quella che viene fuori dall'amplificazione del supermercato e non solo perché ha toccato ormai tonalità disumane, ma anche per le urla strazianti degli altri avventori che erano in fila e che vedono i loro acquisti scaraventata via ad una velocità supersonica, perché lei vuole me, adesso e senza che vi sia nessuno in giro.
Non devono esserci testimoni per la carneficina che sta per compiere.
La vedo che ormai si sta preparando per un duello all'ultimo sangue e lo capisco anche dal fatto che sta facendo chiudere le saracinesche del supermercato, lasciando aperta solo quella alle sue spalle.

La sua cassa è l'unica via d'uscita, ed ora dovremo affrontarci per forza.

Io e lei, per l'ultima volta e tutti e due lo sappiamo, non questa volta non ci saranno superstiti, nessun ostaggio.

Ore 19.55 e arriva lui, quello che aspettavo


VIENI CHE TI ASPETTO


Ghigno che da solo mi varrebbe l'oscar


Percorro tranquillamente la corsia che mi porta a lei e il mio sguardo è fisso nel suo.
Le sue pupille sono cariche di tutto l'odio del mondo e lanciano fiamme che fanno scoppiare tutte le scatole di pop corn che ci separano. Sembra quasi un carnevale, dove al posto dei coriandoli vengono lanciati per aria chicchi di mais. 

I metri che ci separno sono sempre di meno, tutti quelli che per lavoro sono costretti a rimanere nel negozio hanno cercato un rifuggio, chi si è barricato dietro al bancone dei surgelati, chi si è nascosto dietro una catasta di detersivi. 
La paura è palpeggiabile e la fa da padrone, tutti tremano e io sono lì, che avanzo, il mio ghigno sulle labbra e lei che sta letteralmente impazzendo.
I metri stanno per finire, ci sono quasi, pochissimo spazio mi separa da lei ed è in quel momento che scatta la sorpresa

E' un attimo solo e di colpo mi sposto di fianco,alla sua destra e mi butto nella corsia della cassa automatica che accetta solo, chi come ha la sua bella app sul telefonino.
Ecco che con il mio smartphone inquadro il codice a barra e nello stesso istante, in cui il mio braccio destro è bello alto, la mia mano sinistra lo raggiunge con una violenza inaudita, facendo così un gesto dell'ombrello cos' potente, che si vedono gli scaffali tremare in tutto il supermercato e le mercanzie cadere da sopra i ripiani, ma l'immagine più bella è la sua faccia.
In un attimo vira dal rosso al viola, senza tralasciare nessuna delle tonalità che vi sono nel mezzo, le pupille fuoriescono dalle orbite, i capelli sono diventati ricci e il mio ghigno si trasforma in un sorriso di piacere immenso, quasi avessi raggiunto lo stesso piacere che si prova quando si è a letto con la donna che si ama.

Ho vinto io e senza combattere, ho vinto io e lei è esplosa, ho vinto e non ho più bisogno della cassiera, la applicazione per il mio cellulare funziona alla grande.


La felicità è una app, che ancora non funziona nel mio supermercato, ma che ho scaricato solo per godere del piacere di averla :-)



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13 commenti:

  1. Che bastardo!!!
    Fare la cassiera è odioso, e se fossi stato mio cliente,
    che si reca alla cassa automatica dopo che ti ho sopportato tutto l'anno e forse più e mi fai perdere il lavoro, per la tua passione dell'app sul telefonino..........
    ruote bucate!!!

    Carmen

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    Risposte
    1. Carissima Carmen, lei non perde un lavoro, siamo in pochi così tecnologicamente pazzi, ma sicuramente non avrà più bisogno di prendere dei calmanti la sera, dopo avermi visto.

      Sono sicuro che è stata lei a farmi scoprire la app :-)

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  2. Bellissima l'ultima parte del racconto non mi piacciono le commesse che ti fanno pesare la situazione :-)))))
    è il tuo lavoro altrimenti fai altro, anche la disoccupata,
    ma il finale previsto da kik mi incute un chè di ilarità e di masochismo che livella le due parti!!!!!!!!! Ma quanto mi piace!!!

    nonnina

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  3. . . . . all'improvviso l'espressione della cassiera varia dal violetto ad una trionfale cattiveria.
    Sul viso si allarga un sorriso determinato, il corpo si rilassa, si appoggia alla spalliera della sedia e incomincia a far scrocchiare le dita, pronta alla rivalsa.
    Il tua sorridente espressione di vittoria diventa marmorea.
    Lo sguardo improvvisamente è inebetito.
    Il braccio alzato nella posizione dell'ombrello, sembra irrigidirsi come la statua delle libertà.
    L'unica cosa che non avevi tenuto in considerazione è purtroppo successa.
    Hai lo sguardo fisso allo schermo della cassa automatica.
    Quella scritta sembra essere cubitale, stai leggendo la tua sentenza: "RILETTURA MERCE. PREGO RIVOLVERSI ALLA CASSA"
    Ora sai anche chi eseguirà la sentenza.

    :-))))))))))))))))))))))))))))))))))

    Kiksister

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  4. PRIMA DEL COMMENTO DELLE SCUSCE A NONNINA, PER UN ERRORE TECNICO, IL SUO COMMENTO E' STATO PUBBLICATO PRIMA DI QUELLO DI KIKSISTER, SORRY.

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  5. Prima di pubblicare il post, mi sono informato. Questo sistema è diverso rispetto a quello del "salvatempo" della stessa catena di grande distribuzione e nel qual caso se proprio dovesse succedere avrei due diverse opportunità

    la prima sarebbe quella di chiedere un giudice terzo, che possa calcolare il tutto senza essere di parte.

    La seconda è scattare fino alla porta di uscita ed espatriare il più velocemente possibile.

    Mi sa che la seconda è la meno complicata, ed infatti

    Messico e nuvole, l'altra faccia dell'America.

    Ahahahahaahah

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  6. No tranquillo ragazzo.
    In previsione possa avverarsi quella allucinante situazione che quella carogna di Kiksister ha ventilato, ti mando una bella foto in primo piano di Hannibal che sbadiglia e mostra i denti, confezionata con un cordino.
    Quando vai dalla cassiera assicurati che si possa leggere la scritta:
    "Ti proteggo io, sono qui fuori,"
    Vedrai che la signora in questione sarà clemente nei tuoi confronti, anzi diventerà molto gentile.
    u,v,s,

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  7. Come rinforzo, ti mando mio marito in versione "mutante". Tra lui e Hannibal sei in salvo!!!

    RosaEmme

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  8. ahahaha bella Rosa! e poi ti liberi un po' del marito. Noi nel frattempo ci andiamo a prendere un caffé da Baratti?
    Chicca

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  9. Mi ci vorrebbe una lunga vacanza, altro che il tempo di un caffè!
    Ops!!! Stiamo invadendo il blog con le nostre ciance. Perdono, Guardiano!!! :-)
    Rosa

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  10. Eh no caro mio..ora mi porti fuori a cena ..anzi cucini x me...che ho aspettato in cassa fino alla fine...SIS

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  11. Tu sei malato.
    Chissa' se a San Patrignano si sono gia' attrezzati per disintossicare anche quelli come te :-)
    Mi informo. Ti faccio sapere.

    (mi sembrava di vederti tra quegli scaffali) ahahahah... ahahhahaah...

    Eretica

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