18 feb 2009

SONO SOLO CANZONETTE


Innanzitutto chiedo scusa per il ritardo rispetto al solito orario di pubblicazione del post, ma l'abbondante nevicata che ha colpito la zona dove lavoro, mi ha creato molte difficoltà. Grazie per aver atteso.
Ieri sera, ha avuto inizio la celebrazione di quella che è ormai diventata una messa laica, il festival della canzone italiana. Una sagra tutta italiana è quella che ha luogo a San Remo, "un evento" che monopolizza comunque per un'intera settimana l'interesse dei mass media. Un baraccone che negli anni ci ha ormai fatto vedere di tutto, compreso tentati suicidi e operai scioperanti che invadono il palco.
Diventa poi quasi impossibile non notarne la presenza se, come nel caso di questa edizione, la preparazione è costellata di polemiche, ne faccio un piccolo sunto, che sarà ovviamente sbagliato per difetto.
La prima è stata tra l'arcigay e Povia, quest'ultimo è stato tacciato di essere nemico degli omosessuali. Pare che la sua canzone, raccontando un fatto accaduto, sia lesiva per l'immagine dei gay appunto. Poi a seguito tra l' Adiconsum (e quando mai) e Paolo Bonolis per l'ingaggio di quest'ultimo, sembra che un milione di euro sia troppo per questo suo anno di lavoro, senza ricordare che il Paolo nazionale di solito guadagna 10 volte tanto nell'arco dello stesso periodo di tempo e che comunque i suoi predecessori avevano incassato cifre simili. Altra polemica, Patty Pravo contro Mina, colpevole la seconda di non presenziare se non in video e con immagini pare vecchie, La tigre di Cremona ha risposto con una stupenda interpretazione di "nessun dorma" e un video girato per l'occasione, Nicoletta Strambelli prendi e porta a casa. E' forse finita qui? no! hanno polemizzato le figlie di Zucchero Fornaciari e Red Canzian per l'uso o meno del cognome, ha polemizzato Del Noce, non si è capito con chi, dicendo che se questo festival non raggiungerà i risultati sperati sarà il segno che l'apocalisse è tra noi.
Infine l'ultima, quella dell'Adiconsum (ancora) e del senatore Gasparri contro Roberto Benigni, per le condizioni di pagamento del suo contributo alla riuscita del festival. Ora Gasparri è abituato a fare figuracce e quindi una in più una in meno non gli cambia la vita, ma dopo ieri sera io credo che debba davvero incominciare a credere che prima di dare aria al suo neurone deve assicurarsi che sia sveglio. L'esibizione di Benigni è stata di una bellezza disarmante, se si escludono le prevedibili battute su Berlusconi, il resto è stato qualcosa di unico, irripetibile. Come era già successo per la lettura della Divina Commedia, il suo modo di esporre le idee, la facilità con con cui gli riesce di portare alle masse concetti anche ostici, dovrebbe essere a mio avviso studiato da tutti coloro che per mestiere usano le parole. Chi ritiene di dover parlare ai propri pari, trattando gli altri da paria, dovrebbe passare ore davanti ai video di Benigni (remunerando così la sua partecipazione di ieri sera) e capire che i concetti non vanno espressi per pochi, ma vanno portati a tutti. Ieri sera, credo che in pochi dopo aver sentito la splendida spiegazione e la successiva interpretazione della lettera scitta da Oscar Wilde in carcere, dicevo in pochi ieri si sono sentiti contrari allo stile di vita dei gay e al loro modo di vivere la vita.
Tutto questo però sta a significare una cosa, abbiamo dimenticato la funzione principale del festival, che se dev'essere una trasmissione televisa acchiappa audience ci è riuscita alla grande, ma che se si pone come vetrina per il mercato discografico, mi sa che è da ripensare. Infatti pur avendo delle canzoni degne di essere riascoltate, mi sa che la parte canora è passata sotto traccia, quasi un fastidioso intermezzo. Ecco forse è questa la vera polemica che va montata, è vero saranno solo canzonette, ma perchè non viene imbastita una bella trasmissione dove ci vengono fatte ascoltare come si deve, tempo e modo per Benigni va sempre trovato, ma forse in un altro contesto.

