Viaggiare soli, in piena notte, è comunque un'esperienza. I chilometri scorrono lenti come minuti, uno dopo l'altro sempre uguali, i soli fari della tua auto che fendono il buio e se non hai qualcosa che ti impegna la mente corri il rischio che la noia si impadronisca di te. E' davvero facile sclerare mentre si guida un'auto senza nessuno accanto.
Mi è capitato qualche volta di passare l'intero viaggio al telefono, in compagnia della persona che stavo per incontrare. Pensa navigante quanto è meravigliosa la tecnologia, sei solo, ma la persona che vedrai di li a qualche ora è con te e ti parla, stupefacente. Altre volte la radio o la mia musica rompevano la monotonia del viaggio. Cosicchè anche questa volta mi ero attrezzato, un lettore mp3 nuovo e una playlist di 450 brani musicali. Ritenevo 20 ore di musica da ascoltare più che sufficienti a tenermi compagnia senza distrazioni, però poi è andata diversamente.....
Il fatto è che da qualche giorno ho un fitto dialogo con una persona a me cara, purtroppo vive un momento poco felice, è quindi successo che pian piano il pensiero di ciò che le succede ha occupato in auto il posto affianco al mio, mi ha tenuto letteralmente compagnia, quasi come fosse un amico.
Sono convinto che una persona con cui dialogare è il miglior modo per superare un momento di difficoltà. Di fronte a certi stati d'animo le parole servono a poco, occorre l'amicizia, la presenza, la costanza, tenendo presente che l'unica soluzione è il lento scorrere del tempo. Le parole sia ben chiaro servono a poco e a volte succede che si usano anche quelle sbagliate, correndo così il rischio di peggiorare la situazione. Ecco quindi il perchè di tanta preoccupazione, non voglio arrecare altro dolore a una persona che si è confidata con me. Sono cosciente che è davvero difficile aprirsi e mostrare la propria anima nuda, è un gesto che dà e chiede fiducia, non voglio in nessun modo tradirla.
Quindi come ho detto prima, ho compreso che non posso inventare altre soluzione, solo il tempo può rimarginare le ferite. Quello che io posso fare è offrirle una spalla su cui piangere, il mio braccio che l'aiuterà a rialzarsi, le mie gambe per sfidarla in una corsa nella vita, lì fino al punto in cui la scia dell'aereo tocca la schiuma del mare, certo che mi batterà come sempre. Potrò essere al suo fianco fin quando avrà bisogno di me, per poi gioire delle sue nuove gioie e ridere condividendo la sua felicità, perchè è questo che fa un amico.
Ecco, da qui sono partito e qui sono arrivato mentre i km scorrevano inesorabili e mettevo in fila 16 ore di viaggio. Ognuno di noi vive dei momenti oltremodo tristi, che però se condivisi pesano decisamente di meno, io ci sono e ci sarò sempre se qualcuno ha o avrà bisogno di me.
CONTINUA .........................
MUSICA DI SOTTOFONDO
CERTE NOTTI - Ligabue
Ragazzo!
RispondiElimina16 ore per andare a Parma?
Hai un'auto a pedali? Abiti in Sassonia?
Scusa ma stasera sono cotta, non avertene a male se il commento è fuori luogo, ma dopo un tour de force di lettura,ho bisogno di un momento ludico