Certe volte le vie del signore sono davvero infinite e imperscrutabili per noi umani. In questi giorni molte polemiche hanno suscitato le parole del Papa intorno all'utilità dei profilattici nel combattere L'AIDS e davvero se ne sono sentite di tutti i colori, onestamente arrivando a nauseare anche il più attento dei lettori. Le fazioni, contrapposte a prescindere, mi danno il voltastomaco, così come la chiusura mentale, l'ottusità, l'essere oltranzisti ad ogni costo.
Non è di questo però che voglio parlare, ho una mia idea e rimane tale, ciò mi serve come preambolo per dare l'idea dello stato d'animo con cui mi sono ritrovato a vedere per l'ennesima volta quel film stupendo che è Philadelphia.
Si il caso non esiste, la programmazione dei canali televisivi è fatta con largo anticipo, nessuno direttore di rete poteva mai sognare un promo più importante per una pellicola di seconda serata, ma tutto questo dibattito ha fatto si, che mai come questa notte il lungometraggio con Tom Hanks è stato toccante, commuovente e illuminante. Si perchè l'AIDS è un'altra di quelle cose che rimuoviamo, che come la polvere nascondiamo sotto il tappeto, è li ormai presente e a quanto pare difficile da debellare, curare, eliminare, ma che abbiamo anche in questo caso volutamente dimenticato.
Mentre immaginavo cosa scrivere della malattia, mi sono reso conto che ormai ci sono così tante emergenze comuni a tutti noi, che non sapremmo da dove cominciare. Ogni tanto qui parliamo di qualcuna di queste, ma alla fin fine rimangono come bolle di sapone che ci volteggiano intorno, ne scoppia qualcuna perchè ne discutiamo, gli schizzi ci sporcano, ci ricordiamo che esite quel problema, ma rimuoviamo immediatamente, dopo un pò allegramente andiamo oltre.
Non riesco a capire se siamo immobili per indolenza o perchè davvero non ci interessano le cose del mondo? andiamo dietro alla notizia choc 10/15 minuti non di più e poi passiamo oltre. Vuoi un esempio? siamo tutti colpiti dalla tragedia di quella ragazza austriaca violentata negli anni dal padre, ma la maggior parte di noi avrà dimenticato la notizia entro una settimana, seppellita da altro letame. Però i mucchi più grossi, quelli più fetidi, le guerre e le malattie non dovrebbero mai avere solo 10 minuti del nostro tempo ogni tanto, grazie a un film o a un caso, su quelli dovremmo soffermarci. Beata l'ancella che si farà trovare pronta all'arrivo del signore.
E' questo che mi chiedevo questa notte, io ne parlo, indosso immeritatamente le vesti di "fustigatore", ma cosa riesco a fare? Sono attento a sufficienza? e non tanto per l'arrivo del signore, perchè ho il posto garantito nel girone peggiore dell'inferno, ma attento a chi mi circonda.
Certo già parlare dei problemi è qualcosa, si tiene sveglia la propria coscienza. Personalemente ho cambiato alcuni modi di approcciarmi al prossimo, alla natura, pongo maggiore attenzione verso gli sprechi, ma è sufficiente? Non lo so, forse non lo è, ma è un sicuramente un passaggio. Già l'attenzione è importante e se questa divenisse prassi comune, molti problemi sarebbero meno complicati da risolvere, ma è sufficiente?
Il fatto è che ci dicono che siamo una società globalizzata, tutti insieme appassionatamente, uniti da queste macchine a chiunque altro ne abbia un'altra, una conquista perchè possiamo interloquire con il resto del mondo liberamente, esprimere idee e quindi poter agire coordinatamente, ma sai che penso? Penso che siamo semplicemente una moltitudine di solitudini, spaventati da cosa c'è fuori, impauriti dalla realtà fatta di malattie, di guerre che vogliamo dimenticare i bambini affamati o sfruttati, così codardi e vigliacchi che spesso preferiamo passare le serate davanti a un pc, che uscire per vedere cosa si può fare concretamente.
Una persona mi disse una volta "noi siamo solo dei chatter", personalmente ho rigettato l'etichetta dal primo istante, perchè sono comunque stato reale e vivo, me stesso, con chiunque ho incontrato qui. Ecco forse potrei trascorrere meno tempo connesso quando non ne ho la necessità e dedicarmi ad altro, questo si, perchè se essere chatter e percorrere le vie telematiche vuol dire seppellire e nascondere la vita che mi circonda, è certo sto sbagliando anche io.