7 commenti:

  1. Sono daccordo con te guardiano, le canzoni passano ormai in secondo piano e ha dire il vero negli ultimi anni le nuove proposte sono molto più interessanti dei big.IL brano di Povia sicuramente è il più orecchiabile degli altri indipendentemente dal testo che nn ho trovato offensivo verso i gay. E' una storia come un altra... si è sempre parlato di persone che vivono da etero e poi si scoprono gay (vedi Cecchi Paone) quindi perchè diventa scandaloso se per una volta succede il contrario ?? secondo me hanno alzato un polverone per nulla...come per la canzone di Iva Zanicchi "Ti voglio senza amore", era così brutta che è stata eliminata la prima sera...

    RispondiElimina
  2. Dissento.
    Il festival di Sanremo è sempre stato un evento di costume, più che un volano per la discografia italiana.
    Quanto poi alla partecipazione di Benigni, credo vi sia un quid pluris rispetto a quanti vi leggono solo l'invito a riconsiderare le proprie posizioni riguardo allo "stile di vita dei gay".
    Nella lettera di Wilde, infatti, lo scrittore inglese stigmatizza l'Inghilterra a beneficio dell'Italia: "Quanto a te (grazioso ragazzo dal cuore degno di un Cristo), quanto a te, ti prego, non appena avrai fatto tutto quello che puoi fare, parti per l' Italia e riconquista la tua calma, e componi quelle belle poesie che sai fare tu, con quella grazia cosi' strana. Non esporti all' Inghilterra per nessuna ragione al mondo..."
    E' una esortazione a confermare la grandezza della nostra nazione, troppe volte criticata a torto.

    RispondiElimina
  3. Non trovi che volesse anche sottolineare che l'Italia del 2009 è probabilmente poco corretta nei confronti dei gay, di quanto non lo fosse all'epoca? Alla fin fine dopo non più di mezz'ora hanno fischiato Grillini a prescindere. Bisogna dire che lo stesso presidente dell'arcigay diceva stupidaggini, ma i fischi sono partiti ancora prima che parlasse.

    RispondiElimina
  4. No, perchè avrebbe adoperato l'invettiva, come fa con "Silvio".
    Per l'Italia lui usa la poetica.
    Significa semplicemente sapere che i principi di libertà e tolleranza sono insiti nella nostra cultura, anche se ogni tanto ce ne dimentichiamo.

    RispondiElimina
  5. Io penso che il festival sia solo una vetrina, niente di più, ma per chi ambisce a diventare famoso. I dischi è risaputo non si vendono, probabilmente serve per gli artisti che non hanno un pubblico fedele, disposto a pagare il biglietto del concerto, per capirci lo spettatore da serata in piazza.
    Guardiano, mi sa che ha ragione Catone, tranne una piccola minoranza onnipresente di stupidi, siamo un bel popolo.

    RispondiElimina
  6. L'analisi sulle intenzioni di Benigni mi sembra correttissima, avete ragione. Probabilmente sono io che vedo a tinte fosche la società civile e quindi ho un quadro deformato della situazione, ma voi siete così convinti che gli italiani siano tutti così "tolleranti". (brutto aggettivo, lo so, ma non me ne di migliori)

    RispondiElimina
  7. Tutti no...basta pensare a come ti comporti tu con questo blog! :-)

    RispondiElimina

Non saranno pubblicati:

* messaggi non inerenti al post
* messaggi totalmente anonimi (cioè senza nome e cognome o pseudonimo)
* messaggi pubblicitari
* messaggi con linguaggio offensivo
* messaggi che contengono turpiloquio
* messaggi con contenuto razzista o sessista
* messaggi il cui contenuto costituisce una violazione delle leggi italiane (istigazione a delinquere o alla violenza, diffamazione, ecc.)
* messaggi il cui contenuto rappresenta un'aggressione alla persona e non alle sue idee


Non è possibile copiare e incollare commenti di altri nel proprio (potete rispondere in calce al commento a cui volete fare riferimento)
Comunque il proprietario del blog potrà in qualsiasi momento, a suo insindacabile giudizio, cancellare i messaggi.
In ogni caso il proprietario del blog non potrà essere ritenuto responsabile per eventuali messaggi lesivi di diritti di terzi.