Poi è il momento in cui ti capita tra capo e collo quei pit stop che non erano in programma, ma che si rivelano necessari, obbligatori e a cui devi giocoforza sottostare e come sempre succede, quando qualcosa si impone all'improvviso, si creano degli spazi da occupare.
Sono quei vuoti inattesi, che comunque devi riempire e il problema è che non sai mai d'acchitto qual'è la cosa migliore da fare.
Sabato pomeriggio è successo l'imprevedibile e dopo essermi disteso e rilassato a sufficienza per riprendermi, ho deciso di rivedere un po' di foto che ho immagazzinato sul mio cellulare. Ho quindi staccato tutte le connessioni che lo legavano al mondo esterno, in modo tale da non avere nessun tipo di distrazione e per me è stato solo un album fotografico, pieno zeppo di centinaia e centinaia di scatti.
Sono riapparsi così, sorrisi che ancora fanno sorridere e scivoli d'acqua da cui non mi sono lanciato, mentre mi pavoneggiavo con il mio costume nuovo.
Ho sentito l'odore inconfondibile di arrosti preparati sulla brace, il cui profumo ha invaso la stanza in cui mi trovavo e mi sono ritrovato a contare le bottiglie vuote sulle tavole imbandite, che a vederle bene, erano sempre di gran lunga superiori al numero dei commensali.
E' anche sbucato fuori qualche viso che spero di incrociare per strada al più presto e qualcun'altro invece che non ho nessuna voglia di rivedere mai più, perché appartengono a delle persone che ho perso di proposito, durante il mio passaggio su questa terra.
Nessuna di queste immagini era sfuocata nella mia memoria e le fotografie hanno preso vita, ognuna carica del suo significato, della sua emozione. Un passato che non passa e che fortunatamene non muore dentro di me.
I momenti sereni sono serviti a rallentare il battito del mio cuore accelerato, quelli meno felici a ricordarmi che vita è fatta di esperienza e che ci sarà sempre qualcosa o qualcuno che me li riporterà alla memoria, l'importante è farne comunque tesoro e avere la forza per andare avanti, perché la vita non si ferma nell'istante in cui scatti una foto, per quanto bella o brutta possa essere.
P. S. So di aver già usato questa canzone e ricordo anche quando, ma mi ci sta bene, mi piace e non vi dico quando l'ho già postata. Lancio la caccia al tesoro ..... :-)))
E ANCORA OGGI
SAKINEH NON DEVE MORIRE
cosa si vince????
RispondiEliminaLa soddisfazione di esserci riusciti, ma nn vale mettere il nome del post qui, ma inserire un commento in calce a quello che pensi sia giuto.
RispondiEliminaHo un pessimo rapporto con le fotografie...
RispondiEliminaNon mi piace farmele fare... non mi piace farle agli altri (esclusi i miei figli)... e non mi piace nemmeno guardare le loro... degli altri intendo.
Tipo che quando qualche amico torna da un viaggio... e con l'entusiasmo di un bambino mi dice "Dai... vieni un giorno a casa... ci mangiamo una pizza che ci vediamo le foto che ho scattato...."
"No grazie... volentieri.. ma ... sono intollerante alla pizza" ;))))
E poi... l'immagine fissa degli istanti.... dei momenti di un passato lontano o magari anche recentissimo.... ma comunque passato.... e questo mi mette una malinconia....
Soprattutto se il "profumo"... il "sapore" di quei momenti non esiste piu'... ma c'e' solo una foto a evocarli :(
Comunque Guardiano.... bel post.
Eretica
caccia al tesoro? NOOOOOOOO! questa NOOOO mi rifiuto.
RispondiEliminacomunque quel post l'ho visto recentemente, molto recentemente.
Vale come risposta? Ti prego di di sì!
Tanto sai benissimo di non potermi smentire: l'ho visto proprio in questi giorni!
Ilbacio107