Ciao navigante, volevo farti una premessa, così da darti una corretta chiave di lettura per le parole che ho messo in fila di seguito.
Questo post di oggi lo devi immaginare come una lettura breve, anzi brevissima, ma ti dirò in confidenza che una seconda lettura, ti potrà dare una chiave diversa, così da comprendere sino in fondo alcune frasi che probabilmente in un primo momento non avrai potuto apprezza del tutto. Non sono stato volutamente criptico, ma ............... eh no capirai da solo leggendo quello che per me è stato un vero e proprio divertissement.
Buona lettura.
Era stanco.
Ormai aveva bisogno di fermarsi, era quasi una settimana che stava lavorando alla sua creatura e la vedeva crescere piano piano secondo quelli che erano i suoi desideri, così come l'aveva immaginata e plasmata, una varietà infinita di luci e colori, un qualcosa come mai s'era visto prima.
Eccola, finalmente viva e ormai pronta a camminare da sola sulle sue gambe. Si sentiva moderatamente soddisfatto, anche se molto stanco.
Si, adesso era necessario almeno un giorno di riposo.
Non era certo l'età che gli pesava e di questo ne era sicuro, per lui d'altronde il tempo che passava non aveva mai avuto la minima importanza, ne aveva a disposizione un'infinità. A dire il vero, era il concetto stesso di tempo che non riusciva a comprendere.
La verità è che sii sentiva stanco perchè era ormai vicino al compimento di tutto ciò che aveva programmato e nello stesso tempo sapeva già che il suo lavoro certamente sarebbe andato perso. Le persone ed il libero arbitrio avrebbero rovinato quello che si poteva ben definire un paradiso.
Però non era del tutto soddisfatto, mancava ancora quel qualcosa che avrebbe dovuto racchiudere in se tutto il suo operato.
In pratica la summa di tutte le cose belle che aveva creato.
Voleva la perfezione, ma la perfezione non è di questo mondo e nessuno più di lui poteva comprenderlo e il bello è che non sapeva perchè si stava invece caricando anche di questa croce?
Forse era davvero troppo buono, ma nessuno glielo avrebbe mai riconosciuto fino in fondo.
Cosa? cosa mancava?
Non era abituato a perdere le staffe e a bestemmiare e poi contro chi? Il fatto è che si sentiva insoddisfatto e sicuramente questo non lo rendeva contento.
Ci voleva un'idea e proprio a lui mancavano, incredibile.
Stanco, si doveva essere davvero stanco, forse gli serviva un giorno di riposo e qualcuno accanto a se che lo facesse sentire bene.
Era così solo, anche se poteva avere tutto e tutti a sua disposizione, ma la verità è che si sentiva solo.
Ci voleva una compagnia femminile.
Eccola l'idea, una donna, colei che ti fa mancare il fiato al suo solo apparire, che illumina ogni ambiente con i suoi occhi, anche se intorno c'è la nebbia. Una donna, capace di farsi odiare anche se la ami alla follia, che ti fa ridere e piangere insieme, colei che desideri apparire anche se la sua presenza ti fa arrabbiare. Un essere sublime, il bello, anzi tutto ciò che di bello esiste al mondo, compresso in uno spazio minuscolo.
Come aveva fatto a non pensarci prima, come aveva potuto non arrivare ad immaginare che ogni singolo uomo che avrebbe camminato sulla terra lo avrebbe ringraziato e maledetto per averle inventate, lo avessero chiamato Giove, Allah oppure semplicemente Dio, la donna sarebbe stato quanto di meglio avrebbe potuto donare loro, seppure nello stesso tempo sarebbe stata croce e delizia, ognuno si sarebbe sentito in dovere di innalzare uno sguardo al cielo per ringraziarlo. Perchè la donna gli avrebbe dato la certezza che un Dio esiste.
Perchè solo un'entità superiore, poteva aver immaginato di creare un essere così bello che con il suo splendore faceva splendere anche un uomo in sua presenza.
Che esse siano madri, moglie, compagne o semplici amiche, la vita non avrebbe avuto nessun senso se le avessimo avute con noi su questa terra.
Dio, grazie di esistere, per ogni singola donna che ci hai fatto incontrare.