21 feb 2009

EMOZIONI


E poi mi sono trovato a quarant'anni, quasi a mezzanotte di un venerdi qualsiasi, a vivere una delle sensazioni più intense della mia vita, un qualcosa che nemmeno pochi istanti prima nemmeno potesse accadere, emozionarmi per uno degli abbracci più dolci della mia intera esistenza, cercando di far capire alla persona che avevo tra le braccia che la amo più della mia stessa vita, uno di quei momenti che ricorderò per sempre.
Ricapitoliamo e procediamo con ordine. La cucciola di cui sono l'orgolioso padre, ieri ancora non si sentiva bene, da alcuni giorni manca a scuola. Poverina ha ereditato tanti difetti da me e non ultimo quello delle tonsille facilmente infiammabili, che la portano ad ammalarsi spesso d'inverno, se poi tieni conto delle rigide temperature di questi giorni è facile capire come mai non fosse in pefetta forma.
Ciò le permette di restare sveglia qualche ora in più di sera rispetto alle sue normali abitudine. Già durante la cena, poi, era avvenuto un piccolo miracolo, aveva mangiato tutto il secondo, evento credo che a memoria d'uomo è successo una sola volta, forse due, mi auguro di aver trovato il sistema di farla nutrire. Dicevo appunto, la serata era stata davvero positiva e null'altro avevo da chiedere al buon Dio.
Poi mentre aspettavamo l'inizio dei Cesaroni, che a lei piacciono, qualche gioco su una rivista che le ho comprato ieri mattina ed ecco avere inizio la fiction. Fino a qui nulla di strano, se non appunto la possibilità di poter seguire entrambe le puntate.
Poi accade il fatto, ho spesso detto a chi mi conosce che per me "il caso non esiste", siamo poi noi a decidere se seguire le indicazioni che ci porge il destino o invece cocciutamente perseguire la strada che ci siamo prefissati. Io sono un istintivo, vivo le cose come avvengono, forse in maniera animalesca, ma senza freni e senza rimpianti. Il fatto, appunto, al termine dei Cesaroni mi viene istintivo sintonizzarmi su rai uno e l'inquadratura che mi appare è allucinante per il contesto in cui si svolge. Le luci basse, soffuse, Bonolis solo a centro palco, gli occhi gonfi e rossi dalle lacrime, sta parlando del Ce. R. S
http://www.centroricerchestudi.it/.
Ora per chi come me non lo sapeva fino a ieri sera, l'ONLUS di cui parlava Bonolis si offre di fare assistenza domiciliare ai bambini diversamente abili, il progetto è meglio descritto nel blog di cui ti ho fornito il link, ma ha un nome che è tutto un progamma ADOTTA UN ANGELO.
Però in quel momento, in quel contesto, in quell'istante preciso, la partecipazione, il trasporto, l'intensità emotiva che non era raccontata, ma vissuta da chi ne parlava, trasbordava dal televisore, invadeva la stanza in cui mi trovavo con mia figlia, diventava tangibile e ho ringraziato il signore che la cucciola fosse con me e che fosse una bambina in grado di giocare liberamente e di poterla stringere tra le braccia.
Probabilmente lei non ha compreso il perchè la stessi abbracciando, almeno non fino in fondo, era stanca e forse anche un pò annoiata, ma ha sicuramente sentito in quel gesto la mia intensità emotiva e l'ha ricambiata. Ci sono momenti che vanno ricordati per sempre, e quello di ieri sera non credo lo cancellerò mai dalla memoria e tutto questo grazie a una trasmissione TV.
Quindi non è vero che la televisione fa sempre male, per quello che mi riguarda sottoscrivo fino in fondo il compenso di Bonolis e non per gli ascolti, ma perchè ha onestamente confezionato delle splendide serate, dietro le quali si vedeva il lavoro e lo sforzo creativo, un progetto che si concretizza. Eppoi diciamocelo francamente, quando in TV si parla di beneficenza io ho quasi l'impressione che la sentano come un'imposizione, mentre ieri sera ho percepito il dovere di farlo. Si il dovere di Bonolis di mettere a conoscenza di tanta gente dell'esistenza di questa associazione, di ricordarci che non tutti i bambini nascono abili, sentiva quasi l'obbligo di farci arrivare ciò che aveva nel cuore, perchè solo così il messaggio poteva raggiungere tutti quelli che erano davanti al televisore e io ringrazio Iddio di essermi trovato li, con mia figlia.
Come sai navigante, come ho già detto e ripetuto (l'ultima volta ieri mattina), questo blog si è prefissato come scopo quello di aiutare l'infanzia tramite l'UNICEF, mi auguro a questo punto che anche chi frequenta quest'isola, al momento opportuno si darà da fare, un goccia nel mare serve a poco, ma tante potrebbero essere importanti. E'il caso che ci impegniamo, non solo per i nostri figli, ma anche per i bambini meno fortunati.

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