13 lug 2011

MALEDETTO





Inizio ad odiare lo specchio. 

Dovrei iniziare a farne a meno, sta prendendo sempre più spesso la cattiva abitudine di non rimandarmi soltanto la mia immagine, ma sta iniziando con sempre maggiore frequenza a riflettere anche la mia anima e questo non mi piace.

Io sono li, che scruto il mio volto prima della  rasatura, cerco di scoprire quali segni ha lasciato intorno agli occhi l'ennesima notte trascorsa a fissare la proiezone della sveglia sul soffitto della camera da letto e di colpo mi trovo a discutere con la mia anima e a cercare di capire se certe ferite del passato si sono finalmente rimarginate, ma sopratutto a cercare di comprendere quanto sono profondi i nuovi tagli che mi sono procurato nel presente.

Tutto ciò, mi stanca ancor di più di quelle montagne russe emozionali, che sono diventate le mie giornate 

Assorbire i pensieri e i sentimenti altrui, ragionarci intorno compenetrandomi nelle ragioni che spingono gli altri ad agire  in un determinato modo, anche a scapito di ciò che credo e di ciò che sento, lascia sempre una ferita, che prima o poi diventerà cicatrice, per poi tramutarsi in un ricordo, ma che sul momento arreca immancabilmente dolore e allora mi viene spontaneo maledire lo specchio, conscio che lui non ha colpa di nulla. 
Poverino, è lì immobile e fa semplicemente il suo lavoro, mi restituisce l'immagine di un uomo, che inizio a credere sia incapace di farsi apprezzare, amare, vivere a questo mondo.

Forse non è nemmeno questo, probabilmente dovrei soltanto dormire invece di rimugginare, evitando così di pensare inutilmente. Ecco dovrei raggruppare tutti i malumori in un solo posto della mia anima e nasconderli a me stesso, mettendoci su un bel tappeto pesante o meglio ancora, potrei cercare qualcuno che in cambio della mia sensibilità è disposto a pagarmi le rate del cellulare nuovo, perchè è così che funziona giusto? Do ut des.

E anche questa mattina mi hai fregato, maledetto, ma farò in modo dia non doverti più affrontare per un bel pò di tempo, perchè questo scontro è impari e io ne esco sempre, irrimediabilmente, perdente.

Maledetto.


E  ANCORA OGGI





SAKINEH NON DEVE MORIRE




6 commenti:

  1. A me invece succede il contrario, spesso lo specchio mi aiuta a superare un momento triste...quando mi prendono i momenti di sconforto vado a piangere davanti allo specchio, così ho come l'impressione che quella che sta soffrendo nn sono io ma quella che sta lì dentro lo specchio ...per me è catartico ( si dice così ?)...benedetto specchio...
    Pina

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  2. Lo specchio non ha colpe, restituisce a me quello che sono.
    Probabilmente sono io quello fallato.

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  3. Io dico sempre che per molte cose della vita
    forse troppe, la mia anima non ha avuto modo di produrre gli 'anticorpi',
    qualcuno mi ha risposto
    che non li produrrò mai.
    Ha ragione lui.
    Continuerò a soffrire e a piangere
    quando capiterà di sentire ancora dolore.

    nonnina

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  4. Tranquilla,nel momento stesso in cui ci vacciniamo contro un determinato tipo di dolore, è quello il momento in cui uno nuovo ci sorprende

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  5. Caro Guardiano.... purtroppo il dolore fa parte della vita e come tale dovremmo imparare ad accettarlo.... tanto vaccini e anticorpi non ce ne sono. :(
    Non dico di accettare passivamente...ma parlo piu' di una forma di bilanciamento....di riequilibrio... basato sul fatto che, secondo me, non esistono nelle cose che ci accadono un bene o un male assoluti....
    Anche nella situazione peggiore cerco di trovare qualcosa di positivo....
    Basta staccarsi un po' da noi stessi.... e dalle circostanze....
    E' anche vero pero' che non sempre lo trovo.....e non sempre ci riesco... e allora giu' a piangere.... come Nonnina! :))
    Pero' ci provo....
    Dai dai!!.. su su!!... oggi a me... domani a te....
    non tutti i mali vengono per nuocere....
    e non c'e' piu' la mezza stagione!!!!! ;))))
    UP PATRIOTS TO ARMS!

    Eretica

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  6. sarebbe stato un dolce dolore G. se allora tu lo avessi compreso, ma per fortuna tutto passa e la vita riprende, o NO?

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