Si le vie del signore sono infinte, ma tutte dovrebbero portarci ad essere più attenti al mondo che ci circonda. Credo che questa notte passata in bianco, servirà a qualcosa e non inutilmente persa come le ultime, ahimè.
Non è di questo però che voglio parlare, ho una mia idea e rimane tale, ciò mi serve come preambolo per dare l'idea dello stato d'animo con cui mi sono ritrovato a vedere per l'ennesima volta quel film stupendo che è Philadelphia.
Si il caso non esiste, la programmazione dei canali televisivi è fatta con largo anticipo, nessuno direttore di rete poteva mai sognare un promo più importante per una pellicola di seconda serata, ma tutto questo dibattito ha fatto si, che mai come questa notte il lungometraggio con Tom Hanks è stato toccante, commuovente e illuminante. Si perchè l'AIDS è un'altra di quelle cose che rimuoviamo, che come la polvere nascondiamo sotto il tappeto, è li ormai presente e a quanto pare difficile da debellare, curare, eliminare, ma che abbiamo anche in questo caso volutamente dimenticato.
Mentre immaginavo cosa scrivere della malattia, mi sono reso conto che ormai ci sono così tante emergenze comuni a tutti noi, che non sapremmo da dove cominciare. Ogni tanto qui parliamo di qualcuna di queste, ma alla fin fine rimangono come bolle di sapone che ci volteggiano intorno, ne scoppia qualcuna perchè ne discutiamo, gli schizzi ci sporcano, ci ricordiamo che esite quel problema, ma rimuoviamo immediatamente, dopo un pò allegramente andiamo oltre.
Non riesco a capire se siamo immobili per indolenza o perchè davvero non ci interessano le cose del mondo? andiamo dietro alla notizia choc 10/15 minuti non di più e poi passiamo oltre. Vuoi un esempio? siamo tutti colpiti dalla tragedia di quella ragazza austriaca violentata negli anni dal padre, ma la maggior parte di noi avrà dimenticato la notizia entro una settimana, seppellita da altro letame. Però i mucchi più grossi, quelli più fetidi, le guerre e le malattie non dovrebbero mai avere solo 10 minuti del nostro tempo ogni tanto, grazie a un film o a un caso, su quelli dovremmo soffermarci. Beata l'ancella che si farà trovare pronta all'arrivo del signore.
E' questo che mi chiedevo questa notte, io ne parlo, indosso immeritatamente le vesti di "fustigatore", ma cosa riesco a fare? Sono attento a sufficienza? e non tanto per l'arrivo del signore, perchè ho il posto garantito nel girone peggiore dell'inferno, ma attento a chi mi circonda.
Certo già parlare dei problemi è qualcosa, si tiene sveglia la propria coscienza. Personalemente ho cambiato alcuni modi di approcciarmi al prossimo, alla natura, pongo maggiore attenzione verso gli sprechi, ma è sufficiente? Non lo so, forse non lo è, ma è un sicuramente un passaggio. Già l'attenzione è importante e se questa divenisse prassi comune, molti problemi sarebbero meno complicati da risolvere, ma è sufficiente?
Il fatto è che ci dicono che siamo una società globalizzata, tutti insieme appassionatamente, uniti da queste macchine a chiunque altro ne abbia un'altra, una conquista perchè possiamo interloquire con il resto del mondo liberamente, esprimere idee e quindi poter agire coordinatamente, ma sai che penso? Penso che siamo semplicemente una moltitudine di solitudini, spaventati da cosa c'è fuori, impauriti dalla realtà fatta di malattie, di guerre che vogliamo dimenticare i bambini affamati o sfruttati, così codardi e vigliacchi che spesso preferiamo passare le serate davanti a un pc, che uscire per vedere cosa si può fare concretamente.
Una persona mi disse una volta "noi siamo solo dei chatter", personalmente ho rigettato l'etichetta dal primo istante, perchè sono comunque stato reale e vivo, me stesso, con chiunque ho incontrato qui. Ecco forse potrei trascorrere meno tempo connesso quando non ne ho la necessità e dedicarmi ad altro, questo si, perchè se essere chatter e percorrere le vie telematiche vuol dire seppellire e nascondere la vita che mi circonda, è certo sto sbagliando anche io.
Si le vie del signore sono infinte, ma tutte dovrebbero portarci ad essere più attenti al mondo che ci circonda. Credo che questa notte passata in bianco, servirà a qualcosa e non inutilmente persa come le ultime, ahimè.
MUSICA DI SOTTOFONDO:
STREETS OF PHILADELPHIA - Bruce Springsteen
http://www.youtube.com/watch?v=ifqE9iaI_Lg
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