23 mag 2013

EROICI







Riprendo volutamente un concetto espresso nel mio post di ieri, ma lo faccio affrontandolo da una diversa angolazione.

Sempre più spesso utilizziamo i vocaboli che ci vengono messi a disposizione dalla lingua italiana, senza conoscerne il significato o peggio ancora, credendo che vogliano dire tutt'altro. Probabilmente ciò dipende dal fatto che, come ho già più volte affermato, parliamo sempre più spesso per il piacere di ascoltare il suono della nostra voce e compiacercene di conseguenza, che per dire delle cose sensate.

La gravità del fatto, risiede però in ciò che noi tramandiamo a chi ci ascolta, il vuoto assoluto. Il vuoto assoluto di idee e di opinioni, l'idea che tutto dev'essere estremizzato, portato al limite, superare la normalità per calamitare l'attenzione di chi ci ascolta, ed è per questo che tutto è issimo, che tutto è splendente, stupendo, che l'amoreèpersempre pur senza esserlo, che chiunque compia un'azione, per qualche verso degna di nota, di colpo si debba apostrofare come un eroe.

NO, assolutamente NO, eroe non è chi si adopera all'interno dei propri limiti, per agire al posto di coloro che vigliaccamente non fanno nulla.

EROI sono gli uomini come Giovanni Falcone, che ha si compiuto il suo dovere, come tanti potrebbero eccepire, ma lo ha fatto sapendo che quel dovere lo avrebbe condotto diritto diritto lì dove è arrivato quella tragica mattina di 21 anni fa, ad un ineluttabile appuntamento con una morte atroce.

EROI erano gli uomini della sua scorta, che avevano la certezza di essere carne da macello, ma che non hanno mai avuto paura di esserlo, perché hanno tentato comunque di mantenere in vita un uomo eccezionale e lo hanno fatto nel nome e nel conto di tutti noi.

EROI sono stati e sono tutti coloro che si sono schierati senza paura, contro la paura stessa, perchè è facile discuterne senza mostrarsi, ma offrire le proprie opinioni in piazza, di fronte a delle persone, di fronte a chi poi non dimentica, quello si che è eroismo.

Le opinioni. Le opinioni, le idee non si basano su delle parole altisonanti, ma sui fatti, sulle azioni che ne conseguono.

E ora pensateci lucidamente, a mente fredda, dopo 21 anni, chi di voi avrebbe vissuto, vivrebbe la propria vita sapendo in quel modo? Ecco, quando definite qualcuno la prossima volta, state molto attenti all'aggettivo che utilizzate e abbiate come metro di misura quegli uomini, se proprio pensate a degli eroi.

Perché riempirsi la bocca di aggettivi roboanti non è per le persone che sanno quel che dicono, chi ha ben in mente cosa vuol dire, di solito si fa comprendere ed ha il pieno possesso del proprio modo di esprimersi e rende davvero merito alle persone per quel che sono.

Oggi, questo blog, ricorda alcuni dei miei eroi


Giovanni Falcone

Francesca Morvillo,

Vito Schifani,

Rocco Dicillo,

Antonio Montinaro.



Che la terra vi sia lieve, il ricordo del vostro sacrificio eterno.

Grazie.






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