Il fatto che io non scriva più poesie, o che perlomeno quelle che scrivo non sono pubblicabili al momento su questo blog perché troppo intrise di dolore, non vuol dire che io abbia smesso di pubblicarle lo stesso.
Oggi vi propongo un pezzo del premio Nobel, Gabriel Garcia Marquez, lo trovo perfetto per il mio momento storico.
Pronunzio il
tuo nome
Pronunzio il tuo nome
nelle notti scure,
quando sorgono gli astri
per bere dalla luna
e dormono le frasche
delle macchie occulte.
E mi sento vuoto
di musica e passione.
Orologio pazzo che suona
antiche ore morte.
Pronunzio il tuo nome
in questa notte scura,
e il tuo nome risuona
più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della dolce pioggia.
T'amerò come allora
qualche volta? Che colpa
ha mai questo mio cuore?
Se la nebbia svanisce,
quale nuova passione mi attende?
Sarà tranquilla e pura?
Potessero le mie mani
sfogliare la luna!
Gabriel Garcia Marquez
Mi piace come inizia "Pronunzio"...
RispondiElimina:-) Buona serata Guardiano...
nunù